Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Mia e il leone bianco

Gio 31_01 ore 21:00
Sab 02_02 ore 21:00
Dom 03_02 ore 15:30, ore 18:00 e ore 21:00
Dom 10_02 ore 15:30

GENERE: Drammatico, Family
ANNO: 2018
REGIA: Gilles de Maistre
ATTORI: Daniah De Villiers, Mélanie Laurent, Langley Kirkwood, Ryan Mac Lennan, Lionel Newton, Tessa Jubber, Brandon Auret
PAESE: Francia
DURATA: 98 Min

TRAMA
Mia è solo una bambina quando stringe una straordinaria amicizia con Charlie, un leoncino bianco nato nell’allevamento di felini dei genitori in Sudafrica. Per anni, i due crescono insieme e condividono ogni cosa. Ormai quattordicenne, Mia scopre che il padre ha intenzione di vendere Charlie, divenuto uno splendido esemplare adulto, ad alcuni bracconieri senza scrupoli. Determinata a salvare il suo migliore amico, non ha altra scelta che scappare con lui per raggiungere la riserva naturale di Timbavati, dove il leone sarà protetto per sempre.

Il film è stato girato nel corso di 3 anni, permettendo alla protagonista e al cucciolo di leone di crescere e lavorare insieme. Estremamente coinvolgente ed emozionante, è una storia che, insegnando il rispetto per la Natura, toccherà il cuore di tutti.

CRITICA
Storia ecologica che ha il merito di sensibilizzare su una pratica di caccia deplorevole, Mia e il Leone Bianco non garantisce sempre il pathos adeguato, in sceneggiatura e interpreti. Nonostante questo, colpisce per il coraggio del regista Gilles De Maistre nel mettere in scena il rapporto tra la giovane protagonista e il leone bianco senza ricorrere a effetti digitali, con la consulenza di Kevin Richardson, zoologo esperto di animali selvaggi. Per tematiche e spavalderia realizzativa, il film riesce perciò ad avere una sua dignità. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it)

Summer (Leto)

Ven 01_02 ore 21:00
Cineforum
GENERE: Biografico, Musicale, Sentimentale
ANNO: 2018
REGIA: Kirill Serebrennikov
ATTORI: Teo Yoo, Irina Starshenbaum, Roman Bilyk
PAESE: Russia, Francia
DURATA: 126 Min

TRAMA
Leningrado, anni Ottanta. In barba alla censura della Russia Sovietica, Mike e la sua band hanno una passione sfrenata per il rock che arriva illegalmente dagli Stati Uniti. Un giorno d’estate, fra birre, chitarre e falò, Mike e sua moglie Natasha conoscono Viktor, musicista emergente. È un colpo di fulmine: Mike lo prende sotto la sua ala, mentre fra Viktor e Natasha nasce un delicato gioco di emozioni contrastanti. Kirill Serebrennikov ripercorre la storia di due band che hanno fatto la storia del rock russo, gli Zoopark e i Kino. Applaudito al Festival di Cannes, Summer è un film romantico che riporta l’incanto di un mondo sospeso, in cui una generazione piena di ideali si affacciava al mondo cercando, forse in modo naïf, di cambiarlo.

CRITICA
Tra tanti ingredienti mescolati alla perfezione, la vera protagonista di Summer è la musica. Le canzoni di Mike Naumenko e Viktor Coj invadono ogni scena, accompagnate da omaggi ai monumenti del rock occidentale, dai Beatles a Iggy Pop passando per David Bowie, Andy Warhol e Blondie, passione di Mike. Nonostante Roman Bilyk, nota pop star e responsabile del montaggio sonoro, abbia ammesso di essersi trovato in difficoltà a dover scegliere senza potersi confrontare col regista, la fluidità con cui la musica si intreccia con le immagini rende Summer un'opera rock vivida e coinvolgente.
Leto, la title track eseguita sulla spiaggia da Mike sulla spiaggia, è un inno alla bellezza, alla gioventù, all'amore, alla sensualità. Coerentemente con questa premessa, Kirill Serebrennikov mantiene un rispettoso distacco dai suoi personaggi permettendo loro di cercare la propria identità, lasciandoli liberi di essere in un regime oppressivo e soffocante che vorrebbe controllarli. Summer è un grido di libertà, ma anche un augurio nella speranza che nuovi Viktor Coj trovino la forza di far sentire la propria voce in un paese che ancora è ben lontano dall'essere libero. (movieplayer.it)

Degas | Passione e perfezione

Mar 29_01 ore 21:00
Mer 30_01 ore 21:00
Grande Arte
REGIA David Bickerstaff
GENERE: Documentario
PAESE: Gran Bretagna
ANNO: 2019
DURATA: 85 minuti.

