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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Per tutta la vita

Gio 2_12 ore 21:00
Sab 4_12 ore 21:00
Dom 5_12 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia
Anno: 2021
Regia: Paolo Costella
Attori: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Euridice Axen, Edoardo Brandi, Ivana Monti, Renato Scarpa, Pamela Villoresi
Paese: Italia
Durata: 101 min

TRAMA

“Finché morte non vi separi...” E se invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il prete che vi ha sposato non era un vero prete? Se vi capitasse di dover dire di nuovo ‘sì’, dopo anni dalla prima volta, come vi comportereste? È quello che succede a tante coppie che scoprono di non essere mai state sposate. Quattro, in particolare, sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo con maggiore interesse, con la tensione che cresce mano a mano che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si avvicina. Il secondo fatidico ‘sì’ segnerà per tutti l’inizio di una nuova vita.

CRITICA
Aiutato nella sceneggiatura anche da Paolo Genovese, con cui aveva scritto Perfetti sconosciuti, Paolo Costella parte da una premessa molto stuzzicante per raccontare quattro coppie il cui matrimonio è stato annullato e che si domandano se convolerebbero nuovamente a nozze. Il regista non sceglie la strada del divertimento né del cinismo, ma pratica un cinema della dolcezza, cogliendo nel segno quando mostra il dolore di una donna che deve scegliere tra maternità e carriera o le lacrime di un uomo che sta perdendo la compagna di una vita, ma non risultando abbastanza incisivo quando evita, forse volutamente, rabbiosi contasti. Il cast è notevole e, grazie ai personaggi più a fuoco, spiccano Claudia Pandolfi, Filippo Nigro, Fabio Volo e Carolina Crescentini. (Carola Proto - Comingsoon.it)

L'uomo che vendette la sua pelle

Ven 3_12 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Kaouther Ben Hania
Attori: Yahya Mahayni, Koen De Bouw, Monica Bellucci, Dea Liane, Darina Al Joundi, Christian Vadim, Wim Delvoye, Saad Lostan
Paese: Tunisia, Francia, Belgio, Germania, Svezia, Turchia
Durata: 104 min

TRAMA
Sam Ali, un giovane siriano sensibile e impulsivo, fugge dalla guerra lasciando il suo paese per il Libano. Per poter arrivare in Europa e vivere con l’amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più intriganti e sulfurei del mondo. Trasformando il proprio corpo in una prestigiosa opera d’arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe non significare la libertà.

CRITICA
In L’uomo che vendette la sua pelle di Kaouther Ben Hania l’opera d’arte si fa politica, provocazione. È il corpo stesso che diventa terreno fertile per disegnare, tatuare, dipingere. E il disegno in questione è un visto Schengen, realizzato sulla schiena di un giovane siriano scappato in Libano, che non sa come arrivare in Europa per rincontrare la sua amata. Si mette nelle mani di un artista americano, che gli chiede la sua “pelle” in cambio di una nuova vita nel Vecchio Continente. Si torna a The Square di Ruben Östlund, a quel quadrato disegnato su una piazza in cui “tutti hanno gli stessi diritti e doveri”. La volontà era di sensibilizzare lo spettatore sulla fiducia e sull’altruismo. (www.cinematografo.it)

Il bambino nascosto

Gio 25_11 ore 21
Sab 27_11 ore 21:00
Dom 28_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Roberto Andò
Attori: Silvio Orlando, Giuseppe Pirozzi, Lino Musella, Imma Villa, Salvatore Striano, Roberto Herlitzka, Tonino Taiuti, Alfonso Postiglione, Claudio Di Palma, Sergio Basile, Enzo Casertano, Francesco Di Leva, Gianfelice Imparato
Paese: Italia
Durata: 110 min

TRAMA
Gabriele Santoro vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. “Il maestro”– così lo chiamano nel quartiere - se ne accorgerà solo a tarda sera. Quando accade, riconoscerà nell’intruso, Ciro, un bambino che abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo. Interrogato sul perché della sua fuga Ciro non parla. Nonostante questo, il maestro, d’istinto, decide di nasconderlo in casa, ingaggiando una singolare, e tenace, sfida ai nemici di Ciro. Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e che, come accade a chi ha dovuto negare presto la propria infanzia, Ciro ignora l’alfabeto dei sentimenti. Silenzioso, colto, solitario, il maestro di pianoforte è uomo di passioni nascoste, segrete. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino che si è sottratto a un destino già scritto. Una partita rischiosa in cui, dopo una iniziale esitazione, Gabriele Santoro si getta senza freni.

