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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Il Re Leone

Gio 01_07 ore 21:30
Cinema all'aperto
Cortile di Villa Bassini, dietro il Patronato del Duomo di Piove di Sacco. Costo euro 5,00


Genere: Animazione, Avventura, Azione
Anno: 2019
Regia: Jon Favreau
Attori: Marco Mengoni, Elisa, Edoardo Leo, Stefano Fresi, Luca Ward, Massimo Popolizio, Donald Glover, Seth Rogen, Tony Garrani, Beyoncé, Chiwetel Ejiofor, Keegan Michael Key, James Earl Jones, Alfre Woodard, John Kani, Florence Kasumba, John Oliver, Billy Eichner, Eric André
Paese: USA
Durata: 118 min


TRAMA
Il Re Leone Disney, diretto da Jon Favreau, ci porta nella savana africana, dov'è nato un futuro re. Simba adora sua padre, il re Mufasa, e prende a cuore il proprio destino reale. Ma non tutti nel regno festeggiano l'arrivo del nuovo cucciolo. Scar, fratello di Mufasa e precedente erede al trono, ha progetti diversi. La lotta per la Rupe dei Re è segnata da tragedia e tradimento, che hanno come conseguenza l'esilio di Simba. Con l'aiuto di una curiosa coppia di nuovi amici, Simba dovrà trovare il modo di crescere e riprendersi ciò che gli spetta di diritto. Il Re Leone Disney utilizza tecniche cinematografiche all'avanguardia per dare vita a dei personaggi amatissimi in un modo tutto nuovo.


Il cattivo poeta

 Sab 26_06 ore 21:00
Dom 27_06 ore 18 e ore 21:00


Genere: Biografico, Drammatico
Anno: 2021
Regia: Gianluca Jodice
Attori: Sergio Castellitto, Francesco Patanè, Tommaso Ragno, Fausto Russo Alesi, Massimiliano Rossi, Clotilde Courau, Elena Bucci, Lidiya Liberman, Janina Rudenska, Lino Musella
Paese: Italia, Francia
Durata: 106 min

TRAMA
1936. Giovanni Comini è stato appena promosso federale, il più giovane che l’Italia possa vantare. Ha voluto così il suo mentore, Achille Starace, segretario del Partito Fascista e numero due del regime. Comini viene subito convocato a Roma per una missione delicata: dovrà sorvegliare Gabriele d’Annunzio e metterlo nella condizione di non nuocere... Già, perché il Vate, il poeta nazionale, negli ultimi tempi appare contrariato, e Mussolini teme possa danneggiare la sua imminente alleanza con la Germania di Hitler. Ma al Vittoriale, il disegno politico di cui Comini è solo un piccolo esecutore inizierà a perdere i suoi solidi contorni e il giovane federale, diviso tra la fedeltà al Partito e la fascinazione per il poeta, finirà per mettere in serio pericolo la sua lanciata carriera.

CRITICA
Gianluca Jodice esordisce con un film insolito e dal profilo complesso, nel quale toni avatiani lasciano presto il passo ad altri che mirano modelli molto diversi, tra Sokurov e Bellocchio. Con qualche occasionale e fugace scivolata verso la fiction, quella del Cattivo poeta è la versione cinematografica di una tragedia sospesa tra classicismo e sperimentazione, dominata dall'interpretazione di Castellitto, dal decor e dagli arredi del Vittoriale, e da una galleria di volti antichi scelti con cura e attenzione. Il tono complessivo è decadente in senso crepuscolare e malinconico, con il D'Annunzio di Castellitto tragicamente aggrappato a ogni istinto vitale, artistico e politico. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Maternal

Ven 25_06 ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Drammatico
Anno: 2019
Regia: Maura Delpero
Attori: Lidiya Liberman, Agustina Malale, Denise Carrizo
Paese: Italia, Argentina
Durata: 91 min

TRAMA

L’Hogar, un centro religioso italo-argentino per ragazze madri, è un luogo paradossale in cui la maternità precoce di giovani madri adolescenti convive con il voto di castità delle suore che le hanno accolte, tra regole rigide e amore cristiano.

