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Grande Nottata Horror - XVI edizione

🧟 Grande Nottata Horror - XVI edizione al Cinema Marconi di Piove di Sacco (Padova)
🗓️ Venerdì 10 Gennaio 2025 dalle ore 21.00
🎫 Biglietto unico 10 Euro
🎥 3 film in programma
ingresso vietato ai minori di 18 anni.

🍿 Raw - Una cruda verità

Genere: Horror, Drammatico Anno: 2016 Regia: Julia Ducournau Attori: Garance Marillier, Ella Rumpf, Rabah Naït Oufella, Laurent Lucas, Joana Preiss, Marion Vernoux, Bouli Lanners, Thomas Mustin, Virgil Leclaire Paese: Francia, Belgio Durata: 99 min

il film è ambientato nell’esclusiva università di veterinaria di Saint-Exupéry. Justine è una giovane matricola e studentessa modello, proviene da una famiglia di veterinari e ferventi vegetariani. Quando arriva, non immagina che ad attenderla ci sono dei riti di iniziazione a dir poco estremi. Sua sorella maggiore Alexia, anche lei studentessa della facoltà di veterinaria, non le aveva mai detto nulla a riguardo. Justine scopre di essere finita in un mondo dominato dal nonnismo, dove le reclute vengono sottoposte a prove folli e feroci. Una tra queste è mangiare carne cruda. Dopo averlo fatto, la ragazza è disgustata ma con il passare dei giorni sembra cambiare idea. Scopre infatti un gusto perverso per la carne e una disinibizione fuori dal suo controllo.

🍿Audition 

Genere: Drammatico, Horror, Thriller Anno: 1999 Regia: Takashi Miike Attori: Ryo Ishibashi, Eihi Shiina, Tetsu Sawaki, Jun Kunimura, Renji Ishibashi, Ken Mitsuishi, Ren Ôsugi, Toshie Negishi, Miyuki Matsuda, Shigeru Saiki, Yuriko Hirooka, Fumiyo Kohinata, Misato Nakamura, Yuuto Arima, Ayaka Izumi, Nattsu Tanabashi, Kimiko Tachibana, Tatsuo Endo, Koshio Jindoji, Kanji Tsuda, Party Paese: Giappone, Corea del Sud Durata: 115 min

Audition narra la storia di Shigeharu Aoyama, uomo di mezz’età di Tokyo, divenuto vedovo in seguito alla lunga malattia della moglie. Sono passati sette anni dal triste lutto e il figlio Shigehiko - ormai adulto - desidera lasciare la casa del genitore, ma non sapendolo da solo: il padre sembra infatti avere delle grandi difficoltà a conoscere nuove donne.
La soluzione al problema viene escogitata da Yasuhisa Yoshikawa produttore cinematografico e caro amico di Shigeharu, il quale decide di inscenare un'audizione per il casting della protagonista di un film fittizio.
Dopo aver convinto Shigeharu ad assistere alla selezione, una sfilza di attrici bellissime inizia a presentarsi di fronte a loro: quella che più fa colpo sul vedovo è la giovane Asami Yamazaki, ragazza dai modi delicati, la quale racconta di aver dovuto rinunciare a una brillante carriera nella danza a causa di un grave incidente. Shigeharu è rapito dal fascino e dalla profondità di Asami, con cui inizia a frequentarsi. Tuttavia, a volte, le prime impressioni possono rivelarsi tragicamente sbagliate…

🍿Terzo film a sorpresa... 

 «un nuovo classico francese»

Com'è fatto ... il FILM! Cap II

Com’è fatto … il FILM!

Cap II




L’ambiente

Ed eccoci al secondo appuntamento con Com'è fatto … il FILM! 

Oggi approfondiremo il tema dell’ambiente e vedremo come può variare a seconda delle scelte del regista.

Nel capitolo precedente abbiamo definito questo termine come un elemento in relazione con il personaggio. In queste poche battute cercheremo di delinearne al meglio i concetti e sue declinazioni.


L’ambiente in un film è l’insieme di tutti gli elementi profilmici che fanno da sfondo alla vicenda.

Prima di girare una scena, il regista sceglie gli elementi dell’ambiente che gli permettono di costruire l’azione e di definirla in modo preciso, come la situazione e il contesto. L’ambiente, perciò, può essere ricco o povero, ma anche storico e generico e la sua costruzione dipende direttamente dallo spazio e dal tempo.

Esso svolge un ruolo cruciale nel trasmettere atmosfere, emozioni e significati e può appartenere ad una precisa corrente da cui prendere ispirazione.


Gli studiosi hanno classificato la tipologia di ambienti in tre categorie:

Il cinema impressionista;  i registi che prediligono questa modalità di rappresentazione tendono a privilegiare l'atmosfera e le sensazioni soggettive, spesso utilizzando luci naturali e colori vibranti per creare un senso di realismo e profondità.  Un esempio, può essere un film come "I giorni del cielo" di Terrence Malick, in cui impiegano la luce naturale per creare un'atmosfera onirica e poetica, catturando l'essenza emotiva delle scene. 


Il cinema realista; questa corrente ha l’obiettivo di rappresentare la realtà in modo fedele e senza idealizzazioni. I registi realisti scelgono spesso luoghi autentici e scenografie minimaliste per riflettere la vita quotidiana e le condizioni sociali dei personaggi. Un esempio emblematico è il movimento neorealista italiano, con film come "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica, il quale utilizza ambientazioni urbane reali per raccontare storie di vita comune, enfatizzando l'autenticità e la verosimiglianza.


Il cinema espressionista; nato in Germania agli inizi del XX secolo, si caratterizza per l'uso di scenografie distorte, ombre marcate e atmosfere cupe per esprimere stati d'animo interiori e temi psicologici. Nel cinema, questa corrente ha dato vita a opere come "Il gabinetto del dottor Caligari" di Robert Wiene, dove l'ambientazione surreale e le prospettive angolari riflettono la tensione psicologica e l'alienazione dei personaggi. L'espressionismo ha influenzato anche il cinema noir e horror, contribuendo a creare atmosfere inquietanti e suggestive. 


