Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2022

La signora Harris va a Parigi

Gio 01_12 ore 21:00
Sab 03_12 ore 21:00
Dom 04_12 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2022 Regia: Anthony Fabian Attori: Lesley Manville, Jason Isaacs, Isabelle Huppert, Alba Baptista, Anna Chancellor, Lucas Bravo, Lambert Wilson, Rose Williams, Ellen Thomas, Roxane Duran, Christian McKay, Guilaine Londez Paese: Gran Bretagna Durata: 115 min 

TRAMA
La Signora Harris va a Parigi è l'incantevole storia di una comune governante britannica il cui sogno di possedere un abito da sera firmato Christian Dior la condurrà verso una straordinaria avventura a Parigi.

CRITICA
La signora Harris va a Parigi è un feel good movie all'americana dal sapore europeo, nella grande cura di scenografie e costumi d'epoca. La protagonista, grazie all'interpretazione di Lesley Manville, è l'incarnazione di sani valori e di equilibrio, in modo romanzesco e idilliaco, come avviene sempre in questo tipo di proposta. Un discorso sull'evoluzione della moda e del mercato di massa, alla fine degli anni Cinquanta, fornisce un contesto storico apprezzabile. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it)

200 Metri

Ven 02_12 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Avventura, Drammatico Anno: 2020 Regia: Ameen Nayfeh Attori: Ali Suliman, Anna Unterberger, Motaz Malhees Paese: Palestina, Giordania, Qatar, Italia, Svizzera Durata: 96 min

TRAMA
Mustafa e sua moglie Salwa vivono in Palestina, in due paesi distanti solo duecento metri, ma divisi dalla barriera di separazione israeliana. Alla sera, quando tutto diventa buio, Mustafa accende una luce sul suo balcone per augurare la buonanotte alla moglie e ai figli che sono dall’altra parte e che, a loro volta, rispondono con un segnale. Quando però uno dei suoi figli è vittima di un incidente, all’uomo non resta che precipitarsi al checkpoint dove gli viene negato l’accesso, senza margine di trattativa. Disperato, chiede aiuto a un contrabbandiere per oltrepassare il muro: i duecento metri si trasformano in un’odissea di duecento chilometri, alla quale si uniscono altri viaggiatori determinati a superare e sconfiggere quella barriera.

CRITICA
Ciò che più si apprezza nel film, come indirettamente dichiarato in una “scena nella scena”, è che il regista non sia affatto intenzionato a fare un film che scuota le coscienze, spiattellando con rabbia al mondo che li ha dimenticati quali soprusi si accettino in quell’area. L’intento programmatico è piuttosto quello di dimostrare con discrezione quanto inaccettabile sia forzare la scissione di una famiglia o più semplicemente pensare sia possibile costruire barriere fisiche per demarcare un territorio (hotcorn.com)

La città incantata

 Mer 23_11 ore 21:00

Genere: Animazione, Avventura, Fantasy Anno: 2001 Regia: Hayao Miyazaki Paese: Giappone Durata: 122 min

TRAMA

Chihiro, una bambina di 10 anni, e i suoi genitori stanno traslocando, quando il padre della bambina prende la strada sbagliata. Pensando di aver trovato un parco divertimenti abbandonato il padre si addentra nel complesso per visitarlo, seguito dalla moglie e, a malincuore, da Chihiro. I tre superano il letto di un fiume in secca e si trovano in una città composta interamente da ristoranti e locali, e su un bancone trovano un ricco buffet.
I genitori si siedono e cominciano a mangiare, pensando di pagare quando si mostrerà qualcuno. Chihiro intanto esplora la zona e trova un grande complesso termale. Un giovane ragazzo, Haku, le ordina di andarsene, ma tornando indietro la bambina scopre che i genitori sono diventati maiali e che non riesce ad attraversare il fiume ormai in piena.

