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Caro Evan Hansen

Dom 02_01 ore 15:00
Lun 03_01 ore 21:00
Gio 06_01 ore 18:00

Genere: Drammatico, Musicale
Anno: 2021
Regia: Stephen Chbosky
Attori: Ben Platt, Kaitlyn Dever, Amandla Stenberg, Nik Dodani, Colton Ryan, Danny Pino, Julianne Moore, Amy Adams, DeMarius Copes, Liz Kate, Isaac Powell, Avery Bederman, Gerald Caesar, Tommy Kane, Marvin Leon, Mariana Alvarez, Swift Rice
Paese: USA
Durata: 137 min

SINOSSI
Lo spettacolo di Broadway che ha emozionato una generazione diventa un’appassionante evento cinematografico: dopo aver vinto Tony, Grammy ed Emmy, Ben Platt torna a vestire i panni dell’ansioso e solitario studente liceale che vive le sfide di comprendere sé stesso e riuscire a integrarsi nella confusione e nella crudeltà di un’epoca travolta dai social media.
Diretto dall’acclamato regista Stephen Chbosky (Noi Siamo Infinito - The Perks of Being A Wallflower, Wonder), il film è stato scritto per il grande schermo dall’autore dello spettacolo, già vincitore del Tony Award, Steven Levenson, con musiche e testi realizzati dal duo vincitore di premio Oscar®, Grammy e Tony, Benj Pasek & Justin Paul (La La Land, The Greatest Showman).
Ad animare “Caro Evan Hansen” le canzoni vincitrici del Grammy, inclusi i brani simbolo “You Will Be Found,” “Waving Through a Window,” “For Forever” e “Words Fail,” e le interpretazioni della sei volte candidata all’Oscar® Amy Adams e della vincitrice del Premio Oscar® Julianne Moore, oltre a Kaitlyn Dever (La Rivincita delle Sfigate - Booksmart), Amandla Stenberg (Il Coraggio della Verità - The Hate U Give), Colton Ryan (su Apple TV+ con Little Voice), Nik Dodani (su Netflix con Atypical), DeMarius Copes (a Broadway con Mean Girls) e Danny Pino (su NBC per Law & Order: Unità Speciale).


West Side Story

Gio 30_12 ore 21:00
Sab 01_01 ore 18:00 e ore 21:15
Dom 02_01 ore 18:00 e ore 21:15

Genere: Musicale, Drammatico, Sentimentale
Anno: 2021
Regia: Steven Spielberg
Attori: Ansel Elgort, Rachel Zegler, Maddie Ziegler, Rita Moreno, Corey Stoll, Brian d'Arcy James, Ana Isabelle, Reginald L. Barnes, Mike Faist, David Alvarez, Jamila Velazquez, Sean Jones, Patrick Higgins, Ben Cook, Ricardo Zayas
Paese: USA
Durata: 156 min


TRAMA
Sullo sfondo di guerriglie tra due band rivali, i Jets di New York e gli Sharks di Porto Rico, nasce una storia d'amore tra due dei loro componenti. Una rivisitazione del celebre Romeo e Giulietta.

CRITICA
Steven Spielberg e il suo primo musical, che primo in realtà non è, dato che l'americano è uno che con il movimento delle immagini e dei personaggi ha sempre creato una musica, una danza. Spielberg respira cinema come noi respiriamo aria, lo padroneggia alla perfezione; è capace di farti andare giù di tutto, pure un genere che non ti piace; se poi ti piace pure il genere, sei fregato. Il paradosso, se di paradosso possiamo parlare, è che in fin dei conti per lui è tutto fin troppo facile, e l'impressione è che qui e lì abbia quasi perso un po' di concentrazione, e si sia lasciato prendere la mano. Perché tanto sapeva benissimo che gli bastava pochissimo per riprenderti per il bavero, lasciarti col la bocca un po' aperta e gli occhi umidi. Lo sai anche tu, e questa cosa ti secca un po', e il film a tratti ti stucca il palato magari, però stai lì lo stesso. Partecipi. Guardi. Non hai scelta. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

House of Gucci

 Gio 23_12 ore 21:00
Sab 25_12 ore 18:00 e ore 21:15
Dom 26_12  ore 18:00 e ore 21:15
Mer 29_12 ore 21:00

Genere: Thriller, Drammatico, Biografico
Anno: 2021
Regia: Ridley Scott
Attori: Lady Gaga, Adam Driver, Al Pacino, Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek, Jack Huston, Camille Cottin, Madalina Ghenea, Reeve Carney, Youssef Kerkour, Vincent Riotta, Andrea Piedimonte
Paese: USA
Durata: 157 min

TRAMA
House of Gucci è ispirato alla sconvolgente storia vera della famiglia che ha fondato Gucci. La casa di alta moda italiana diventata famosa in tutto il mondo. Il film racconta tre generazioni di Gucci attraverso tre decenni. Potere, Creatività, Ambizione, Tradimento, Vendetta e un omicidio. Tutto per il controllo della Maison che portava il nome della loro famiglia.

CRITICA

Non si guarda House of Gucci per capire cosa sia successo tra le lussuose mura della famiglia Gucci e come abbiano fatto a collassare i singoli componenti del brand di fama mondiale che da anni non appartiene più ai consanguinei del fondatore. Per questo tipo di approfondimento, documentari e programmi TV hanno analizzato tutte le sfumature possibili intervistando persino Patrizia Reggiani, unica rimasta in vita dopo aver scontato 26 anni di carcere. Il film di Ridley Scott lo si guarda con divertimento per la pesante patina americana che avvolge l'intera storia, narrativamente e visivamente.(Antonio Bracco - Comingsoon.it)

Don't look up

Ven 17_12 ore 21:00
Sab 18_12 ore 21:00
Dom 19_12 ore 18:00 e ore 21:15
Mar 21_12 ore 21:00
Mer 22_12 ore 21:00

Genere: Commedia
Anno: 2021
Regia: Adam McKay
Attori: Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Rob Morgan, Jonah Hill, Mark Rylance, Meryl Streep, Tyler Perry, Timothée Chalamet, Ariana Grande, Ron Perlman, Himesh Patel, Melanie Lynskey, Michael Chiklis, Tomer Sisley, Cate Blanchett
Paese: USA
Durata: 145 min

TRAMA
Una coppia di astronomi, la studentessa Kate Dibiasky e il professor Randall Mindy, scoprono che una cometa che si trova nel nostro sistema solare è in rotta di collisione con la Terra, ma incredibilmente nessuno sembra preoccuparsi per la minaccia che grava sul pianeta.

CRITICA
Don't Panic, l'umanità sta solo per neutralizzarsi. Una satira apocalittica è possibile, con la tensione di un film catastrofico e la credibilità di una storia che mette in primo piano nervi scoperti della nostra società, come la crisi ambientale. Adam McKay ci ha abituato a scherzare, ma neanche troppo, su tematiche molto serie. Qui realizza una spassosa commedia dal cast all star, pronta senza paura ad eruttare da ogni parte, con sana incoscienza e godimento per lo spettatore. Che ansia, ma anche che divertimento. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Nowhere Special

Gio 9_12 ore 21:00
Sab 11_12 ore 21:00
Dom 12_12 ore 18:00 e ore 21:00
15_12 ore 21:00 in lingua originale con sottotitoli in italiano
16_12 ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Uberto Pasolini
Attori: James Norton, Michael Lamont, Chris Corrigan, Valene Kane, Louise Mathews, Keith McErlean, Eileen O'Higgins, Rhoda Ofori-Attah
Paese: Italia, Romania, Gran Bretagna
Durata: 96 min


TRAMA
John, un lavavetri di trentacinque anni, dedica la vita a crescere il figlio di quattro anni, Michael, poiché la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita.
La loro è una vita semplice, fatta di rituali quotidiani universali, una vita di completa dedizione e amore innocente che mostra la forza della loro relazione.