L'ambientazione cinematografica, dunque, è fondamentale nel creare l'atmosfera e nel comunicare le emozioni di un film. La comprensione e l'applicazione di questi stili permettono ai registi di arricchire la narrazione visiva, offrendo al pubblico esperienze cinematografiche profonde, memorabili e, soprattutto, meravigliose!


Detto questo vi aspettiamo alle prossime proiezioni di “Diamanti”, “Le occasioni dell’amore” e “L’orchestra stonata”.

Auguriamo a tutti i nostri spettatori e lettori buone feste e un felice anno nuovo!


Beatrice


Diamanti

Mercoledì 25 Dicembre ore 18:00
Giovedì 26 Dicembre ore 21:00
Domenica 29 Dicembre ore 18:00
Mercoledì 1 Gennaio ore 21:00
Sabato 4 Gennaio ore 18:00
Sabato 4 Gennaio ore 21:00
Domenica 5 Gennaio ore 21:00
Lunedì 6 Gennaio ore 21:00
Sabato 11 Gennaio ore 18:00
Sabato 18 Gennaio ore 18:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Ferzan Ozpetek Attori: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano Paese: Italia Durata: 135 min

TRAMA
Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.

CRITICA
Il film corale sulle donne che aveva da qualche anno in mente di girare. Ozpetek coinvolge le sue attrici preferite, o quelle che vorrebbe lo diventassero, e mette in scena diciotto personaggi che ruotano intorno a una sartoria per il cinema degli anni '70. Idiosincrasie e sorellanza, ricordi personali e omaggi insistiti, qui il regista si nutre della grande prestazione delle sue interpreti, su tutte Ranieri e Trinca, e trova un suo equilibrio fra sogno e ricordo, vita e ricerca del poetico. Meno sovrabbondante che in altre occasioni, coinvolge e in alcune scene commuove. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

L'orchestra stonata

Giovedì 26 Dicembre ore 18:00
Venerdì 27 Dicembre ore 21:00
Domenica 29 Dicembre ore 21:00
Giovedì 2 Gennaio ore 21:00
Domenica 5 Gennaio ore 18:00

Genere: Commedia Anno: 2024 Regia: Emmanuel Courcol Attori: Benjamin Lavernhe, Pierre Lottin, Ludmila Mikaël, Jacques Bonnaffé, Sarah Suco Paese: Francia Durata: 103 min 

TRAMA
Thibaut, un direttore d’orchestra di fama mondiale, scopre improvvisamente di essere stato adottato e di avere un fratello, Jimmy, che lavora in una mensa scolastica e suona il trombone in una banda amatoriale del nord della Francia. Apparentemente agli antipodi, i due fratelli sono uniti dalla passione per la musica. Thibaut riconosce in Jimmy un talento nascosto e decide di aiutarlo a riscattare un destino ingiusto. Quella che inizia come una storia di differenze e scontri si trasforma in un viaggio emozionante, che unisce musica, risate e umanità. L’Orchestra Stonata celebra con leggerezza e profondità il potere della musica come linguaggio universale e i legami autentici che ci definiscono.

CRITICA
La musica unisce ricchi e poveri, chi dirige da un palco la musica alto, la classica, e chi si diverte a suonare il trombone in una banda di paese. Dopo il teatro come cura per l'anima in carcere, in quell'Un Triomphe rifatto in Italia con Milani e Albanese in Grazie ragazzi, Courcol sceglie la musica per unire la commedia e il ritratto sociale, analizzando come l'ambiente in cui si è nati continua anche oggi a indirizzare il successo o meno nella vita. Due fratelli divisi da un'adozione che imparano a riscoprirsi. Catarsi musicale finale per un feel good movie da manuale, ben eseguito senza stonature e retorica.. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Le occasioni dell'amore

Mercoledì 25 Dicembre ore 21:00
Sabato 28 Dicembre ore 21:00
Mercoledì 1 Gennaio ore 18:00
Venerdì 3 Gennaio ore 21:00
Lunedì 6 Gennaio ore 18:00

Genere: Drammatico, Sentimentale Anno: 2023 Regia: Stéphane Brizé Attori: Guillaume Canet, Alba Rohrwacher, Marie Drucker, Sharif Andoura, Emmy Boissard Paumelle, Lucette Beudin, Gilberte Bellus, Hugo Dillon, Johnny Rasse, Jean Boucault Paese: Francia Durata: 115 min

TRAMA
Laurent e Alice un tempo erano innamorati, una storia intensa e appassionata finita bruscamente. Oggi, quindici anni dopo, lui è un attore famoso che cerca rifugio dalle sue insicurezze, lei un’insegnante di pianoforte che ha bisogno di una nuova luce. Si ritrovano casualmente nell’hotel di lusso di una località balneare semideserta, un incontro fuori stagione. Sarà una seconda occasione dolce e imperdibile per fare i conti con la loro relazione e trasformare le incomprensioni in complicità. Dal maestro Stéphane Brizé, una commedia romantica tenera e invernale sulle occasioni perse e ritrovate con Alba Rohrwacher (L’amica geniale) e Guillaume Canet (La Belle Époque).

CRITICA
Il film è anche un elogio al ruolo apparentemente non essenziale, ma "eroico" dell'artista - che sia un attore o musicista - che si preoccupa del nutrimento dell'anima, nobilitando le nostre vite al di là del sostentamento. Un elogio della fragilità, del non negarsi all'altro per i difetti, imparando a conoscersi attraverso i punti deboli. Straziante e commovente, autentico e impagabile. Un Brizé che ci conduce in territori inattesi e in cui vorremmo restare, fuori stagione, insieme a Mathieu e Alice. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Com'è fatto ... il FILM! Cap 1

 
filmico vs profilmico

Com’è fatto … il FILM!