CRITICA
Un professore solitario e un bambino che si nasconde da una vendetta, oltre che addirittura dai genitori. Un dialogo fra universi lontani, socialmente e anagraficamente, ma che vivono uno accanto all'altro. Una delle particolarità del terzo protagonista del giallo dolente di Andò: Napoli, e in particolare il suo centro. Un racconto garbato e senza esibizionismo, un gioco a nascondino fra la città e due suoi abitanti che si trovano alleati e si scoprono complici emotivi. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Pompei. Eros e Mito

Mar 30_11 ore 21:00
Mer 1_12 ore 21:00
Grande Arte

Genere: Documentario
Anno: 2021
Regia:Pappi Corsicato
Attori: Isabella Rossellini
Paese: Italia
Durata: 90 min
Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

Con quattro milioni di visitatori all’anno provenienti da ogni parte del globo, Pompei è il sito archeologico più famoso al mondo, un luogo unico, una città perduta e ritrovata, animata nel corso dei secoli da passioni violente e dotata di un estro e una vitalità straordinari. I giochi di potere, i legami amorosi, l’ambizione smodata e il genio creativo si percepivano per le strade, si respiravano nei templi e si possono ammirare ancora oggi negli affreschi, nelle rovine, nei reperti sopravvissuti alla drammatica eruzione del 79 d.C.

In uscita al cinema solo il 30 novembre e 1 dicembre, POMPEI. EROS E MITO è diretto dal poliedrico Pappi Corsicato, che di recente ha firmato anche il documentario dedicato a Julian Schnabel. Prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, POMPEI. EROS E MITO è un viaggio che ci guida indietro nel tempo di duemila anni. Vengono messi a nudo i miti e i personaggi che hanno contribuito a rendere immortale questo sito archeologico unico al mondo che l’UNESCO ha inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna nella celebre Villa dei Misteri al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte gladiatorie sino alla disperata ricerca dell’immortalità di Poppea Sabina (seconda moglie dell’imperatore Nerone), il docu-film metterà in scena e analizzerà anche i lati meno noti e più segreti della città. Gli stessi che nel XVIII secolo portarono la Chiesa Cattolica a nascondere alcuni dei reperti più scandalosi e scabrosi recuperati duranti gli scavi.
A condurci attraverso le strade di Pompei sarà una narratrice d’eccezione: la pluripremiata Isabella Rossellini. La sua presenza e la sua voce accompagneranno gli spettatori in un percorso elegante e serrato che mostrerà come i miti e le opere ritrovate abbiano ammaliato e influenzato artisti come Pablo Picasso e Wolfgang Amadeus Mozart. Arricchiscono il percorso tra storia e arte anche le rievocazioni dei miti in chiave contemporanea ideate da Pappi Corsicato: Bacco, Arianna, Teseo, Leda, solo per citarne alcuni, indossano abiti moderni e sono sospesi in un tempo che appartiene sia al passato che al presente, per mostrare quanto l’eredità di Pompei sia ancor oggi una continua fonte di ispirazione artistica.
Era il 1748 quando re Carlo III di Borbone promosse i primi scavi ufficiali a Pompei a seguito dei primi ritrovamenti della vicina Ercolano. Fu da quel momento che cominciarono a riemergere con sempre maggior chiarezza i dettagli della catastrofe del 79 d.C., anno in cui il Vesuvio seppellì intere città, tra cui Pompei ed Ercolano, e tutto il territorio circostante. Nel corso degli scavi di Pompei sono stati rinvenuti tesori, statue, affreschi, mosaici, reperti di vita quotidiana, ma anche ville e abitazioni private che ancor oggi ci raccontano la vita di una città vivace, con giardini, fontane e imponenti apparati decorativi. Sarà lungo queste antiche vie e grazie alle opere conservate al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che avremo modo di conoscere la vita degli abitanti di Pompei prima dell’eruzione. Attenzione particolare sarà dedicata al Gabinetto Segreto del MANN, istituito dai Borbone per custodire i reperti più “scandalosi” ed esplicitamente erotici.
Le storie che esploreremo sono quelle di uomini e donne di cui ci restano tracce concrete perché quando il flusso piroclastico ad altissima temperatura che investì Pompei ne provocò la morte istantanea per shock termico, i corpi delle vittime rimasero nella posizione in cui si trovavano lasciando la propria impronta dopo la decomposizione. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, poco più di un centinaio di calchi sono stati realizzati da queste impronte, ispirando poeti e artisti, tra cui lo stesso Roberto Rossellini, che dedicò alla scoperta di alcuni calchi una celebre scena del “Viaggio in Italia”.
Tra gli interventi del film quelli di Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 al 2020; Andrew Wallace-Hadrill, Professore Emerito di Studi Classici, Università di Cambridge; Catharine Edwards, Professore di Studi Classici e Storia Antica – Birkbeck, Università di Londra; Darius Arya, Direttore American Institute for Roman Culture; Ellen O’Gorman, Professore Associato di Studi Classici, Università di Bristol.

