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L'ombra di Goya

Martedì 7 Marzo ore 21:00
Mercoledì 8 Marzo ore 21:00
Grande Arte al Cinema

Genere: Documentario Anno: 2022 Regia: José Luis López-Linares Attori: Julian Schnabel, Carlos Saura, Jean-Claude Carrière Paese: Francia, Spagna, Portogallo Durata: 90 min
Biglietti: intero: 10,00 € - ridotto 8,00 € per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (la prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)

SCHEDA
Dopo essere stato presentato al 75esimo Festival di Cannes, arriverà il 7 e  8 marzo al cinema Marconi L’OMBRA DI GOYA, il docu-film diretto da José Luis López-Linares e scritto da Jean-Claude Carrière e Cristina Otero Roth. Il regista del film campione d’incassi “Bosch. Il giardino dei sogni” ha scelto un team di dodici specialisti di tutte le discipline, tra cui Julian Schnabel, per cercare di decifrare la ricca e sinuosa opera del genio spagnolo in questo suo nuovo affascinante documentario corale.

Eccezionale ritrattista, celebrato pittore della corte spagnola, narratore acuto e spietato osservatore dei vizi, dei paradossi umani e dell’ipocrisia moderna, Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1828) rappresenta uno dei giganti della storia dell’arte. I suoi capolavori, dal Colosso alla Maja vestida, dalla Maja desnuda al 3 maggio 1808, da La famiglia di Carlo IV a Saturno che divora i suoi figli passando per la celebre serie dei Capricci – in cui ha indagato i temi della follia, della stregoneria e degli incubi più inconsci – raccontano una sensibilità straordinaria e una mente in continuo movimento, in perenne ricerca. Una ricerca e un interrogarsi sul destino umano che rappresenta la cifra più impressionante e potente di Goya, dall’infanzia trascorsa a Saragozza, dove emerse per la prima volta la sua urgenza di diventare artista, sino alle “pinturas negras” della Quinta del Sordo, la casa fuori Madrid in cui si ritirò in un drammatico isolamento prima di recarsi a Bordeaux, dove si spegne nel 1828. La fine del Settecento, del resto, non aveva segnato solo la fine di un secolo, ma un passaggio cruciale tra vecchio e nuovo, in bilico tra antiche ossessioni e nuovi indomiti fantasmi. Dopo la Rivoluzione francese, i semi del cambiamento politico e sociale erano stati irrimediabilmente gettati e l’Europa non sarebbe stata più la stessa. È in questo contesto che si muove il dissacrante pittore spagnolo nel cui immaginario e nelle cui creature fantastiche predominano i temi della rivoluzione, del carnevale e della rivolta all’ordine precostituito. Una capacità speciale di indagare i mondi alla rovescia in cui vengono ribaltate tutte le gerarchie: quelle tra servi e padroni, quelle tra uomini e animali, quelle tra maschile e femminile.

Per esplorare le infinite sfaccettature dell’artista, in testa al composito corteo di esperti e appassionati scelti dal regista de L’OMBRA DI GOYA c’è Jean-Claude Carrière (1931-2021), storico amico e collaboratore di Luis Buñuel, sceneggiatore, scrittore, attore e regista, che López-Linares ha avuto la fortuna di filmare un anno prima della sua scomparsa, ripercorrendo con lui le orme di Goya. Nel corso della narrazione ognuno degli intervistati fa luce a modo suo su un artista dall’incredibile ricchezza espressiva (un otorinolaringoiatra si cimenta, per esempio, nel rintracciare nei quadri le conseguenze della sordità del pittore) avvicinando tra loro i tasselli di un viaggio che esplora la relazione tra cultura ed emozioni, cinema e pittura. Invece di prediligere il percorso cronologico, L’OMBRA DI GOYA riesce a spaziare tra opere di periodi diversi con cui Goya smaschera vizi e ipocrisie della sua epoca, tutte collegate tra loro dalla guida acuta e dalle riflessioni illuminanti di Jean-Claude Carrière, che non manca di individuare i legami artistici tra il pittore e il regista di “Un chien andalou”, accomunati dall’essere originari dell’Aragona, dalla sordità e dalla predilezione per una narrazione di tipo surrealista.