CURIOSITÀ

Il film è liberamente ispirato al romanzo fantastico "Il meraviglioso paese oltre la nebbia" della scrittrice Kashiwaba Sachiko.
La città incantata è uscita nel 2001 in Giappone, in Italia nel 2003 ed è poi tornata al cinema in tre date del giugno 2014.
Il Film ha vinto l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 2002 e l'Oscar come Miglior film d'animazione nel 2003.
Miyazaki, che ha dedicato l'opera alla figlia di 10 anni del suo amico produttore Seiji Okuda, rivelò che scrisse la sceneggiatura rivolgendosi principalmente alle bambine, con l'intenzione di creare per loro un riferimento nella società e nella vita in generale.
Tutti i personaggi e le ambientazioni sono state, per volere del regista, interamente disegnati a mano e poi rifiniti e animati al computer; una delle sequenze più difficili (e anche delle più belle) da realizzare, secondo il direttore artistico Yohi Takeshige, è stata quella del treno che Chihiro prende per andare da Zeniba, la sorella della strega Yubaba; la sfida è stata rappresentare infatti il treno che sfreccia sull'oceano in modo da risultare realistico.
L'autore della colonna sonora de La città incantata è come sempre Joe Hisaishi, compositore della maggioranza dei film di Miyazaki; Hisaishi è conosciuto per aver composto le musiche di Kiss Me Licia, cartone animato trasmesso in Italia negli anni'90. (comingsoon.it)

L'ombra di Caravaggio

Gio 24_11 ore 21:00
Sab 26_11 ore 21:00
Dom 27_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2022 Regia: Michele Placido Attori: Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah, Alessandro Haber, Michele Placido, Moni Ovadia, Gianfranco Gallo, Brenno Placido, Lorenzo Lavia, Gianluca Gobbi, Maurizio Donadoni, Duccio Camerini, Carlo Giuseppe Gabardini, Lea Gavino, Tommaso De Bacco, Pietro Micci Paese: Italia, Francia Durata: 120 min

TRAMA
Italia 1600. Michelangelo Merisi è un artista geniale e ribelle nei confronti delle regole dettate dal Concilio di Trento che tracciava le coordinate esatte nella rappresentazione dell’arte sacra. Dopo aver appreso che Caravaggio usava nei suoi dipinti sacri prostitute, ladri e vagabondi, Papa Paolo V decide di commissionare a un agente segreto del Vaticano una vera e propria indagine, per decidere se concedere la grazia che il pittore chiedeva dopo la sentenza di condanna a morte per aver ucciso in duello un suo rivale in amore. Così l’Ombra, questo il nome dell’investigatore, avvia le sue attività di inchiesta e spionaggio per indagare sul pittore che - con la sua vita e con la sua arte - affascina, sconvolge, sovverte. Un’Ombra che avrà nelle sue mani potere assoluto, di vita o di morte, sul destino di un genio.

CRITICA
Tornano tutte le ossessioni del Placido regista, il corpo innanzitutto, in una lettura febbricitante della vicenda umana e artistica del pittore, un’opera apertissima che contiene “infiniti mondi” (sentieriselvaggi.it)

Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza

Mar 29_11 ore 21:00
Mer 30_11 ore 21:00
Grande Arte

Genere: Documentario Anno: 2021 Regia: Marco Pianigiani Attori: Jasmine Trinca Paese: Italia
Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

SCHEDA
Da Terry Gilliam a Andy Warhol, da David LaChapelle a Jeff Koons e Lady Gaga: pittori, stilisti, fotografi contemporanei sono rimasti abbagliati dal fascino eterno di Botticelli e delle sue opere, continuamente rilette e re-inventate fino a entrare a pieno titolo nel nostro immaginario collettivo, lo stesso che porta ogni anno migliaia di visitatori di fronte ai suoi capolavori. Eppure, per più di trecento anni dopo la sua morte, il pittore fiorentino fu quasi completamente dimenticato, sino alla riscoperta che di lui fecero nel XIX Secolo Ruskin e i Pre-Raffaelliti. Del resto, Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto Botticelli (Firenze 1445 c.-1510), è forse colui che più di ogni altro ha saputo carpire lo spirito del suo tempo.

Sono proprio la sua storia, la sua arte e la sua riscoperta contemporanea ad essere le protagoniste di Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, il docufilm, con la voce narrante di Jasmine Trinca, prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital con il patrocinio del Comune di Firenze, ideato e scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani, in arrivo al cinema solo il 9 e 30 novembre.

In Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza rievocazioni oniriche, immagini suggestive della città e riprese di opere straordinarie si alternano alle voci dei massimi esperti, studiosi, storici dell’arte internazionali che narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici, alla scoperta di uno degli artisti simbolo del Rinascimento italiano. Con Lorenzo il Magnifico l’equivalenza Arte & Potere si manifesta in ogni ambito economico, politico e sociale e si concretizza in dipinti, affreschi, palazzi, chiese e cappelle. Gli straordinari artisti che operano con le loro botteghe nel cuore della città trasformano Firenze in un museo a cielo aperto: sono gli anni della primavera fiorentina, della scoperta dell’America, dei contrasti con il Papa, delle lotte tra le grandi famiglie di banchieri e commercianti. A fine Quattrocento, Firenze è paragonabile alla New York degli anni Ottanta, fatta di espansione economica e culturale, con commerci e scambi da ogni dove. Il docufilm permetterà di ripercorrere quel periodo mitico attraverso lo sguardo di Botticelli, che rappresenta quegli anni nelle sue opere, esprimendo il carattere dei suoi concittadini nella passione per il lavoro, nell’estrema competitività e intraprendenza, nel saper tessere le giuste relazioni sociali e nel saper soddisfare sempre i desideri dei committenti pubblici e privati.