Capitolo I: Profilmico vs Filmico


Per realizzare un film ci vogliono talmente tanti addetti e elementi di scena, che non basterebbero nemmeno tutti i caratteri disponibili per elencarli tutti.

Tuttavia per capire questo concetto possiamo partire da una semplice definizione: un film è composto da una rappresentazione in continuità di un certo spazio per un certo tempo. In parole più semplici esso è una successione di immagini in movimento, più propriamente detta inquadratura.

Ogni inquadratura è il risultato di una combinazione di due importanti livelli: il profilmico, o messa in scena, la quale riguarda tutti gli elementi che stanno davanti alla cinepresa, dunque oggetti, attori, spazi, e il filmico, ovvero il modo in cui vengono rappresentati gli elementi del profilmico, quindi tutto ciò che si connette alla produzione dell’inquadratura.

Il modo in cui si inquadra un determinato soggetto deriva da una precisa scelta di un progetto e da uno specifico modo di voler rappresentare le cose, tutto deciso dal regista e dai suoi produttori.

Adesso andiamo nel dettaglio per analizzare i due livelli di inquadratura e da cosa sono realmente composti:


1.   PROFILMICO

Quando si parla di profilmico si intende soprattutto la scenografia, o messa in scena, la quale fa riferimento a tutte le creazioni e modificazioni di un ambientazione in funzione della ripresa cinematografica. Nel linguaggio cinematografico si parla, perciò, di ambiente, il quale non è solo un contenitore della scena, ma spesso è legato alle figure, entrando in sintonia con il personaggio.

Per esempio, per rappresentare un personaggio felice si cercherà un ambiente con colori lucidi e accesi, scenografie curate e luminose, luci calde e brillanti, etc.

Gli ambienti possono essere di molti tipi, ma gli studiosi li hanno classificati in tre grandi categorie, che sembrano racchiudere la maggior parte delle scelte artistiche: ambienti realistici, impressionisti, espressionisti.

Del profilmico fanno parte anche le luci e i colori, le costruzioni dei personaggi e il discorso degli attori.

Nei prossimi capitoli avremo modo di approfondirli al meglio!


2.   FILMICO

Gli elementi che compongono il livello filmico principalmente la scala dei piani, ovvero la scelta di inquadrare una particolare porzione della scena da una maggiore o minore distanza, lo sguardo della cinepresa, quindi i vari stili che può aver la ripresa (soggettiva, oggettiva …), i movimenti di macchina, tra i più celebri troviamo la panoramica, la carrellata e il travelling, l’angolazione e lo spazio dell’inquadratura (in campo e fuoricampo).

Nei prossimi capitoli potremo affrontare ognuna di queste tecniche e osservarle anche nei film che proietteremo nelle prossime settimane. Ricordate che venerdì 20 uscirà il post con tutti gli esempi di questo articolo su Facebook e instagram!

Non perdetevi le prossime proiezioni di questa settimana: Napoli New York venerdì 20, sabato 21 alle 21 e domenica 22 alle ore 18 e alle 21.

VI ASPETTIAMO!

Beatrice

Napoli New York

Venerdì 20 Dicembre ore 21:00
Sabato 21 Dicembre ore 21:00
Domenica 22 Dicembre ore 18:00
Domenica 22 Dicembre ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Gabriele Salvatores Attori: Pierfrancesco Favino, Dea Lanzaro, Antonio Guerra, Anna Ammirati, Omar Benson Miller, Anna Lucia Pierro, Tomas Arana, Antonio Catania Paese: Italia Durata: 124 min

TRAMA

Nell'immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda.
Una notte, s'imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie, impareranno a chiamare casa.

CRITICA
Sono due eroi in viaggio per un'Odissea che sa più di avventura di formazione e l'atmosfera di una fiaba metropolitana. Di due città, a partire da una Napoli ancora distrutta dalla guerra e verso una New York che sembra più la proiezione del loro immaginario che quella giungla e asfalto. Carmine e Celestina sono due ragazzini in cerca della sorella di lei, unico familiare rimasto e da qualche mese partita per amore fino all'America. Una storia family a cui volere bene, scansando un cinismo sterile e facendosi conquistare dalle splendide interpretazioni pieni di energia e dignità dei più piccoli, con gli adulti pienamente al servizio. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Progetto: Come è fatto...il film!

Com’è fatto … il FILM!






Ci sono delle novità!


Com’è fatto … il Film! È il nuovo progetto istituito al Cinema Marconi sull'analisi e e la critica del film e della sua realizzazione.

Si tratta di una collaborazione che vuole introdurre ai nostri cari spettatori un argomento tanto ampio quanto interessante, attraverso una divulgazione via internet e fisica.



Perché nasce?

La visione dei grandi film dei grandi registi regala sempre ancora più grandi emozioni, e i nostri spettatori lo sanno molto bene!

Tuttavia crediamo che attraverso un percorso di promulgazione di piccole nozioni e approfondimenti sulla realizzazione del film e i suoi significati nascosti, possa dare la possibilità non solo di vedere dalle nostre comode poltrone, ma di attraversare lo schermo e toccare con mano esperta le varie tecniche.

Insomma, desideriamo offrirvi degli strumenti in più per comprendere al meglio i grandi e piccoli lavori di produzione dei film, anche quelli che vedrete dal vostro divano.



Cosa tratterà?

Gli argomenti di analisi e critica che vi verranno proposti saranno approfonditi con descrizioni dettagliate, esempi pratici di film e sequenze, commenti dei registi e attori, curiosità e indovinelli in riferimento ai film che troverete al nostro cinema.

Tra i vari temi troverete inquadrature, movimenti di macchina, linguaggio dell’attore e molto altro!



Come e quando si svolgerà?