Racconta il regista José Luis López-Linares: “Abbiamo passeggiato nei luoghi in cui Goya ha vissuto e dipinto. Jean-Claude Carrière ha condiviso i suoi pensieri su ciò che questi spazi, queste opere e l’atmosfera che regnava in questi luoghi gli ispiravano via via. La sua conoscenza della materia era enciclopedica e le sue riflessioni vivaci (…). Come regista, mi comporto come un archeologo sensibile, un passante che propone idee, emozioni nascoste dietro ogni scoperta. Mi piace pensare che faccio film anche per i morti, per i miei genitori e i miei amici, per Chesterton e Miguel de Cervantes, per il mio bisnonno Alfredo che ha combattuto ed è morto a Cienfuegos, per Goya naturalmente e per Jean-Claude Carrière. Spero che da dove si trova ora, questo film possa piacergli. Volevo che lo spettatore percepisse il più fedelmente possibile ciò che la sordità di Goya ha cambiato nella sua vita e nella sua arte (…). Il nostro approccio è stato quello di cercare di scavare un buco nelle Pitture nere di Goya per vedere cosa c’era dietro”

Non così vicino

Giovedì 2 Marzo ore 21:00 (in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Sabato 4 Marzo ore 21:00
Domenica 5 Marzo ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2023 Regia: Marc Forster Attori: Tom Hanks, Rachel Keller, Manuel Garcia-Rulfo, Mariana Treviño, Cameron Britton, Juanita Jennings, Peter Lawson Jones, Lavel Schley, Mike Birbiglia Paese: USA Durata: 126 min

TRAMA
Tratto dal comico e commovente bestseller “L’uomo che metteva in ordine il mondo”, Non Così Vicino racconta la storia di Otto Anderson (Tom Hanks), un vedovo scontroso e molto fissato con le sue abitudini. Quando una giovane e vivace famiglia si trasferisce nella casa accanto, l’incontro con Marisol, ragazza brillante e in dolce attesa, crea un’improbabile amicizia che sconvolgerà il suo mondo. Una storia divertente e struggente che racconta come alcune famiglie nascono anche nei luoghi più inaspettati.

CRITICA
È pieno di sfumature Non così vicino, e di mutamenti sottili, che Marc Forster cattura con la sua macchina da presa e restituisce con delicatezza. Il suo film non è mai consolatorio, non cerca la commozione o l'happy ending, perché il protagonista indosserà pure (in una foto) un costume da coniglio rosa shocking, ma lacera il cuore quando ripensa al passato e a una vita che non è stata idillio ma ha portato sofferenza e ingiustizie. Forster ci costringe a guardare, per l'intera durata di Non così vicino, la fragilità, più fisica che emotiva, di Otto, non a caso interpretato da un Tom Hanks magro, quasi gracile, che scompare nel completo blu che indossa ogni volta che prova a farla finita. (Carola Proto - Comingsoon.it)

Il piacere è tutto mio

Venerdì 3 Marzo ore 21:00
Cineforum

Genere: Commedia Anno: 2022 Regia: Sophie Hyde Attori: Emma Thompson, Daryl McCormack, Isabella Laughland Paese: Gran Bretagna Durata: 97 min

TRAMA

Nancy Stokes (Emma Thompson) è un'insegnante in pensione, vedova, con alle spalle un matrimonio solido e rigoroso a cui però è sempre mancato un po' di brivido. Ormai sola, Nancy decide di cercare quello che nella vita di coppia non ha mai trovato: una soddisfacente esperienza sessuale. Si rivolge così a un'agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande (Daryl McCormack). Giovane e affascinante, Leo Grande sembra essere tutto quello per cui Nancy è pronta a pagare: un uomo in grado di realizzare le sue fantasie. Ma nel corso di tre incontri in una camera di hotel le dinamiche cambiano: Leo si dimostra non solo come un uomo con cui fare dell'ottimo sesso, ma anche una persona con cui parlare e nonostante la differenza d'età, tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa.