Dalle meravigliose Madonne alle pitture dei responsabili della Congiura dei Pazzi giustiziati e impiccati fuori dalla Porta della Dogana al Palazzo Vecchio, dall’Inferno Dantesco alle Pietà, dagli antichi dei della mitologia ellenica sino al Dio apocalittico del Savonarola, l’arte di Botticelli sarà indagata attraverso gli interventi di esperti: Alessandro Cecchi, Direttore del museo Casa Buonarroti di Firenze; Ana Debenedetti, curatrice della sezione disegni e dipinti del Victoria & Albert Museum di Londra; Franco Cardini, professore di Storia Medievale all’Università di Firenze; Jonathan Nelson, professore di storia dell’arte presso la Syracuse University di Firenze; Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle pietre dure di Firenze; Kate Bryan, storica dell’arte; Chiara Cappelletto, professore associato di estetica al Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano; Edward Buchanan, Direttore creativo di Sansovino 6.

Ma nella memoria comune, lo spirito di Botticelli è prima di tutto racchiuso in due suoi capolavori: la Primavera (1478-82) e la Nascita di Venere (1483-85). Grazia e armonia germogliano nella Primavera, tanto quanto le centinaia di fiori diversi magistralmente rappresentati dal maestro: nontiscordardimé, iris, fiordaliso, ranuncolo, papavero, margherita, viola, gelsomino. Etereo e perfetto, il giardino della Primavera è la sintesi della filosofia neoplatonica in voga alla “corte” del Magnifico. Col Rinascimento è infatti giunto il momento del ritorno degli antichi dei: Botticelli regala nuova vita ai miti creando così le sue opere più famose ed enigmatiche oggi conosciute come “mitologie botticelliane”. Con Pallade e il Centauro (1482 circa) e Venere e Marte (1483 circa) il pittore porta le dee e gli dei dell’antica Grecia nel cuore di Firenze del Quattrocento, nella costante e febbrile ricerca di un modello di bellezza che va oltre la rappresentazione della realtà, oltre l’accademia. La Nascita di Venere (1483-85) è emblema e realizzazione concreta della sua aspirazione. Figure longilinee, curve morbide e armoniose: i volti delle veneri di Botticelli si specchiano in quelli delle sue madonne e viceversa. Simili eppure uniche, sono destinate a imprimersi nella memoria collettiva come prototipo della bellezza ideale, sfidando i secoli e le mode.

Nel 1492, la morte di Lorenzo Il Magnifico sancisce la fine di un’epoca d’oro. Le prediche apocalittiche di Girolamo Savonarola infiammano le folle fiorentine. Ardono i falò delle vanità che sacrificano i simboli del tempo, opere d’arte comprese. È questione di poco, prima che i gusti dei fiorentini si adeguino ai precetti del frate domenicano. Le committenze cambiano e Botticelli stesso si adatta realizzando altri capolavori come la Natività Mistica (1501) e il Compianto sul Cristo Morto (1495-1500), lasciando che sinuosità e morbidezza delle forme cedano il posto a linee spezzate e contrasti cromatici violenti.

Dopo un oblio di oltre tre secoli, nel XIX secolo la sua riscoperta avverrà ad opera dei Pre-Raffaelliti: il poeta e pittore Dante Gabriel Rossetti acquisterà per poche sterline il Ritratto di Smeralda Bandinelli (1472) traendovi ispirazione per alcune delle sue opere più affascinanti. È solo l’inizio di un’autentica Botticelli-mania, che dal XIX secolo si protrae fino a oggi toccando la fotografia, la moda, il mondo dello spettacolo. Le opere del Maestro hanno superato le barriere dello spazio e del tempo per arrivare fino a noi e folle entusiaste continuano a riempire le sale degli Uffizi per incontrare lui, Sandro Botticelli, l’inventore della Bellezza.