Ogni settimana sarà a tema di un determinato argomento, il quale verrà trattato in tre diversi ambiti:

  • Pubblicazione sul nostro sito e profili social con descrizione approfondita, in cui troverete anche un piccolo indovinello a cui potrete rispondere nei commenti;

  • Introduzione al film che verrà proposto in serata subito prima della sua proiezione con qualche piccola curiosità inedita e riferimento al tema della settimana e risposta all'indovinello; 

  • Incontri mirati suddivisi un ciclo di quattro incontri serali per chi fosse interessato a mettersi alla prova e insieme analizzare alcune sequenze con discussioni e interventi trattato durante il progetto, per essere dei veri e propri critici anche sul comodo divano di casa nostra, o sull'accogliente poltrona del nostro amato Cinema Marconi. 



In conclusione speriamo di vedervi numerosi sia in web che in sala, e non perdetevi le prossime proiezioni di:

  • Giurato Numero 2, sabato 14 ore 21, domenica 15 ore 18 e 21

  • La storia di Souleymane, venerdì 13 ore 21




Beatrice

Giurato Numero 2

Giovedì 12 Dicembre ore 21:00
Sabato 14 Dicembre ore 21:00
Domenica 15 Dicembre ore 18:00
Domenica 15 Dicembre ore 21:00

Genere: Thriller Anno: 2024 Regia: Clint Eastwood Attori: Nicholas Hoult, Leslie Bibb, J.K. Simmons, Zoey Deutch, Toni Collette, Kiefer Sutherland, Gabriel Basso, Chris Messina, Amy Aquino, Cedric Yarbrough, Drew Scheid, Adrienne C. Moore, Hedy Nasser, Jason Coviello, Francesca Eastwood Paese: USA Durata: 114 min

TRAMA
“Giurato numero 2” segue le vicende del giovane padre di famiglia, Justin Kemp (Hoult) che, durante il mandato da giurato in un processo per omicidio di alto livello, si trova alle prese con un grave dilemma morale che potrebbe influenzare il verdetto della giuria e potenzialmente condannare – o liberare – l’ imputato di omicidio.

CRITICA
La trama di Giurato Numero 2 è semplice e complessa, lineare e articolata, al tempo stesso. Il cinema che la racconta è tanto più limpido e cristallino, tanto più diretto e evidente, quanto più opache, contorte e ambigue sono le posizioni di tutti i personaggi che popolano le sue inquadrature. Eastwood, a 94 anni, ha una lucidità impressionante nel raccontare una storia dove si parla di giustizia e verità, etica e morale, politica e umanità. Lo fa senza sbagliare un colpo, un'inquadratura, uno stacco di montaggio, un personaggio secondario, un dettaglio narrativo, senza mai perdere di vista urgenza della verità ma nemmeno quella della suspense e dell'intrattenimento dello spettatore. Cos'altro si possa chiedere a lui, a questo suo forse ultimo film, e al cinema tutto? (Federico Gironi - Comingsoon.it)

La storia di Souleymane

Venerdì 13 Dicembre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Boris Lojkine Attori: Nina Meurisse, Yaya Diallo, Abou Sangare, Keita Diallo, Mamadou Barry, Younoussa Diallo Paese: Francia Durata: 93 min

TRAMA
Souleymane è un ragazzo della Guinea, migrante senza documenti, rider che pedala determinato e consegna cibo a domicilio mentre studia per superare l’esame che gli permetterà di ottenere lo status di rifugiato. 48 ore di vita, tra clienti ingrati, sfruttatori che chiedono il pizzo, contrattempi ed inseguimenti di autobus che non lo aspettano, in attesa di quell’appuntamento presso l’Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (OFPRA) per la richiesta di asilo.

CRITICA
Un’opera toccante, di stampo neorealista, in grado di risvegliarci dal torpore con cui assistiamo alle ingiustizie quotidiane subite da migliaia di giovani immigrati nei nostri paesi. (sentieriselvaggi.it)

Eterno visionario

Giovedì 5 Dicembre ore 21:00
Domenica 8 Dicembre ore 18:00
Domenica 8 Dicembre ore 21:00

Genere: Drammatico, Biografico Anno: 2024 Regia: Michele Placido Attori: Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Federica Luna Vincenti, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo, Michelangelo Placido, Michele Placido, Mino Manni, Lorenzo Gioielli, Anna Gargano, Marcello Mazzarella, Dajana Roncione, Erika D'Ambrosio, Giovanni Trombetta, Silvio Laviano, Pietro Micci, Silvia Siravo, Guia Jelo, Edoardo Purgatori Paese: Italia, Belgio Durata: 112 min

TRAMA
1934. In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivive il fascino e la magia dei personaggi che hanno popolato la sua vita e ispirato la sua arte. Davanti al suo sguardo passano i fantasmi di un’intera esistenza: la follia della moglie, incapace di comprendere e accettare la scelta di vita di un artista predestinato; il burrascoso legame con i figli, schiacciati dal genio paterno e per questo incapaci di volare con le proprie ali; il controverso rapporto con il fascismo; lo scandalo del suo teatro, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese; il sogno di un amore assoluto per Marta Abba, la giovane attrice eletta a sua musa ispiratrice in un’inestricabile compenetrazione fra arte e vita.

CRITICA
Se si riesce a entrare nel registro retorico del film, coerente però con l'epoca e con i temi trattati, appunto "teatrali", Eterno visionario offre una buona chiave per capire il Luigi Pirandello uomo, la cui vita lui stesso trasfigurò (ed esorcizzò) nella sua arte. Placido vuole raccontare il percorso esistenziale di Pirandello, più che incarnarne lo stile metanarrativo: il risultato non è sofisticato, ma i temi sono a fuoco, e permettono di contestualizzare bene una personalità che novant'anni or sono ricevette meritatamente un Nobel per la letteratura. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it).