CRITICA

Un film che disegna un vero e proprio intimo spaccato sulla solitudine. Una storia a due voci con una brillante Emma Thompson e un sorprendente Daryl McCormack. (sentieriselvaggi.it)

Tàr

Giovedì 23 Febbraio ore 21:00
Sabato 25 Febbraio ore 21:00
Domenica 26 Febbraio ore 18:00 e ore 21:00


Genere: Drammatico Anno: 2022 Regia: Todd Field Attori: Cate Blanchett, Mark Strong, Julian Glover, Nina Hoss, Sydney Lemmon, Sophie Kauer, Noémie Merlant, Allan Corduner, Vincent Riotta, Sam Douglas, Lucie Pohl, Lee R. Sellars Paese: USA Durata: 158 min

TRAMA
TÁR, ambientato nel mondo internazionale della musica classica, è incentrato su Lydia Tár, considerata una delle più grandi compositrici/direttrici d’orchestra viventi e prima donna in assoluto a dirigere un’importante orchestra tedesca.

CRITICA
Il mondo chiuso e austero delle orchestre della musica classica più nobile sono al centro dell'analisi sulla parabola di una direttrice d'orchestra all'apice della sua fama. Una costruzione soffocante di un sistema di potere in crisi, mentre il mondo intorno cambia. Manipolazione, molestie da posizione di potere, tutto costruito intorno a una straordinaria Cate Blanchett. Peccato per una parte conclusiva poco convincente. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Tori e Lokita

Venerdì 24 Febbraio ore 21:00
Cineforum

Genere: Drammatico Anno: 2022 Regia: Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne Attori: Schils Pablo, Mbundu Joely, Marc Zinga, Alban Ukaj, Tijmen Govaerts, Charlotte De Bruyne Paese: Francia, Belgio Durata: 88 min

TRAMA
Jean-Pierre e Luc Dardenne, due volte Palma d’Oro, tornano a raffigurare il reale e le difficoltà degli emarginati con Tori e Lokita, vincitore del Premio Speciale per il 75° anniversario al Festival di Cannes.
Un bambino e una ragazza adolescente hanno affrontato da soli un difficile viaggio per lasciare l’Africa e arrivare in Belgio. Qui, possono fare affidamento solo sulla loro profonda amicizia contro le difficoltà dell’esilio.

CRITICA
I registi tornano con questo film a un cinema essenziale, il più vicino possibile ai loro due protagonisti, sposando i loro movimenti, la fuga permanente di Tori e la resistenza di Lokita. Un cinema del gesto, con pochi slanci narrativi ma teso all'estremo, 90 minuti di intensità drammatica che nasce da pochi sguardi, una canzone, e un'arte consumata del finale, un finale schiacciante, che arriva a rivendicare la portata politica del film, l'impegno dei registi quando si tratta di mettere in discussione il nostro rapporto con gli altri. Il film si conclude con un grido, un appello, un gesto artistico, un appello fittizio a rivedere le nostre politiche migratorie e (ri)svegliare le nostre coscienze. Un racconto drammatico, una parabola, un thriller umano e sociale sulle ingiustizie fondamentali, economiche, sociali e razziali che sono al centro del nostro presente. (cineuropa.org)

Il Primo Giorno Della Mia Vita

Giovedì 16 Febbraio ore 21:00
Sabato 18 Febbraio ore 21:00
Domenica 19 Febbraio ore 18:00 e ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2023 Regia: Paolo Genovese Attori: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini, Giorgio Tirabassi, Lino Guanciale, Antonio Gerardi, Lidia Vitale, Vittoria Puccini, Elena Lietti, Thomas Trabacchi, Davide Combusti Paese: Italia Durata: 121 min

TRAMA
Un uomo misterioso si presenta a quattro persone che hanno toccato il fondo e vogliono farla finita per proporre loro un patto: una settimana di tempo per farle rinnamorare della vita.
Il suo intento è quello di offrire la possibilità di scoprire come potrebbe essere il mondo senza di loro e aiutarle a trovare un nuovo senso alle proprie esistenze. Una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare.

