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In programmazione / Prossimamente


Giovedì 30 Novembre  ore 21:00 in lingua originale -
Sabato 2 Dicembre ore 21:00 -
Domenica 3 Dicembre ore 17:30 - Domenica 3 Dicembre ore 21:00

Martedì 28 Novembre ore 21:00 e Mercoledì 29 Novembre ore 21:00
Grande Arte al Cinema

Il Supplente

Venerdì 1 Dicembre ore 21:00 - Venerdì d’essai

Prossimamente

Cento Domeniche 

Giovedì 7 Dicembre - Sabato 9 Dicembre - Domenica 10 Dicembre


VENERDÌ D'ESSAI 2023


IL CINEMA DI MIYAZAKI


IN DIRETTA AL CINEMA STAGIONE 23/24







Il supplente

Venerdì 1 Dicembre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico, Thriller Anno: 2022 Regia: Diego Lerman Attori: Juan Minujín, Alfredo Castro, Bárbara Lennie, Renata Lerman, Rita Cortese, Belen Enguidanos, María Merlino Paese: Argentina, Messico, Spagna, Italia, Francia, Svizzera, Gran Bretagna Durata: 112 min

TRAMA
 Lucio, un giovane professore universitario, accetta l’incarico di supplente in un liceo del quartiere in cui è cresciuto, nella periferia di Buenos Aires. Raccontando del senso e del valore della letteratura, cerca di suggerire ai suoi studenti una possibile alternativa alla dura realtà della loro vita quotidiana. Ma dovrà presto spingersi al di là della sua missione di insegnante per aiutare Dilan, un ragazzo preso di mira da un boss locale della droga. 

CRITICA
In equilibrio tra scrittura, cronaca e immersione in una realtà mai artefatta, un pregevole film che sa lavorare su un materiale narrativamente ricco e approfondire la figura del protagonista. (www.sentieriselvaggi.it)

Picasso. Un ribelle a Parigi. Storia di una vita e di un museo

Martedì 28 Novembre ore 21:00
Mercoledì 29 Novembre ore 21:00
Grande Arte al Cinema

Genere: Documentario Anno: 2023 Regia: Simona Risi Paese: Italia, Francia

SCHEDA
All’alba di una mattina del 1901 Picasso arriva a Parigi.
Il suo futuro inizia proprio quel giorno, in quella città. Nato in Spagna il 25 ottobre del 1881, Picasso trascorrerà quasi tutta la sua vita a Parigi eppure, nella capitale francese, si sentirà spesso uno straniero, un esule, un ‘vigilato speciale’ della polizia.

È questo il punto di partenza di PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museo,  in arrivo al cinema Marconi solo il  28 e 29 novembre (elenco sale a breve su nexodigital.it) per raccontare Pablo Picasso attraverso uno sguardo inedito e del tutto diverso da quello cui siamo abituati. Realizzato in occasione dei 50 anni dalla morte di Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973), il docufilm – diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli che firmano anche la sceneggiatura con Arianna Marelli – mette al centro del suo racconto il percorso di un giovane emigrato, povero ma destinato a diventare una delle più importanti icone del 900. In un continuo movimento di entrata e uscita dal Museo Picasso di Parigi, la più grande collezione esistente dedicata al pittore con 6000 capolavori e 200.000 pezzi di materiali d’archivio, il film segue Picasso nei quartieri parigini in cui ha abitato, dagli atelier senza riscaldamento degli esordi ai grandi appartamenti borghesi, quelli in cui inizia il successo: un viaggio materiale e intellettuale per comprenderne in maniera più approfondita l’opera e lo spirito.

A guidarci in questo percorso è Mina Kavani, attrice iraniana protagonista di No Bears di Jafar Panahi, regista dissidente vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. A Parigi Kavani è approdata qualche anno fa, spinta dal bisogno di recitare senza le censure imposte dal regime degli ayatollah. Una scelta difficile nel segno della libertà, che oggi le impedisce di tornare nel suo paese. Come Picasso, che durante il franchismo non ha potuto né voluto rientrare in Spagna, anche lei oggi vive la dolorosa condizione dell’espatriata.

PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museo sviluppa così un ritratto originale dell’artista, tratteggiandone il carattere contradditorio – assieme generoso e dispotico, fatto di sole e ombra, spesso occultato dietro una maschera – e la duplicità dei comportamenti, anche con le sue molte compagne. Una duplicità che oggi ha acceso un dibattito spinoso: si può separare l’artista dall’uomo? Sullo sfondo emerge sempre la Parigi al tempo di Picasso, una città anch’essa contraddittoria che all’inizio del secolo, proprio quando si sta trasformando in metropoli aperta e moderna, mostra la sua intolleranza e la sua xenofobia verso l’immigrato. E Picasso è un immigrato, anarchico fra gli anarchici di Montmartre, un tipo sospetto da tenere sott’occhio. Emergeranno così aspetti ancora poco conosciuti del pittore, che solo oggi gli storici e gli storici dell’arte iniziano a indagare, come appunto il suo essere stato “uno straniero” a Parigi. Non mancheranno le analisi delle opere come Les Demoiselles d’Avignon e si scoprirà persino perché è possibile, senza forzature, gettare uno sguardo ‘queer’ sull’opera dell’artista.

Mina Kavani ci accompagnerà con letture di brani tratti da lettere conservate al Museo Picasso e da volumi come “Picasso e i suoi amici” di Fernande Olivier, “Picasso” di Gertude Stein e “La mia vita con Picasso” di Françoise Gilot. A completare il film le interviste a critici dell’arte, curatori, intellettuali e artisti che aiuteranno a entrare nella mente di Picasso e a capire perché è considerato uno dei più grandi geni del Novecento. Tra loro la Presidente Musée national Picasso Paris Cécile Debray, la storica e autrice del volume “Picasso. Una Vita da Straniero” Annie Cohen-Solal, gli storici dell’arte Marie-Laure Bernadac e Eugenio Carmona Mato, lo stilista e designer Paul Smith, la Responsabile Centro Studi Picasso Cécile Godefroy, lo storico francese François Hartog, gli artisti Obiageli Okigbo e Guillermo Kuitca.

Napoleon

Giovedì 23 Novembre ore 21:00 - Sabato 25 Novembre ore 21:00 -
Domenica 26 Novembre ore 17:30  - Domenica 26 Novembre ore 21:00
Giovedì 30 Novembre  ore 21:00 - Sabato 2 Dicembre ore 21:00 -
Domenica 3 Dicembre ore 17:30 - Domenica 3 Dicembre ore 21:00

Genere: Azione, Biografico, Storico, Guerra Anno: 2023 Regia: Ridley Scott Attori: Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Ben Miles, Ludivine Sagnier, Ian McNeice, John Hollingworth, Paul Rhys, Matthew Needham, Benjamin Chivers, Jonathan Barnwell, Youssef Kerkour, Scott Handy, Phil Cornwell, Gavin Spokes, David Verrey, Sam Crane, Edouard Philipponnat, Harry Taurasi, Thom Ashley, Mamie Barry, Tim Faulkner, John Hodgkinson Paese: USA, Gran Bretagna Durata: 158 min

TRAMA
Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell'imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar® Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate. 

CRITICA
Ridley Scott gira il film che non ti aspetti: un blockbuster storico epico e spettacolare, dall'imponente messa in scena, che però vira sempre verso derive oblique, bizzarre, quasi sperimentali. Non fa di Napoleone un mito, ma ne mostra fragilità e insicurezze, mettendolo spesso e volentieri esplicitamente in ridicolo, usandolo come sineddoche degli aspetti più folli e assurdi del potere.
Joaquin Phoenix è praticamente perfetto nel suo lavoro, lasciando che siano gli sguardi e le rughe della fronte a esprimere ciò che deve essere espresso, e Vanessa Kirby è una Giuseppina del tutto all'altezza. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Last Film Show

Venerdì 24 Novembre ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Family, Drammatico Anno: 2021 Regia: Pan Nalin Attori: Bhavin Rabari, Richa Meena, Bhavesh Shrimali, Dipen Raval, Rahul Koli, Vikas Bata Paese: India, Francia, USA Durata: 110 min

