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Figli del sole

Ven 5_11 ore 21:00
Venerdì d’essai

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Majid Majidi
Attori: Roohollah Zamani, Ali Nassirian, Javad Ezati, Tannaz Tabatabaei, Safar Mohammadi, Mohammad Mahdi Mousavifar, Shamila Shirzad, Abolfazl Shirzad, Mani Ghafouri
Paese: Iran
Durata: 99 min

TRAMA
FIGLI DEL SOLE è la storia del dodicenne ALI e dei suoi tre amici. Insieme, lavorano sodo per sopravvivere e sostenere le proprie famiglie, tra lavoretti in garage e piccoli reati per fare velocemente due soldi.

Con un colpo di scena quasi miracoloso, ad Ali viene affidata la responsabilità di recuperare un tesoro nascosto sottoterra. Il giovane quindi recluta la sua banda, ma per ottenere l’accesso al tunnel, i bambini dovranno prima iscriversi alla Sun School, un istituto di beneficenza volto a formare ragazzi di strada e bambini lavoratori, situato vicino al tesoro nascosto.

CRITICA
Figli del sole unisce i codici del cinema d’avventura a una profonda radicazione nel contesto sociale in cui è ambientato, presentato senza edulcorazioni o false prospettive illusorie. La ricerca del tesoro, che passa dallo scavare continuamente, è metaforicamente quel processo di emancipazione necessario a far diventare i più giovani gli artefici del nostro destino. Non a caso, è proprio la scuola il luogo eletto, l’unica speranza in una realtà in cui i genitori sono assenti e le (altre) istituzioni sembrano indifferenti al grido di dolore di chi non ha, e non avrà mai, la possibilità di diventare qualcuno. (madmass.it)

The last duel

Mer 27_10 ore 21:00 (in lingua originale 🇬🇧  con sottotitoli in italiano)
Sab 30_10 ore 21:00
Dom 31_10 ore 18:00 e ore 21:00
Lun 1_11 ore 18:00

Genere: Drammatico, Storico
Anno: 2021
Regia: Ridley Scott
Attori: Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck, Ian Pirie, Harriet Walter, Nathaniel Parker, Sam Hazeldine, Michael McElhatton, Clive Russell, Julian Firth, Alex Lawther, Bosco Hogan, Marton Csokas, Zeljko Ivanek
Paese: USA
Durata: 152 min

TRAMA
The Last Duel è ambientato nel XIV secolo, durante la Guerra dei cent'anni, e racconta una storia vera, quella dell'ultimo "duello di Dio" combattuto in Francia sotto il regno di Carlo VI. Dopo essere tornato dalla guerra, il cavaliere Jean de Carrouges, grande combattente sul campo di battaglia, scopre che sua moglie Marguerite è stata violentata dallo scudiero e suo amico Jacques Le Gris, noto per la sua sagacia e la sua arte oratoria.Marguerite decide coraggiosamente di portare a processo Jacques e denunciare quanto accaduto, ma non viene creduta. Essendo al tempo la testimonianza della donna troppo debole, perché priva di ogni posizione giuridica senza la presenza del marito, la vittima dello stupro viene accusata di dire falsità.È così che Jean per difendere l'onore di sua moglie decide di ricorrere al codice cavalleresco e sfidare a duello Jacques, seguendo il principio del "Deus Vult", ovvero il sopravvissuto per volontà divina avrebbe vinto la contesa. Solo uno tra i due potrà quindi sopravvivere a quello che è stato l'ultimo duello giudiziario nella storia francese e uno dei più estenuanti...

CRITICA

Una storia, tre punti di vista. L'idea alla base di The Last Duel non pare così originale. E però. E però questa volta i tre punti di vista servono per raccontare la validità di uno solo tra essi. Tutto nel film di Scott è funzionale a supportare con la spettacolarità del cinema una vicenda vuole portare il MeToo nel XIV secolo. O meglio: a raccontare come certi soprusi e certe insensibilità, certe mancanze di rispetto e le violenze psicologiche o fisiche siano all'ordine del giorno; e come un certo sguardo degli uomini sulle donne non si sia in fondo evoluto più di tanto.

Che questo possa bastare al cinema e ai suoi spettatori, nel contesto di un film che, dal punto di vista dell'immagine e del movimento, ricalca la ridondanza e il già visto (in Scott, ma non solo) senza fornire particolari spunti, è solo in virtù dei tempi e dei cambiamenti che stiamo vivendo. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Mandibules - Due uomini e una mosca

Ven 29_10 ore 21
Venerdì d'essai


Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Quentin Dupieux
Attori: David Marsais, Grégoire Ludig, Adèle Exarchopoulos, India Hair, Roméo Elvis, Coralie Russier, Bruno Lochet, Thomas Blanchard
Paese: Francia
Durata: 77 min



TRAMA

Jean-Gab e Manu, due scemi (e più scemi) amici squattrinati, sono in missione per conto di un misterioso cliente: devono semplicemente consegnare una valigetta in cambio di una banconota da cinquecento euro. Ma quando scelgono di rubare una vecchia auto per il viaggio, trovano nel cofano una mosca gigante. Decidono quindi di addestrarla al furto, trasformandola in un drone da rapina, con il sogno di diventare ricchi. Lungo la strada incontreranno però una famigliola borghese in vacanza e da questo incontro non potranno che nascere una serie di disavventure tragicomiche. Solo la giovane Agnès (Adèle Exarchopoulos - La vita di Adele), affetta da un disturbo che la costringe a parlare urlando, si accorgerà infatti che i due ospiti sono impostori e che nascondono un curioso segreto.