CRITICA
Il primo giorno della mia vita è un film potentissimo, duro, che inizialmente non fa sconti, ma che poi abbraccia la speranza. Paolo Genovese porta al cinema un suo romanzo nel quale torna un tema a lui caro, le seconde possibilità. Abbracciando il soprannaturale, il regista racconta lo smarrimento dell’uomo di oggi e il male di vivere, e affronta il tema del suicidio, grande rimosso delle società cristiane. C’è speranza per i quattro che vogliono farla finita, che diventano personaggi intensi e profondi grazie a coloro che li interpretano: Valerio Mastandrea, Sara Serraiocco, Margherita Buy e Gabriele Cristini. E poi c’è Toni Servillo, sempre al top. (Carola Proto - Comingsoon.it)

Tuesday Club - Il talismano della felicità

Venerdì 17 Febbraio ore 21:00
Cineforum 

Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale Anno: 2022 Regia: Annika Appelin Attori: Marie Richardson, Peter Stormare, Carina M. Johansson, Sussie Ericsson, Björn Kjellman, Ida Engvoll, Maria Sid, Klas Wiljergård, Ramtin Parvaneh, Wilhelm Johansson, Ingvar Örner, Miran Kamala Paese: Svezia Durata: 102 min

TRAMA
Karen è una donna di mezza età con una famiglia felice e una bella casa, ma quando alla festa del 40° anniversario di matrimonio scopre il tradimento del marito Sten, tutto cambia. Dopo una vita trascorsa a prendersi cura dei figli e del consorte, decide che è tempo di darsi una seconda possibilità: con l’aiuto delle amiche e seguendo la sua passione per la cucina, troverà un nuovo equilibrio.

CRITICA
Al suo debutto nel lungometraggio Appelin avanza un passo verso un cinema che mira a valicare lo schermo e farsi sensoriale, tentando di risvegliare appunto i sensi di chi guarda con una storia romantica e di autoaffermazione semplice, eppure in grado di far sorridere, riflettere e sognare.

The Royal Opera | Il barbiere di Siviglia

 Mercoledì 15 Febbraio ore 20:00
In diretta al cinema

La Royal Opera House è lieta di annunciare che, a febbraio, Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini arriverà sul grande schermo. Mercoledì 15 febbraio 2023, infatti, la produzione sarà trasmessa in 20 paesi di tutto il mondo in diretta da Covent Garden.

Dalla famosa aria di apertura del barbiere “Largo al factotum”, con il suo grido “Figaro! Figaro!”, all’aria grintosa di Rosina “Una voce poco fa”, il capolavoro di Rossini è un’opera appassionata e divertente, rappresentata per la prima volta più di 200 anni fa.  Con fuochi d’artificio vocali, amanti intriganti e un barbiere molto indaffarato, l’opera regalerà una serata al cinema perfetta e entusiasmante.

Per l’evento in diretta, Rafael Payare dirige un cast internazionale di livello mondiale nella scintillante produzione di Moshe Leiser e Patrice Caurier: Aigul Akhmetshina nel ruolo di Rosina; Andrzej Filończyk nel ruolo di Figaro; Lawrence Brownlee nel ruolo del Conte Almaviva; Bryn Terfel nel ruolo di Don Basilio; Fabio Capitanucci nel ruolo di Bartolo; Ailish Tynan nel ruolo di Berta e Josef Jeongmeen Ahn nel ruolo di Fiorello.

Dal 2008 il programma cinematografico della Royal Opera House porta l’opera e il balletto al pubblico di tutto il mondo. Per la Stagione 2022/23, ben 13 produzioni del Royal Ballet e della Royal Opera saranno trasmesse in oltre 1.300 cinema dal Regno Unito alla Nuova Zelanda. Ogni trasmissione offre al pubblico il miglior posto a sedere e include filmati esclusivi dietro le quinte, interviste e approfondimenti. Il programma è parte integrante del progetto della Royal Opera House per espandere il suo pubblico e continuare a contribuire alla ripresa vitale del cinema a livello nazionale e internazionale.