TRAMA
Figlio di un venditore di tè in una piccola stazione ferroviaria dell’India rurale e di una giovane mamma affettuosa che sa cucinare divinamente, il piccolo Samay entra per la prima volta in un cinema e ne resta profondamente affascinato: nella magia delle immagini nella sala buia, il bambino intuisce che tutto ciò che accade sul grande schermo parte dalla ‘luce’. L’incantesimo del cinema lo prende a tal punto che, i giorni successivi,  Samay, invece di andare a scuola, sale sul treno e torna al cinema finché viene buttato fuori dalla sala in malo modo perché non ha il biglietto. Il bambino non si arrende e corrompe il proiezionista del cinema che gli propone uno scambio: Samay potrà vedere i film gratis nella sua cabina di proiezionista in cambio della buonissima cucina della mamma. Grazie ai racconti e alla fantasia di Samay anche i suoi amici sono colpiti dalla magia del cinema a tal punto da costruire, lontano dagli occhi degli adulti, una rudimentale sala cinematografica. Alla fine, l’intransigente papà capirà l’amore e la passione di Samay per il cinema e lo farà partire alla volta della città per studiare ‘la luce’.

SCHEDA
“Sono un amante del cinema, guardo di tutto, [..] ho animato film club, ho una collezione di circa 35000 film su DVD e BluRay, ho presenziato ad oltre 200 festival cinematografici sia come autore che come giurato. Nel corso delle riprese di Last film show mi sono reso conto di quanto io stessi cambiando e di quanto il cinema stesse cambiando.
Ho iniziato lentamente a tornare alle mie radici e, soprattutto, ai miei numerosi e famigerati incontri con il cinema e la sua magia. Da questo turbamento introspettivo è nato Last film show. […] Il mondo sta attraversando tempi terribili, un’era come non l’abbiamo mai vista prima. Con questo film voglio condividere sentimenti di speranza e freschezza.
Voglio celebrare la bellezza del nostro pianeta e mostrare quanto la nostra vita fosse più semplice in passato. In un breve arco di cento anni, cosa abbiamo fatto a questa terra? Cosa abbiamo fatto alle nostre anime? Per me Last film show è una riflessione su tutti questi problemi.
Un appello alla consapevolezza. È una storia sulla nascita, la vita, la morte e la rinascita del cinema. Last film show è anche la celebrazione della natura e di come possiamo vivere in armonia con le piogge, i fulmini, i laghi o i leoni.”

Pan Nalin al Giffoni Film festival

A passo d'uomo

Giovedì 16 Novembre ore 21:00
Sabato 18 Novembre ore 21:00
Domenica 19 Novembre ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2023 Regia: Denis Imbert Attori: Jean Dujardin, Anny Duperey, Izïa Higelin, Josephine Japy, Dylan Robert, Jonathan Zaccaï, Olivier Charasson, Lou Chauvain, Marie-Christine Barrault, Yves Servière, David Faure, Thomas Goisque Paese: Francia Durata: 94 min

TRAMA
A Passo d'Uomo è la storia di Pierre, un noto scrittore appassionato di viaggi avventurosi ma dalla vita dissoluta e dipendente dall’alcol.
Una sera in cui beve più del solito e il suo livello di ubriachezza è decisamente alto, si cimenta in modo spavaldo nell’arrampicata della facciata di un albergo. Pierre però, perde l’equilibrio e precipita. La caduta gli sarà fatale perché finirà in coma.
Quando si risveglia nel suo letto di ospedale, promette a se stesso che appena riuscirà a reggersi in piedi partirà per il viaggio della sua vita.
Infatti, contro il parere di tutti, Pierre deciderà di percorrere a piedi la Francia, dal parco del Mercantour, nel sud est, fino alle falesie del Jobourg nel Cotentin, all'estremo ovest della Normandia, attraversando in diagonale l'intero paese, e prendendo solo piccoli sentieri.
Un viaggio che gli farà scoprire il lato più rurale del Paese e che gli permetterà di rinascere facendo pace con il suo passato.