Suor Paola è una giovane suora appena arrivata a Buenos Aires dall’Italia per finire il noviziato e prendere i voti perpetui. Lu e Fati, entrambe diciassettenni, sono bambine bruscamente trasformate in madri. Tre donne diverse che influenzeranno reciprocamente le proprie vite e il proprio rapporto con la maternità.

CRITICA

La maternità è una cosa complessa. E Maternal, l’opera prima della documentarista Maura Delpero, bene ci descrive le contraddizioni e le ambivalenze dell’essere madre. All’interno di un Hogar (casa famiglia per ragazze di estrazione sociale bassa in cui giovani adolescenti sono accolte con i loro bambini) a Buenos Aires convivono queste ragazze madri insieme a delle suore, che hanno fatto voto di castità e che di conseguenza non avranno mai figli.

Si dice che “Chi ha Dio nulla le manca”. Non è il caso di Suor Paola (Lidiya Liberman) che inizia a sentire il desiderio di essere madre di fronte alla piccola Nina, una dolce bambina di quattro anni che è stata abbandonata dalla mamma Lu (Agustina Malale). C’è chi, come Lu scappa dall’Hogar alla ricerca della propria libertà e in fuga dalle proprie responsabilità, e chi invece, come Suor Paola, scopre di desiderare di essere una madre reale, e non solo spirituale.

Tra deodoranti spruzzati nella biancheria intima e casti abiti bianchi da suora, tra depilazioni fatte con lo scotch e capelli tenuti rigorosamente coperti sotto il velo, Delpero ci descrive con grande spirito di osservazione, attraverso la quotidianità dei gesti e il movimento dei corpi, due donne apparentemente così diverse, ma nel profondo tanto simili.

Entrambe desiderano. Tutte e due trasgrediscono: la prima, diciassettenne bruscamente trasformata in madre, mal sopporta quest’impegno, la seconda, appena arrivata a Buenos Aires per finire il noviziato e prendere i voti perpetui, desidera prendersi cura di Nina, dormire con lei e giocarci sotto le lenzuola.

Perennemente in bilico tra generosità ed egoismo, amore e rifiuto, responsabilità e libertà è questo l’essere madre. La Delpero ce lo svela e ci libera da una mistica della maternità sottolineandone con estrema delicatezza anche il suo lato nascosto e oscuro.

Liberi dai tabù la famiglia modello, anzi “modella” come dice un bambino nel film, può essere di tanti tipi: l’importante è che ci si prenda cura dell’altro. Un piccolo gioiello, da vedere. (www.cinematografo.it - Giulia Lucchini)

Raffaello. Il giovane prodigio

Mar 22_06 ore 21:00
Mer 23_06 ore 21:00
Grande arte al cinema
Genere: Documentario
Anno: 2020
Regia: Massimo Ferrari
Attori: Valeria Golino
Paese: Italia

Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

Ricominciare da dove ci eravamo interrotti. Nel 2020 le grandi celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio (1483-1520) sono state messe in pausa dalla pandemia.

Proprio per questo, ora che le sale cinematografiche e i musei tornano ad aprire le proprie porte, Sky e Nexo Digital hanno scelto RAFFAELLO. IL GIOVANE PRODIGIO come evento per la ripartenza della Grande Arte al Cinema: una celebrazione che si propone di festeggiare la ricorrenza legata all’urbinate, ripercorrendone arte e vicende umane, ma ancor più lasciando parlare la potenza di una pittura capace di attraversare i secoli e offrire emozioni e riflessioni inaspettate, soprattutto nei momenti più complessi della nostra storia. 

Perché la festa interrotta di Raffaello possa tornare a vivere anche grazie al cinema, l’appuntamento nelle sale italiane (elenco a breve su nexodigital.it) con RAFFAELLO. IL GIOVANE PRODIGIO, diretto da Massimo Ferrari e prodotto da Sky, sarà per il 22 e 23 giugno. Il docu-film con la voce narrante di Valeria Golino si propone di raccontare Raffaello a partire dai suoi straordinari ritratti femminili. La madre, l’amante, la committente, la dea: le ‘protagoniste’ della vita di Raffaello permettono di raccontare il pittore da una nuova prospettiva e di indagare sulla sua continua ricerca della bellezza assoluta. Tra le riprese più importanti, anche quelle realizzate ad alcune opere custodite all’interno delle Scuderie del Quirinale in occasione della mostra dello scorso anno, “Raffaello 1520-1483”, che ha visto un grandissimo numero di capolavori dell’urbinate raccolti insieme in una sola storica esposizione.

