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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

Cirkus Columbia

venerdì 4_11 ore 21.15


REGIA: Danis Tanovic
SCENEGGIATURA: Danis Tanovic, Ivica Đikić
ATTORI: Miki Manojlovic, Boris Ler, Mira Furlan, Jelena Stupljanin, Mario Knezovic, Milan Strljic, Svetislav Goncic, Almir Mehic, Mirza Tanovic,
PRODUZIONE: Asap Films, Autonomous, Studio Maj
PAESE: Germania, Francia, Gran Bretagna, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Serbia 2010
GENERE: Drammatico
DURATA: 113 Min










Jugoslavia, 1991. Divko Buntic è un farabutto. Torna nel paese d'origine dopo aver trascorso molti anni in Germania, seguito da un'attraente compagna e un gatto nero di nome Bonny. Con l'appoggio del sindaco, sfratta la ex moglie e il figlio Martin, occupa l'appartamento e comincia a tormentarli per tentare di mandarli via. Ma la guerra serbo-bosniaca-croata è alle porte e i rapporti tra compaesani stanno per cambiare. Così come Divko sta per dare una svolta alla sua vita.
Danis Tanovic torna a parlare dei conflitti in terra balcanica. Questa volta, sulla base del libro di Ivica Djikic, sceglie di approfondire il periodo storico che precede la guerra, concentrandosi sulle dinamiche umane di un piccolo paese bosniaco. In tempo di pace, Divko non va incontro alla sua vecchia famiglia, cerca di ricostruire il rapporto con il figlio, abbandonato da piccolo, in un modo del tutto inopportuno, e mostra l'affascinante amante come un trofeo per fare invidia ai coetanei. Quando il micio Bonny – l'unico che ama profondamente - si allontanerà dall'appartamento, anche l'equilibrio perverso che ha creato, si spezzerà definitivamente. E a quel punto i rapporti si mescoleranno creando un'inversione di ruoli atipica e umanamente distruttiva.
La caratteristica predominante del film è proprio la commistione di generi che diventa la metafora delle contraddizioni tipiche della guerra: gli amici diventano nemici nel corso di una sola notte. Come la violenza psicologica di Divko mette in subbuglio gli altri personaggi, così il terrore dell'esercito invade le coscienze, deturpandole di solidarietà e compassione. L'ironia con la quale Tanovic descrive la preparazione emotiva al conflitto segna il ritorno al cinema di No Man's Land, dove il regista coglieva il senso tragicomico della violenza, senza renderla ridicola. L'universalità della questione in oggetto è un pregio assicurato dalla rarità di riferimenti espliciti alla politica locale, e da un'intelligente assemblaggio di immagini – come la straordinaria scena finale – che sono contestualizzate ma allo stesso tempo distanti da quella realtà. Non c'è nostalgia né rancore ma solo un grande racconto fatto di piccole persone che, messe alle strette dalla Storia, reagiscono con dignità. La difesa dell'amore gira come la giostra Cirkus Columbia, come un gioco dove il moto ritorna su se stesso ma è tragicamente bellissimo. Nicoletta Dose

Ruggine

venerdì 28_10 ore 21.15

REGIA: Daniele Gaglianone
SCENEGGIATURA: Daniele Gaglianone, Giaime Alonge, Alessandro Scippa
ATTORI: Valeria Solarino, Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Giampaolo Stella, Giuseppe Furlò, Giulia Coccellato, Giacomo Del Fiacco
PRODUZIONE: Fandango e Zaroff in collaborazione con Rai Cinema
PAESE: Italia 2011
GENERE: Drammatico
DURATA: 109 Min
FORMATO: Colore
NOTE: Tratto dall'omonimo romanzo di Stefano Massaron.