L'innocenza

Venerdì 6 dicembre ore 21:00
Venerdì d’essai

Genere: Drammatico Anno: 2023 Regia: Hirokazu Kore-Eda Attori: Ando Sakura, Eita Nagayama, Soya Kurokawa, Hinata Hiiragi, Mitsuki Takahata, Akihiro Kakuta, Shidô Nakamura Paese: Giappone Durata: 126 min

TRAMA
Minato, che ha 11 anni e vive con sua mamma vedova, inizia a comportarsi in modo strano e torna da scuola sempre più avvilito. Tutto lascia pensare che il responsabile sia un insegnante, così la madre si precipita a scuola per scoprire cosa sta succedendo. Ma la verità si rivelerà essere un’altra e i fatti sveleranno una profonda e toccante storia di amicizia.

CRITICA
Una storia, quattro punti di vista, continui ribaltamenti e una lista lunghissima di tematiche affrontate: fake news, moralismo, bullismo, società giapponese. Ma, soprattutto, di quel territorio di confine tra infanzia e adolescenza che è delicatissimo, e di amore. Hirokazu Kore-eda lavora per la prima volta su una sceneggiatura non sua, e la cosa gli giova. Si concentra sul racconto e sull'immagine, raggiungendo un'economia e un'essenzialità che diventano potenza visiva e narrativa. Non c’è mai una sottolineatura, un accenno, una scena o una parola in più di quello che è strettamente sufficiente a far sì che dallo schermo parta una scintilla, destinata a scatenare piccoli incendi di emozioni che facciamo divampare poi da soli, dentro di noi. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

La storia della principessa splendente

Mercoledì 4 Dicembre ore 21:00
Il cinema dello studio Ghibli

Genere: Animazione Anno: 2013 Regia: Isao Takahata Paese: Giappone Durata: 137 min

TRAMA

Il film è la trasposizione cinematografica di Taketori Monogatari, la storia del taglia bambù. Narra di un contadino che, mentre tagliava del bambù, all’interno di uno dei fusti trova una piccola bambina, grande quanto un pollice.
L’uomo, senza figli, la prende e la porta a casa da sua moglie, ed insieme decidono di allevarla come bambina propria. Ma crescendo, la piccola Kaguya si troverà a scoprire la sua vera identità, quella di non essere una persona qualunque ma una principessa…

CRITICA
Una storia semplice eppure molto complessa, immediata nei segni che deposita e nei disegni che traccia, eppure tumultuosa nella gamma di emozioni che evoca.

Berlinguer. La grande ambizione

Giovedì 28 Novembre ore 21:00
Sabato 30 Novembre ore 21:00
Domenica 1 Dicembre ore 18:00
Domenica 1 Dicembre ore 21:00

Genere: Biografico Anno: 2024 Regia: Andrea Segre Attori: Elio Germano, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Stefano Abbati, Francesco Acquaroli, Paolo Calabresi, Pierluigi Corallo, Nikolay Danchev, Svetoslav Dobrev, Luca Lazzareschi, Lucio Patane', Andrea Pennacchi, Elena Radonicich, Fabrizia Sacchi, Giorgio Tirabassi Paese: Italia Durata: 123 min

TRAMA
Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.

CRITICA
Enrico Berlinguer è stato il segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla sua morte, avvenuta nel 1984, ed è stato uno dei grandi protagonisti della vita politica del nostro paese, amato dai suoi sostenitori e rispettato dai suoi avversari. Il film di Andrea Segre racconta con grande efficacia la visione, l'iniziativa, la pratica di una politica che, per Berlinguer, era rivolta sempre al bene collettivo e mai a un interesse privato. Ma quello che a Segre stava davvero a cuore, e che emerge nel film, è come l'idea di politica di Berlinguer fosse improntata a degli ideali e a della serietà che - impossibile non fare il confronto - oggi sembrano perdute, e che implicitamente il film invita a recuperare. Tanto rigorosa, generosa e ambiziosa era la politica di Berlinguer, tanto lo è il cinema di questo film che lo racconta perché non ne vada smarrita una lezione universale e utile a tenere unito un paese diviso, allora come oggi.(Federico Gironi - Comingsoon.it)

Io e il secco

Venerdì 29 Novembre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico, Commedia Anno: 2023 Regia: Gianluca Santoni Attori: Andrea Lattanzi, Francesco Lombardo, Barbara Ronchi, Andrea Sartoretti, Swamy Rotolo Paese: Italia, Croazia Durata: 99 min

TRAMA
Denni ha dieci anni e una missione da compiere: salvare sua madre dalla violenza di suo padre. Piccolo com’è, da solo non ce la può fare. Perciò decide di chiedere aiuto a uno che la gente la uccide di mestiere: un super-killer. La persona scelta è il Secco che non è un criminale, ma un innocuo sbandato con un disperato bisogno di soldi, che finge di accettare l’incarico ma solo per derubare il padre del bambino. L’incontro tra Denni e Secco dà vita a un’avventura che oscilla tra dramma e commedia, un buddy movie ad altezza bambino, in bilico tra la fantasia e una realtà anche troppo cruda. Denni e Secco vivranno un’esperienza che li porterà a interrogarsi sul senso dell’essere uomini, e sulla paura e il mistero che unisce e separa padri e figli.

CRITICA
Un bell'esordio, che declina in modo originale un tema non nuovo: gli effetti della violenza sulla formazione del carattere e l'amicizia che si forma tra un bambino e un uomo mai cresciuto, che con questa tara hanno da sempre avuto a che fare. Con la giusta dose di ironia ma anche con la necessaria profondità, Gianluca Santoni ci regala una storia "periferica" vista attraverso lo sguardo di un bambino, con un piccolo e intensissimo protagonista. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)

Fiore mio

Lunedì 25 Novembre ore 21:00
Martedì 26 Novembre ore 21:00
Mercoledì 27 Novembre ore 21:00

Genere: Documentario Anno: 2024 Regia: Paolo Cognetti Attori: Paolo Cognetti Paese: Italia

SCHEDA

Dopo il successo de Le otto montagne – tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022 – Paolo Cognetti arriva al cinema il 25, 26 e 27 novembre con un nuovo titolo

Protagonista di Fiore Mio è il tema più viscerale della poetica di Cognetti: quella montagna che l’autore ha esplorato anche nel documentario Sogni di Grande Nord diretto da Dario Acocella, dove ha seguito le tracce del Christopher McCandless’ di Into the Wild negli incredibili e remoti scenari dell’Alaska. Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa, un luogo geografico ma soprattutto un luogo del sentire e un luogo della comprensione di quanto abbiamo intorno.