Ballerine sinuose, interni di caffè, corse di cavalli, ritratti di famiglia, eleganti nudi femminili. Ricerca costante, studio dei maestri del passato, visite continue al Museo del Louvre.

In programma il 29 e 30 gennaio, DEGAS-PASSIONE E PERFEZIONE ci farà attraversare le sale del Fitzwilliam Museum di Cambridge, sede della più ampia collezione di Degas del Regno Unito, per spostarsi quindi a Parigi e in Italia, dove Degas trascorse gli anni della formazione e dove ebbe modo di ricongiungersi anche col nonno paterno, René Hilaire De Gas, trasferitosi a Napoli a seguito della Rivoluzione francese.

Il film evento offrirà una visione unica sulla vita personale e creativa di Degas, indagando la sua relazione con il movimento impressionista, la sua fascinazione per la danza e i problemi di vista che lo attanagliarono sin dagli anni novanta. Gli spettatori scopriranno così la storia della sua ossessiva ricerca della perfezione attraverso la sperimentazione di nuove tecniche e lo studio dei maestri del passato, tra cui artisti del Rinascimento italiano e pittori contemporanei come Ingres e Delacroix. Uno studio che cominciò sin dal suo personale Grand Tour in Italia e che si sviluppò anno dopo anno grazie alle continue frequentazione di gallerie e musei parigini, primo tra tutti il Louvre.

Come spiega lo storico francese Daniel Halévy, Edgar Degas (1834-1917) era un lavoratore indefesso e quasi sempre insoddisfatto che teneva la maggior parte delle sue opere nascoste in scatole: le estraeva solo quando era costretto a venderle per vivere. Degas, che gli amici descrivevano come un uomo brillante capace di sprigionare allegria ma anche terrore in chi gli stava vicino, era un artista interessato più al processo artistico in sé che al risultato finale, tanto da essere noto per l’ossessiva rielaborazione delle opere. Una mania che, in alcune occasioni, lo spinse persino a chiedere ai committenti di riavere i suoi quadri per poterli ulteriormente ritoccare anche dopo averli consegnati.

Per raccontare il quotidiano che tanto lo colpiva -la vita nei caffè parigini (dal celebre Café Guerbois al Nouvelle Athènes), le corse di cavalli, i ritratti di famiglia, i nudi femminili- Degas non si limitò alla pittura ma realizzò anche numerose statue, prediligendo però la cera o l’argilla: sosteneva di non poter lasciare nulla dietro di sé in bronzo perché “il metallo era per l’eternità”. Il mercante d’arte Ambroise Vollard raccontò come un giorno Degas gli avesse mostrato una ballerina che aveva ritoccato per la ventesima volta esclamando: “Non scambierei nemmeno con un secchio d’oro il piacere che sento nel distruggerla e nel ricominciare da capo“.

Alla morte di Degas, nel 1917, più di 150 sculture in cera, argilla e plastilina furono trovate nel suo studio, molte delle quali conservate proprio al Fitzwilliam Museum. Saranno queste sculture, assieme allo studio di alcuni dei suoi quadri più celebri, ai racconti di chi gli stava vicino e alle sue stesse lettere a rivelare la complessa interiorità di uno degli artisti più influenti e amati dell’impressionismo.


Non ci resta che il crimine

Gio 24_01 ore 21:00
Sab 26_01 ore 21:00
Dom 27_01 ore 18:00 e ore 21:00

GENERE: Commedia
ANNO: 2019
REGIA: Massimiliano Bruno
ATTORI: Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Massimiliano Bruno, Daniele Trombetti, Daniele Blando, Emanuel Bevilacqua, Sara Baccarini, Lorenzo Lucchi
PAESE: Italia
DURATA: 102 Min

 TRAMA
E se improvvisamente, per destino o per caso, vi ritrovaste negli anni’80? E’ quello che succede a tre improbabili amici che hanno fatto dell’arte di arrangiarsi uno stile di vita. Siamo a Roma nel 2018 e tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo, decidono di organizzare un "Tour Criminale" di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. L’idea è di Moreno e, senza dubbio, sarà una miniera di soldi. Abiti d’epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta…sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati nel 1982 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con Renatino, capo della Banda che all’epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. Come fare per tornare indietro? I tre amici vorrebbero infatti ritornare al futuro senza rinunciare alla ghiotta occasione di fare un po’ di soldi con le scommesse, come suggerisce Moreno. Potrebbero puntare su Giuseppe, che è un vero Wikipedia dei Mondiali ed un pozzo di scienza calcistica? Potrebbe forse aiutarli Gianfranco, il nerd della scuola che ha incredibilmente fatto fortuna? Oppure la svolta potrebbe arrivare dalla Donna del Boss, la dirompente e ambigua ballerina che rischia di sconvolgere l’equilibrio sentimentale di Sebastiano? Intrappolati dal loro stesso gioco, nessuno di loro avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una intricata quanto beffarda avventura criminale.