John ha però davanti a sé pochi mesi di vita. Poiché non ha una famiglia a cui rivolgersi, trascorrerà̀ i giorni che gli restano a cercarne una nuova, perfetta, a cui dare in adozione Michael, provando a proteggere il suo bambino dalla terribile realtà.

NOTE DEL REGISTA
Ho desiderato fare questo film da quando ho letto la storia di un padre malato terminale che ha cercato di trovare una nuova famiglia a cui affidare il figlio prima di morire . Malgrado la situazione in cui si trovano i protagonisti sia molto drammatica, a livello di scrittura la decisione è stata di affrontare la storia in modo molto sottile , discreto, evitando il più possibile il melodramma e il sentimentalismo . Questo approccio si riflette anche nello stile filmico che abbiamo adottato, diretto e privo di deconcentranti infiorettature stilistiche . I movimenti della macchina da presa di Marius Panduru sono stati concepiti come flui di e leggeri , arrivando in determinati casi a riflettere il punto di vista del bambino.
Sul piano della regia del film la sfida principale è stata quella di lavorare con un bambino molto piccolo e creare a livello visivo un rapporto padre - figlio credibile e toccante . Fortunat amente , abbiamo trovato nel giovanissimo Daniel Lamont, che all'epoca delle riprese aveva quattro anni, un attore nato, straordinariamente consapevole e sensibile , e in James Norton un interprete molto generoso, felice di dedicare, ben prima dell'inizio delle riprese, intere giornate alla creazione di un legame con il bambino e di sostenere e guidare Daniel attraverso quella che per qualunque bambino sarebbe stata un'esperienza intensa e a tratti sconcertante. Uberto Pasolini

I’m your man

Ven 10_12 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Commedia, Sentimentale, Fantascienza 
Anno: 2021 
Regia: Maria Schrader 
Attori: Maren Eggert, Dan Stevens, Sandra Hüller, Hans Löw, Wolfgang Hübsch, Annika Meier, Falilou Seck, Jürgen Tarrach, Henriette Richter-Röhl, Monika Oschek, Inga Busch 
Paese: Germania
Durata: 105 min


TRAMA
I'm Your Man è ambientato a Berlino in un futuro prossimo e racconta la storia di Alma, una scienziata del Pergamon Museum che prende parte a un esperimento. Pur di ottenere i fondi per finanziare le sue ricerche, la donna accetta di partecipare a uno studio, che la vedrebbe trascorrere tre settimane in compagnia di un robot androide, Tom.
L'umanoide è stato progettato per adeguarsi al carattere di chi ha intorno, in questo caso Alma, e alle sue necessità fino a renderla felice. Durante la convivenza con Tom, la scienziata si renderà conto che il robot si presta a essere un compagno di vita ideale.

CRITICA
Una commedia sentimentale sorprendente mai banale o smaccatamente divertente, che partendo da un tema tipico del cinema di fantascienza affronta in maniera naturale e realistica, coi suoi ottimi protagonisti, una serie di tematiche della nostra epoca, come la solitudine e la paura d'amare. Un racconto morale agrodolce dal punto di vista femminile, da cui gli uomini potrebbero trarre ottimi insegnamenti. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)

La val che urla

Mar 7_12 ore 21:00
Mer 8_12 ore 18:00 e ore 21:00


Regia: Lucia Zanettin
Attori: Piergiorgio Piccoli, Guenda Goria, Diego Carli, Fiammetta Nena, Luca Zanfron
Genere: Noir 
Paese: Italia
Anno: 2019
Durata: 106 minuti

 
TRAMA
Lorenzo è un ingegnere cinquantenne, che in seguito alla perdita del lavoro, fugge dalla città e ritorna nei luoghi conosciuti da bambino. L’ambiente è quello di un piccolo paese di montagna circondato da una natura selvaggia, dove la neve condiziona il succedersi degli avvenimenti… Un’atmosfera claustrofobica dove segrete colpe del passato si intrecciano con le responsabilità del presente. Un noir dalle tinte fosche, sospeso nell’oscurità degli spazi e dell’anima.

SCHEDA
Qualche dato interessante: 18 mesi complessivi di lavorazione, 45 giorni di riprese, 23 location, 2.289 clip video registrate, 1.3TB di girato, 42 persone coinvolte tra attori e comparse, 5 voci fuori campo, 1 operatore drone, 3 cani  ed il cervo Massimino.
Si tratta di un film noir, dalle tinte fosche, ambientato in un piccolo paese di montagna, dove si svolgerà l’intera vicenda.
Il protagonista, è un ingegnere cinquantenne che in seguito alla perdita del lavoro, fugge dalla città e ritorna nei luoghi conosciuti da bambino, per cercare un momento di serenità, ma viene, invece, coinvolto in una sequenza di omicidi che si scopriranno essere legati ad avvenimenti della sua infanzia.
L’atmosfera cupa di una valle montana, circondata da una natura selvaggia, lontana dai circuiti turistici, s’intreccia con un ambiente claustrofobico, dove la neve condiziona il succedersi degli avvenimenti, fino al colpo di scena finale, dove si comprenderà che spesso le cose non sono come sembrano.

Per tutta la vita

Gio 2_12 ore 21:00
Sab 4_12 ore 21:00
Dom 5_12 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia
Anno: 2021
Regia: Paolo Costella
Attori: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi, Fabio Volo, Euridice Axen, Edoardo Brandi, Ivana Monti, Renato Scarpa, Pamela Villoresi
Paese: Italia
Durata: 101 min

TRAMA

“Finché morte non vi separi...” E se invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il prete che vi ha sposato non era un vero prete? Se vi capitasse di dover dire di nuovo ‘sì’, dopo anni dalla prima volta, come vi comportereste? È quello che succede a tante coppie che scoprono di non essere mai state sposate. Quattro, in particolare, sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo con maggiore interesse, con la tensione che cresce mano a mano che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si avvicina. Il secondo fatidico ‘sì’ segnerà per tutti l’inizio di una nuova vita.

CRITICA
Aiutato nella sceneggiatura anche da Paolo Genovese, con cui aveva scritto Perfetti sconosciuti, Paolo Costella parte da una premessa molto stuzzicante per raccontare quattro coppie il cui matrimonio è stato annullato e che si domandano se convolerebbero nuovamente a nozze. Il regista non sceglie la strada del divertimento né del cinismo, ma pratica un cinema della dolcezza, cogliendo nel segno quando mostra il dolore di una donna che deve scegliere tra maternità e carriera o le lacrime di un uomo che sta perdendo la compagna di una vita, ma non risultando abbastanza incisivo quando evita, forse volutamente, rabbiosi contasti. Il cast è notevole e, grazie ai personaggi più a fuoco, spiccano Claudia Pandolfi, Filippo Nigro, Fabio Volo e Carolina Crescentini. (Carola Proto - Comingsoon.it)

L'uomo che vendette la sua pelle

Ven 3_12 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Kaouther Ben Hania
Attori: Yahya Mahayni, Koen De Bouw, Monica Bellucci, Dea Liane, Darina Al Joundi, Christian Vadim, Wim Delvoye, Saad Lostan
Paese: Tunisia, Francia, Belgio, Germania, Svezia, Turchia
Durata: 104 min

TRAMA
Sam Ali, un giovane siriano sensibile e impulsivo, fugge dalla guerra lasciando il suo paese per il Libano. Per poter arrivare in Europa e vivere con l’amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più intriganti e sulfurei del mondo. Trasformando il proprio corpo in una prestigiosa opera d’arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe non significare la libertà.