RAFFAELLO. IL GIOVANE PRODIGIO pone l’accento sulla metamorfosi artistica del pittore e sulla sua capacità di far evolvere continuamente la propria arte senza mai ripetersi. A 8 anni Raffaello perde la madre. Secondo la leggenda, il padre, Giovanni Santi, ritrasse la moglie Magìa nelle vesti di una Madonna che fa addormentare il proprio bambino, mantenendo vivo nel figlio il suo ricordo. La Madonna e il bambino diventano così temi portanti di tutta la carriera di Raffaello e, insieme ai ritratti femminili, sono quelli che meglio raccontano la sua straordinaria abilità di interpretare la bellezza. La sua ricerca parte da figure realmente esistite per approdare a una bellezza ideale che culmina nella realizzazione della Galatea, la ninfa che racchiude in sé le parti più belle di ogni donna. La Muta, Dama con Liocorno, La Velata, La Fornarina sono poi tra i ritratti più celebri di Raffaello, tracce evidenti della sua continua capacità di mutare, come i grandi artisti contemporanei. Pittore del Papa, conservatore delle antichità, archeologo-esploratore che discende in un’oscura Domus Aurea, Raffaello è inoltre una figura versatile e piena di ingegno, capace di diventare un punto di riferimento a tutto tondo per i suoi contemporanei e per le generazioni successive. Le sue opere celano tuttora molti dubbi e misteri, ma sono anche riuscite, nel corso dei secoli, a tramandare un canone di bellezza e una sensibilità di forte attualità: non è un caso se, alla fine della II Guerra Mondiale, lo scrittore di origini ebree Vasilij Grossman, autore del capolavoro Vita e Destino, nel guardare l’espressione della Madonna Sistina e del bambino riconobbe il volto delle madri e dei figli vittime dell’Olocausto. Come tutti i grandi capolavori, le Madonne di Raffaello possono parlare con voce nuova e sempre rinnovata anche a distanza di secoli.

A guidarci alla scoperta dell’artista oltre a Vincenzo Farinella, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Pisa e consulente storico-scientifico del progetto, ci saranno gli interventi autorevoli di Lorenza Mochi Onori, storica dell’arte ed esperta di Raffaello, Giuliano Pisani, filologo classico e storico dell’arte italiana, Tom Henry, direttore dell’Università del Kent a Roma, Amélie Ferrigno, storica dell’arte e ricercatrice associata presso il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance (CESR Tours), Ippolita di Majo, sceneggiatrice e storica dell’arte e Gloria Fossi, storica dell’arte medievale e moderna.

Ad enfatizzare il racconto, l’uso di animazioni realizzate dall’illustratore pluripremiato Giordano Poloni che, attraverso un linguaggio evocativo e sognante, portano in scena alcuni momenti emblematici della storia di Raffaello e delle sue opere più celebri in un mix di leggenda, realtà e mito. 

Semina il vento

Ven 18_06 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Danilo Caputo
Attori: Yile Vianello, Feliciana Sibilano, Caterina Valente, Espedito Chionna
Paese: Italia, Francia, Grecia
Durata: 91 min
TRAMA
Nica, 21 anni, abbandona gli studi d’agronomia e torna a casa, in un paesino vicino Taranto, dopo tre anni d’assenza. Lì trova un padre sommerso dai debiti, una terra inquinata, gli ulivi devastati da un parassita. Tutti sembrano essersi arresi davanti alla vastità del disastro ecologico e suo padre aspetta solo di poter abbattere l’uliveto di famiglia per pura speculazione economica. Nica, forte di uno spirito battagliero ereditato dall’amatissima nonna, lotta con tutte le sue forze per salvare quegli alberi secolari. Ma l’inquinamento ormai è anche e soprattutto nella testa della gente e lei si troverà a dover affrontare ostacoli inaspettati…

