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Sotto le foglie

Giovedì 29 Maggio ore 21:00
Sabato 31 Maggio ore 21:00

Genere: Drammatico, Commedia, Thriller Anno: 2024 Regia: François Ozon Attori: Hélène Vincent, Josiane Balasko, Ludivine Sagnier, Pierre Lottin, Garlan Erlos, Sophie Guillemin, Malik Zidi, Michel Masiero Paese: Francia Durata: 102 min

TRAMA
La premurosa nonna Michelle (Hélène Vincent) vive la sua tranquilla pensione in un piccolo villaggio della Borgogna, vicino alla migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko). Michelle non vede l’ora di trascorrere le vacanze con il nipote Lucas, ma quando sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e Lucas arrivano a casa le cose iniziano a prendere una strana piega e nulla sembra andare per il verso giusto: Valérie mangia dei funghi velenosi raccolti da Michelle e il ritorno di Vincent (Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione, sembra sconvolgere ulteriormente gli equilibri…

CRITICA
La famiglia può essere una bella fonte di problemi, il cinema ce ne parla da sempre. Ma in particolare è la complessità di superare danni infantili inferti, anche senza volendo, da una madre a una figlia ad essere al centro del nuovo film di Ozon. Sempre in movimento, cambia generi e registri a ogni film e questa volta si prende il tempo di una riflessione sull'autunno della vita, ma anche sul perdono delle generazioni più giovani. Un perdono arrivare o no, a costo di rovinare la propria vita e magari di chi arriverà dopo. Chabroliano ritratto pieno di colpi di scena mai esibiti, sempre eleganti e trattenuti, con molti non detti lasciati all'interpretazione dello spettatore. Divertimento, elegante e non banale, un altro ritratto femminile, questa volta con un'ottantenne come protagonista assoluta. (Mario Donzelli - comingsoon.it)

Black Dog

Venerdì 30 Maggio ore 21:00
Maggio d’essai

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Guan Hu Attori: Zhangke Jia, Eddie Peng, Liya Tong, Yi Zhang, Hong Yuan, Wei Chen, Zhou You Paese: Cina Durata: 110 min

TRAMA
“Black Dog” è un intenso dramma diretto da Guan Hu che esplora l’incontro tra Lang, un uomo appena uscito di prigione, e un cane nero randagio. Ambientato nel nord-ovest della Cina, ai margini del deserto del Gobi, il film racconta come un’amicizia inaspettata cambi la vita di entrambi. Mentre la città si prepara per le Olimpiadi del 2008, Lang, impiegato nella pattuglia locale per eliminare i cani randagi, trova nel legame con il cane nero una possibilità di redenzione e rinascita. Un’amicizia inaspettata che cambia la vita.

CRITICA
Nella Cina del miracolo economico, viene raccontata la storia di chi da questo è rimasto escluso. Un film carico di speranza vincitore della sezione Un certain regard al 77° Festival di Cannes. (sentieriselvaggi.it)

Black Bag

Giovedì 22 Maggio ore 21:00
Sabato 24 Maggio ore 21:00
Domenica 25 Maggio ore 18:00
Domenica 25 Maggio ore 21:00

Genere: Thriller, Drammatico Anno: 2025 Regia: Steven Soderbergh Attori: Michael Fassbender, Cate Blanchett, Gustaf Skarsgård, Marisa Abela, Pierce Brosnan, Tom Burke, Naomie Harris, Regé-Jean Page, Kae Alexander, Bruce Mackinnon, Orli Shuka, Ambika Mod Paese: Gran Bretagna Durata: 93 min

TRAMA
Serve una spia per catturarne un’altra. Cate Blanchett e Michael Fassbender sono i protagonisti di Black Bag: Doppio Gioco, il nuovo film di Steven Soderbergh.
Dal regista Steven Soderbergh, BLACK BAG è un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. Quando lei viene sospettata di tradire la nazione, George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese.