CRITICA
In L’uomo che vendette la sua pelle di Kaouther Ben Hania l’opera d’arte si fa politica, provocazione. È il corpo stesso che diventa terreno fertile per disegnare, tatuare, dipingere. E il disegno in questione è un visto Schengen, realizzato sulla schiena di un giovane siriano scappato in Libano, che non sa come arrivare in Europa per rincontrare la sua amata. Si mette nelle mani di un artista americano, che gli chiede la sua “pelle” in cambio di una nuova vita nel Vecchio Continente. Si torna a The Square di Ruben Östlund, a quel quadrato disegnato su una piazza in cui “tutti hanno gli stessi diritti e doveri”. La volontà era di sensibilizzare lo spettatore sulla fiducia e sull’altruismo. (www.cinematografo.it)

Il bambino nascosto

Gio 25_11 ore 21
Sab 27_11 ore 21:00
Dom 28_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Roberto Andò
Attori: Silvio Orlando, Giuseppe Pirozzi, Lino Musella, Imma Villa, Salvatore Striano, Roberto Herlitzka, Tonino Taiuti, Alfonso Postiglione, Claudio Di Palma, Sergio Basile, Enzo Casertano, Francesco Di Leva, Gianfelice Imparato
Paese: Italia
Durata: 110 min

TRAMA
Gabriele Santoro vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. “Il maestro”– così lo chiamano nel quartiere - se ne accorgerà solo a tarda sera. Quando accade, riconoscerà nell’intruso, Ciro, un bambino che abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo. Interrogato sul perché della sua fuga Ciro non parla. Nonostante questo, il maestro, d’istinto, decide di nasconderlo in casa, ingaggiando una singolare, e tenace, sfida ai nemici di Ciro. Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e che, come accade a chi ha dovuto negare presto la propria infanzia, Ciro ignora l’alfabeto dei sentimenti. Silenzioso, colto, solitario, il maestro di pianoforte è uomo di passioni nascoste, segrete. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino che si è sottratto a un destino già scritto. Una partita rischiosa in cui, dopo una iniziale esitazione, Gabriele Santoro si getta senza freni.

CRITICA
Un professore solitario e un bambino che si nasconde da una vendetta, oltre che addirittura dai genitori. Un dialogo fra universi lontani, socialmente e anagraficamente, ma che vivono uno accanto all'altro. Una delle particolarità del terzo protagonista del giallo dolente di Andò: Napoli, e in particolare il suo centro. Un racconto garbato e senza esibizionismo, un gioco a nascondino fra la città e due suoi abitanti che si trovano alleati e si scoprono complici emotivi. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Pompei. Eros e Mito

Mar 30_11 ore 21:00
Mer 1_12 ore 21:00
Grande Arte

Genere: Documentario
Anno: 2021
Regia:Pappi Corsicato
Attori: Isabella Rossellini
Paese: Italia
Durata: 90 min
Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

Con quattro milioni di visitatori all’anno provenienti da ogni parte del globo, Pompei è il sito archeologico più famoso al mondo, un luogo unico, una città perduta e ritrovata, animata nel corso dei secoli da passioni violente e dotata di un estro e una vitalità straordinari. I giochi di potere, i legami amorosi, l’ambizione smodata e il genio creativo si percepivano per le strade, si respiravano nei templi e si possono ammirare ancora oggi negli affreschi, nelle rovine, nei reperti sopravvissuti alla drammatica eruzione del 79 d.C.

In uscita al cinema solo il 30 novembre e 1 dicembre, POMPEI. EROS E MITO è diretto dal poliedrico Pappi Corsicato, che di recente ha firmato anche il documentario dedicato a Julian Schnabel. Prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, POMPEI. EROS E MITO è un viaggio che ci guida indietro nel tempo di duemila anni. Vengono messi a nudo i miti e i personaggi che hanno contribuito a rendere immortale questo sito archeologico unico al mondo che l’UNESCO ha inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna nella celebre Villa dei Misteri al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte gladiatorie sino alla disperata ricerca dell’immortalità di Poppea Sabina (seconda moglie dell’imperatore Nerone), il docu-film metterà in scena e analizzerà anche i lati meno noti e più segreti della città. Gli stessi che nel XVIII secolo portarono la Chiesa Cattolica a nascondere alcuni dei reperti più scandalosi e scabrosi recuperati duranti gli scavi.
A condurci attraverso le strade di Pompei sarà una narratrice d’eccezione: la pluripremiata Isabella Rossellini. La sua presenza e la sua voce accompagneranno gli spettatori in un percorso elegante e serrato che mostrerà come i miti e le opere ritrovate abbiano ammaliato e influenzato artisti come Pablo Picasso e Wolfgang Amadeus Mozart. Arricchiscono il percorso tra storia e arte anche le rievocazioni dei miti in chiave contemporanea ideate da Pappi Corsicato: Bacco, Arianna, Teseo, Leda, solo per citarne alcuni, indossano abiti moderni e sono sospesi in un tempo che appartiene sia al passato che al presente, per mostrare quanto l’eredità di Pompei sia ancor oggi una continua fonte di ispirazione artistica.
Era il 1748 quando re Carlo III di Borbone promosse i primi scavi ufficiali a Pompei a seguito dei primi ritrovamenti della vicina Ercolano. Fu da quel momento che cominciarono a riemergere con sempre maggior chiarezza i dettagli della catastrofe del 79 d.C., anno in cui il Vesuvio seppellì intere città, tra cui Pompei ed Ercolano, e tutto il territorio circostante. Nel corso degli scavi di Pompei sono stati rinvenuti tesori, statue, affreschi, mosaici, reperti di vita quotidiana, ma anche ville e abitazioni private che ancor oggi ci raccontano la vita di una città vivace, con giardini, fontane e imponenti apparati decorativi. Sarà lungo queste antiche vie e grazie alle opere conservate al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che avremo modo di conoscere la vita degli abitanti di Pompei prima dell’eruzione. Attenzione particolare sarà dedicata al Gabinetto Segreto del MANN, istituito dai Borbone per custodire i reperti più “scandalosi” ed esplicitamente erotici.
Le storie che esploreremo sono quelle di uomini e donne di cui ci restano tracce concrete perché quando il flusso piroclastico ad altissima temperatura che investì Pompei ne provocò la morte istantanea per shock termico, i corpi delle vittime rimasero nella posizione in cui si trovavano lasciando la propria impronta dopo la decomposizione. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, poco più di un centinaio di calchi sono stati realizzati da queste impronte, ispirando poeti e artisti, tra cui lo stesso Roberto Rossellini, che dedicò alla scoperta di alcuni calchi una celebre scena del “Viaggio in Italia”.
Tra gli interventi del film quelli di Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 al 2020; Andrew Wallace-Hadrill, Professore Emerito di Studi Classici, Università di Cambridge; Catharine Edwards, Professore di Studi Classici e Storia Antica – Birkbeck, Università di Londra; Darius Arya, Direttore American Institute for Roman Culture; Ellen O’Gorman, Professore Associato di Studi Classici, Università di Bristol.

Blue bayou

 Ven 26_11 ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Justin Chon
Attori: Justin Chon, Alicia Vikander, Sydney Kowalske, Mark O'Brien, Linh-Dan Pham, Vondie Curtis-Hall, Emory Cohen, Martin Bats Bradford
Paese: USA
Durata:119 min


TRAMA
Antonio ha origini coreane, ma essendo stato adottato da bambino, è cresciuto nella bayou della Louisiana. È sposato con Kathy, l’amore della sua vita, e si prende cura della figlia di lei, Jessie, come se fosse sua. Nonostante l’uomo lavori duramente per dare una vita migliore alla sua famiglia, sembra non bastare e la lotta quotidiana per uno stile di vita decente diventa una vera e propria battaglia quando si ritrova a dover combattere con i fantasmi del proprio passato. Antonio, che si è sempre definito americano, sebbene sia nato altrove, rischia di essere deportato e allontanato non solo dal paese che definisce casa, ma anche dalla sua unica famiglia... 

Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2021 nella sezione Un Certain Regard.