CRITICA
Meriti A passo d'uomo ne ha per i suoi ritmi ben calibrati, quando le eventuali meditazioni e riflessioni non le suggerisce, quando costruisce un viaggio randomico in cui l'uomo è una figurina piccina e sfuggente che sparisce nella pienezza degli scenari che lo circondano. Aiuta la sobrietà sofferente e cocciuta di Dujardin, alle prese con quella linea d’ombra meno esplicitata ma altrettanto cruciale rispetto a quella adolescenziale, in cui la vita adulta si affretta a spingersi ben oltre la mezza età, in cui la morte si affaccia implacabile a ricordare i limiti, ma anche le potenzialità di quella piccola figurina che rappresenta Pierre, che rappresentiamo tutti noi, di fronte all’enormità di quanto ci circonda. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Mandopera

Venerdì 17 Novembre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Animazione Anno: 2022 Regia: Alain Ughetto Attori: Ariane Ascaride, Alain Ughetto, Stefano Paganini, Diego Giuliani, Christophe Gatto, Laurent Pasquier, Bruno Fontaine, Angelo Rinna, Laura Devoti, Aude Carpintieri Paese: Francia, Italia, Svizzera, Portogallo Durata: 70 minuti

TRAMA
Piemonte, inizi del ‘900. La speranza di una vita migliore spinge Luigi Ughetto e sua moglie Cesira a varcare le Alpi e a trasferirsi con tutta la famiglia in Francia. Il regista Alain Ughetto ripercorre la sua storia familiare in un dialogo immaginario con la nonna. L’animazione in stop-motion ripercorre la vita sofferta e romanzesca degli emigrati italiani mettendo in scena un racconto fresco e poetico.

CRITICA
Manodopera usa la finzione spudorata della sua messa in scena, con una precisa e delicata stop-motion, per trovare la sua massima verità poetica. Il regista interagisce con i pupazzi dei suoi avi, creando il film stesso per ringraziarli dell'eredità ricevuta: una grande manualità che può innalzare l'animo appesantito dalle prove più difficili dell'esistenza. Dolore dell'emigrazione, ingiustizie, lavoro spietato, povertà possono essere rappresentati con leggerezza, se questa non cancella e soffoca un'enorme dignità. Poetico. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it)

Il castello nel cielo

Mercoledì 15 Novembre ore 21:00
il Cinema di Miyazaki

Genere: Animazione, Avventura, Fantasy Regia: Hayao Miyazaki  Anno: 1986 Paese: Giappone Durata: 124 min

TRAMA
Sheeta è tenuta prigioniera dal cinico colonnello Muska a bordo di un’aeronave. Durante il volo, in una notte rischiarata dalla luna, l’aeronave viene attaccata da una banda di pirati guidata dall’intrepida Ma Dola, che vuole impossessarsi del ciondolo che la ragazzina porta al collo. Questo ha un valore inestimabile: permette di vincere la forza di gravità e localizzare la leggendaria isola fluttuante di Laputa, dove – si racconta – sono custoditi immensi tesori.
Sheeta riesce però a fuggire, finendo tra le braccia di un giovane minatore che, da quel momento, decide di proteggerla unendosi a lei nella ricerca dell’isola e dei suoi misteri.

CRITICA
Il pilota è Miyazaki, e non c'è da stupirsi se in due ore di proiezione si attraversa di tutto: il cielo, l'aria, la guerra, la pace, la morte, la vita, il sacrificio, l'amicizia, (forse) l'amore, la natura, l'ecologia. Cinema spettacolare, che rielabora in modo personale il senso di meraviglia necessario al grande racconto d'evasione. Con un volo così difficile è normale che, a ruote posate sulla pista, scatti l'ennesimo applauso al capitano. (Domenico Misciagna)

Io Capitano

Domenica 12 Novembre ore 18:00

Genere: Drammatico Anno: 2023 Regia: Matteo Garrone Attori: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodu Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Oumar Diaw, Joe Lassana, Mamadou Sani, Bamar Kane, Beatrice Gnonko Paese: Italia, Belgio Durata: 121 min

TRAMA
In un'odissea contemporanea, Seydou e Moussa lasciano Dakar per raggiungere l'Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

CRITICA
Con Io Capitano Matteo Garrone racconta l'odissea dei migranti dal loro punto di vista e non dal nostro, e il suo film, che vede protagonisti due ragazzi del Senegal che vogliono raggiungere le coste italiane, è un racconto di formazione in cui il viaggio è anche un percorso interiore, che ricorda le disavventure di Pinocchio e strizza l'occhio al realismo magico. Ammassati su un barcone arrugginito, gli uomini e le donne che coltivano, forse ingenuamente, un sogno europeo, diventano non un amalgama indistinto, ma individui con una dignità, che poi è la dignità dei vinti, e una speranza che ti tiene in vita. (Carola Proto - Comingsoon.it)