CRITICA
Aiutato da Nicola Guaglianone, che è uno degli autori della sceneggiatura, Massimiliano Bruno mescola i generi e accosta alla commedia il poliziesco, passando per il fantasy e citando Ritorno al futuro e Non ci resta che piangere. Il mix gli riesce bene, anche se il film prende quota pian piano e in misura maggiore quando subentra l'azione ed entra in scena un farabutto con il volto di Edoardo Leo. Si ride per la sua aggressività e per il contrasto che nasce fra uomini di oggi e di ieri, mentre si fa strada la consapevolezza che ieri si stava meglio. Ritmato e ben girato, Non ci resta che il crimine regala un personaggio tridimensionale a Gianmarco Tognazzi che passa con disinvoltura dalla risata al dramma, dalla goffaggine all'eroismo. (Carola Proto - Comingsoon.it)

1945

Ven 25_01 ore 21:00
Cineforum - Giornata della Memoria

GENERE: Drammatico
ANNO: 2017
REGIA: Ferenc Torok
ATTORI: Péter Rudolf, Eszter Nagy-Kalozy, Bence Tasnádi, Tamás Szabó Kimmel, Dóra Sztarenki, Ági Szirtes, Jozsef Szarvas
PAESE: Ungheria
DURATA: 91 Min


TRAMA
Nell'estate del 1945, durante i preparativi di un matrimonio in un villaggio ungherese. Arpad, figlio dell'influente segretario comunale Istvan Szentes, sta per sposare Kisrozsi, fidanzata del suo amico Jancsi. Tutti credono che Jancsi sia stato ucciso. Ma quando due misteriosi stranieri vestiti in nero, arrivano al villaggio, portando con se delle casse di legno, la vita del villaggio in poche ore cambierà del tutto.

CRITICA
L'Ungheria torna a parlare di Olocausto, nonostante o proprio per una deriva politica interna molto preoccupante e molto smemorata. 1945 disegna con senso geometrico preciso e un'atmosfera da punizione divina l'arrivo in un piccolo paesino di due ebrei ortodossi, i primi dopo i rastrellamenti di alcuni anni prima. L'occasione scatena gli abitanti del luogo, con i loro sensi di colpa e le loro paure per aver approfittato biecamente dei beni dei deportati. Potente e originale sguardo su una piccola realtà rappresentativa delle piccolezze umane e della dimensione globale della tragedia della Shoah. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Mathera - L'ascolto dei sassi

Mar 22_01 ore 21:00
Mer 23_01 ore 21:00

REGIA: Francesco Invernizzi
PAESE: USA
ANNO: 2018
DURATA: 90 Minuti

BIGLIETTI
intero: 10,00 €
ridotto 8,00 €  per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)
L’ascolto dei sassi
“Mettetevi in ascolto e i muri vi racconteranno la storia”
Antonio Acito, architetto

Matera è un messaggio per tutto il Mediterraneo, per tutti i paesi del mondo, per tutti i villaggi, per il recupero di tutti i luoghi abbandonati. È un messaggio per l’Europa intera”
Pietro Laureano, storico dell’arte

Mathera è un film documentario dedicato alla Capitale della Cultura 2019. Voci autorevoli del mondo della storia dell’arte e dell’architettura si alternano alle testimonianze di chi ha scelto di vivere nei Sassi o di lavorarci. Ne emerge un quadro struggente, di una città che è una delle più antiche del mondo ancora abitate e che – oggi più che mai – continua a incantare e attrarre turisti da tutto il mondo.

Nell’arco della giornata, tra l’alba lucana che bagna di luce la cascata di edifici verso la gravina e il tramonto che trasforma le corti in un presepe, le riprese ad 8K dal suolo e dal drone accompagnano lo spettatore in un viaggio indimenticabile tra cultura, arte e storia. Un’esperienza che porta alla riflessione di quanto il passato sia un’esperienza di cui fare tesoro per incoraggiare a guardare il futuro in un’ottica di rispetto e sostenibilità.