Un anno con Salinger

Sab 20_11 ore 21:00
Dom 21_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Philippe Falardeau
Attori: Margaret Qualley, Sigourney Weaver, Douglas Booth, Seána Kerslake, Jonathan Dubsky, Colm Feore, Leni Parker, Yanic Truesdale
Paese: Canada, Irlanda
Durata: 101 min

TRAMA
New York, anni ’90: dopo aver lasciato gli studi di specializzazione universitaria per diventare scrittrice, Joanna viene assunta come assistente di Margaret, l’agente letteraria impassibile e un po’ rétro di J.D. Salinger. Il compito principale di Joanna è rispondere, con un messaggio formale dell’agenzia, alle migliaia di lettere inviate dagli ammiratori di Salinger. Ma leggendo le parole struggenti che arrivano da tutto il mondo, Joanna diventa sempre più riluttante a rispondere con la lettera impersonale dell’agenzia e d’impulso inizia a personalizzare le risposte. Tratto dall'omonimo romanzo di Joanna Rakoff

CRITICA
La versione colta di Il diavolo veste Prada, con il New Yorker, l'Algonquin e l'autore di "Il giovane Holden" al posto della moda, degli abiti e degli stilisti. Poteva essere insopportabile nel suo strizzare l'occhio allo spettatore amante di un certo mondo letterario, ma non è mai spocchioso né arrogante, ed è sempre sincero. E così, diventa una gradevole commedia, un riuscito racconto di formazione capace di toccare leggermente temi ampi e complessi senza voler strafare. In parte Sigourney Weaver e Margaret Qualley, spalleggiate da solidi comprimari (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Europa

Ven 19_11 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico, Thriller
Anno: 2021
Regia: Haider Rashid
Attori: Adam Ali, Svetla Yancheva, Mohamed Zouaoui, Michael Segal, Ivan Forlani, Ahmet Oztürk, Pietro Ciciriello
Paese: Italia
Durata: 75 min

TRAMA
Confine tra Bulgaria e Turchia: Kamal è un giovane iracheno che sta cercando di entrare in Europa a piedi, attraverso la “rotta balcanica”. È braccato dalla polizia bulgara e dai “Cacciatori di Migranti”. Kamal ha nello zaino un passaporto, alcune foto di famiglia, dei fogli con degli appunti e dei numeri di telefono per quando arriverà in Europa. Sperando che questo accada. Premiato con il Beatrice Sartori Award – Premio della critica indipendente a Cannes nella Quinzaine des Realisateurs 2021, il racconto straordinario di unastrenua lotta per la libertà e la vita.

CRITICA
Aderendo totalmente alla drammatica esperienza di un giovane immigrato iracheno, in fuga lungo la via balcanica, il film si propone come esperienza immersiva nello smarrimento, nella paura e nella violenza che segnano la vita di chi cerca rifugio in Europa.
Adottando una prospettiva che tiene in campo la prova fisica del protagonista e le situazioni estreme affrontate, il regista offre un punto di vista tanto morale quanto concreto su un dramma sociale che non si consuma nei dibattiti politici, ma nella sofferenza reale e nel degrado delle relazioni umane.

Carla - il film

Mar 16_11 ore 21:00
Mer 17_11 ore 21:00
Evento speciale

Genere: Biografico 
Anno: 2021 
Regia: Emanuele Imbucci 
Attori: Alessandra Mastronardi, Stefano Rossi Giordani, Valentina Romani Paese: Italia 
Durata: 100 min


TRAMA
Carla, film diretto da Emanuele Imbucci, racconta la storia di Carla Fracci (Alessandra Mastronardi) a partire dalla sua infanzia, vissuta nel pieno periodo bellico della Seconda guerra mondiale. Il destino della piccola Carla sembra già scritto, infatti già all'età di 10 anni la bambina viene sottoposta alle selezioni del Teatro alla Scala e, nonostante il suo aspetto gracile ed emaciato, viene ammessa. È la migliore tra le allieve e l'unica che riesce a tenere testa è Ginevra Andegari (Paola Calliari), esponente della Milano bene, con la quale la Fracci sarà inizialmente in competizione per poi stringere una forte amicizia, data dalle tante collaborazioni.
È il 1950 quando la Carla viene scelta dal regista Luchino Visconti (Lorenzo Lavia) per esibirsi nel balletto "Lo spettro della Rosa", performance che le vale la standing ovation della Scala. In quel momento Carla ha solo 19 anni ed è agli inizi di quella che sarà una trionfante carriera. Proprio in questa occasione incontra l'assistente di Visconti, Beppe Menegatti (Stefano Rossi Giordani), con cui poco dopo la ballerina si lega sentimentalmente per poi convolare a nozze nel 1964. La sua carriera nel frattempo ha spiccato il volo e Carla non si esibisce solo sui palchi d'Europa, ma in quelli di tutto il mondo, raggiungendo anche New York.
Quando rimane incinta sembra che il suo cammino professionale, secondo molti, sia destinato ad arrestarsi definitivamente, ma la Fracci, decisa a dimostrare che si può danzare anche dopo essere diventata madre, accetta la proposta dell'amico Rudolf Nureyev (Léo Dussollier) di mettere in scena alla Scala "Lo Schiaccianoci" di Čajkovskij. Nonostante sia ferma da un anno, nel 1970 sale sul palco accanto a Rudy per incantare di nuovo la platea..

Io sono Babbo Natale

Gio 11_11 ore 21:00
Sab 13_11 ore 21:00
Dom 14_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia
Anno: 2021
Regia: Edoardo Falcone
Attori: Marco Giallini, Gigi Proietti, Barbara Ronchi, Antonio Gerardi, Simone Colombari, Daniele Pecci, Alice Adamu, Lorenzo Gioielli, Fabrizio Giannini, Giorgia Salari, Massimo Vanni, Lucia Batassa, Gianni Franco, Stefano Scandaletti
Paese: Italia
Durata: 95 min



TRAMA
Io sono Babbo Natale è la storia di un ex detenuto di nome Ettore che conduce un'esistenza disperata, priva di stimoli e irrequieta.
Finito in prigione a causa di una rapina, l'uomo non ha mai tradito i suoi complici, tenendo i nomi per sé. I suoi legami familiari sono totalmente inesistenti, infatti dopo essersi lasciato con la sua compagna Laura, non hai mai conosciuto la figlia avuta da lei. La sua unica prospettiva per il futuro è quella di continuare a fare quello che ha sempre fatto: rubare.
È propri durante uno dei suoi furti che giunge nella dimora di Nicola (Gigi Proietti), un adorabile signore che non ha nulla di valore in casa sua. L'unica cosa importante che può dare a Ettore è un'informazione sulla sua identità: Nicola afferma di essere il vero Babbo Natale. Il rapinatore non crede alle parole dell'uomo che ha di fronte, ma ancora di più stenta a credere all'esistenza di Babbo Natale.

CRITICA
Io sono Babbo Natale è una storia semplice, dichiaratamente adatta ai bambini come ai genitori, che si poggia su interpretazioni piene di umanità, senza negare la ruvidezza di chi ha attraversato la vita e ne porta le scorie ogni giorno. Babbo Natale al cinema si ostina a esistere, e ogni tanto fa piacere averne conferma. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Nowhere special

Ven 18_11 ore 21:00
Evento speciale


Info evento su Acec Triveneta

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Uberto Pasolini
Attori: James Norton, Michael Lamont, Chris Corrigan, Valene Kane, Louise Mathews, Keith McErlean, Eileen O'Higgins, Rhoda Ofori-Attah
Paese: Italia, Romania, Gran Bretagna
Durata: 96 min


TRAMA
John, un lavavetri di trentacinque anni, dedica la vita a crescere il figlio di quattro anni, Michael, poiché la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita.
La loro è una vita semplice, fatta di rituali quotidiani universali, una vita di completa dedizione e amore innocente che mostra la forza della loro relazione.

John ha però davanti a sé pochi mesi di vita. Poiché non ha una famiglia a cui rivolgersi, trascorrerà̀ i giorni che gli restano a cercarne una nuova, perfetta, a cui dare in adozione Michael, provando a proteggere il suo bambino dalla terribile realtà.