CRITICA
Steven Soderberg firma l'ennesimo grande film della sua carriera, un elegantissima e precisissima vicenda di spie, inganni e doppi giochi che in realtà parla di tutt'altro (ma non dimentica la superficie): lo spionaggio come strategia e tattica delle relazioni amorose, come geopolitica del matrimonio.
. Gli incastri sono tanto complessi quanto perfetti; la tensione e l'attività cerebrale sostituiscono perfettamente l’azione fisica: il tema è la verità in un mondo in cui tutti mentono continuamente a tutti, dove tutti spiano tutti. Come nelle coppie. Dal punto di vista formale, Black Bag è pressoché perfetto, ma mai in maniera esibizionistica o manierista: è un film di luci e ombre, di chiaroscuri, nella forma e nel contenuto. Un film hitchockiano, dove Fassbender e Blanchett ricordano i Cary Grant e i Jimmy Stewart, le Grace Kelly e le Kim Novak. (Federico Gironi - comingsoon.it)

La Gazza Ladra

Venerdì 23 Maggio ore 21:00
Maggio d’essai

Genere: Commedia Anno: 2024 Regia: Robert Guédiguian Attori: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Grégoire Leprince-Ringuet, Marilou Aussilloux, Lola Naymark, Robinson Stévenin, Geneviève Mnich, Jacques Boudet, Jacqueline Vicaire, Thorvald Sondergaard Paese: Francia Durata: 96 min

TRAMA
Maria ha passato la vita ad aiutare con grande dedizione le persone anziane, instaurando con loro un forte legame di devozione e fiducia. La sua condizione precaria, tuttavia, la porta ogni tanto a rubare loro qualche Euro per togliersi alcuni sfizi. Quando per Maria si presenta l’occasione per esaudire il suo desiderio più grande, ovvero quello di vedere l’amato nipote diventare un grande pianista, la donna decide di spingersi oltre i limiti, innescando una serie di conseguenze che metteranno a dura prova gli equilibri della sua famiglia e di coloro ai quali ha dedicato la vita.

CRITICA
Dopo una carriera a rivendicare la lotta sociale, a prendersela con i potenti sempre dalle parti dei marginali, il marsigliese Robert Guédiguian torna per la seconda volta a inseguire storie semplici, leggere e concentrate intorno all'umanità e alle relazioni base come, soprattutto, l'amore e la ricerca della felicità. Torna la sua banda raccontando difetti e sincerità, contro corrente nel mostrare persone che credono a quanto gli viene detto, senza il cinismo sempre più ricorrente e giocando fra candore e ironia su una classe proletaria che rivendica un po' di bellezza, non solo la sussistenza, ma anche una decina di ostriche da gustarsi in riva al mare. Gli si vuole bene, nonostante una certa inconsistenza. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Ritrovarsi a Tokyo

Giovedì 15 Maggio ore 21:00
Sabato 17 Maggio ore 21:00
Domenica 18 Maggio ore 18:00
Domenica 18 Maggio ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Guillaume Senez Attori: Romain Duris, Judith Chemla, Mei Cirne-Masuki, Tsuyu Shimizu, Yumi Narita, Patrick Descamps, Shinnosuke Abe, Morio Agata, Eriko Takeda Paese: Francia, Belgio, Giappone, USA Durata: 98 min

TRAMA
Ogni giorno Jay percorre Tokyo in lungo e in largo a bordo del suo taxi, sperando di ritrovare la figlia Lily. Il matrimonio con una donna giapponese è naufragato anni prima, ma in Giappone la legge non prevede l’affido congiunto: l’unica possibilità che ha Jay di rivedere la figlia è incontrarla per caso in una grande metropoli. Quando ha perso ormai le speranze e sta per tornare in Francia, il destino sembra offrirgli finalmente un’occasione unica...

CRITICA
Un uomo in cerca di qualcosa, all'inizio non si capisce bene cosa. Guida una macchina, come autista di notte e di giorno. La sua vita monastica e la solitudine lo rendono presto identificabile come un uomo in missione. Cerca la figlia che non vede da nove anni, praticamente appena poco dopo la sua nascita, dopo che la madre l'ha presa con sé. Siamo a Tokyo, in un Giappone algido e violento nella sua discussa legge che vieta l'affidamento esclusivo. Doloroso senza esplosioni di rabbia, straziante ritratto sull'ostinata ricerca di un padre a cui è impedito vivere le sue emozioni pienamente. Duris è un soldato perfetto nella sua caccia, torna con Senez ha raccontare le tante sfumature della paternità dopo Le nostre battaglie. (comingsoon.it)

Il caso Belle Steiner

Venerdì 16 Maggio ore 21:00
Maggio d’essai

Genere: Poliziesco, Drammatico, Thriller Anno: 2024 Regia: Benoît Jacquot Attori: Charlotte Gainsbourg, Guillaume Canet, Kamel Laadaili Paese: Francia Durata: 100 min