Quando nell’estate del 2022 l’Italia viene prosciugata dalla siccità, Paolo Cognetti assiste per la prima volta all’esaurimento della sorgente della sua casa a Estoul, piccolo borgo posto a 1700 metri di quota che sovrasta la vallata di Brusson. Questo avvenimento lo sconvolge profondamente, tanto da far nascere in lui l’idea di voler raccontare la bellezza delle sue montagne, dei paesaggi e dei ghiacciai ormai destinati a sparire o cambiare per sempre a causa del cambiamento climatico. Cognetti racconta così la sua montagna sulla falsariga de “Le 36 vedute del monte Fuji” di Hokusai, un’opera in cui l’artista giapponese ritrasse il Fuji cambiando continuamente i punti di vista e raccontando la vita che scorre a vari livelli: sui suoi fianchi, nelle valli sottostanti, sulla vetta ma anche nelle città più vicine da dove ancora è visibile, lontano, oltre la nebbia dell’inquinamento, il profilo maestoso della montagna.

Nel suo viaggio sul Monte Rosa Cognetti non è solo. Con lui ci sono il direttore della fotografia Ruben Impens, conosciuto sul set delle Le otto montagne e che firma anche la fotografia di Fiore Mio, e le persone incontrate durante questo viaggio. Come l’amico di una vita Remigio, nato e cresciuto in val d’Ayas, di cui conosce ogni luogo e custodisce la memoria. Ci sono Arturo Squinobal, una vita dedicata alle montagne e un volto che ne ricorda le tracce, e sua figlia Marta, che Paolo conosce sin dall’infanzia e che ha trasformato l’Orestes Huette nel primo e unico rifugio vegano delle Alpi. E ancora ci sono Corinne e Mia, donne dei rifugi che accolgono i viandanti con il sorriso caloroso e rilassato di chi ama ciò che fa. C’è il silenzioso eppure tagliente Sete, sherpa d’alta quota che ha scalato tre Ottomila, Everest, Manaslu e Daulaghiri, e si divide tra Italia e Nepal: lavora qui d’estate e d’inverno, mentre in autunno e in primavera fa la guida per i trekking in Himalaya, dove ha moglie e figli. E poi c’è il cane Laki, inseparabile compagno di camminate.

A chiudere il viaggio la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Per il film, oltre alle musiche originali, Brondi ha scritto e interpretato una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi”, che chiuderà il documentario. “Fiore mio”, la traccia presente nel finale del film e che ne ha ispirato il titolo, è invece da tempo una delle canzoni più popolari di Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese che ha vinto il Premio César 2024 per la Migliore Musica Originale di Animal Kingdom (Le Règne Animal), divenendo il primo italiano ad aggiudicarsi questo prestigioso premio.


Il ragazzo dai pantaloni rosa

Giovedì 21 Novembre ore 21:00
Sabato 23 Novembre ore 21:00
Domenica 24 Novembre ore 18:00
Domenica 24 Novembre ore 21:00
Sabato 30 Novembre ore 18:00
Domenica 1 Dicembre ore 15:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Margherita Ferri Attori: Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Sara Ciocca, Corrado Fortuna, Andrea Arru Paese: Italia

TRAMA
Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, il film diretto da Margherita Ferri, prende il titolo da una pagina facebook creata nel 2012 per bullizzare un quindicenne, Andrea Spezzacatena.
Sua madre Teresa un giorno sbaglia un lavaggio e i pantaloni che ha regalato ad Andrea per il suo compleanno, escono dalla lavatrice tinti di rosa. Lui non si preoccupa più di tanto e il giorno dopo decide di indossarli ugualmente a scuola.
I pantaloni scatenano la reazione di un gruppo di compagni che lo prende di mira perseguitandolo con continue umiliazioni. Quando nasce la pagina facebook "Il ragazzo dai pantaloni rosa", la violenza verbale online non conosce più limiti. Andrea disperato, il 20 novembre 2012 decide di togliersi la vita.
Il suo è il primo di una lunga serie di suicidi causati dal cyberbullismo in Italia.

CRITICA
"Il ragazzo dai pantaloni rosa" è un film che affronta con sensibilità e profondità il tema del bullismo e del cyberbullismo, ispirandosi alla tragica storia vera di Andrea Spezzacatena. La regia di Margherita Ferri riesce a trasmettere le emozioni del protagonista, grazie anche alle intense interpretazioni di Samuele Carrino e Claudia Pandolfi. La narrazione in prima persona permette allo spettatore di entrare in empatia con Andrea, comprendendo le sue fragilità e il suo desiderio di essere accettato. Il film si distingue per la sua capacità di trattare argomenti delicati senza cadere nel pietismo, offrendo una riflessione profonda sulle conseguenze delle azioni e delle parole. "Il ragazzo dai pantaloni rosa" è un'opera necessaria che invita alla consapevolezza e all'empatia, ricordando l'importanza di ascoltare e supportare chi ci circonda.