Blue bayou

 Ven 26_11 ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Justin Chon
Attori: Justin Chon, Alicia Vikander, Sydney Kowalske, Mark O'Brien, Linh-Dan Pham, Vondie Curtis-Hall, Emory Cohen, Martin Bats Bradford
Paese: USA
Durata:119 min


TRAMA
Antonio ha origini coreane, ma essendo stato adottato da bambino, è cresciuto nella bayou della Louisiana. È sposato con Kathy, l’amore della sua vita, e si prende cura della figlia di lei, Jessie, come se fosse sua. Nonostante l’uomo lavori duramente per dare una vita migliore alla sua famiglia, sembra non bastare e la lotta quotidiana per uno stile di vita decente diventa una vera e propria battaglia quando si ritrova a dover combattere con i fantasmi del proprio passato. Antonio, che si è sempre definito americano, sebbene sia nato altrove, rischia di essere deportato e allontanato non solo dal paese che definisce casa, ma anche dalla sua unica famiglia... 

Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2021 nella sezione Un Certain Regard.


Un anno con Salinger

Sab 20_11 ore 21:00
Dom 21_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Philippe Falardeau
Attori: Margaret Qualley, Sigourney Weaver, Douglas Booth, Seána Kerslake, Jonathan Dubsky, Colm Feore, Leni Parker, Yanic Truesdale
Paese: Canada, Irlanda
Durata: 101 min

TRAMA
New York, anni ’90: dopo aver lasciato gli studi di specializzazione universitaria per diventare scrittrice, Joanna viene assunta come assistente di Margaret, l’agente letteraria impassibile e un po’ rétro di J.D. Salinger. Il compito principale di Joanna è rispondere, con un messaggio formale dell’agenzia, alle migliaia di lettere inviate dagli ammiratori di Salinger. Ma leggendo le parole struggenti che arrivano da tutto il mondo, Joanna diventa sempre più riluttante a rispondere con la lettera impersonale dell’agenzia e d’impulso inizia a personalizzare le risposte. Tratto dall'omonimo romanzo di Joanna Rakoff

CRITICA
La versione colta di Il diavolo veste Prada, con il New Yorker, l'Algonquin e l'autore di "Il giovane Holden" al posto della moda, degli abiti e degli stilisti. Poteva essere insopportabile nel suo strizzare l'occhio allo spettatore amante di un certo mondo letterario, ma non è mai spocchioso né arrogante, ed è sempre sincero. E così, diventa una gradevole commedia, un riuscito racconto di formazione capace di toccare leggermente temi ampi e complessi senza voler strafare. In parte Sigourney Weaver e Margaret Qualley, spalleggiate da solidi comprimari (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Europa

Ven 19_11 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico, Thriller
Anno: 2021
Regia: Haider Rashid
Attori: Adam Ali, Svetla Yancheva, Mohamed Zouaoui, Michael Segal, Ivan Forlani, Ahmet Oztürk, Pietro Ciciriello
Paese: Italia
Durata: 75 min

TRAMA
Confine tra Bulgaria e Turchia: Kamal è un giovane iracheno che sta cercando di entrare in Europa a piedi, attraverso la “rotta balcanica”. È braccato dalla polizia bulgara e dai “Cacciatori di Migranti”. Kamal ha nello zaino un passaporto, alcune foto di famiglia, dei fogli con degli appunti e dei numeri di telefono per quando arriverà in Europa. Sperando che questo accada. Premiato con il Beatrice Sartori Award – Premio della critica indipendente a Cannes nella Quinzaine des Realisateurs 2021, il racconto straordinario di unastrenua lotta per la libertà e la vita.

