IL GIARDINO DEGLI ARTISTI – L’IMPRESSIONISMO AMERICANO
martedì 9 maggio ore 21.15
Trama
Quella tra arte e giardini è una
storia d'amore straordinaria. In epoca moderna tutto inizia in un
paesino francese, in quella Giverny che aveva ammaliato Claude Monet
trasformandosi in fonte di ispirazione per decine e decine di pittori
del tempo. Non è però solo l'Europa a rimanere stregata dalle ninfee.
Quando nel 1886 il mercante d'arte francese Paul Durand-Ruel porta
trecento dipinti impressionisti a New York, infatti, non può
probabilmente immaginare quanto accadrà di lì a breve, quando moltissimi
artisti americani faranno i bagagli e partiranno per un pellegrinaggio
verso lo stagno più famoso di tutto il movimento impressionista.
È da qui che prende il via Il giardino degli artisti
di Phil Grabsky, che racconta le vicende dell'Impressionismo americano e
del suo rapporto con il Garden Movement, fiorito tra 1887-1920.
Entrambi i movimenti hanno risposto al rapido cambiamento sociale
causato dall'industrializzazione americana. La crescente urbanizzazione
stava infatti spingendo l'emergente classe media a cercare rifugio in
periferia, dove nel tempo libero era possibile coltivare piccoli e
grandi giardini privati.
Recensione
Il film si apre con la mostra
The Artist's Garden: American Impressionism and the Garden Movement,
1887-1920 della Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Philadelphia.
Ci accompagna quindi nel Connecticut, ad Old Lyme, città natale
dell'impressionismo USA grazie alla mecenate Miss Florence Griswold, che
mise la sua dimora neoclassica a disposizione di artisti come Henry
Ward Ranger (1858-1916) e Willard Metcalf (1858-1925), affascinati da
spiagge, luci e paludi di questo angolo di paradiso. Si passa quindi a
visitare Appledore Island, dove la poetessa Celia Thaxter, accolse
artisti come Emerson, Nathaniel Hawthorne, Henry Wadsworth Longfellow,
John Whittier e Sarah Orne Jewe trasformando l'isola in un luogo di
incontro straordinario che avrebbe ispirato, tra l'altro, 300 opere
dell'incisore, disegnatore, illustratore e pittore tra i più famosi
dell'impressionismo americano: Childe Hassam (1859-1935).
Del resto Celia, come moltissime altre donne americane del tempo, intese il giardino non solo come un'oasi di pace ritrovata ma anche come uno spazio politico: mentre la popolarità di giardinaggio cresceva, infatti, le donne cominciavano ad accedere a nuove professioni, a leggere gli scritti di orticoltori inglesi come Gertrude Jekyll e William Robinson, ad attivarsi per i diritti civili per diventare sempre più indipendenti. Così, se fino a pochi anni prima la Hudson River School aveva narrato i paesaggi epici di un America sconfinata e gloriosa, ora gli impressionisti offrivano una lettura più intima e riservata della natura, curando la poetica del singolo istante, gli effetti atmosferici e tonali, le sfumature delle siepi e dei gazebi ricoperti di fiori.
Del resto Celia, come moltissime altre donne americane del tempo, intese il giardino non solo come un'oasi di pace ritrovata ma anche come uno spazio politico: mentre la popolarità di giardinaggio cresceva, infatti, le donne cominciavano ad accedere a nuove professioni, a leggere gli scritti di orticoltori inglesi come Gertrude Jekyll e William Robinson, ad attivarsi per i diritti civili per diventare sempre più indipendenti. Così, se fino a pochi anni prima la Hudson River School aveva narrato i paesaggi epici di un America sconfinata e gloriosa, ora gli impressionisti offrivano una lettura più intima e riservata della natura, curando la poetica del singolo istante, gli effetti atmosferici e tonali, le sfumature delle siepi e dei gazebi ricoperti di fiori.
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