CRITICA
Siamo davanti a un film che senza falsi pudori ma anche senza gridare slogan, evidenzia come talvolta basterebbe un po' più di ricerca e di impegno per superare ostacoli solo apparentemente insormontabili.
Nica ama la terra che ha lasciato e a cui torna per mettere in pratica ciò che ha appreso nei laboratori universitari. Si trova però davanti un mondo al contempo troppo 'moderno' (nel senso deteriore del termine) e troppo 'antico' (con una religiosità più da festa patronale che da fede vissuta e praticata). Resta qualche rito atavico che chi è anziano continua a ritenere valido ma che rischia di essere travolto dagli sversamenti industriali. "Chi semina il vento raccoglie tempesta" recita un proverbio popolare ma quello di Caputo non è un film pessimista. Si assume il compito, con l'ottimismo della volontà, di ricordare che non tutto è perduto e che nelle giovani generazioni si può ancora trovare un antagonismo positivo attrezzato per combattere parassiti naturali, ideologici e sociali. (mymovies.it)

The Father - nulla è come sembra

sab 19_06 ore 21:00
dom 20_06 ore 18:00 e ore 21:00


Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Florian Zeller
Attori: Anthony Hopkins, Olivia Colman, Olivia Williams, Rufus Sewell, Evie Wray, Mark Gatiss, Imogen Poots, Ayesha Dharker, Ray Burnet
Paese: Gran Bretagna, Francia
Durata: 97 min


TRAMA
Anthony ha 81 anni. Vive da solo nel suo appartamento londinese e rifiuta tutte le persone che sua figlia Anne cerca di imporgli. Presto però Anne non potrà più andarlo a trovare tutti i giorni: ha preso la decisione di trasferirsi a Parigi con un uomo che ha appena conosciuto…
Ma se è così, allora chi è l'estraneo che piomba all'improvviso nel soggiorno della casa di Anthony, sostenendo di essere sposato con Anne da oltre dieci anni? E perché afferma con tanta convinzione che quella dove vive è casa sua e della figlia? Eppure Anthony è sicuro che quello sia il suo appartamento. Sembra esserci nell'aria qualcosa di strano, come se il mondo ad un tratto avesse smesso di seguire le regole abituali.
Smarrito in un labirinto di domande senza risposta, Anthony cerca disperatamente di capire che cosa stia succedendo attorno a lui.

CRITICA
Un debutto da Oscar per il premiato commediografo francese Florian Zeller, che con l'aiuto di un attore dal gigantesco talento come Anthony Hopkins, affiancato da un cast alla sua altezza, ci racconta una storia di vecchiaia e malattia che ci coinvolge sempre più, man mano che seguiamo il protagonista alle prese coi frammenti di una memoria sfuggente e di una progressiva perdita di coscienza. Un film che lascia addolorati per la sofferenza che tocca in sorte a molti di noi e dei nostri cari, ma che è anche un'esperienza cinematografica esaltante, molto rara in questi tempi di asettiche e prevedibili visioni. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)

PROIEZIONI PRECEDENTI
sab 12_06 ore 21:00
dom 13_06 ore 18:00 e ore 21:00

Miss Marx

Ven 11_06 ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Biografico, Storico, Drammatico
Anno: 2020
Regia: Susanna Nicchiarelli
Attori: Romola Garai, Patrick Kennedy, Felicity Montagu, Oliver Chris, Emma Cunniffe, Karina Fernandez, Katie Mcgovern, David Traylor, George Arrendell, Christoph Hülsen
Paese: Italia, Belgio
Durata: 107 min


TRAMA

Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.

CRITICA

Eleanor, figlia prediletta ed erede del patrimonio di scritti e intellettuale del padre Karl Marx. Una donna di cui Susanna Nicchiarelli racconta la storia in un affresco in costume molto elegante e a ritmo punk, mettendone in evidenza anche le contraddizioni, le sue idee avanzate e coraggiose pubbliche, socialiste e femministe, ma anche la fragilità intima di donna innamorata dell'uomo sbagliato. Cambiamento, innovazione ideale, ma anche la complessità nella realizzazione pratica di queste idee. Ottima protagonista Romola Garai, appassionante e coinvolgente. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)