Nord Italia. Fine anni Settanta. Estate. Alla periferia di una città in un quartiere abitato da immigrati del sud e e del nord est un gruppo di ragazzini, capitanati dal siciliano Carmine ha costituito come proprio dominio il Castello, due vecchi silos arrugginiti. Nel quartiere giunge un nuovo medico condotto, il dottor Boldrini. Il suo atteggiamento aristocratico intimorisce un po' gli abitanti i quali lo temono e lo ammirano al contempo. I bambini scopriranno un suo terribile segreto ma avranno timore di non essere creduti nel momento in cui dovessero raccontarlo agli adulti. Oggi Carmine, Sandro e Cinzia sono tre adulti su cui quel passato ha lasciato dei segni profondi.
Daniele Gaglianone prosegue il suo percorso caratterizzato dal rifuggere dal facile successo e dall'indagine su quanto accade quando la violenza, esplicita o celata che sia, irrompe nelle vite delle persone imprimendovi il suo marchio indelebile. Lo fa con uno stile visivo complesso che interrompe l'impressione di realtà grazie a sfocature o a neri improvvisi che costringono lo spettatore a staccarsi dall'azione per concedersi un, seppure breve, spazio di riflessione. Se si vuole trovare un difetto a Ruggine lo si può individuare nell'ampio tempo che si concede prima di entrare in situazione ma forse anche questo, nell'ottica d'insieme, finisce con il divenire funzionale.
Perché Gaglianone chiede disponibilità allo spettatore. Una disponibilità anche a farsi bambino e quindi a comprendere che la caratterizzazione di un sempre più raffinato Filippo Timi nel ruolo del dottor Boldrini ‘deve' essere esasperata. Per quei bambini di un'epoca in cui l'immaginario collettivo non era ancora stato pervaso da miliardi di stimoli visivi quotidiani, il dottore è un Uomo Nero delle fiabe. É quel drago che un Sandro divenuto padre materializzerà sotto forma di gioco con il figlio, che Carmine continuerà a cercare di uccidere dentro di sé e che Cinzia proverà a combattere, consapevole che ha assunto forme diverse. Magari quelle di due colleghi del Consiglio di classe in sede di scrutinio incapaci di leggere le difficoltà di un'alunna forse abusata in famiglia ma vista invece con lo sguardo malato di una società che si ferma all'aspetto fisico e si ritrova succube di pulsioni inconfessate che pubblicamente deplora. Un suggerimento: non lasciate la sala appena iniziano i titoli di coda. La ruggine non ha ancora smesso di corrodere lo schermo e l'animo dei protagonisti. Giancarlo Zappoli 

Aspettando...Bar sport

In attesa della prima visione di Bar sport in programma questo weekend presso il Cinema Marconi di Piove di Sacco, vi proponiamo questa intervista a Claudio Bisio e Teo Teocoli a cura di Fabio Fazio andata in onda domenica 16 ottobre.



Bar sport


sab 22_10 ore 21.15
dom 23_10 ore 18.00 - 21.00
sab 29_10 ore 21.15
dom 30_10 ore 18.00 - 21.00
 
prima visione, in digitale




REGIA: Massimo Martelli
ATTORI: Claudio Bisio, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Antonio Catania, Bob Messini, Antonio Cornacchione, Lunetta Savino, Teo Teocoli, Roberta Lena, Stefano Bicocchi, Aura Rolenzetti
PAESE: Italia 2011
GENERE: Commedia

Sito Ufficiale

NOTE: Tratto dall'omonimo libro di Stefano Benni.








Ci sono bar e bar, ma il Bar Sport è molto di più. In ogni città, in ogni paese, esiste il Bar Sport, sempre con le porte sulla piazza principale. Più che un punto di ritrovo, un punto di riferimento, un luogo dell’anima che accomuna e fonde in un solo spazio, un universo di situazioni e personaggi che almeno una volta abbiamo incontrato o che ci piacerebbe conoscere. Il Bar Sport, gestito da Antonio il Barista detto anche Onassis per la sua tirchieria, è frequentato dal Tennico tuttologo che tutto sa e tutti conosce; dal playboy che racconta le sue improbabili avventure; dalle vecchiette dall’aspetto innocuo e dall’animo perfido, sempre sedute allo stesso tavolino all’angolo; da chi dice sempre che sta per partire; dall’inventore che insegue il record del flipper; dai giocatori di biliardo pronti all’eterna sfida con il bar Moka; da quelli che passano le giornate giocando a carte impegnati in epiche sfide; dai giocatori di calcio balilla…o meglio, di calcetto nei bar di sinistra; dall’innamorato depresso ormai fuso al telefono a gettoni; dal semplice e ingenuo Cocosecco; da Elvira ‘lire tremila’ dall’inequivocabile lavoro; dal ‘cinno’ che sogna di diventare un campione di ciclismo; dal vecchietto che passa il tempo davanti alla televisione, sputando in terra; dal timido geometra con la moglie appariscente; dal professore che dà i voti alle ragazze. Sotto gli occhi sognanti della bellissima cassiera di cui tutti si innamorano, ma che perde la testa per l’affascinante fornaio. Nel Bar Sport vengono tramandate le imprese dei grandi sportivi entrati nella leggenda come Piva, il calciatore dal tiro portentoso adorato dai tifosi, e il grande Pozzi, il ciclista invincibile impegnato in un’eterna sfida con il famoso Girardoux.via mymovies