Presentato alla 77ma Mostra del Cinema di Venezia, una commedia esilarante al limite dell’assurdo, un racconto bizzarro e liberatorio sull’amicizia, dove la leggerezza è un modo per sopravvivere, nonostante tutto.

CRITICA

Mandibules è un film sull’amicizia, sulla libertà di non conformarsi e di stare al mondo ognuno come gli pare. I due loser senza alcuna qualità né volontà di emergere dalla piattezza delle loro esistenze che animano la storia sono personaggi bidimensionali, non imparano alcuna lezione e sono mossi solo dall’intenzione di realizzare il loro piano demenziale. Eppure interpretano un sentimento di amicizia vero e genuino all’interno di una società deformata e deformante, in cui tutto appare bizzarro, eccessivo, a tratti mostruoso. E il film è di fatto un «ritratto surrealista di una società, la nostra, dominata da rapporti umani contorti» come dice il regista stesso, in cui gli unici portatori di uno sguardo autentico non possono essere che due poveri idioti, verrebbe da aggiungere. (www.cineforum.it)


Respect

Gio 21_10 ore 21:00 (in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Sab 23_10 ore 21:00
Dom 24_10 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Biografico
Anno: 2021
Regia: Liesl Tommy
Attori: Jennifer Hudson, Forest Whitaker, Marlon Wayans, Tituss Burgess, Audra McDonald, Mary J. Blige, Hailey Kilgore, Marc Maron, Kimberly Scott, Tate Donovan, Albert Jones, Myk Watford
Paese: USA, Canada
Durata: 145 min


TRAMA
Il film racconta la straordinaria storia di una delle donne più incredibili di tutti i tempi: dall’infanzia - quando cantava nel coro gospel della chiesa di suo padre - fino alla celebrità internazionale. RESPECT è la storia vera del viaggio di Aretha Franklin per trovare la sua voce, nel mezzo del turbolento panorama sociale e politico dell'America degli anni '60.

CRITICA
La gigantesca personalità e la voce meravigliosa di Aretha Franklyn,sono protagoniste di un film che le rende giustizia soprattutto nei momenti delle esibizioni. Jennifer Hudson interpreta la regina del soul in una nuova performance da Oscar in questo biopic molto tradizionale, che racconta con passione ma poco senso del ritmo i primi 30 anni di vita sopra le righe di una vera e propria leggenda della musica. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)

Falling

Ven 22_10 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Viggo Mortensen
Attori: Viggo Mortensen, Hannah Gross, Laura Linney, Lance Henriksen, Terry Chen, David Cronenberg, Sverrir Gudnason
Paese: Canada
Durata: 112 min




TRAMA
Willis (Lance Henriksen), uomo di altri tempi, è costretto a lasciare la fattoria dove vive per trasferirsi a casa di suo figlio John (Viggo Mortensen) che vive con il suo compagno Eric (Terry Chen) e la loro figlia Mónica (Gabby Velis) in California, lontano dalla tradizionale vita rurale a cui Willis è abituato. Ma si sa, il ritorno alla convivenza tra genitori e figli può essere complicato. Spesso l’irruento carattere di Willis si scontrerà con la vita di John, ma i momenti di confronto tra padre e figlio risolvono anni di incomprensioni e riaccendono il calore di un rapporto per troppo tempo intiepidito.

CRITICA
Viggo Mortensen parte da un fatto autobiografico per raccontare il difficile rapporto fra un figlio e un padre affetto da demenza sentile che è anche la personificazione dell'America più intransigente e conservatrice. Lo fa lasciando la ribalta a un magnifico Lance Henriksen e stando bene attento a non scivolare mai nella retorica. Alternando presente e passato e moltiplicando i punti di vista, il regista riflette sulla memoria imperfetta e registra le discrepanze fra il nostro modo di vedere le cose e quello degli altri. Attento a ogni dettaglio, Mortensen rifiuta i virtuosismi della macchina da presa, si accorda il permesso di procedere a un ritmo lento e, spinto dall'amore, impartisce una grande lezione sulla capacità di perdonare. Il tutto senza dimenticare dolcezza e ironia. (Carola Proto - Comingsoon.it)