Gli indesiderabili

Venerdì 22 Novembre ore 21:00
Venerdì d’essai

Genere: Drammatico Anno: 2023 Regia: Ladj Ly Attori: Alexis Manenti, Anta Diaw, Jeanne Balibar, Steve Tientcheu Paese: Francia

TRAMA
Haby, una giovane donna molto impegnata nella vita della comunità, scopre che è stato varato un progetto di riqualificazione del suo quartiere. Il progetto, guidato a porte chiuse da Pierre Forges, un giovane medico messo a fare il sindaco, prevede la demolizione dell’isolato dov’è cresciuta Haby. Insieme agli abitanti del palazzo, la donna avvia una feroce battaglia per evitare la distruzione dell’edificio 5…

CRITICA
Gli indesiderabili riprende il discorso cominciato da I Miserabili (guarda la video recensione), con alcune importanti differenze di impostazione. Lo sguardo del film è quello di Haby, una prospettiva femminile, dunque, che rifiuta tanto la logica del conflitto violento quanto l’esercizio della rassegnazione. Tramite questa acuta osservatrice di una realtà che ribolle, Ladj Ly vuole recapitare un messaggio, e sa farlo arrivare a destinazione, perché il film emoziona e non si fa dimenticare in fretta (mymovies.it)

Pissarro. Il padre dell’Impressionismo

 Martedì 19 Novembre ore 21:00
Mercoledì 20 Novembre ore 21:00
La Grande Arte al Cinema

Genere: Documentario Anno: 2022 Regia: David Bickerstaff Paese: Gran Bretagna Durata: 94 min

Nato nelle Antille, Camille Pissarro (1830-1903) scoprì la sua passione per la pittura da giovane, a Parigi, e all’età di 43 anni riunì intorno a sé in un nuovo collettivo un gruppo di artisti entusiasti. La loro prima mostra fu disprezzata dalla critica, ma fu così che il gruppo acquisì il nome che l’avrebbe reso celebre: quello di Impressionisti. Per i 40 anni successivi, Pissarro fu la forza trainante di quello che sarebbe diventato il movimento artistico forse più amato al mondo. Il suo lavoro influenzò molti artisti, da Claude Monet a Paul Cézanne. Pissarro. Il padre dell’Impressionismo svela la vita e l’opera di Pissarro attraverso una serie di lettere intime e rivelatrici che l’artista scrisse agli amici, attraverso l’archivio di Pissarro conservato presso l’Università di Parigi e grazie alla retrospettiva a lui dedicata in quattro decenni dall’Ashmolean di Oxford, il primo museo pubblico del Regno Unito (i suoi battenti aprirono nel maggio del 1683). L’Ashmolean di Oxford ospita una collezione straordinariamente ricca, tra cui l’archivio di Pissarro, che ha permesso di accedere in esclusiva alla più vasta raccolta documentale sul pittore. Il film si concentra anche sulle opere della mostra che si è tenuta al Kunstmuseum di Basilea con l’obiettivo di dimostrare come Pissarro sia stato una forza galvanizzante che ha spinto l’arte moderna e come senza di lui l’Impressionismo non sarebbe stato il movimento che conosciamo. A completare il documentario, i commenti di esperti dell’Ashmolean, tra cui il curatore senior Colin Harrison, la responsabile delle mostre Agnes Valenčak, il direttore del museo Alexander Sturgis, il direttore del Kunstmuseum di Basilea Josef Helfenstein, l’assistente alla ricerca Jelle Imkampe e l’assistente alla curatela Olga Osadtsch. Tra gli intervistati anche Claire Durand-Ruel dell’archivio Durand-Ruel di Parigi, che offre una visione unica di Pissarro come uomo e come artista. 

Spiega il regista David Bickerstaff: “Ogni volta che inizio un progetto su un artista, non vedo l’ora di scoprire qualcosa di nuovo su di lui. Nato da una famiglia di origine ebraica a St. Thomas, nelle Indie Occidentali, Pissarro divenne un padre di famiglia dedito al lavoro, un uomo generoso, appassionato, sperimentatore. Un artista colto, astuto, socialmente consapevole e anarchico. Era anche un grande scrittore di lettere, il che è un dono per un documentarista, in quanto questi scritti forniscono una visione intima sui suoi pensieri, sul mondo in cui viveva, sulle influenze che gli altri avevano su di lui e sul suo approccio infallibile al fare arte. Sono grato all’Ashmolean Museum di Oxford e al Kunstmuseum di Basilea, che sono stati incredibilmente generosi nell’accesso alle loro mostre sul pittore, offrendo alle nostre camere molto tempo per soffermarsi sul suo lavoro in modo dettagliato. È difficile identificare l’opera più famosa di Pissarro, ma la cosa che mi è apparsa evidente durante la realizzazione di questo film è che è proprio la sua particolare e sperimentale rappresentazione della campagna francese e delle strade parigine ad aver definito ciò che oggi intendiamo per grande pittura impressionista. Non c’è da stupirsi che Pissarro sia stato definito “il padre” dell’Impressionismo”.

L'amore secondo Kafka

Giovedì 14 Novembre ore 21:00
Sabato 16 Novembre ore 21:00
Domenica 17 Novembre ore 18:00
Domenica 17 Novembre ore 21:00

Genere: Drammatico, Sentimentale Anno: 2024 Regia: Judith Kaufmann, Georg Maas Attori: Sabin Tambrea, Henriette Confurius, Manuel Rubey, Daniela Golpashin, Leo Altaras, Klaus Huhle, Kristian Wanzl Nekrasov, Peter Moltzen, Luise Aschenbrenner, Alma Hasun Paese: Germania, Austria Durata: 98 min

TRAMA
Grazie all’amore, l’ultimo anno della vita di Franz Kafka si trasforma nel più felice. Fino ad allora, Franz non aveva mai avuto la possibilità di vivere l’intimità: malato di tubercolosi, era vincolato alla sua famiglia opprimente. Ma l’incontro con Dora Diamant, una donna mondana e saggia, cambia tutto. Lei lo accetta per quello che è, e lui accoglie lei con lo stesso spirito. I due si conoscono nel 1923 sulla costa del Mar Baltico, dove lui è in convalescenza e lei lavora in un centro sociale ebraico. Decidono di trasferirsi insieme a Berlino e, quando la salute di Franz peggiora irrimediabilmente, si spostano in un sanatorio in Austria. Appena un anno dopo, Franz muore, ma il ricordo del loro tempo insieme accompagnerà Dora per tutta la vita.