Atlantis

Ven 25_11 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico, Guerra Anno: 2019 Regia: Valentyn Vasyanovych Attori: Andriy Rymaruk, Liudmyla Bileka, Vasyl Antoniak, Lily Hyde, Philip Paul Peter Hudson, Igor Tytarchuk, Sergiy Komishon, Sergiy Livitsky, Vitaliy Sudarkov, Kateryna Popravka Paese: Ucraina Durata: 108 min

TRAMA
In un futuro prossimo la guerra tra Ucraina e Russia nella regione del Donbass è finalmente terminata. L’ex soldato Sergeij è tornato dal fronte con una sindrome da stress post- traumatico e non riesce ad adattarsi alla nuova realtà. Dopo il suicidio del migliore amico, anch’egli reduce di guerra, e dopo la chiusura della fonderia in cui lavora, Sergeij aderisce al progetto di un’associazione di volontari specializzata nel recupero di cadaveri di guerra. Poco alla volta, lavorando accanto alla responsabile Katya, capisce che un futuro migliore è possibile.

CRITICA
Atlantis non è la cronaca del conflitto: è il resoconto di ciò che esso si sta lasciando alle spalle, e che nella finzione del film è già un fatto concluso, una condizione da cui ripartire. Idealmente ricorda un altro grande film della stagione, Beanpole di Kantemir Balagov, che racconta l'immediato dopoguerra nella Leningrado sopravvissuta all'assedio nazista: entrambe sono opere che catturano con sguardo estremamente formalista il trauma psicologico di chi resta in vita, un blocco sia individuale sia collettivo.

Franco Battiato. La voce del Padrone

Lun 28_11 ore 21:00
Mer 07_12 ore 21:00


Genere: Documentario, Musicale, Biografico Anno: 2022 Regia: Marco Spagnoli Paese: Italia Durata: 90 minuti

Un viaggio musicale. Un viaggio fisico, ma anche ideale, da Nord a Sud dell'Italia per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso testimoni d'eccezione che ci restituiscono la storia e la personalità di Battiato. Un racconto che, tra arte e memoria, non solo renda omaggio alla storia del musicista e del suo storico album ‘La Voce del Padrone’, ma riesca anche a celebrare l'eredità morale ed estetica di questo cantautore unico.

La stranezza

Gio 17_11 ore 21:00
Sab 19_11 ore 21:00
Dom 20_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia Anno: 2022 Regia: Roberto Andò Attori: Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Renato Carpentieri, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Rosario Lisma, Galatea Ranzi, Giulia Andò, Tuccio Musumeci, Aurora Quattrocchi, Fausto Russo Alesi, Filippo Luna Paese: Italia Durata: 103 min

TRAMA
Lo scrittore è ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova commedia, ma allo stesso tempo non riesce ad essere indifferente al fascino singolare dei due. Ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa. Nel teatrino si è infatti radunato l’intero paese e quando un evento imprevisto costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione l’atmosfera vira dal comico al tragico. Repentinamente, lo spettacolo si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono platea ed attori. Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato.
Roma, 1921. Al Teatro Valle si tiene la prima dei Sei personaggi in cerca d’autore. In platea, ci sono anche Nofrio e Bastiano. La recita inizia e i due assistono sorpresi e rapiti al susseguirsi di situazioni paradossali, inconsapevoli che ciò che li aspetta è un finale ancora più imprevedibile.

CRITICA
Eppur si può. Contaminare alto e basso, colto e popolare, riuscendo a intrattenere con eleganza letteraria e a divertire come uno spettacolo spassoso di piazza. Pirandello osserva e si nutre della fracassona passione di due becchini attori amatoriali. Andò riesce in pieno un equilibrio sintetizzato dalla felice coabitazione di interpreti così lontani come Ficarra e Picone e Toni Servillo. Trasuda amore per il teatro, così come per le misteriose stranezze della creazione artistica. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Una madre, una figlia

Ven 18_11 ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Drammatico Anno: 2021 Regia: Mahamat-Saleh Haroun Attori: Achouackh Abakar, Rihane Khalil Alio Paese: Francia, Germania, Belgio, Ciad Durata: 88 min

TRAMA
Una madre, una figlia del regista ciadiano Mahamat-Saleh Haroun è il racconto della difficoltà delle donne in Ciad di vivere in libertà la propria vita e della solidarietà femminile come forza e cardine del riscatto. Nella periferia di N’Djamena in Ciad, Amina vive sola con la sua unica figlia quindicenne, Maria. Il suo mondo, già fragile, crolla il giorno in cui scopre che sua figlia è incinta. La ragazzina non vuole questa gravidanza. In un Paese in cui l’aborto non è condannato solo dalla religione, ma anche dalla legge, Amina si ritrova a dover affrontare una battaglia che sembra persa fin dall’inizio... 