CRITICA
Aderendo totalmente alla drammatica esperienza di un giovane immigrato iracheno, in fuga lungo la via balcanica, il film si propone come esperienza immersiva nello smarrimento, nella paura e nella violenza che segnano la vita di chi cerca rifugio in Europa.
Adottando una prospettiva che tiene in campo la prova fisica del protagonista e le situazioni estreme affrontate, il regista offre un punto di vista tanto morale quanto concreto su un dramma sociale che non si consuma nei dibattiti politici, ma nella sofferenza reale e nel degrado delle relazioni umane.

Carla - il film

Mar 16_11 ore 21:00
Mer 17_11 ore 21:00
Evento speciale

Genere: Biografico 
Anno: 2021 
Regia: Emanuele Imbucci 
Attori: Alessandra Mastronardi, Stefano Rossi Giordani, Valentina Romani Paese: Italia 
Durata: 100 min


TRAMA
Carla, film diretto da Emanuele Imbucci, racconta la storia di Carla Fracci (Alessandra Mastronardi) a partire dalla sua infanzia, vissuta nel pieno periodo bellico della Seconda guerra mondiale. Il destino della piccola Carla sembra già scritto, infatti già all'età di 10 anni la bambina viene sottoposta alle selezioni del Teatro alla Scala e, nonostante il suo aspetto gracile ed emaciato, viene ammessa. È la migliore tra le allieve e l'unica che riesce a tenere testa è Ginevra Andegari (Paola Calliari), esponente della Milano bene, con la quale la Fracci sarà inizialmente in competizione per poi stringere una forte amicizia, data dalle tante collaborazioni.
È il 1950 quando la Carla viene scelta dal regista Luchino Visconti (Lorenzo Lavia) per esibirsi nel balletto "Lo spettro della Rosa", performance che le vale la standing ovation della Scala. In quel momento Carla ha solo 19 anni ed è agli inizi di quella che sarà una trionfante carriera. Proprio in questa occasione incontra l'assistente di Visconti, Beppe Menegatti (Stefano Rossi Giordani), con cui poco dopo la ballerina si lega sentimentalmente per poi convolare a nozze nel 1964. La sua carriera nel frattempo ha spiccato il volo e Carla non si esibisce solo sui palchi d'Europa, ma in quelli di tutto il mondo, raggiungendo anche New York.
Quando rimane incinta sembra che il suo cammino professionale, secondo molti, sia destinato ad arrestarsi definitivamente, ma la Fracci, decisa a dimostrare che si può danzare anche dopo essere diventata madre, accetta la proposta dell'amico Rudolf Nureyev (Léo Dussollier) di mettere in scena alla Scala "Lo Schiaccianoci" di Čajkovskij. Nonostante sia ferma da un anno, nel 1970 sale sul palco accanto a Rudy per incantare di nuovo la platea..

Io sono Babbo Natale

Gio 11_11 ore 21:00
Sab 13_11 ore 21:00
Dom 14_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia
Anno: 2021
Regia: Edoardo Falcone
Attori: Marco Giallini, Gigi Proietti, Barbara Ronchi, Antonio Gerardi, Simone Colombari, Daniele Pecci, Alice Adamu, Lorenzo Gioielli, Fabrizio Giannini, Giorgia Salari, Massimo Vanni, Lucia Batassa, Gianni Franco, Stefano Scandaletti
Paese: Italia
Durata: 95 min



TRAMA
Io sono Babbo Natale è la storia di un ex detenuto di nome Ettore che conduce un'esistenza disperata, priva di stimoli e irrequieta.
Finito in prigione a causa di una rapina, l'uomo non ha mai tradito i suoi complici, tenendo i nomi per sé. I suoi legami familiari sono totalmente inesistenti, infatti dopo essersi lasciato con la sua compagna Laura, non hai mai conosciuto la figlia avuta da lei. La sua unica prospettiva per il futuro è quella di continuare a fare quello che ha sempre fatto: rubare.
È propri durante uno dei suoi furti che giunge nella dimora di Nicola (Gigi Proietti), un adorabile signore che non ha nulla di valore in casa sua. L'unica cosa importante che può dare a Ettore è un'informazione sulla sua identità: Nicola afferma di essere il vero Babbo Natale. Il rapinatore non crede alle parole dell'uomo che ha di fronte, ma ancora di più stenta a credere all'esistenza di Babbo Natale.