TRAMA
Pierre e sua moglie Cléa conducono un’esistenza tranquilla in una piccola città di provincia. Lui è un insegnante, mentre lei gestisce un negozio di ottica. La coppia ospita Belle, la figlia di un’amica. La loro vita viene completamente stravolta quando la ragazza viene trovata morta nella loro casa. Poiché Pierre era l’unico presente nell’abitazione al momento della tragedia, diventa l’unico sospettato. Subisce interrogatori umilianti dalla polizia, l’ostracismo dei colleghi e l’ostilità dei residenti della cittadina, dove tutti sanno tutto. Perché la domanda sulla bocca di tutti è la stessa: chi ha ucciso belle?

CRITICA
La trasposizione del seminale romanzo di Simenon ammoderna tempi e modi del femminicidio raccontato riuscendo a perturbare ancora le coscienze borghesi. Con un glaciale ma magnetico Guillaume Canet (sentieriselvaggi.it)

Una figlia

Giovedì 8 Maggio ore 21:00
Sabato 10 Maggio ore 21:00
Domenica 11 Maggio ore 18:00
Domenica 11 Maggio ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2025 Regia: Ivano De Matteo Attori: Stefano Accorsi, Ginevra Francesconi, Michela Cescon, Thony, Toni Fornari, Beatrice Puccilli, Barbara Chiesa, Anita Pititto Paese: Italia Durata: 103 min

TRAMA
Pietro è un uomo di mezza età con un grande dolore alle spalle: la morte di sua moglie che lo ha lasciato solo con la loro figlia. Non ha avuto tempo per il dolore perché ha dovuto occuparsi di lei crescendola con amore e dedizione in un rapporto esclusivo, totalizzante, in cui uno curava le ferite dell’altro attraverso le proprie. Quando, dopo qualche anno, proverà a rifarsi una vita con una nuova compagna, non tutto andrà come sognato: la reazione di sua figlia sarà esplosiva e Pietro sarà messo a dura prova. Si ritroverà a lottare tra rabbia e istinto paterno: quanto le può perdonare? Quanto è più forte l’amore della ragione?

CRITICA
Dirigendo il seguito ideale de I nostri ragazzi, Ivano De Matteo continua a raccontare la famiglia e le conseguenze di un tragico incidente che stravolge la vita di genitori e figli. Da cineasta del rigore quale è, il regista porta lo spettatore a empatizzare con "il carnefice". Ci riesce in nome di quella verità che pochi sanno raggiungere e che nasce anche da una messa in scena credibile, oltre che da un lungo lavoro di documentazione che si percepisce persino nei rumori e nelle atmosfere. Stefano Accorsi e Ginevra Francesconi, con il loro talento, fanno il resto. (Carola Proto - cominsoon.it)

No other land

Venerdì 9 Maggio ore 21:00
Maggio d'essai

Genere: Documentario Anno: 2024 Regia: Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor Paese: Palestina, Norvegia Durata: 92 min

TRAMA
Basel Adra, un giovane attivista palestinese di Masafer Yatta, combatte fin dall’infanzia contro l’espulsione di massa della sua comunità da parte dell’occupazione israeliana. Basel documenta la graduale cancellazione di Masafer Yatta, mentre i soldati dell'IDF distruggono le case delle famiglie: il più grande atto di trasferimento forzato mai effettuato nella Cisgiordania occupata. Nel dramma, Basel incrocia il suo cammino con Yuval, un giornalista israeliano che si unisce alla sua lotta, e per oltre mezzo decennio combattono insieme contro l’espulsione, avvicinandosi sempre di più. Il legame è segnato dalla profonda disuguaglianza tra loro: Basel, che vive sotto una brutale occupazione militare, e Yuval, libero e senza restrizioni. 