NOTE DEL REGISTA

Ho desiderato fare questo film da quando ho letto la storia di un padre malato terminale che ha cercato di trovare una nuova famiglia a cui affidare il figlio prima di morire . Malgrado la situazione in cui si trovano i protagonisti sia molto drammatica, a livello di scrittura la decisione è stata di affrontare la storia in modo molto sottile , discreto, evitando il più possibile il melodramma e il sentimentalismo . Questo approccio si riflette anche nello stile filmico che abbiamo adottato, diretto e privo di deconcentranti infiorettature stilistiche . I movimenti della macchina da presa di Marius Panduru sono stati concepiti come flui di e leggeri , arrivando in determinati casi a riflettere il punto di vista del bambino.
Sul piano della regia del film la sfida principale è stata quella di lavorare con un bambino molto piccolo e creare a livello visivo un rapporto padre - figlio credibile e toccante . Fortunat amente , abbiamo trovato nel giovanissimo Daniel Lamont, che all'epoca delle riprese aveva quattro anni, un attore nato, straordinariamente consapevole e sensibile , e in James Norton un interprete molto generoso, felice di dedicare, ben prima dell'inizio delle riprese, intere giornate alla creazione di un legame con il bambino e di sostenere e guidare Daniel attraverso quella che per qualunque bambino sarebbe stata un'esperienza intensa e a tratti sconcertante. Uberto Pasolini

Il matrimonio di Rosa

Ven 12_11 ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Icíar Bollaín
Attori: Candela Peña, Sergi López, Nathalie Poza, Ramón Barea, Paula Usero, Xavi Giménez, Paloma Vidal, Lucín Poveda, María José Hipólito, María Maroto, Lucía Oca, José Arnau
Paese: Spagna
Durata: 97 min



TRAMA
Rosa ha un lavoro estenuante, un fratello ingombrante, un padre troppo presente, una sorella piuttosto sfuggente, una figlia che ritorna a casa sola e con due bambini e un fidanzato che riesce a vedere a stento. Troppo abituata a mettere sempre i bisogni degli altri prima dei suoi, Rosa sta per compiere 45 anni e la sua vita non solo è fuori controllo, ma è molto lontana dall’essere qualcosa che può definirsi “sua”.
Decide così di dare uno scossone alla propria vita e di afferrarne le redini, o almeno tentare di farlo. Quello che vuole veramente è realizzare il sogno di riaprire la vecchia sartoria della madre, ma, prima di farlo, Rosa vuole organizzare un matrimonio molto speciale: un matrimonio con sé stessa.
Senza rivelare a nessuno le proprie intenzioni Rosa convoca i fratelli e la figlia a Benicasim, il paese di origine della madre, come testimoni del suo “matrimonio”. Ma Rosa scoprirà presto che fratelli e figlia hanno altri piani e ognuno i propri problemi, e che cambiare la sua vita non sarà una facile impresa…

CRITICA
Il film è una commedia femminista, colorata e imprevedibile sull’importanza di amare sé stessi. Non è solo la rivincita di una donna che escogiterà un modo inedito per far sentire finalmente la propria voce, ma è anche una presa di coscienza che la porterà a mettere nuovamente sé stessa al centro della propria vita

Napoleone. Nel nome dell'arte

Mar 9_11 ore 21:00
Mer 10_11 ore 21:00
Grande Arte al cinema

Genere: Documentario
Anno: 2021
Regia: Giovanni Piscaglia
Attori: Jeremy Irons
Paese: Italia
Durata: 100 min
Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

SCHEDA

Durante “l’angosciosa deriva di Sant’Elena”, prima della morte, Napoleone pensava – leggiamo nelle memorie – che i posteri lo avrebbero ammirato non solo per le battaglie, ma per avere portato al popolo cultura e bellezza, creando la scuola pubblica e l’idea moderna di museo universale. È a partire da questo aspetto della sua esistenza che nasce NAPOLEONE. NEL NOME DELL’ARTE, un documentario con la guida eccezionale del Premio Oscar®  Jeremy Irons.

Scrittore mancato, lettore compulsivo, ammiratore dell’arte e della sua forza di comunicazione, Napoleone fu spinto alle sue imprese dalla brama di potere e di gloria, ma anche dal bisogno di conoscenza e dall’ambizione di associare la sua immagine alle grandi civiltà del passato. Durante le campagne militari, promosse ricerche, colossali furti di opere e scavi archeologici, soprattutto in Italia e in Egitto, da cui nacquero scoperte come quella della Stele di Rosetta e la fondazione dei primi musei pubblici del mondo: il Louvre di Parigi e, sul suo esempio, la Pinacoteca di Brera di Milano. Mente infaticabile, memoria prodigiosa, appassionato di ogni disciplina, Napoleone (1769-1821) trasformò il suo naturale senso di superiorità in istinto paterno: i cittadini dell’Impero erano per lui figli da educare, con i dipinti, le sculture, la musica, il teatro. Nei territori conquistati portò riforme scolastiche, rivoluzioni architettoniche e urbanistiche e un nuovo modo di intendere il classicismo: lo Stile Impero, di cui parte integrante è la figura del sovrano, effigiato in busti di marmo, monete e tabacchiere, oppure solo citato attraverso la celebre N. 

Punto di partenza del film è l’incoronazione di Napoleone a re d’Italia nel Duomo di Milano il 26 maggio 1805: un momento che sottolinea lo stringente legame col mondo greco-romano, con quello rinascimentale e persino con l’eredità longobarda, rappresentata dalla Corona Ferrea che Napoleone volle indossare al culmine della cerimonia. Inoltre, per la prima volta da allora, è stato fatto trascrivere, orchestrare ed eseguire in Duomo il Te Deum di Francesco Pollini, che fu composto e suonato per l’incoronazione e che è stato solo recentemente ritrovato dalla docente del Conservatorio di Milano Licia Sirch tra le carte dell’Archivio di Stato: nel film lo vediamo eseguito in prova generale presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e poi nella cattedrale di Milano dall’Orchestra Fondazione “I Pomeriggi Musicali”, diretta da Marco Pace, con il mezzosoprano Giuseppina Bridelli. Per l’occasione seguiremo anche il restauro del manto indossato quel giorno da Napoleone e degli oggetti cerimoniali che lo accompagnavano, preziosa opera di recupero legata al progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo.

Milano, scelta come prima capitale del regno d’Italia, città di forti simpatie napoleoniche, è luogo fondamentale del film. Dalla Biblioteca Nazionale Braidense – con il manoscritto autografo de Il cinque maggio di Manzoni e i volumi della Description de l’Egypte – alla Pinacoteca di Brera, uno dei fulcri della narrazione. Se infatti, a partire dalla campagna d’Italia, la penisola fu oggetto di meticolose spoliazioni di opere d’arte, è vero che con Brera venne fondato il primo “museo universale” italiano, un “piccolo Louvre” dove converge il meglio della produzione italiana. Se Milano fu centro di ricezione e smistamento di opere, Roma fu certamente luogo privilegiato di “estrazione”, nonché portale attraverso cui riconnettersi ai miti di Alessandro Magno, Augusto e Adriano. Dal Museo Pio Clementino e dai Musei Capitolini, il film racconta l’odissea delle opere partite per Parigi e tornate a casa, in silenzio, di notte, nel 1816, grazie all’impegno di Canova. Si tratta di alcune delle opere più importanti della tradizione occidentale: l’Apollo del Belvedere, il Laocoonte, il Galata morente e anche il Bruto capitolino, divenuto a Parigi icona di libertà repubblicana e lotta tirannicida e portato in trionfo nei cortei che celebravano la morte di Robespierre. Nelle sale del Louvre possiamo approfondire i criteri scientifici ed enciclopedici con cui era organizzata l’esposizione delle opere e ammirare l’incoronazione di Napoleone e Giuseppina di Beauharnais il 2 dicembre 1804, in Notre-Dame, opera monumentale di Jacques-Louis David. Una parentesi toscana conduce poi lo spettatore a San Miniato, luogo d’origine dei Bonaparte, e all’Isola d’Elba, dove i libri che l’Imperatore portò con sé nell’esilio permettono di parlare del suo amore ossessivo per la lettura, della sua memoria eccezionale. 