Il primo incarico


ven_21_10 ore 21.15


REGIA: Giorgia Cecere
ATTORI: Isabella Ragonese, Francesco Chiarello, Alberto Boll, Miriana Protopapa, Rita Schirinzi, Bianca Maria Stea Lindholm,
PAESE: Italia 2011
GENERE: Drammatico
DURATA: 90 Min
NOTE: Presentato nella sezione Controcampo Italiano al Festival di Venezia 2010












Puglia, anni ’50. Nena è una giovane maestra, innamorata di un ragazzo dell’alta borghesia, messa sotto pressione dalle preoccupazioni della madre. Quando arriva la lettera di assunzione in una piccola scuola nel sud salentino, fa le valigie e parte a malincuore, curiosa della sua nuova esperienza ma triste per la lontananza dal suo amore. Dopo le prime difficoltà di integrazione nella piccola comunità agreste, riesce a trovare un equilibrio che verrà nuovamente messo in discussione dalla notizia dell’innamoramento del fidanzato per un’altra donna. Scegliere come protagonista di un film una professoressa degli anni Cinquanta, vuol dire prediligere il punto di vista femminile a quello maschile. Gli uomini, nel film, non fanno bella figura: sono rozzi e insensibili o vittime inconsapevoli di un sistema classista, irrigidito sul lusso di privilegi atavici. Le donne sanno far da mangiare e si occupano della casa. Si innamorano? Forse, ma senza crederci troppo. Nena conosce l’emancipazione, l’ha studiata sui libri ma non riesce a trovare la strada per perseguirla. Solo quando l’ipocrisia del suo amore impossibile si mostrerà nella crudezza più imbarazzante, apprezzerà le opportunità che la vita le sta offrendo. Con delicatezza e candore, la narrazione prende corpo, seguendo l’evoluzione dell’anima: è il silenzio a ritmare la storia. Il lavoro di sottrazione sulla sceneggiatura e la gestualità degli attori tolgono tutto quello che non è necessario, fino a illuminare solo i sentimenti, senza virtuosismi. Anche Isabella Ragonese, senza trucco e senza vezzi, dimostra ancora una volta di essere un’ottima interprete versatile. Il tocco elegante della regista rende apprezzabile una storia piccola che, per essere raccontata, ha bisogno di un narratore che sappia osservare. Con pazienza e voglia di comprendere. Nicoletta Dose

Bar sport in prima visione!








































sabato 22 ottobre ore 21.15
domenica 23 ottobre ore 18.00 e 21.00
sabato 29 ottobre ore 21.15
domenica 30 ottobre ore 18.00 e 21.00



Una grande prima visione in digitale al cinema Marconi: Bar Sport.
di Massimo Martelli, con Claudio Bisio e Giuseppe Battiston.

La commedia è tratta dal romanzo di Stefano Benni, cult della narrativa italiana!





Niente da dichiarare


sab 15_10 ore 21.15
dom 16_10 ore 18.00 - 21.00


 REGIA: Dany Boon
SCENEGGIATURA: Dany Boon
ATTORI: Dany Boon, Benoît Poelvoorde, Chritel Pedrinelli, Joachim Ledeganck, Julie Bernard, Jean-Paul Dermont, François Damiens, Bouli Lanners,
FOTOGRAFIA: Pierre Aïm
PAESE: Belgio, Francia 2011
GENERE: Commedia
DURATA: 108 Min








Una nuova commedia dal regista di Giù al Nord!
Alla vigilia dell'ingresso in Europa e della caduta delle frontiere, due doganieri, il belga Ruben e il francese Mathias, vedono minacciato il loro posto di lavoro al confine tra due piccole cittadine. I due vicini di dogana, nemici da sempre, sono così costretti ad accettare un nuovo incarico: inaugurare la prima unità mobile mista franco-belga, esperimento internazionale della futura Europa Unita.
Ruben è antifrancese da generazioni, Mathias è innamorato segretamente della sorella dell'odiato collega...Riusciranno a vincere l'antipatia reciproca e ad ostacolare così i piani di loschi trafficanti di droga?