CRITICA
Quattro anni di riprese, dal '19 al '23, quattro anni di case distrutte che somigliano sempre di più a baracche e continuamente ricostruite, sempre con maggiore difficoltà. Siamo in una comunità palestinese nella zona della Cisgiordania ancora occupata da Israele, in cui la popolazione locale rivendica quella che "da sempre" è casa, mentre per Israele è zona militare. Un documentario militante sull'insopportabile opera di demolizione della quotidianità palestinese sotto l'ombra di un'occupazione che sembra sempre più cavalcare la furia violenta dei coloni, complice un governo criminale che da troppi anni disonora Israele. Ma anche, ed è la cosa che lo distingue, una bella storia di amicizia fra due giovani coetanei, anche autori del film vincitore dell'Oscar, un militante palestinese e un giornalista israeliano. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Andy Warhol. American Dream

martedì 6 Maggio ore 21:00
mercoledì 7 Maggio ore 21:00
La Grande Arte al Cinema



Genere: Documentario, Biografico Anno: 2024 Regia: Lubomir Slivka Paese: Slovacchia Durata: 98 min

Come in un viaggio on the road, il film esplora l’enigmatica personalità di Andy Warhol (1928-1987), indagando i suoi legami familiari e le radici che hanno plasmato uno degli artisti più iconici del Novecento. Spesso interrogato sulle sue origini, Warhol rispondeva con una frase ormai celebre: “Vengo dal nulla”. I suoi genitori, Ondrej Warhola (che anglicizzò il cognome al suo arrivo negli Stati Uniti) e Júlia Justína Zavacká, emigrarono dall’attuale Slovacchia durante un periodo di intensa migrazione verso l’America. Il documentario parte proprio da queste radici per rivelare aspetti inediti della vita dell’artista, intrecciando il suo background familiare con la sua straordinaria carriera. Attraverso interviste intime e materiali personali, il film accompagna gli spettatori in un viaggio emotivo e spirituale, esplorando le origini di Warhol e gli anni leggendari della Factory di New York. La narrazione offre una nuova prospettiva sull’artista, svelando dettagli meno noti che cattureranno l’attenzione non solo degli ammiratori di Warhol, ma anche di un pubblico più ampio.

Una parte significativa del documentario è stata girata nel villaggio d’origine dei genitori di Warhol, dove il cristianesimo bizantino era profondamente radicato. La fede e la religione, temi centrali nella vita dell’artista, si intrecciano con la sua arte, mostrando il lato introverso e malinconico di un uomo che trasformava l’ordinario in straordinario. Il film visita luoghi simbolici come la casa natale di Warhol a Pittsburgh, la Carnegie Tech University dove studiò e la sua prima casa a New York. Vengono inoltre documentati altri luoghi cruciali della sua vita, come quello in cui è stato vittima di un tentativo di assassinio, l’ospedale della morte improvvisa e il luogo di sepoltura a Pittisburgh. Ad arricchire il racconto di Andy Warhol. American Dream ci sono i contributi dei nipoti Donald Warhola, vicepresidente della Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, e James Warhola, illustratore e artista. Con materiali inediti e nuove prospettive, il docu-film getta luce sulla complessità di Warhol, rivelandone il lato più intimo e il profondo impatto che il suo lavoro ha avuto sulla cultura contemporanea.

In viaggio con mio figlio

Giovedì 1 Maggio ore 21:00
Sabato 3 Maggio ore 21:00
Domenica 4 Maggio ore 18:00
Domenica 4 Maggio ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2023 Regia: Tony Goldwyn Attori: Bobby Cannavale, Robert De Niro, Rose Byrne, William Fitzgerald, Vera Farmiga, Rainn Wilson, Whoopi Goldberg, Jackson Frazer, Ella Ayberk Paese: USA Durata: 102 min

TRAMA
Dopo aver recentemente distrutto la sua carriera e il suo matrimonio, Max (Bobby Cannavale) vive con suo padre Stan (Robert De Niro) ed è profondamente in disaccordo con la sua futura ex-moglie Jenna (Rose Byrne) su come affrontare le esigenze di loro figlio Ezra. Quando Ezra viene espulso da un’altra scuola, Max prende la decisione controversa di portarlo via nel cuore della notte, intraprendendo una divertente odissea attraverso gli Stati Uniti.