CRITICA
Io sono Babbo Natale è una storia semplice, dichiaratamente adatta ai bambini come ai genitori, che si poggia su interpretazioni piene di umanità, senza negare la ruvidezza di chi ha attraversato la vita e ne porta le scorie ogni giorno. Babbo Natale al cinema si ostina a esistere, e ogni tanto fa piacere averne conferma. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Nowhere special

Ven 18_11 ore 21:00
Evento speciale


Info evento su Acec Triveneta

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Uberto Pasolini
Attori: James Norton, Michael Lamont, Chris Corrigan, Valene Kane, Louise Mathews, Keith McErlean, Eileen O'Higgins, Rhoda Ofori-Attah
Paese: Italia, Romania, Gran Bretagna
Durata: 96 min


TRAMA
John, un lavavetri di trentacinque anni, dedica la vita a crescere il figlio di quattro anni, Michael, poiché la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita.
La loro è una vita semplice, fatta di rituali quotidiani universali, una vita di completa dedizione e amore innocente che mostra la forza della loro relazione.

John ha però davanti a sé pochi mesi di vita. Poiché non ha una famiglia a cui rivolgersi, trascorrerà̀ i giorni che gli restano a cercarne una nuova, perfetta, a cui dare in adozione Michael, provando a proteggere il suo bambino dalla terribile realtà.

NOTE DEL REGISTA

Ho desiderato fare questo film da quando ho letto la storia di un padre malato terminale che ha cercato di trovare una nuova famiglia a cui affidare il figlio prima di morire . Malgrado la situazione in cui si trovano i protagonisti sia molto drammatica, a livello di scrittura la decisione è stata di affrontare la storia in modo molto sottile , discreto, evitando il più possibile il melodramma e il sentimentalismo . Questo approccio si riflette anche nello stile filmico che abbiamo adottato, diretto e privo di deconcentranti infiorettature stilistiche . I movimenti della macchina da presa di Marius Panduru sono stati concepiti come flui di e leggeri , arrivando in determinati casi a riflettere il punto di vista del bambino.
Sul piano della regia del film la sfida principale è stata quella di lavorare con un bambino molto piccolo e creare a livello visivo un rapporto padre - figlio credibile e toccante . Fortunat amente , abbiamo trovato nel giovanissimo Daniel Lamont, che all'epoca delle riprese aveva quattro anni, un attore nato, straordinariamente consapevole e sensibile , e in James Norton un interprete molto generoso, felice di dedicare, ben prima dell'inizio delle riprese, intere giornate alla creazione di un legame con il bambino e di sostenere e guidare Daniel attraverso quella che per qualunque bambino sarebbe stata un'esperienza intensa e a tratti sconcertante. Uberto Pasolini

Il matrimonio di Rosa

Ven 12_11 ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Icíar Bollaín
Attori: Candela Peña, Sergi López, Nathalie Poza, Ramón Barea, Paula Usero, Xavi Giménez, Paloma Vidal, Lucín Poveda, María José Hipólito, María Maroto, Lucía Oca, José Arnau
Paese: Spagna
Durata: 97 min



TRAMA
Rosa ha un lavoro estenuante, un fratello ingombrante, un padre troppo presente, una sorella piuttosto sfuggente, una figlia che ritorna a casa sola e con due bambini e un fidanzato che riesce a vedere a stento. Troppo abituata a mettere sempre i bisogni degli altri prima dei suoi, Rosa sta per compiere 45 anni e la sua vita non solo è fuori controllo, ma è molto lontana dall’essere qualcosa che può definirsi “sua”.
Decide così di dare uno scossone alla propria vita e di afferrarne le redini, o almeno tentare di farlo. Quello che vuole veramente è realizzare il sogno di riaprire la vecchia sartoria della madre, ma, prima di farlo, Rosa vuole organizzare un matrimonio molto speciale: un matrimonio con sé stessa.
Senza rivelare a nessuno le proprie intenzioni Rosa convoca i fratelli e la figlia a Benicasim, il paese di origine della madre, come testimoni del suo “matrimonio”. Ma Rosa scoprirà presto che fratelli e figlia hanno altri piani e ognuno i propri problemi, e che cambiare la sua vita non sarà una facile impresa…