La lunga corsa

Venerdì 10 Novembre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2022 Regia: Andrea Magnani Attori: Adriano Tardiolo, Giovanni Calcagno, Nina Naboka, Barbora Bobulova, Maksim Kostyunin, Orest Syrvatka, Aylin Prandi, Stefano Cassetti, Gianluca Gobbi Paese: Italia, Ucraina Durata: 88 min

TRAMA
Il carcere, per Giacinto, è tutto tranne un buco nero: figlio di due detenuti, lui dentro un carcere non solo ci è nato, ma ci è pure cresciuto. Libero di volare via, decisamente impreparato a farlo. Infanzia, adolescenza, candeline dei 18 anni: quella è “casa”, nonostante le sbarre, e Jack, il capo dei secondini, è un burbero e premuroso “papà”… Lavorando sull’eccentrica leggerezza di cui si nutriva Easy – Un viaggio facile facile, Andrea Magnani costruisce la favola divertente e surreale di Giacinto (l’Adriano Tardiolo di Lazzaro felice): un bambino, poi giovane adulto, che non conosce la grammatica del mondo e ne ha paura. Un outsider bizzarro e gentile che scoprirà, nelle proprie gambe e nella lunga corsa del titolo, il paio d’ali di cui ha sempre avuto bisogno.

CRITICA
Quello di Andrea Magnani si conferma un cinema di frontiera, che per vocazione esplora i confini. Con Adriano Tardiolo, “lazzaro felice” tra carcere e mondo fuori, genuino e lunare, incompleto perché immaturo, un po’ Candido e un po’ spatriato (Lorenzo Ciofani - cinematografo.it)

Comandante

Mercoledì 1 Novembre ore 21:00
Giovedì 2 Novembre ore 21:00
Sabato 4 Novembre ore 21:00
Domenica 5 Novembre ore 18:00 e ore 21:00
Giovedì 9 Novembre ore 21:00
Sabato 11 Novembre ore 21:00
Domenica 12 Novembre ore 21:00

Genere: Drammatico, Storico, Guerra Anno: 2023 Regia: Edoardo De Angelis Attori: Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Silvia D'Amico, Giorgio Cantarini, Johan Heldenbergh, Giuseppe Brunetti, Lucas Tavernier, Arianna Di Claudio, Luca Chikovani, Giuseppe Lo Piccolo Paese: Italia Durata: 120 min

TRAMA
All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per impossibili corpo a corpo.
Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l'equipaggio italiano.
Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.
Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.

CRITICA
Un sommergibile guidato da un uomo di mare, un personaggio celebre e ambiguo, pronto a sparare con i cannoni, ma non a lasciar morire i naufraghi nemici. Un kolossal in cui Edoardo De Angelis racconta una storia vera, eroica e un po' retorica. Favino dà prova ancora una volta di abilità con i dialetti. Il film è claustrofobico e umanista, a tratti ironico e non sempre controllato. Un cinema di guerra che non copia gli americani, ma trova una ricetta tutta italiana. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Ritorno a Seul

Venerdì 3 Novembre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico Anno: 2022 Regia: Davy Chou Attori: Ji-Min Park, Oh Kwang-Rok, Guka Han, Sun-young Kim, Yoann Zimmer, Louis-Do de Lencquesaing, Ouk-Sook Hur, Seung-Beom Son, Dong Seok Kim, Emeline Briffaud, Cheol-Hyun Lim, Régine Vial, Cho-woo Choi Paese: Francia, Germania Durata: 113 min

TRAMA
Freddie, 25 anni, impulsiva e testarda, torna in Corea del Sud per la prima volta da quando, appena nata, è stata adottata da una coppia francese. Qui, inizia a cercare i genitori che l’hanno abbandonata. Tra incontri, nuove amicizie e l’ombra di una madre biologica che non vuole farsi rintracciare, la ragazza si trova immersa in una cultura molto diversa dalla sua e intraprende un viaggio nel viaggio che la porterà in direzioni del tutto inaspettate. Per scoprire che forse questa è la vita: incontrare l’inaspettato, cavalcarlo, essere tutte le persone che avresti potuto essere.