CRITICA
Un road movie anomalo, pieno di verità, toccante e divertente, che affronta il tema di avere un figlio autistico (la storia è ispirata alla vera esperienza dello sceneggiatore), e della consapevolezza di essere genitori imperfetti. Servito al meglio dalla regia di Tony Goldwyn e da un cast di ottimi attori (De Niro e Cannavale su tutti), colpisce per l'incredibile performance dell'esordiente William Fitzgerald, ragazzino neuro divergente, che tiene testa alla pari ai colleghi adulti e veterani. (recensione di Daniela Catelli - Comingsoon.it)

Amichemai

Venerdì 2 Maggio ore 21:00
Maggio d'essai


Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Maurizio Nichetti Attori: Antonio Scarpa, Angela Finocchiaro, Serra Yilmaz, Astrid Casali, Luca Lombardi, Gelsomina Pascucci Paese: Italia, Slovenia Durata: 90 min

TRAMA
Due content creators documentano le turbolente riprese di un film on the road. La protagonista, Anna, è una veterinaria appassionata la cui vita si divide tra la gestione della fattoria e i molteplici suoi ruoli familiari che la portano ad essere, di volta in volta: una moglie innamorata, una figlia affettuosa, una madre ansiosa, una nonna paziente.

La morte improvvisa di Gino, il padre infermo, offre ad Anna la possibilità di liberarsi finalmente della sua premurosa badante Aysè, con cui non era mai riuscita ad andare d’accordo. Aysè tornerà quindi in Turchia con il vecchio letto di Gino, lasciatole in eredità. Anna e Aysè affronteranno così, con un letto a bordo, un lungo viaggio attraverso i Balcani destinato a cambiare per sempre la loro vita e il loro rapporto.


CRITICA
Un nuovo esordio per il cineasta milanese a vent’anni di distanza da Honolulu Baby, che realizza un film dichiaratamente fragile ma anche pieno di una grande inventiva e libertà creativa.

Nonostante

Giovedì 24 Aprile ore 21:00
Venerdì 25 Aprile ore 21:00
Domenica 27 Aprile ore 18:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Valerio Mastandrea Attori: Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio Montanini, Justin Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello, Laura Morante Paese: Italia Durata: 92 min

TRAMA
Un uomo vaga dentro e fuori un ospedale, divertendosi ad interagire con i suoi occupanti – medici, infermieri, pazienti – senza esserne visto. Quell’uomo è in coma, e mentre il suo corpo giace in un letto ospedaliero la sua essenza va in giro e parla con altri pazienti al momento separati dai loro corpi mortali. Ma quando la vittima di un incidente automobilistico entra in stato comatoso e viene ricoverata in quella che era stata la sua stanza tutto cambia per quell’uomo che prendeva la propria solitudine come un gioco. E che ora dovrà cominciare a porsi qualche domanda in più su quanto, e come, ognuno di noi desidera stare al mondo. La parabola del film è surreale e onirica, ma affonda palpabilmente le sue radici in un dolore autentico e lacerante che riguarda la paura della morte propria e delle persone amate, e che colpisce un cinquantenne per cui questo rischio è diventato improvvisamente più tangibile: non sorprende che Nonostante sia dedicato ad Alberto Mastandrea, il padre di Valerio scomparso nel 2023. Una parte del protagonista pensa che niente serva a niente, l’altra reagisce con un “non è detto”; da un lato l’uomo sa che tutti prima o poi dobbiamo “lasciare la stanza”, dall’altra afferra le mani di un amico e abbraccia una donna recuperando in quell’attimo un anelito all’eternità.

CRITICA
Secondo film da regista per Valerio Mastandrea e cresce l'ambizione, ma per fortuna anche la riuscita finale. Una storia che sarebbe delittuoso spoilerare, a cui è bene avvicinarsi senza pregiudizi, una storia d'amore originale, che cerca una chiave fantastica e lontana da un realismo sempre più stanco. Tanto personale quanto universale, affronta il melodramma e la sfida di un gruppo di personaggi "in pausa" con ironia e la sfrontatezza consapevole di chi ha affrontato sfide e incertezze come quelle che la vita ci sottopone, ma sempre con grande sensibilità e una dolcezza mai smielata. Una bella sorpresa, un viaggio ambizioso esistenziale verso la maturità di un autore, oltre che attore. (recensione di Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

La vita da grandi

Domenica 20 Aprile ore 21:00
Lunedì 21 Aprile ore 21:00
Martedì 22 Aprile ore 21:00


Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Greta Scarano Attori: Matilda De Angelis, Yuri Tuci, Maria Amelia Monti, Ariella Reggio, Gloria Coco, Paolo Hendel, Adriano Pantaleo, Christian Ginepro, Alessandro Cantalini, Ludovico Zucconi, Tom Karumathy, Lorenzo Gioielli Paese: Italia Durata: 95 min