CRITICA
L’amore secondo Kafka ha il merito di farci sapere che perdura, dopo tanto tempo, il desiderio di esplorare il mistero di quest’artista profetico, dello scrittore diventato suo malgrado un avverbio, creatore di esseri unici e inquietanti e di storie a tratti inaspettatamente cinematografiche e divertenti, la cui grandezza sulla pagina scritta resta inalterata anche tradotta, e conquista ancora oggi col suo fascino il cuore e la mente dei lettori di tutto il mondo. (comingsoon.it)

Fuga in Normandia

Venerdì 15 Novembre ore 21:00
Venerdì d’essai

Genere: Commedia Anno: 2023 Regia: Oliver Parker, Craig Armstrong Attori: Michael Caine, Glenda Jackson, Daniel Hayde, Ann Queensberry, Danielle Vitalis, Jackie Clune, Victor Oshin, Brennan Reece, John Standing, Laura Marcus Paese: Gran Bretagna, USA Durata: 96 min

TRAMA
Interpretato dai premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson e ispirato a fatti realmente accaduti, il film mette in scena la “grande fuga” dell’ottantenne Bernie Jordan che, per il 70° anniversario dello sbarco in Normandia, scappa dalla casa di riposo in cui vive con la moglie per unirsi ad altri veterani di guerra e commemorare i compagni caduti. La notizia fa il giro del mondo e il veterano finisce in prima pagina. Ma in prima pagina, viene raccontata solo una parte della storia…

CRITICA
Anche se a volte calca il pedale dell'emozione con un uso forse eccessivo della musica, bilanciato comunque da momenti di grande umorismo, Oliver Parker confeziona un film pieno di pathos e sentimenti, erigendo un vero e proprio monumento a due giganti del grande schermo: Glenda Jackson, scomparsa prima dell'uscita di questo suo ultimo film, e Michael Caine, che si è ritirato dalle scene e suggella una carriera meravigliosa con questa intensissima performance. Impossibile non commuoversi, pensando a tutto il cinema che abbiamo amato e allo spreco di vite che sono tutte le guerre. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)

Flow

Domenica 17 Novembre ore 15:15
Domenica 24 Novembre ore 15:15


Genere: Animazione, Avventura Anno: 2024 Regia: Gints Zilbalodis Paese: Belgio, Francia, Lettonia Durata: 84 min

TRAMA
In un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi, l’arrivo di un’inondazione costringe un gatto a mettersi in salvo su una barca, insieme a un variopinto gruppo di animali. Tra paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire a tutti che l’unione è la loro vera forza.

CRITICA
Flow funziona su un doppio binario, come favola didattica alla Esopo, e come visione metafisica di un'apocalisse gentile, dalla quale ci si salva con un'anima pura. La regia di Gints Zilbalodis si serve del piano sequenza per stimolare la nostra curiosità e farci vivere gli ambienti, con la stessa attenzione che deve mostrare il gatto protagonista per sopravvivere. L'immagine si fa forte anche di una direzione artistica non realistica, dal gusto pittorico, che permette alla natura e ai ruderi dell'umanità di fondersi in un'esperienza difficilmente dimenticabile. In compagnia di animali tanto più straordinari, quanto più fedeli alla loro essenza che amiamo e conosciamo perfettamente. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it)

I miei vicini Yamada

Mercoledì 13 Novembre ore 21:00
I film dello studio Ghibli

Genere: Animazione, Commedia, Family Anno: 1999 Regia: Isao Takahata Attori: Yukiji Asaoka, Tôru Masuoka, Masako Araki, Hayato Isohata, Naomi Uno Paese: Giappone Durata: 104 min


TRAMA
Gli Yamada sono la tipica famiglia medio borghese giapponese che vive a Tokyo e il film mostra vari episodi della sua vita.
Con storie che spaziano dall'umoristico allo straziante, vediamo la famiglia affrontare le loro piccole liti, i problemi e le gioie della loro vita.

CRITICA
Takahata abbatte ogni confine tra l’universo emotivo del pubblico e lo spazio vitale del film. E grazie alla semplicità del tratto, ci guida in un mondo sì ordinario, ma da cui non vorremmo mai uscire

Parthenope

Giovedì 7 Novembre ore 21:00
Sabato 9 Novembre ore 21:00
Domenica 10 Novembre ore 18:00
Domenica 10 Novembre ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Paolo Sorrentino Attori: Gary Oldman, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Peppe Lanzetta, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Stefania Sandrelli, Alfonso Santagata, Francesca Romana Bergamo, Dario Aita, Paola Calliari, Biagio Izzo, Nello Mascia Paese: Italia Durata: 136 min

TRAMA
ll lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità.
E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.

CRITICA
In Parthenope la vita scappa da tutte le parti, come le nostre lacrime mentre cantano Cocciante o Gino Paoli, la giovinezza è sperperata come si deve (e Sorrentino non ne ruba nemmeno un minuto). Paolo Sorrentino trova la bellezza, e il sublime, nelle sue immagini (che partano dall'idea del bello tradizionalmente inteso, o che invece affondino le loro radici nel grottesco, del deforme, nella miseria o nell'osceno) e in un a vicenda che mette assieme e intrecciando la storia di una giovane donna che "si è lasciata andare" per combattere il dolore, quella di una città (Napoli), e una riflessione generale sull'esistenza.
Dentro una forma inconfondibile, studiata, a tratti così esplicitamente pittorica ma sempre spontaneamente e puramente cinematografica, il regista napoletano cristallizza un sentimento potentissimo, riuscendo nel miracolo di farlo liquefare. Gocce di una malinconia e una nostalgia struggenti che rigano le guance del film e dello spettatore, che squarciano il cuore, e che riescono a riguardare contemporaneamente una storia universale e legata al sentimento umano, e una più particolare sul legame con un luogo, una terra. (Federico Gironi - Comingsoon.it)