CRITICA
Diretto da Davy Chou e interpretato da Ji-Min Park, Ritorno a Seoul non parla solo di una ragazza che cerca i suoi genitori biologici, ma della ricerca - comune a lei e a noi - di un'identità e di un posto nel mondo. La protagonista è una giovane ragazza dall'identità scissa, fratturata (come la clavicola che si romperà tempo dopo, rimessa insieme da due viti), divisa come sono divise le due Coree. Dura, respingente e spigolosa, non rende facile empatizzare con lei, ma la forza del film è proprio in questo, e nel il coraggio di raccontare che la ricerca della sua protagonista di un posto, di un ruolo, di un contesto, e di un'appartenenza, se condotta solo estenamente potrà arrivare solo fino a un certo punto, e non essere mai del tutto completa. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Don Chisciotte | The Royal Ballet

Martedì 7 novembre ore 20.15

Produzione e coreografia: Carlos Acosta da Marius Petipa Musica: Ludwig Minkus Arrangiamento e orchestrazione: Martin Yates Scene: Tim Hatley Lighting Designer: Hugh Vanstone Direttore Valery Ovsyanikov

L’affascinante storia del Don Chisciotte rivive sul palco della Royal Opera House e sul grande schermo nell’interpretazione del Royal Ballet. Ispirato a un episodio del capolavoro di Cervantes, il balletto segue le vicende del goffo cavaliere Don Chisciotte e del suo fedele scudiero Sancho Panza mentre aiutano una disperata coppia di giovani amanti, Kitri (Mayara Magri) e Basilio (Matthew Ball), a coronare il loro sogno d’amore.

La produzione di Carlos Acosta del 2013 sarà trasmessa in diretta al cinema Marconi martedì 7 novembre 2023 alle ore 20:15. Il pubblico verrà trasportato indietro nel tempo nella Spagna del XVII secolo grazie alle scene di Tim Hatley e alle suggestive luci di Hugh Vanstone, il tutto accompagnato dagli arrangiamenti e dall’orchestrazione di Martin Yates della travolgente partitura di Ludwig Minkus.

Con questa produzione Carlos Acosta ‒ ex primo ballerino del Royal Ballet che ha recentemente celebrato i suoi 50 anni con uno straordinario spettacolo dedicato alla sua carriera che ha entusiasmato il tempio londinese della danza ‒ porta in scena tutta la verve e l’allegria spagnola, riprendendo la leggendaria versione coreografica del Don Chisciotte di Marius Petipa con le sue trascinanti danze popolari.

Con i primi ballerini Mayara Magri nei panni di Kitri e Matthew Ball come Basilio in una delle coreografie più briose del repertorio del Royal Ballet, Don Chisciotte è una perfetta dimostrazione dell’incredibile talento della compagnia inglese. Brillante, affascinante, divertente e toccante, Don Chisciotte è un balletto ricco di emozioni positive e di straordinari virtuosismi tecnici.


L’ultima volta che siamo stati bambini

Giovedì 26 Ottobre ore 21:00
Sabato 28 Ottobre ore 21:00
Domenica 29 Ottobre ore 18:00
Domenica 29 Ottobre ore 21:00

Genere: Commedia Anno: 2023 Regia: Claudio Bisio Attori: Alessio Di Domenicoantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo Mc Govern, Federico Cesari, Marianna Fontana, Antonello Fassari, Giancarlo Martini, Nikolai Selikovsky, Claudio Bisio Paese: Italia Durata: 106 min