CRITICA
Una madre, una figlia è un film illustrativo di una situazione sociale, prima storia al femminile per Haroun, che inizia e finisce nel suo spirito di denuncia. Nobili intenzioni per un nobile film, quasi un sunto didascalico per chi non conosce quella realtà. Evidentemente questa dignità è anche il limite principale di un film a tesi, senza picchi particolari né proprio quella libertà, anche sconclusionata, che spesso è la ricchezza specifica del cinema. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

The Royal Ballet | A Diamond Celebration

Mer 16_11 ore 20.15
in diretta al cinema

The Royal Ballet: A Diamond Celebration festeggia i 60 anni degli Amici della Royal Opera House, regalando una serata di perle classiche e contemporanee che celebrano l’ampiezza e la varietà del repertorio della Compagnia. Il gala includerà la prima rappresentazione del Royal Ballet di For Four realizzata da Christopher Wheeldon, Artistic Associate della Compagnia, e tre prime mondiali: la prima è una coreografia di Pam Tanowitz, la seconda è di Joseph Toonga, uno dei coreografi emergenti del Royal Ballet, e la terza del Primo solista del Royal Ballet Valentino Zucchetti. La serata si concluderà con la rappresentazione di Diamonds, tratto da Jewels di George Balanchine.
Al cinema la prima delle tre sole serate londinesi, A Diamond Celebration assicurerà una serata stupefacente con l’intera Compagnia, per celebrare l’arte del passato, del presente, del futuro.
Dal 2008 il programma cinematografico della Royal Opera House porta l’opera e il balletto al pubblico di tutto il mondo. Per la Stagione 2022/23, ben 13 produzioni del Royal Ballet e della Royal Opera saranno trasmesse in oltre 1.300 cinema dal Regno Unito alla Nuova Zelanda. Ogni trasmissione offre al pubblico il miglior posto a sedere e include filmati esclusivi dietro le quinte, interviste e approfondimenti. Il programma è parte integrante del progetto della Royal Opera House per espandere il suo pubblico e continuare a contribuire alla ripresa vitale del cinema a livello nazionale e internazionale.

Il mio vicino Adolf

Gio 10_11 ore 21:00
Sab 12_11 ore 21:00
Dom 13_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2022 Regia: Leonid Prudovsky Attori: David Hayman, Udo Kier, Kineret Peled, Danharry Colorado, Jaime Correa, Olivia Silhavy, Jan Szugajew Paese: Israele, Polonia Durata: 100 min

TRAMA
Colombia, maggio 1960. Il Signor Polsky, un solitario e scontroso sopravvissuto all’Olocausto, vive nella sua remota abitazione nella campagna colombiana e trascorre le sue giornate giocando a scacchi e curando i suoi amati cespugli di rose. Un giorno, quando un misterioso anziano di origine tedesca si trasferisce nella casa accanto alla sua, inizierà a sospettare che il suo nuovo vicino sia… Adolf Hitler.
Dato che nessuno gli crederà, sarà lui ad imbarcarsi in prima persona in una missione investigativa per trovare le prove. Per riuscirci però dovrà essere più vicino al suo prossimo di quanto vorrebbe. Così vicino che i due potrebbero quasi diventare amici.

CRITICA
Una storia di confine, quella de Il mio vicino Adolf. Il confine fra due memorie, il confine fra un passato doloroso e un presente che non può fare a meno di farne i conti, con la disperata utopia di superarlo. Ma anche il confine fra commedia e il dramma più cupo di tutto il Novecento. Un oggetto misterioso come gli occhi di Udo Kier, un grande "monumento" del cinema altrettanto di confine: fra i generi e le sue due patrie, la vecchia Europa e Hollywood. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Rumba Therapy

Ven 11_10 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Commedia Anno: 2022 Regia: Franck Dubosc Attori: Franck Dubosc, Louna Espinosa, Jean-Pierre Darroussin, Catherine Jacob, Marie-Philomène Nga, Michel Houellebecq, Karina Marimon, Marie Vincent, Adèle Choubard, Nicolas Chupin, Margot Maricot, Alane Delhaye, Constantin Vidal Paese: Francia Durata: 102 min

TRAMA
Tony, cinquantenne introverso autista di scuolabus, vive da solo dopo aver abbandonato moglie e figlia vent’anni prima. Scosso da un attacco di cuore, trova il coraggio di affrontare il suo passato e di iscriversi in incognito al corso di danza gestito dalla figlia, che non ha mai conosciuto, per riconquistarla e dare un senso alla sua vita.