Tutti per uno


ven 14_10 ore 21.15

 REGIA: Romain Goupil
SCENEGGIATURA: Romain Goupil
ATTORI: Valeria Bruni Tedeschi, Linda Doudaeva, Jules Ritmanic, Louna Klanit, Louka Masset, Jeremie Yousaf, Dramane Sarambounou, Hippolyte Girardot, Romain Goupil, Malika Doudaeva, Sissi Duparc, Hélène Babu, Florence Muller
DISTRIBUZIONE: Teodora Film
PAESE: Francia 2010
GENERE: Commedia, Drammatico
DURATA: 90 Min






IL FILM CHE HA FATTO INFURIARE LA FRANCIA DI SARKOZY. Una commedia attuale, toccante e politicamente scorretta EVENTO SPECIALE al FESTIVAL di CANNES. Milana è una bambina di origine cecena che vive a Parigi, dove frequenta la scuola elementare. La sua vivace comitiva comprende ragazzi di ogni colore e provenienza, uniti da grande amicizia e complicità. Quando uno di loro, Youssef, viene rimpatriato perché i genitori non hanno il permesso di soggiorno, lo stesso destino sembra attendere anche Milana. Ma i suoi compagni decidono di mettere in atto un piano per salvarla...


Aspettando This is England...

In attesa del film This is England, primo appuntamento con i venerdì d'essai, ci andiamo ad ascoltare la meravigliosa colonna sonora del medesimo film.

Buon ascolto!




Una colonna sonora coi fiocchi, che riporta alle vibrazioni dell'Inghilterra sbandata e industriale dell'era Tatcheriana.

Tracklist:

1. "54-46 Was My Number" – TOOTS & THE MAYTALS
2. "Come on Eileen" – DEXYS MIDNIGHT RUNNERS
3. "Tainted Love" – THE SOFT CELL
4. "Nicole" – GRAVENHURST
5. "Morning Sun" – AL BARRY & THE CIMARONS
6. "Louie Louie" - TOOTS & THE MAYTALS
7. "Pressure Drop" -  TOOTS & THE MAYTALS
8. "Do the Dog" – THE SPECIAL
9. "Ritornare" – LUDOVICO EINAUDI
10. "Return of Django" – THE UPSETTERS
11. "Warhead" – U.K. SUBS
12. "Fuori dal Mondo" – LUDOVICO EINAUDI
13. "Since Yesterday" – STRAWBERRY SWITCHBLADE
14. "In the Dark End of the Street" – PERCY SLEDGE
15. "Oltremare" – LUDOVICO EINAUDI
16. "Please Please Please Let Me Get What I Want" – CLAYHILL
17. "Dietro Casa" – LUDOVICO EINAUDI
18. "Never Seen The Sea" – GAVIN CLARK

Carnage


sab 8_10 ore 21.15
dom 9_10 ore 18.00 - 21.00


 REGIA: Roman Polanski
SCENEGGIATURA: Roman Polanski
ATTORI: Kate Winslet, Christoph Waltz, Jodie Foster, John C. Reilly
PRODUZIONE: Constantin Film, SBS Productions
PAESE: Germania, Francia 2011
GENERE: Drammatico
DURATA: 79 Min

