FAMIGLIA ALL'IMPROVVISO
giovedì 4 maggio - ore 21.15
sabato 6 maggio - ore 21.15
domenica 7 maggio - ore 18.00 e 21.15
GENERE: Commedia
ANNO: 2016
REGIA: Hugo Gélin
ATTORI: Omar Sy, Clémence Poésy, Gloria Colston, Ashley Walters, Antoine Bertrand
SCENEGGIATURA: Hugo Gélin, Mathieu Oullion
FOTOGRAFIA: Nicolas Massart
MONTAGGIO: Valentin Feron, Grégoire Sivan
PAESE: Francia, Gran Bretagna
DURATA: 118 Min
Trama
Samuel è un eterno adolescente, uno che vive in vacanza dalle responsabilità della vita, che non riesce a fermare il divertimento nemmeno quando l'ora si fa tarda. Poi, una mattina, bussa alla sua porta una vecchia fiamma, la ragazza di un'estate, Kristin, di cui Samuel non serba quasi ricordo e gli mette in braccio un neonato, Gloria: sua figlia. Kristin sale quindi su un taxi e sparisce letteralmente nulla. Samuel la rincorre a Londra, convinto che si tratti di un disguido rapidamente risolvibile, ma otto anni dopo lui e Gloria sono ancora insieme, più legati che mai.
Recensione
Storie come queste possono generare grande adesione ma anche un istintivo rifiuto, perché toccano corde profonde e tesissime, eppure ci sono almeno due ragioni che stanno saldamente dalla parte di Famiglia all'improvviso : la prima è che non c'era un altro modo di raccontare questa storia; non sarà nuovo, sarà smussato dai tratti più spigolosi, ma quello scelto dagli sceneggiatori è probabilmente l'approccio migliore a disposizione; e poi è un film senza rimpianti, almeno da parte dei protagonisti, e in questo genere di racconti sono i rimpianti a secernere retorica, ragion per cui la loro assenza è di per sé un bella notizia. Marianna Cappi
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sabato 6 maggio - ore 21.15
domenica 7 maggio - ore 18.00 e 21.15
GENERE: Commedia
ANNO: 2016
REGIA: Hugo Gélin
ATTORI: Omar Sy, Clémence Poésy, Gloria Colston, Ashley Walters, Antoine Bertrand
SCENEGGIATURA: Hugo Gélin, Mathieu Oullion
FOTOGRAFIA: Nicolas Massart
MONTAGGIO: Valentin Feron, Grégoire Sivan
PAESE: Francia, Gran Bretagna
DURATA: 118 Min
Trama
Samuel è un eterno adolescente, uno che vive in vacanza dalle responsabilità della vita, che non riesce a fermare il divertimento nemmeno quando l'ora si fa tarda. Poi, una mattina, bussa alla sua porta una vecchia fiamma, la ragazza di un'estate, Kristin, di cui Samuel non serba quasi ricordo e gli mette in braccio un neonato, Gloria: sua figlia. Kristin sale quindi su un taxi e sparisce letteralmente nulla. Samuel la rincorre a Londra, convinto che si tratti di un disguido rapidamente risolvibile, ma otto anni dopo lui e Gloria sono ancora insieme, più legati che mai.
Recensione
Se fosse un esercizio di
ginnastica, un movimento del corpo, il film di Hugo Gélin sarebbe una
capovolta. Un movimento acrobatico, a suo modo spettacolare, che però è
alla portata di tutti; un'inversione, come quella nascosta nel titolo
originale: “Demain tout commence”, e nel meccanismo al centro del film
stesso, che non si può svelare senza pregiudicarne in parte la visione.
Una capriola come quelle
all'ordine del giorno nel lavoro londinese di Samuel, lo stuntman, nel
quale l'impatto è reale, inevitabile, ma l'abilità del professionista
sta nel saperlo controllare, nell'andarci incontro nel migliore e più
sicuro dei modi. In questo senso, nonostante sia il primo a lamentarsi
dello scherzo della sorte e a dire che “non si fa un bambino con un
altro bambino”, Samuel si rivela presto un professionista della
paternità, che mette il suo “lavoro” al centro di tutto e adatta la sua
vita di conseguenza. Questa è la parte su cui il film si concentra di
più, giustamente, perché quando, per l'appunto con una capovolta, il
quadro cambia radicalmente, nello spettatore non deve andar perso il
sapore della prima parte, un sapore di felicità, e Omar Sy, dopo Quasi amici è una perfetta garanzia in questo senso. Storie come queste possono generare grande adesione ma anche un istintivo rifiuto, perché toccano corde profonde e tesissime, eppure ci sono almeno due ragioni che stanno saldamente dalla parte di Famiglia all'improvviso : la prima è che non c'era un altro modo di raccontare questa storia; non sarà nuovo, sarà smussato dai tratti più spigolosi, ma quello scelto dagli sceneggiatori è probabilmente l'approccio migliore a disposizione; e poi è un film senza rimpianti, almeno da parte dei protagonisti, e in questo genere di racconti sono i rimpianti a secernere retorica, ragion per cui la loro assenza è di per sé un bella notizia. Marianna Cappi
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