Girl

Ven 18_01 ore 21:00
Cineforum
GENERE: Drammatico
ANNO: 2018
REGIA: Lukas Dhont
ATTORI: Victor Polster, Arieh Worthalter, Katelijne Damen, Oliver Bodart, Valentijn Dhaenens, Tijmen Govaerts, Magali Elali, Alice de Broqueville, Alexia Depicker
PAESE: Belgio
DURATA: 105 Min

TRAMA
Film rivelazione  al Festival di Cannes 2018, con lunghe code alle proiezioni e ben quattro premi ottenuti, Girl è stato uno dei casi cinematografici della stagione. Protagonista del film è Lara, adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il film segna il clamoroso debutto alla regia del ventisettenne Lukas Dhont (premiato con la Caméra d’Or), nonché l’esordio a dir poco sensazionale del giovanissimo protagonista Victor Polster, premiato come Miglior attore al Certain Regard.

CRITICA
Sorpresa dello scorso Festival di Cannes, è un film doloroso quanto l'adolescenza vista con lo sgomento di chi, un ragazzo in cura ormonale per cambiare sesso, vede il suo corpo cedere sotto la pressione di una duplice volontà: quella di vivere con il genere che desidera e quella di primeggiare nella danza. Uno sforzo enorme che lo spettatore vive con trasporto, in uno degli esordi più interessanti dell'anno, capace di raccontare tematiche molto attuali con intelligenza e rigore. Straordinario il giovanissimo protagonista, Victor Polster. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità

Gio 17_01 ore 21:00
Sab 19_01 ore 21:00
Dom 20_01 ore 15:30, ore 18:00 e ore 21:00
GENERE: Biografico, Drammatico
ANNO: 2018
REGIA: Julian Schnabel
ATTORI: Willem Dafoe, Oscar Isaac, Mads Mikkelsen, Rupert Friend, Mathieu Amalric, Niels Arestrup, Stella Schnabel, Patrick Chesnais
PAESE: Gran Bretagna, Francia, USA
DURATA: 110 Min
TRAMA
22 anni dopo Basquiat, Julian Schnabel, regista di Prima che sia notte e Lo scafandro e la farfalla, torna a parlarci della grande arte e lo fa portando al cinema gli ultimi, tormentati anni di Vincent Van Gogh. Il genio “maledetto” di Vincent Van Gogh raccontato attraverso gli occhi di un artista contemporaneo, con la collaborazione di Jean-Claude Carriere per la sceneggiatura. Ad interpretare l’irrequieto pittore olandese Willem Dafoe, premiato alla Mostra d’arte Cinematografica di Venezia con la Coppa Volpi per il Miglior attore.
Dal burrascoso rapporto con Gauguin a quello viscerale con il fratello, fino al misterioso colpo di pistola che gli ha tolto la vita a soli 37 anni. Tra conflitti esterni e solitudine, un periodo frenetico e molto produttivo che ha portato alla creazione di capolavori che hanno fatto la storia dell’arte e che continuano ad incantare il mondo intero. Un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.

CRITICA
Più che la biografia e i fatti, è la forma a interessare Schnabel, l’intensità febbrile del gesto artistico, il tratto nervoso e tendente all’astratto della pennellata, la visione del mondo e della realtà di un genio tormentato. Cerca di restituire col cinema quella mente e quella pittura, e ci riesce, rimanendo però in superficie. Il suo film non riesce a catturare l'essenza profonda dell'uomo e dell'artista, e finisce col risultare vagamente manierista. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

La donna elettrica

Gio 10_01 ore 21:00
Sab 12_01 ore 21:00
Dom 13_01 ore 18:00 e ore 21:00

GENERE: Commedia
ANNO: 2018
REGIA: Benedikt Erlingsson
ATTORI: Halldóra Geirharðsdóttir, Jóhann Sigurðarson, David Thor Jonsson, Magnús Trygvason Eliasen, Omar Gudjonsson, Jörundur Ragnarsson
PAESE: Islanda, Francia, Ucraina
DURATA: 101 Min
DISTRIBUZIONE: Teodora Film

TRAMA
La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande… Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.

CRITICA
Un po' commedia, un po' eco-thriller, un po' melodramma trattenuto, quello di Benedikt Erlingsson, sceneggiatore e regista, è un film stratificato ma mai pomposo, scanzonato eppure complesso. Al centro di tutto, più che la brava protagonista (un'icona della recitazione islandese), la Natura e il suo dominio, le sue priorità, e la voglia di raccontare un mondo dove la generosità e l'altruismo sono ancora possibili. Notevole l'intuizione di far apparire in scena a più riprese i musicisti che hanno scritto e suonano "live" la colonna sonora. (Federico Gironi - Comingsoon.it)