Anche io

Giovedì 09 Febbraio ore 21:00
Sabato 11 Febbraio ore 21:00
Domenica 12 Febbraio ore 18:00 e ore 21:00


Genere: Drammatico Anno: 2022 Regia: Maria Schrader Attori: Carey Mulligan, Zoe Kazan, Patricia Clarkson, Andre Braugher, Jennifer Ehle, Samantha Morton, Sean Cullen, Angela Yeoh, Tom Pelphrey, Adam Shapiro, Anastasia Barzee, Emma O'Connor, George Walsh, Hilary Greer, Lola Petticrew, Molly Windsor, Ashley Judd, Zach Grenier, Peter Friedman, Frank Wood, Sarah Ann Masse, Mike Houston Paese: USA Durata: 128 min

TRAMA
La due volte candidata all’Oscar® Carey Mulligan (Una Donna Promettente, An Education) e Zoe Kazan (la serie Il Complotto contro l’America, The Big Sick - Il matrimonio si può evitare… l’amore no) interpretano le reporter del New York Times Megan Twohey e Jodi Kantor che, insieme, hanno diffuso una delle storie più importanti di un’intera generazione - la storia che ha contribuito al lancio del movimento #Metoo, che ha rotto il silenzio sulla faccenda degli abusi sessuali avvenuti ad Hollywood e che ha cambiato per sempre la cultura americana.

CRITICA
Un film sul giornalismo, che aderisce alle regole del genere di appartenenza ma le vira con intelligenza al femminile. Un film su uno scandalo che ha cambiato (si spera) Hollywood e dato il via a un movimento globale. Un film preciso e dritto al punto, intriso di sacrosanto femminismo, ma senza retoriche inutili, fervori polemici o piagnistei vittimisti. Non era facile. Maria Schrader azzecca una misura e una compostezza - che è una compostezza narrativa ma anche formale - che rendono Anche io solido da un punto di vista cinematografico e perfettamente a fuoco, e quindi efficacissimo, direi quasi letale, dal punto di vista politico. Attraverso il ritratto umano e senza tentazioni agiografiche o demonizzanti delle sue protagoniste e del laido Weinstein (sempre invisibile, come invisibili, nelle immagini, sono gli abusi, per evitare ogni voyeuristica spettacolarizzazione), Anche io rappresenta un passo avanti notevole, e seriamente costruttivo, migliorativo direi anche, per le stesse istanze e per lo stesso movimento che racconta. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Una voce fuori dal coro

Venerdì 10 Febbraio ore 21:00
Cineforum

Genere: Drammatico Anno: 2021 Regia: Yohan Manca Attori: Maël Rouin Berrandou, Judith Chemla, Dali Benssalah, Sofian Khammes, Moncef Farfar, Luc Schwarz, Olga Milshtein, Loretta Fajeau-Leffray, Carla Tarley, Mailys Bianco Paese: Francia Durata: 108 min

TRAMA
Nour ha quattordici anni ed è l’ultimo di quattro fratelli, tutti alle prese con le sfide della giovinezza e della vita. I quattro sono abituati a fare famiglia tra loro da quando hanno perso il padre. I fratelli più grandi si arrangiano tra vari lavoretti e con l’inizio dell’estate anche Nour viene coinvolto per contribuire all’economia familiare e alla cura della madre malata. Ma un giorno incontra Sarah, un’insegnante di canto che lo coinvolge nel suo corso. Per Nour è l’occasione di scoprire una passione innata che gli viene dai genitori e per aprirsi a un mondo diverso da quello in cui è cresciuto.

CRITICA
Un’opera prima poco originale ma molto promettente che riesce a superare i clichè del genere emozionando con un racconto familiare dalla sincerità disarmante. (sentireselvaggi.it)