Per comprendere appieno la figura del Bonaparte, il film raccoglie gli interventi di: Luigi Mascilli Migliorini, Storico, Università di Napoli e Direttore della rivista italiana di studi napoleonici; Salvatore Settis, Archeologo, storico dell’arte e Presidente del Consiglio Scientifico del Louvre; James Bradburne, Direttore Pinacoteca di Brera; Ilaria Sgarbozza, Storica dell’arte; Ernesto Ferrero, Scrittore, autore del romanzo “N”, premio Strega 2000; Cynthia Saltzman, Storica dell’arte e scrittrice; Jean-Luc Martinez, Presidente-Direttore Museo del Louvre; Assem El-Dessouki, Storico dell’Egitto Moderno; Aude Semat, Dipartimento di Arte Egizia, Metropolitan Museum, New York; Alberto Antonio Banti, Storico, Università di Pisa; Charles Bonaparte, ultimo discendente della famiglia Bonaparte; Peter Hicks, Storico, Fondation Napoléon; Chantal Prévot, Storica, Fondation Napoleon; Christophe Beyeler, Conservatore capo Musée Napoléon Ier, Fontainebleau; Marco Pupillo, Curatore Museo Napoleonico di Roma; Marco Belpoliti, Scrittore; Lucia Miazzo, Restauratrice; Vittorio Lingiardi, Psicoanalista; Benedetto Luigi Compagnoni, Direttore Archivio di Stato Milano; Adriàn Almoguera, Storico dell’architettura; Giuseppe Massimo Battaglini, Storico.

Ariaferma

Gio 4_11 ore 21:00
Sab 6_11 ore 21:00
Dom 7_11 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Leonardo Di Costanzo
Attori: Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane, Salvatore Striano, Roberto De Francesco, Pietro Giuliano, Nicola Sechi, Leonardo Capuano, Antonio Buil Pueyo, Giovanni Vastarella, Francesca Ventriglia
Paese: Italia, Svizzera
Durata: 117 min


TRAMA
Un vecchio carcere ottocentesco, situato in una zona impervia e imprecisata del territorio italiano, è in dismissione. Per problemi burocratici i trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti con pochi agenti rimangono in attesa di nuove destinazioni. In un’atmosfera sospesa, le regole di separazione si allentano e tra gli uomini rimasti si intravedono nuove forme di relazioni.

CRITICA
Una continua, logorante tensione inesplosa, come nei migliori film di genere, va di pari passo con una straordinaria capacità di raccontare eventi e personaggi personaggi in maniera sfumata e senza paura della complessità. Con Ariaferma il regista Leonardo Di Costanzo parla del carcere, ma anche di tutti noi, di una vita dominata da gerarchie, divisioni e regole che vanno superate nel nome di una comprensione comune, e di una comune umanità. Volti e interpreti perfetti (Toni Servillo e Silvio Orlando protagonisti di una gara di bravura tutta in sottotono), e una scrittura complessa e intelligente che si traduce in immagini concretissime e quasi oniriche al tempo stesso. Uno dei film migliori di Venezia 2021, dove avrebbe meritato il concorso. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Figli del sole

Ven 5_11 ore 21:00
Venerdì d’essai

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Majid Majidi
Attori: Roohollah Zamani, Ali Nassirian, Javad Ezati, Tannaz Tabatabaei, Safar Mohammadi, Mohammad Mahdi Mousavifar, Shamila Shirzad, Abolfazl Shirzad, Mani Ghafouri
Paese: Iran
Durata: 99 min

TRAMA
FIGLI DEL SOLE è la storia del dodicenne ALI e dei suoi tre amici. Insieme, lavorano sodo per sopravvivere e sostenere le proprie famiglie, tra lavoretti in garage e piccoli reati per fare velocemente due soldi.

Con un colpo di scena quasi miracoloso, ad Ali viene affidata la responsabilità di recuperare un tesoro nascosto sottoterra. Il giovane quindi recluta la sua banda, ma per ottenere l’accesso al tunnel, i bambini dovranno prima iscriversi alla Sun School, un istituto di beneficenza volto a formare ragazzi di strada e bambini lavoratori, situato vicino al tesoro nascosto.

CRITICA
Figli del sole unisce i codici del cinema d’avventura a una profonda radicazione nel contesto sociale in cui è ambientato, presentato senza edulcorazioni o false prospettive illusorie. La ricerca del tesoro, che passa dallo scavare continuamente, è metaforicamente quel processo di emancipazione necessario a far diventare i più giovani gli artefici del nostro destino. Non a caso, è proprio la scuola il luogo eletto, l’unica speranza in una realtà in cui i genitori sono assenti e le (altre) istituzioni sembrano indifferenti al grido di dolore di chi non ha, e non avrà mai, la possibilità di diventare qualcuno. (madmass.it)

The last duel

Mer 27_10 ore 21:00 (in lingua originale 🇬🇧  con sottotitoli in italiano)
Sab 30_10 ore 21:00
Dom 31_10 ore 18:00 e ore 21:00
Lun 1_11 ore 18:00

Genere: Drammatico, Storico
Anno: 2021
Regia: Ridley Scott
Attori: Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck, Ian Pirie, Harriet Walter, Nathaniel Parker, Sam Hazeldine, Michael McElhatton, Clive Russell, Julian Firth, Alex Lawther, Bosco Hogan, Marton Csokas, Zeljko Ivanek
Paese: USA
Durata: 152 min

TRAMA
The Last Duel è ambientato nel XIV secolo, durante la Guerra dei cent'anni, e racconta una storia vera, quella dell'ultimo "duello di Dio" combattuto in Francia sotto il regno di Carlo VI. Dopo essere tornato dalla guerra, il cavaliere Jean de Carrouges, grande combattente sul campo di battaglia, scopre che sua moglie Marguerite è stata violentata dallo scudiero e suo amico Jacques Le Gris, noto per la sua sagacia e la sua arte oratoria.Marguerite decide coraggiosamente di portare a processo Jacques e denunciare quanto accaduto, ma non viene creduta. Essendo al tempo la testimonianza della donna troppo debole, perché priva di ogni posizione giuridica senza la presenza del marito, la vittima dello stupro viene accusata di dire falsità.È così che Jean per difendere l'onore di sua moglie decide di ricorrere al codice cavalleresco e sfidare a duello Jacques, seguendo il principio del "Deus Vult", ovvero il sopravvissuto per volontà divina avrebbe vinto la contesa. Solo uno tra i due potrà quindi sopravvivere a quello che è stato l'ultimo duello giudiziario nella storia francese e uno dei più estenuanti...

CRITICA

Una storia, tre punti di vista. L'idea alla base di The Last Duel non pare così originale. E però. E però questa volta i tre punti di vista servono per raccontare la validità di uno solo tra essi. Tutto nel film di Scott è funzionale a supportare con la spettacolarità del cinema una vicenda vuole portare il MeToo nel XIV secolo. O meglio: a raccontare come certi soprusi e certe insensibilità, certe mancanze di rispetto e le violenze psicologiche o fisiche siano all'ordine del giorno; e come un certo sguardo degli uomini sulle donne non si sia in fondo evoluto più di tanto.