CRITICA
Da semplice commedia leggera sulla riconciliazione tra un padre e una figlia, si trasforma in un apologo riuscito sulle virtù terapeutiche del ballo. Secondo film come regista dell’attore francese. (sentieriselvaggi.it)

Sword Art Online Progressive: Scherzo of Deep Night

Lun 14_11 ore 21:00
Mar 15_11 ore 21:00
Evento speciale

Genere: Anime, Azione, Avventura Anno: 2021 Regia: Ayako Kouno Paese: Giappone Durata: 97 min

Sword Art Online (pubblicato in patria da Dengeki Bunko edito in italia da J-POP Manga) è una serie di light novel di Reki Kawahara e illustrata da abec, vincitrice del 15° Dengeki Bunko Novel Grand Prize. Ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo: circa 30 milioni di copie dei volumi di Sword Art Online sono state stampate in diversi paesi, tra cui Giappone, Cina, Corea del Sud, Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Per l’adattamento anime, premiato come miglior serie televisiva del 2012 al Tokyo Anime Award, sono state già realizzate 4 stagioni, due film e uno speciale.

La storia ruota attorno al protagonista Kirito e alle sue imprese eroiche come giocatore di Sword Art Online, un VRMMORPG di nuova generazione.  Siamo nel 2022, quando più di diecimila giocatori si collegano a un gioco virtuale e vi rimangono intrappolati. “Game Over” significa morire anche nella vita reale. Un eroe riesce a liberare i giocatori intrappolati e a mettere fine all’incubo. Quel gioco si chiama SWORD ART ONLINE. Questa storia si svolge molto tempo prima che la “Saetta” e lo “Spadaccino Nero” fossero conosciuti con questi nomi… Kirito e Asuna sono infatti intrappolati nel gioco mortale Sword Art Online da ormai due mesi. I due hanno raggiunto il quinto piano, incentrato sulle rovine. Avventurandosi attraverso sotterranei, catacombe ed enormi labirinti, incontrano mostri sempre più terribili, che Asuna non è in grado di gestire. Ma soprattutto devono affrontare diversi Player Killer, cioè giocatori che uccidono altri giocatori solo per divertimento. La lotta per la sopravvivenza diventa sempre più cruenta.

Sword Art Online Progressive è una serie reboot, scritta dallo stesso Kawahara, che offre uno sguardo più approfondito su dove tutto è iniziato: al primo piano di Aincrad. Nel 2021 è stata lanciata una nuova serie di film d’animazione basata su Progressive. Il primo film della serie, Aria of a Starless Night, un reboot dell’arco narrativo di Aincrad visto dal punto di vista di Asuna anziché di quello di Kirito, ha debuttato in Giappone al primo posto nella classifica degli incassi del fine settimana ed è stato un successo di lunga durata, rimanendo nelle sale cinematografiche per 10 settimane.

SWORD ART ONLINE PROGRESSIVE THE MOVIE, SCHERZO OF DEEP NIGHT arriva al cinema in collaborazione con il partner J-Pop, uno dei principali editori di manga in Italia nato nel 2006 come etichetta dedicata ai fumetti giapponesi del gruppo Edizioni BD. Nel suo catalogo da oltre 5000 titoli sono presenti successi come The Promised Neverland, Tokyo Ghoul, Pokemon e The Legend of Zelda, insieme a recenti hit del calibro di Tokyo Revengers, La via del Grembiule, Komi can’t Communicate e Hanako-kun e i sette misteri dell’accademia Kamome. Nel catalogo di classici J-Pop figurano nomi leggendari del calibro di Osamu Tezuka, Go Nagai, Shotaro Ishinomori, Moto Hagio, Kazuo Kamimura, tutti con una loro collana dedicata. La produzione di romanzi giapponesi nasce con la passione per le Light Novel, proprio a partire da Sword art Online, di cui J-Pop pubblica sia la serie di Light novel, che gli adattamenti manga che coprono i suoi numerosi archi narrativi. A catalogo, titoli di fama mondiale come La Malinconia di Haruhi Suzumiya, Overlord, Danmachi, Re:Zero, nonché la produzione a romanzi del grande regista Makoto Shinkai, con opere di successo come your name., il giardino delle parole, 5cm al secondo, e molti altri.