TRAMA

Roma, estate 1943. Quattro bambini giocano alla guerra mentre attorno esplodono le bombe della guerra vera. Italo è il ricco figlio del Federale, Cosimo ha il papà al confino e una fame atavica, Vanda è orfana e credente, Riccardo viene da un’agiata famiglia ebrea. Sono diversi ma non lo sanno e tra loro nasce “la più grande amicizia del mondo”, impermeabile alle divisioni della Storia che insanguina l’Europa. Per loro tutto è gioco, combattono in cortile una fantasiosa guerra fatta di missioni avventurose ed eroismi, poi però fanno patti “di sputo” e non “di sangue” per paura di tagliarsi. Ma il 16 ottobre il ragazzino ebreo viene portato via dai tedeschi insieme ad oltre mille persone del Ghetto. Grazie al padre Federale di Italo, i tre amici credono di sapere dov’è e, per onorare il “patto di sputo”, decidono di partire in segreto per convincere i tedeschi a liberare il loro amico. L’ennesima missione fantasiosa entra nella realtà, i tre bambini viaggiano soli in un’Italia stremata dalla guerra, fra soldati allo sbando, disertori, truppe di tedeschi occupanti, popolazioni provate e affamate. I tre bambini non sono del tutto soli, due adulti partono a cercarli per riportarli a casa: Agnese, suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio, fratello di Italo. Lei cristianamente odia la violenza e lui è un eroe di guerra fascista: sono diversi e, al contrario dei bambini, lo sanno benissimo infatti litigano tutto il tempo. Il doppio viaggio dei bambini e degli adulti nell’Italia lacerata dalla guerra sarà gioco e terrore, poesia fanciullesca e privazioni, scoperta della vita e rischi di morte: un’esperienza capace di imprimere il suo sigillo su tutti i personaggi coinvolti, cambiando la coscienza dei singoli e le loro relazioni. Fino al sorprendente ma in fondo purtroppo logico, finale.

CRITICA

Per il suo esordio dietro la macchina da presa Claudio Bisio scavalca ogni cliché e aspettativa cimentandosi con un film in costume interpretato da bambini, una sfida dettata dalla passione per l’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, da cui è tratto il film, presentato in anteprima al Giffoni Film Festival. Viaggio vuol dire avventura e scoperta, ricerca e cambiamento, conoscenza e coscienza, e Bisio si muove agilmente tra questi temi sfuggendo alle trappole di una narrazione consolatoria. (ciackmagazine.it)

Houria. La voce della libertà

Venerdì 27 ottobre ore 21:00
Venerdì d'essai 

Genere: Genere: Drammatico Anno: 2022 Regia: Mounia Meddour Attori: Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Salim Kissari, Amira Hilda Douaouda, Marwan Zeghbib Paese: Algeria Durata: 104 min Anno: 2022 Regia: Mounia Meddour Attori: Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Salim Kissari, Amira Hilda Douaouda, Marwan Zeghbib Paese: Algeria Durata: 104 min

TRAMA
Dalla regista di Non conosci Papicha, un’emozionante storia di rivalsa e accettazione con la stella emergente Lyna Khoudri (The French Dispatch, Non conosci Papicha).
Algeri. Houria, giovane e talentuosa ballerina, subisce una violenta aggressione che le strappa, insieme al sogno di una carriera nella danza, la voce. Solo grazie al supporto di un gruppo di donne che hanno vissuto esperienze simili alla sua, potrà imparare a rimettersi in piedi e troverà, proprio nella danza, un nuovo modo di esprimersi, un silenzioso grido di libertà capace di sollevarsi con forza fino al cielo. E colpire direttamente al cuore.

CRITICA
Nel raccontare le storie di una ragazza, di un paese, di una solidarietà femminile fortissima e di una femminilità vitale e caparbia, Houria fa qualcosa che non era facile fare: evita ogni sottolineatura superflua, figuriamoci poi fare ricorso alla retorica. E la sua energia, la sua vitalità, catturano. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Jeff Koons - un ritratto privato

Martedì 24 Ottobre ore 21:00
Mercoledì 25 Ottobre ore 21:00

Genere: Documentario Anno: 2023 Regia: Pappi Corsicato Attori: Jeff Koons Paese: Italia - Biglietti: intero: 10,00 € ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

SCHEDA

È considerato uno degli artisti più influenti, popolari e controversi degli ultimi decenni. Durante la sua carriera, ha sperimentato nuovi approcci al readymade, testato i confini tra arte avanzata e cultura di massa, sfidato i limiti della fabbricazione industriale e trasformato il rapporto degli artisti con il culto della celebrità e il mercato globale. Ed è riuscito a elevare il kitsch e il pop per trasformarli in capolavori come pochi artisti visionari nella storia recente.

Ora il ritratto intimo di questo personaggio così polarizzante arriva in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle per approdare al cinema Marconi solo il 24 e 25 ottobre grazie a JEFF KOONS. UN RITRATTO PRIVATO di Pappi Corsicato.