CRITICA
Il film è una commedia femminista, colorata e imprevedibile sull’importanza di amare sé stessi. Non è solo la rivincita di una donna che escogiterà un modo inedito per far sentire finalmente la propria voce, ma è anche una presa di coscienza che la porterà a mettere nuovamente sé stessa al centro della propria vita

Napoleone. Nel nome dell'arte

Mar 9_11 ore 21:00
Mer 10_11 ore 21:00
Grande Arte al cinema

Genere: Documentario
Anno: 2021
Regia: Giovanni Piscaglia
Attori: Jeremy Irons
Paese: Italia
Durata: 100 min
Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

SCHEDA

Durante “l’angosciosa deriva di Sant’Elena”, prima della morte, Napoleone pensava – leggiamo nelle memorie – che i posteri lo avrebbero ammirato non solo per le battaglie, ma per avere portato al popolo cultura e bellezza, creando la scuola pubblica e l’idea moderna di museo universale. È a partire da questo aspetto della sua esistenza che nasce NAPOLEONE. NEL NOME DELL’ARTE, un documentario con la guida eccezionale del Premio Oscar®  Jeremy Irons.

Scrittore mancato, lettore compulsivo, ammiratore dell’arte e della sua forza di comunicazione, Napoleone fu spinto alle sue imprese dalla brama di potere e di gloria, ma anche dal bisogno di conoscenza e dall’ambizione di associare la sua immagine alle grandi civiltà del passato. Durante le campagne militari, promosse ricerche, colossali furti di opere e scavi archeologici, soprattutto in Italia e in Egitto, da cui nacquero scoperte come quella della Stele di Rosetta e la fondazione dei primi musei pubblici del mondo: il Louvre di Parigi e, sul suo esempio, la Pinacoteca di Brera di Milano. Mente infaticabile, memoria prodigiosa, appassionato di ogni disciplina, Napoleone (1769-1821) trasformò il suo naturale senso di superiorità in istinto paterno: i cittadini dell’Impero erano per lui figli da educare, con i dipinti, le sculture, la musica, il teatro. Nei territori conquistati portò riforme scolastiche, rivoluzioni architettoniche e urbanistiche e un nuovo modo di intendere il classicismo: lo Stile Impero, di cui parte integrante è la figura del sovrano, effigiato in busti di marmo, monete e tabacchiere, oppure solo citato attraverso la celebre N. 

Punto di partenza del film è l’incoronazione di Napoleone a re d’Italia nel Duomo di Milano il 26 maggio 1805: un momento che sottolinea lo stringente legame col mondo greco-romano, con quello rinascimentale e persino con l’eredità longobarda, rappresentata dalla Corona Ferrea che Napoleone volle indossare al culmine della cerimonia. Inoltre, per la prima volta da allora, è stato fatto trascrivere, orchestrare ed eseguire in Duomo il Te Deum di Francesco Pollini, che fu composto e suonato per l’incoronazione e che è stato solo recentemente ritrovato dalla docente del Conservatorio di Milano Licia Sirch tra le carte dell’Archivio di Stato: nel film lo vediamo eseguito in prova generale presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e poi nella cattedrale di Milano dall’Orchestra Fondazione “I Pomeriggi Musicali”, diretta da Marco Pace, con il mezzosoprano Giuseppina Bridelli. Per l’occasione seguiremo anche il restauro del manto indossato quel giorno da Napoleone e degli oggetti cerimoniali che lo accompagnavano, preziosa opera di recupero legata al progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo.