Che questo possa bastare al cinema e ai suoi spettatori, nel contesto di un film che, dal punto di vista dell'immagine e del movimento, ricalca la ridondanza e il già visto (in Scott, ma non solo) senza fornire particolari spunti, è solo in virtù dei tempi e dei cambiamenti che stiamo vivendo. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Mandibules - Due uomini e una mosca

Ven 29_10 ore 21
Venerdì d'essai


Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Quentin Dupieux
Attori: David Marsais, Grégoire Ludig, Adèle Exarchopoulos, India Hair, Roméo Elvis, Coralie Russier, Bruno Lochet, Thomas Blanchard
Paese: Francia
Durata: 77 min



TRAMA

Jean-Gab e Manu, due scemi (e più scemi) amici squattrinati, sono in missione per conto di un misterioso cliente: devono semplicemente consegnare una valigetta in cambio di una banconota da cinquecento euro. Ma quando scelgono di rubare una vecchia auto per il viaggio, trovano nel cofano una mosca gigante. Decidono quindi di addestrarla al furto, trasformandola in un drone da rapina, con il sogno di diventare ricchi. Lungo la strada incontreranno però una famigliola borghese in vacanza e da questo incontro non potranno che nascere una serie di disavventure tragicomiche. Solo la giovane Agnès (Adèle Exarchopoulos - La vita di Adele), affetta da un disturbo che la costringe a parlare urlando, si accorgerà infatti che i due ospiti sono impostori e che nascondono un curioso segreto.

Presentato alla 77ma Mostra del Cinema di Venezia, una commedia esilarante al limite dell’assurdo, un racconto bizzarro e liberatorio sull’amicizia, dove la leggerezza è un modo per sopravvivere, nonostante tutto.

CRITICA

Mandibules è un film sull’amicizia, sulla libertà di non conformarsi e di stare al mondo ognuno come gli pare. I due loser senza alcuna qualità né volontà di emergere dalla piattezza delle loro esistenze che animano la storia sono personaggi bidimensionali, non imparano alcuna lezione e sono mossi solo dall’intenzione di realizzare il loro piano demenziale. Eppure interpretano un sentimento di amicizia vero e genuino all’interno di una società deformata e deformante, in cui tutto appare bizzarro, eccessivo, a tratti mostruoso. E il film è di fatto un «ritratto surrealista di una società, la nostra, dominata da rapporti umani contorti» come dice il regista stesso, in cui gli unici portatori di uno sguardo autentico non possono essere che due poveri idioti, verrebbe da aggiungere. (www.cineforum.it)


Respect

Gio 21_10 ore 21:00 (in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Sab 23_10 ore 21:00
Dom 24_10 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Biografico
Anno: 2021
Regia: Liesl Tommy
Attori: Jennifer Hudson, Forest Whitaker, Marlon Wayans, Tituss Burgess, Audra McDonald, Mary J. Blige, Hailey Kilgore, Marc Maron, Kimberly Scott, Tate Donovan, Albert Jones, Myk Watford
Paese: USA, Canada
Durata: 145 min


TRAMA
Il film racconta la straordinaria storia di una delle donne più incredibili di tutti i tempi: dall’infanzia - quando cantava nel coro gospel della chiesa di suo padre - fino alla celebrità internazionale. RESPECT è la storia vera del viaggio di Aretha Franklin per trovare la sua voce, nel mezzo del turbolento panorama sociale e politico dell'America degli anni '60.

CRITICA
La gigantesca personalità e la voce meravigliosa di Aretha Franklyn,sono protagoniste di un film che le rende giustizia soprattutto nei momenti delle esibizioni. Jennifer Hudson interpreta la regina del soul in una nuova performance da Oscar in questo biopic molto tradizionale, che racconta con passione ma poco senso del ritmo i primi 30 anni di vita sopra le righe di una vera e propria leggenda della musica. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)

Falling

Ven 22_10 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Viggo Mortensen
Attori: Viggo Mortensen, Hannah Gross, Laura Linney, Lance Henriksen, Terry Chen, David Cronenberg, Sverrir Gudnason
Paese: Canada
Durata: 112 min




TRAMA
Willis (Lance Henriksen), uomo di altri tempi, è costretto a lasciare la fattoria dove vive per trasferirsi a casa di suo figlio John (Viggo Mortensen) che vive con il suo compagno Eric (Terry Chen) e la loro figlia Mónica (Gabby Velis) in California, lontano dalla tradizionale vita rurale a cui Willis è abituato. Ma si sa, il ritorno alla convivenza tra genitori e figli può essere complicato. Spesso l’irruento carattere di Willis si scontrerà con la vita di John, ma i momenti di confronto tra padre e figlio risolvono anni di incomprensioni e riaccendono il calore di un rapporto per troppo tempo intiepidito.

CRITICA
Viggo Mortensen parte da un fatto autobiografico per raccontare il difficile rapporto fra un figlio e un padre affetto da demenza sentile che è anche la personificazione dell'America più intransigente e conservatrice. Lo fa lasciando la ribalta a un magnifico Lance Henriksen e stando bene attento a non scivolare mai nella retorica. Alternando presente e passato e moltiplicando i punti di vista, il regista riflette sulla memoria imperfetta e registra le discrepanze fra il nostro modo di vedere le cose e quello degli altri. Attento a ogni dettaglio, Mortensen rifiuta i virtuosismi della macchina da presa, si accorda il permesso di procedere a un ritmo lento e, spinto dall'amore, impartisce una grande lezione sulla capacità di perdonare. Il tutto senza dimenticare dolcezza e ironia. (Carola Proto - Comingsoon.it)

Tre piani

Gio 14_10 ore 21:00
Ven 15_10 ore 21:00
Sab 16_10 ore 21:00
Dom 17_10 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Nanni Moretti
Attori: Margherita Buy, Nanni Moretti, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Elena Lietti, Chiara Abalsamo, Giulia Coppari, Gea Dall’orto, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Alice Adamu, Letizia Arnò, Denise Tantucci, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi, Tommaso Ragno
Paese: Italia, Francia
Durata: 119 min

TRAMA

Al primo piano di una palazzina vivono Lucio, Sara e la loro bambina di sette anni, Francesca. Nell’appartamento accanto ci sono Giovanna e Renato, che spesso fanno da babysitter alla bambina. Una sera, Renato, a cui è stata affidata Francesca, scompare con la bambina per molte ore. Quando finalmente i due vengono ritrovati, Lucio teme che a sua figlia sia accaduto qualcosa di terribile. La sua paura si trasforma in una vera e propria ossessione. Al secondo piano vive Monica, alle prese con la prima esperienza di maternità. Suo marito Giorgio è un ingegnere e trascorre lunghi periodi all’estero per lavoro. Monica combatte una silenziosa battaglia contro la solitudine e la paura di diventare un giorno come sua madre, ricoverata in clinica per disturbi mentali. Giorgio capisce che non potrà più allontanarsi da sua moglie e sua figlia. Forse però è troppo tardi. Dora è una giudice, come suo marito Vittorio. Abitano all’ultimo piano insieme al figlio di vent’anni, Andrea. Una notte il ragazzo, ubriaco, investe e uccide una donna. Sconvolto, chiede ai genitori di fargli evitare il carcere. Vittorio pensa che suo figlio debba essere giudicato e condannato per quello che ha fatto. La tensione tra padre e figlio esplode, fino a creare una frattura definitiva tra i due. Vittorio costringe Dora a una scelta dolorosa: o lui o il figlio.