 Il film racconta le dinamiche nascoste dietro la persona, l’artista e il marchio Koons. Passando dall’America all’Europa e al Qatar attraverso varie decadi, il film sarà un’occasione unica per capire l’uomo che ha preso gli oggetti di uso quotidiano prodotti in serie e li ha trasformati nella più alta forma d’arte, elevando il loro status da ordinario a sublime. Attraverso le parole di Koons, della sorella, della moglie e dei figli, ma anche di critici, galleristi, artisti e studiosi come Mary Boone, Jeffrey Deitch, Massimiliano Gioni, Antonio Homem, Dakis Joannou, Stella McCartney, Andy Moses, Norman Rosenthal, Scott Rothkopf, Julian Schnabel, Linda Yablonsky, il docu-film conduce in un viaggio intimo nella mente di Jeff Koons, con l’obiettivo di scoprire cosa lo motiva oggi e cosa ha plasmato nel corso della sua carriera la sua incomparabile visione. Un mondo in cui gli oggetti quotidiani e la nostalgia per il pop del XX secolo trascendono le loro forme originali, si trasformano in opere d’arte, lasciando che lo spettatore guardi dentro le proprie riflessioni.

 Dopo il successo di film come L’arte viva di Julian Schnabel e con la stessa freschezza e capacità introspettiva di Pompei. Eros e Mito, Pappi Corsicato guida lo spettatore alla scoperta del suo protagonista passo dopo passo, in un ritratto totalmente inedito, ripercorrendone i quarant’anni di carriera ed esplorandone la produzione e il metodo comunicativo. Gli intervistati vengono mostrati come veri testimoni della vita e dell’opera di Koons mentre la storia si snoda attraverso alcuni luoghi chiave, necessari per esplorare la sua vita dalla periferia degli anni ’50, all’ascesa come superstar negli anni ’80 fino a raggiungere lo status di icona: l’artista vivente con un prezzo d’asta record da Christie’s. A York, in Pennsylvania, indagheremo le radici e la vita quotidiana di Koons, trascorsa con la moglie ed ex assistente Justine Wheeler e i loro sei figli. È qui che è nato e cresciuto Koons, figlio di un commerciante di mobili e arredatore d’interni. È qui che trovano dimora i suoi ricordi più antichi, ricordi essenziali per la struttura del suo lavoro. Una giovinezza rivissuta attraverso cimeli quotidiani, spesso denigrati come kitsch, che l’artista è riuscito a trasformare nella base del suo trionfo: oggetti come giganteschi palloncini gonfiabili a forma di animale e statuine Hummel in porcellana. Sarà l’occasione per Jeff Koons di raccontarsi e per noi di indagare quanto la sua calma e il suo volto pubblico riflessivo corrispondano alla realtà. E per scoprire come un adolescente abbia deciso di diventare artista dopo aver scoperto le opere di Marcel Duchamp e Salvador Dalì.

A New York, mentre assiste al processo creativo e alle dinamiche tra i suoi assistenti, vedremo come Jeff Koons ripensa agli anni della formazione in ​​cui si è evoluto dal ruolo di broker a Wall Street ad assistente dell’artista Ed Paschke fino alla svolta alla fine degli anni ’70. Aiutati da filmati d’archivio e cinegiornali, mostreremo l’ascesa del suo fenomeno nei decenni successivi e le polemiche che hanno circondato alcuni dei suoi lavori più famosi come Made in Heaven, dove posava nudo mentre faceva sesso con l’allora moglie pornostar Ilona Staller, o la serie The New dove presentava una sequenza di aspirapolveri Hoover dichiarandola un simbolo della società contemporanea. Sarà un’occasione per ascoltare quello che altri artisti e celebrità pensano di lui, delle sue opere e della differenza tra l’artista e il marchio Jeff Koons. Seguiremo poi Jeff Koons durante il suo tour di cinque mostre del 2021 attraverso l’Europa e lo ritroveremo nella sua retrospettiva, Shine, a Palazzo Strozzi a Firenze.

Ma sarà fuori dalle mura dei musei e delle gallerie che assisteremo a un Koons mai visto: lontano dagli allestimenti e dai riflettori, Koons ci racconterà la bellezza nascosta e le qualità artistiche di oggetti che non avremmo mai nemmeno immaginato di portare a casa. Oggetti che, trasformati dalla sua mente, possono diventare beni da milioni di dollari.