Tre piani

Gio 14_10 ore 21:00
Ven 15_10 ore 21:00
Sab 16_10 ore 21:00
Dom 17_10 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Nanni Moretti
Attori: Margherita Buy, Nanni Moretti, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Elena Lietti, Chiara Abalsamo, Giulia Coppari, Gea Dall’orto, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Alice Adamu, Letizia Arnò, Denise Tantucci, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi, Tommaso Ragno
Paese: Italia, Francia
Durata: 119 min

TRAMA

Al primo piano di una palazzina vivono Lucio, Sara e la loro bambina di sette anni, Francesca. Nell’appartamento accanto ci sono Giovanna e Renato, che spesso fanno da babysitter alla bambina. Una sera, Renato, a cui è stata affidata Francesca, scompare con la bambina per molte ore. Quando finalmente i due vengono ritrovati, Lucio teme che a sua figlia sia accaduto qualcosa di terribile. La sua paura si trasforma in una vera e propria ossessione. Al secondo piano vive Monica, alle prese con la prima esperienza di maternità. Suo marito Giorgio è un ingegnere e trascorre lunghi periodi all’estero per lavoro. Monica combatte una silenziosa battaglia contro la solitudine e la paura di diventare un giorno come sua madre, ricoverata in clinica per disturbi mentali. Giorgio capisce che non potrà più allontanarsi da sua moglie e sua figlia. Forse però è troppo tardi. Dora è una giudice, come suo marito Vittorio. Abitano all’ultimo piano insieme al figlio di vent’anni, Andrea. Una notte il ragazzo, ubriaco, investe e uccide una donna. Sconvolto, chiede ai genitori di fargli evitare il carcere. Vittorio pensa che suo figlio debba essere giudicato e condannato per quello che ha fatto. La tensione tra padre e figlio esplode, fino a creare una frattura definitiva tra i due. Vittorio costringe Dora a una scelta dolorosa: o lui o il figlio.

CRITICA
Mai prima d'ora Moretti - da sempre caustico critico della sua generazione e della sua classe sociale, e dell'Italia tutta - era stato così severo.
Così algido e livido, così determinato a non concedere nulla a nessuno. A sé stesso e al suo ego; allo spettatore; ai suoi personaggi. Tutto è in sottrazione, fino alle estreme conseguenze, per raccontare del fallimento di una borghesia ripiegata su sé stessa e sulle proprie regole al punto di smettere di esser viva, e di tradire o deludere i propri figli. Ma è grazie a loro, e all'irrompere imprevisto della vita, che Tre piani sembra lasciar intravedere una speranza per il futuro. E forse, anche un nuovo inizio cinematografico per l'autore. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Qui rido io

Gio 7_10 ore 21:00
Ven 8_10 ore 21:00
Sab 9_10 ore 21:00
Dom 10_10 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Biografico, Drammatico
Anno: 2021
Regia: Mario Martone
Attori: Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell'Anna, Antonia Truppo, Paolo Pierobon, Eduardo Scarpetta, Lino Musella, Roberto De Francesco, Gianfelice Imparato, Giovanni Mauriello, Iaia Forte, Roberto Caccioppoli, Chiara Baffi, Alessandro Manna, Lucrezia Guidone, Elena Ghiaurov, Gigio Morra
Paese: Italia, Spagna

TRAMA
Agli inizi del ‘900, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Il successo lo ha reso un uomo ricchissimo: di umili origini si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca che nel cuore del pubblico napoletano ha soppiantato Pulcinella. Il teatro è la sua vita e attorno al teatro gravita anche tutto il suo complesso nucleo familiare, composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Al culmine del successo Scarpetta si concede quello che si rivelerà un pericoloso azzardo. Decide di realizzare la parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano del tempo, Gabriele D’Annunzio. La sera del debutto in teatro si scatena un putiferio: la commedia viene interrotta tra urla, fischi e improperi sollevati dai poeti e drammaturghi della nuova generazione che gridano allo scandalo e Scarpetta finisce con l’essere denunciato per plagio dallo stesso D’Annunzio. Inizia, così, la prima storica causa sul diritto d’autore in Italia. Gli anni del processo saranno logoranti per lui e per tutta la famiglia tanto che il delicato equilibrio che la teneva insieme pare sul punto di dissolversi. Tutto nella vita di Scarpetta sembra andare in frantumi, ma con un numero da grande attore saprà sfidare il destino che lo voleva perduto e vincerà la sua ultima partita.

CRITICA
La vita e il teatro, impossibile distinguerne i confini, nel caso di Eduardo Scarpetta. Un re della commedia napoletana, patriarca con nove figli da madri diverse, quasi ricreare anche in casa una. platea affollata di spettatori. A inizio Novecento il mondo sta cambiando e anche l'istrione, trionfatore al botteghino dei teatri come nessuno, subisce l'irruzione di giovani autori in cerca anche di un dramma popolare, non solo della risata. Un film trascinante, straordinariamente fluido, malinconico e doloroso. Un viaggio condotto da un Mario Martone mai così in forma, con un cocchiere straordinario come Toni Servillo. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)