Milano, scelta come prima capitale del regno d’Italia, città di forti simpatie napoleoniche, è luogo fondamentale del film. Dalla Biblioteca Nazionale Braidense – con il manoscritto autografo de Il cinque maggio di Manzoni e i volumi della Description de l’Egypte – alla Pinacoteca di Brera, uno dei fulcri della narrazione. Se infatti, a partire dalla campagna d’Italia, la penisola fu oggetto di meticolose spoliazioni di opere d’arte, è vero che con Brera venne fondato il primo “museo universale” italiano, un “piccolo Louvre” dove converge il meglio della produzione italiana. Se Milano fu centro di ricezione e smistamento di opere, Roma fu certamente luogo privilegiato di “estrazione”, nonché portale attraverso cui riconnettersi ai miti di Alessandro Magno, Augusto e Adriano. Dal Museo Pio Clementino e dai Musei Capitolini, il film racconta l’odissea delle opere partite per Parigi e tornate a casa, in silenzio, di notte, nel 1816, grazie all’impegno di Canova. Si tratta di alcune delle opere più importanti della tradizione occidentale: l’Apollo del Belvedere, il Laocoonte, il Galata morente e anche il Bruto capitolino, divenuto a Parigi icona di libertà repubblicana e lotta tirannicida e portato in trionfo nei cortei che celebravano la morte di Robespierre. Nelle sale del Louvre possiamo approfondire i criteri scientifici ed enciclopedici con cui era organizzata l’esposizione delle opere e ammirare l’incoronazione di Napoleone e Giuseppina di Beauharnais il 2 dicembre 1804, in Notre-Dame, opera monumentale di Jacques-Louis David. Una parentesi toscana conduce poi lo spettatore a San Miniato, luogo d’origine dei Bonaparte, e all’Isola d’Elba, dove i libri che l’Imperatore portò con sé nell’esilio permettono di parlare del suo amore ossessivo per la lettura, della sua memoria eccezionale. 

Per comprendere appieno la figura del Bonaparte, il film raccoglie gli interventi di: Luigi Mascilli Migliorini, Storico, Università di Napoli e Direttore della rivista italiana di studi napoleonici; Salvatore Settis, Archeologo, storico dell’arte e Presidente del Consiglio Scientifico del Louvre; James Bradburne, Direttore Pinacoteca di Brera; Ilaria Sgarbozza, Storica dell’arte; Ernesto Ferrero, Scrittore, autore del romanzo “N”, premio Strega 2000; Cynthia Saltzman, Storica dell’arte e scrittrice; Jean-Luc Martinez, Presidente-Direttore Museo del Louvre; Assem El-Dessouki, Storico dell’Egitto Moderno; Aude Semat, Dipartimento di Arte Egizia, Metropolitan Museum, New York; Alberto Antonio Banti, Storico, Università di Pisa; Charles Bonaparte, ultimo discendente della famiglia Bonaparte; Peter Hicks, Storico, Fondation Napoléon; Chantal Prévot, Storica, Fondation Napoleon; Christophe Beyeler, Conservatore capo Musée Napoléon Ier, Fontainebleau; Marco Pupillo, Curatore Museo Napoleonico di Roma; Marco Belpoliti, Scrittore; Lucia Miazzo, Restauratrice; Vittorio Lingiardi, Psicoanalista; Benedetto Luigi Compagnoni, Direttore Archivio di Stato Milano; Adriàn Almoguera, Storico dell’architettura; Giuseppe Massimo Battaglini, Storico.

Ariaferma

Gio 4_11 ore 21:00
Sab 6_11 ore 21:00
Dom 7_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Leonardo Di Costanzo
Attori: Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane, Salvatore Striano, Roberto De Francesco, Pietro Giuliano, Nicola Sechi, Leonardo Capuano, Antonio Buil Pueyo, Giovanni Vastarella, Francesca Ventriglia
Paese: Italia, Svizzera
Durata: 117 min


TRAMA
Un vecchio carcere ottocentesco, situato in una zona impervia e imprecisata del territorio italiano, è in dismissione. Per problemi burocratici i trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti con pochi agenti rimangono in attesa di nuove destinazioni. In un’atmosfera sospesa, le regole di separazione si allentano e tra gli uomini rimasti si intravedono nuove forme di relazioni.

CRITICA
Una continua, logorante tensione inesplosa, come nei migliori film di genere, va di pari passo con una straordinaria capacità di raccontare eventi e personaggi personaggi in maniera sfumata e senza paura della complessità. Con Ariaferma il regista Leonardo Di Costanzo parla del carcere, ma anche di tutti noi, di una vita dominata da gerarchie, divisioni e regole che vanno superate nel nome di una comprensione comune, e di una comune umanità. Volti e interpreti perfetti (Toni Servillo e Silvio Orlando protagonisti di una gara di bravura tutta in sottotono), e una scrittura complessa e intelligente che si traduce in immagini concretissime e quasi oniriche al tempo stesso. Uno dei film migliori di Venezia 2021, dove avrebbe meritato il concorso. (Federico Gironi - Comingsoon.it)