CRITICA
Mai prima d'ora Moretti - da sempre caustico critico della sua generazione e della sua classe sociale, e dell'Italia tutta - era stato così severo.
Così algido e livido, così determinato a non concedere nulla a nessuno. A sé stesso e al suo ego; allo spettatore; ai suoi personaggi. Tutto è in sottrazione, fino alle estreme conseguenze, per raccontare del fallimento di una borghesia ripiegata su sé stessa e sulle proprie regole al punto di smettere di esser viva, e di tradire o deludere i propri figli. Ma è grazie a loro, e all'irrompere imprevisto della vita, che Tre piani sembra lasciar intravedere una speranza per il futuro. E forse, anche un nuovo inizio cinematografico per l'autore. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Qui rido io

Gio 7_10 ore 21:00
Ven 8_10 ore 21:00
Sab 9_10 ore 21:00
Dom 10_10 ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Biografico, Drammatico
Anno: 2021
Regia: Mario Martone
Attori: Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell'Anna, Antonia Truppo, Paolo Pierobon, Eduardo Scarpetta, Lino Musella, Roberto De Francesco, Gianfelice Imparato, Giovanni Mauriello, Iaia Forte, Roberto Caccioppoli, Chiara Baffi, Alessandro Manna, Lucrezia Guidone, Elena Ghiaurov, Gigio Morra
Paese: Italia, Spagna

TRAMA
Agli inizi del ‘900, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Il successo lo ha reso un uomo ricchissimo: di umili origini si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca che nel cuore del pubblico napoletano ha soppiantato Pulcinella. Il teatro è la sua vita e attorno al teatro gravita anche tutto il suo complesso nucleo familiare, composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Al culmine del successo Scarpetta si concede quello che si rivelerà un pericoloso azzardo. Decide di realizzare la parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano del tempo, Gabriele D’Annunzio. La sera del debutto in teatro si scatena un putiferio: la commedia viene interrotta tra urla, fischi e improperi sollevati dai poeti e drammaturghi della nuova generazione che gridano allo scandalo e Scarpetta finisce con l’essere denunciato per plagio dallo stesso D’Annunzio. Inizia, così, la prima storica causa sul diritto d’autore in Italia. Gli anni del processo saranno logoranti per lui e per tutta la famiglia tanto che il delicato equilibrio che la teneva insieme pare sul punto di dissolversi. Tutto nella vita di Scarpetta sembra andare in frantumi, ma con un numero da grande attore saprà sfidare il destino che lo voleva perduto e vincerà la sua ultima partita.

CRITICA
La vita e il teatro, impossibile distinguerne i confini, nel caso di Eduardo Scarpetta. Un re della commedia napoletana, patriarca con nove figli da madri diverse, quasi ricreare anche in casa una. platea affollata di spettatori. A inizio Novecento il mondo sta cambiando e anche l'istrione, trionfatore al botteghino dei teatri come nessuno, subisce l'irruzione di giovani autori in cerca anche di un dramma popolare, non solo della risata. Un film trascinante, straordinariamente fluido, malinconico e doloroso. Un viaggio condotto da un Mario Martone mai così in forma, con un cocchiere straordinario come Toni Servillo. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Venezia. Infinita avanguardia

Mar 12_10 ore 21:00
Mer 13_10 ore 21:00
Grande arte

Regia: Michele Mally
Genere Arte
Paese: Italia

Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

SCHEDA

1600 anni dopo la sua leggendaria fondazione, Venezia continua ad essere unica: per l’ambiente urbano, fatto di pietra, terra e acqua e per la sua storia-leggenda. Ma, soprattutto, Venezia è unica per la sua identità di città ossimoro che tiene insieme DNA opposti in una formidabile contraddizione: il fascino della decadenza e la frenesia dell’avanguardia. 

Nel film documentario, prodotto è Carlo Cecchi, maestro del teatro italiano che ha studiato, conosciuto e lavorato con i grandi intellettuali, registi, letterati e attori della cultura del ‘900, a consegnarci la memoria della città. Oltre a lui vediamo muoversi per i luoghi di Venezia una giovane, talentuosa pianista polacca, Hania Rani, tra i fenomeni della scena modern classic internazionale: cerca ispirazione e suggestioni per comporre la colonna sonora del film, in un gioco di rimandi e riflessi tra musei, calli e meraviglie veneziane. A tenere il filo tra questi due diversi sguardi e, soprattutto, tra due diverse generazioni c’è la voce narrante di Lella Costa, una voce femminile per sottolineare che, da sempre, Venezia è donna. 

Il Canal Grande, il Museo Correr, le vedute di Canaletto, le opere di Francesco Guardi, Pietro Longhi, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Vittore Carpaccio, e naturalmente quelle di Bellini alle Gallerie dell’Accademia, di Tiziano, Tintoretto, Veronese. E ancora Ca’ Rezzonico | Museo del Settecento Veneziano, il Grand Tour, le sculture di Canova, gli scatti d’epoca di Carlo Naja che conquistarono l’Europa, gli antichi mestieri ritratti nelle fotografie di Enrico Fantuzzi,  Palazzo Pesaro degli Orfei, Emilio Vedova e la sua lotta per salvare i Magazzini del Sale, Carmelo Bene che legge il Manifesto futurista “Contro Venezia passatista”, le trasgressioni del Carnevale, le antiche fornaci ora laboratori di sperimentazione di Adriano Berengo, l’arrivo in città del Circo Togni coi suoi elefanti sui ponti storici, le pièces di Goldoni, le straordinarie ville Liberty, l’eleganza e la moda del Lido, le feste veneziane a casa del compositore americano Cole Porter e della moglie Linda, l’età del jazz, le serate mondane della giornalista americana Elsa Maxwell, le opere misteriose di Banksy, i taccuini fitti di appunti di John Ruskin, la vibrazione cromatica e meditativa dell’acqua raccontata da Turner, le tombe di Sergej Djagilev e Igor Stravinskij, il fascino della Giudecca, il Caffè Florian e la nascita dell’idea della Biennale, la Mostra Cinematografica e il primo nudo nella storia del cinema, l’insonnia veneziana di Wagner, le pittrici Giulia Lama e Rosalba Carriera, Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata della storia, la determinazione delle cortigiane, i vetri di Murano e i capolavori di Giuseppe Lorenzo Briati, le fughe di Casanova, il MOSE e l’emergenza ambientale, l’amore per la città di Hugo Pratt, le spoliazioni napoleoniche, il soggiorno dell’Imperatrice Sissi, gli intarsi di Andrea Brustolon che Balzac soprannominò il “Michelangelo del legno”, i tessuti e gli abiti di Mariano Fortuny e della moglie Henriette, la Marchesa Casati Stampa, la favolosa, eccentrica, imprevedibile Peggy Guggenheim, la suggestione del Teatro La Fenice, uno dei templi della musica più belli del mondo.

VENEZIA. INFINITA AVANGUARDIA è un labirinto di storie, opere d’arte, palazzi, personaggi della vita sociale e culturale, luoghi, stravaganze, tradizioni. È un’esperienza sensoriale fatta di luci, acqua e musica. Accanto a connessioni e suggestioni, scorrono le testimonianze di storici dell’arte, urbanisti, sociologi, filosofi, curatori, musicisti, scrittori, giornalisti, artisti, nostri contemporanei. Come l’artista e attivista cinese Ai Weiwei, l’artista veneziano Giorgio Andreotta Calò, la storica dell’arte e direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli, la giornalista Luciana Boccardi, il Direttore di CORILA – Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia Pierpaolo Campostrini, l’archeologo Diego Calaon, lo storico dell’arte Alberto Craievich, l’architetto, ricercatrice e scrittrice Giulia Foscari, la scrittrice Cristina Gregorin, la Presidente Musei Civici di Venezia Mariacristina Gribaudi, l’artista tedesco Anselm Kiefer, il Rettore dell’Università Ca’ Foscari Tiziana Lippiello, lo scenografo Pier Luigi Pizzi, la ricercatrice CNR-ISMAR Angela Pomaro, lo storico bizantinista Giorgio Ravegnani, lo storico dell’arte Pierre Rosenberg, la figlia di Arnold Schoenberg e moglie di Luigi Nono Nuria Schönberg, la Direttrice del Centre for Cultural Heritage Technology – Istituto Italiano di Tecnologia Arianna Traviglia.

Perché Venezia non si è mai fossilizzata nella conservazione di una sola identità storica, ma ha sempre lasciato che il genio e la creatività dei viaggiatori di passaggio e dei suoi stessi abitanti, con estro e trasgressione, continuassero a reinventarla. Sarà la grande sfida del futuro, per risolvere le emergenze e i problemi, per una città che vuole essere all’avanguardia nella cultura, nella creatività ma anche nella sostenibilità del domani.