Sito Italiano

Sito Ufficiale









In un misurato appartamento di Brooklyn due coppie provano a risolvere uno smisurato accidente. Zachary e Ethan, i loro figli adolescenti, si sono confrontati incivilmente nel parco. Due incisivi rotti dopo, i rispettivi genitori si incontrano per appianare i conflitti adolescenziali e riconciliarne gli animi. Ricevuti con le migliori intenzioni dai coniugi Longstreet, genitori della parte lesa, i Cowan, legale col vizio del BlackBerry lui, broker finanziario debole di stomaco lei, corrispondono proponimenti e gentilezza. Almeno fino a quando la nausea della signora Cowan non viene rigettata sui preziosi libri d'arte della signora Longstreet, scrittrice di un solo libro, attivista politica di troppe cause e consorte imbarazzata di un grossista di maniglie e sciacquoni. L'imprevisto ‘dare di stomaco' sbriglia le rispettive nature, sospendendo maschere e buone maniere, innescando un'esilarante carneficina dialettica.
Non è la prima volta che Roman Polanski ‘costringe' e isola i suoi protagonisti a bordo di una barca, dentro un castello, oltre il ghetto di Cracovia, sopra un'isola (in)accessibile. Da sempre nella filmografia del regista polacco la separazione è necessaria per mettere ordine e avviare un' ‘inchiesta'. Accomodati tre premi Oscar (Kate Winslet, Jodie Foster, Christoph Waltz) e un candidato eterno non protagonista (John C. Reilly) in un appartamento di Brooklyn, ambientazione dichiarata dalla prima inquadratura e trattenuta da due alberi che dietro le fronde rivelano lo skyline ‘alterato' di Manhattan, Polanski denuncia ancora una volta il riferimento al (suo) maestro inglese. In particolare un capolavoro di Hitchcock palpita sotto la superficie, un omaggio che dopo molte risate lascia un ‘nodo alla gola'. Trattenuto in un'unica location e svolto in tempo reale, Carnage è ‘scenograficamente' prossimo al Rope hitchcockiano che, girato a Los Angeles, apriva le finestre del suo appartamento su una Manhattan in scala, ricreata attraverso un ciclorama di quattrocento metri quadrati e illuminato da un'abbondanza di lampadine e insegne al neon. Il richiamo non si limita allo spazio esterno, ma ancora e di più a quella maniera unica di tradurre un'idea in un movimento, in movimenti invisibili quanto mirabili di macchina. Versione cinematografica della piéce teatrale di Yasmina Reza, co-sceneggiatrice con Polanski, Carnage coniuga il piacere della forma al valore della storia, una storia che ancora una volta suggerisce l'illusione della trasparenza. La maschera linda dei quattro protagonisti insinua presto un malessere sordo, un orrore che c'è e si vede. Così progressivamente le tempeste dialettiche restituiscono alla superficie i ‘corpi' nascosti nei bauli dalla stessa vanità e gratuità degli studenti hitchcockiani.
Polanski, naturalizzato francese ma apolide per vocazione, satura l'inquadratura di uomini e donne che si sentono ostinatamente migliori dell'ambiente che li circonda, che rimandano a se stessi come gli specchi dell'appartamento, ubicato fuori dalla finzione a Parigi e dimostrazione della condizione di “perseguitato” di Polanski. In cattività, congiuntamente ai suoi coniugi (in)stabili e (ir)ragionevoli, il regista ribadisce l'impraticabilità di introdurre un ordine nella realtà perché basta un conato di bile, un cellulare annegato, un libro imbrattato, una borsetta rovesciata a disperdere equilibrio e ‘democrazia'. Città immaginaria e ferocemente reale, New York apre e chiude il dramma da camera di Polanski, che spacca e fruga, ‘percorrendo' con lo sguardo personaggi già ipocriti e corrotti, strumenti di ferocia intrappolati in un cul de sac. In barba al politicamente corretto, l'irriducibile e non riconciliato Polanski ha cominciato a saldare i conti con l'American Dream. Un sogno che non c'è più e forse è solo la più grande menzogna mai tramandata. Marzia Gandolfi

This is England


ven 07_10 ore 21.15


 REGIA: Shane Meadows
SCENEGGIATURA: Shane Meadows
ATTORI: Stephen Graham, Thomas Turgoose, Jo Hartley, Andrew Shim, Joe Gilgun, Jack O'Connell, Kieran Hardcastle,
MUSICHE: Ludovico Einaudi
PRODUZIONE: Warp Films
PAESE: Gran Bretagna 2006
GENERE: Drammatico
DURATA: 100 Min










Inghilterra 1983. Shaun è un dodicenne spesso irriso dai compagni di classe. Al momento delle vacanze estive il ragazzino entra a far parte di un gruppo di skinhead, che lo prendono sotto la loro ala protettiva. In questo paesino della provincia inglese Shaun crescerà con i nuovi amici, tra Dr. Martens e contraddizioni, in un periodo difficile per la nazione coinvolta nella guerra delle Falkland.
Lo sguardo autobiografico del regista Shane Meadows sull'Inghilterra di inizio anni '80 è dolce e amaro. Traspare l'amore per la propria terra, manifestato con le musiche coinvolgenti dell'epoca e i tipici luoghi comuni della gioventù britannica, e si percepisce una forte critica a un paese che lo delude, perchè si cresce e si diventa adulti senza grosse prospettive. Shaun, interpretato dal bravissimo Turgoose, conosce già il dolore, toccato con la morte del padre nel conflitto con l'Argentina, i suoi occhi, tuttavia, comunicano speranza, vitalità, tipici di un'esistenza appena iniziata. Nel suo gruppo, vestito con la "divisa" (Dr. Martens, camicia a quadri, bretelle e testa rasata) convivono inizialmente giovani con la necessità di ideali, che compiono ragazzate e che si divertono come molti coetanei. È l'arrivo dell'elemento disturbante Combo (Stephen Graham) a innescare la bomba a orologeria, e una spirale razzista e violenta.
Il tic-tac del timer che conduce all'esplosione finale, è il rapido percorso di crescita del piccolo Shaun che, in seguito all'atto scellerato di Combo (che impersona il fascino del Male), compie il suo primo atto di volontà, di fronte all'immensa distesa di acqua salata. Mattia Nicoletti