TRAMA
Irene vive la sua vita a Roma, quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar. Una volta insieme, Irene scopre che Omar ha le idee chiarissime sul suo futuro: non ha nessuna intenzione di vivere con lei quando i loro genitori non ci saranno più ed è pronto a tutto per realizzare i sogni della sua vita: vuole sposarsi, vuole fare tre figli perché 3 é il numero perfetto e vuole diventare un cantante rap famoso. Ma perché tutte queste cose accadano, Omar deve prima di tutto diventare autonomo. Con Irene inizia così un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto". Nella loro casa piena di ricordi, Irene e Omar affrontano insieme paure e speranze e scoprono che per crescere, a volte, bisogna essere in due.

CRITICA
Un fratello e una sorella che imparano a (ri)conoscersi per bene da adulti, o almeno cercando di diventare pienamente tali, dopo aver condiviso infanzia e sogni. Lui è autistico, lei è quindi una sibling, sorella di una persona con disabilità. Per la sua opera prima Greta Scarano sceglie la semplicità di un racconto garbato e sincero, capace di affrontare l'autismo con la giusta ironia e un tono giusto, senza pesantezze ma neanche superficialità. Molti si identificheranno, gli altri non si annoieranno di certo. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Moon il Panda

Domenica 20 Aprile ore 18:00
Lunedì 21 Aprile ore 18:00
Venerdì 25 Aprile ore 18:00
Domenica 27 Aprile ore 21:00

 Genere: Avventura, Family Anno: 2025 Regia: Gilles de Maistre Attori: Liu Ye, Noé Yé, Nina Ye, Alexandra Lamy, Sylvia Chang Paese: Francia Durata: 100 min

TRAMA

A causa del suo scarso rendimento scolastico, il dodicenne Tian viene mandato a vivere in campagna da sua nonna. Lontano dalla vita di città, fra le suggestive montagne cinesi, diventa segretamente amico di un cucciolo protetto di panda e lo chiama Moon. Sarà l’inizio di un’avventura incredibile che cambierà per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.

The Chosen. L'ultima cena

Martedì 15 Aprile ore 21:00
Mercoledì 16 Aprile ore 21:00

Genere: Drammatico, Storico, Religioso Anno: 2025 Attori: Jonathan Roumie, Elizabeth Tabish, Shahar Isaac, Paras Patel, Noah James, George Harrison Xanthis, Shaan Sharma, Jordan Walker Ross, Giavani Cairo, Nick Shakoour, Vanessa Benavente, Joey Vahedi, Yasmine Al-Bustami, Lara Silva, Kirk B.R. Woller, Brandon Potter Paese: USA, Canada Durata: 125 min

Il creatore e produttore esecutivo Dallas Jenkins e la star Jonathan Roumie hanno svelato ieri a Times Square l’immagine chiave di THE CHOSEN: ULTIMA CENA, con ritratti della celebre fotografa Annie Leibovitz. Girato in formato cinematografico, THE CHOSEN: ULTIMA CENA racconta la Settimana Santa, la settimana più cruciale della storia, e debutterà sul grande schermo a pochi giorni dalla Pasqua, con un appuntamento nelle sale che coinvolgerà oltre 40 paesi, tra Sud America, Europa, Asia e Africa ed eventi di anteprima su red carpet in Brasile, Spagna e Messico. In Italia un’intera settimana, dal 10 al 16 aprile, sarà dedicata all’evento.
Durante l’evento al cinema, fedeli e spettatori saranno trasportati di fronte alla tavola apparecchiata dell’Ultima Cena. In quegli ultimi e drammatici giorni, infatti, il popolo d’Israele accoglie Gesù a Gerusalemme come un re, mentre i discepoli ne attendono con ansia l’incoronazione. Ma Gesù sovverte la festa religiosa ebraica e, sentendosi minacciati nel loro potere, i leader religiosi e politici del paese fanno di tutto affinché questa sia l’ultima Pasqua del Salvatore. Interpretato da Jonathan Roumie, THE CHOSEN è un dramma storico rivoluzionario basato sulla vita di Gesù, che viene narrata attraverso gli occhi di coloro che lo hanno conosciuto. Ambientata nella Palestina del primo secolo governata dai Romani, la serie di sette stagioni offre uno sguardo intimo e autentico sulla vita e gli insegnamenti rivoluzionari di Cristo.

Le assaggiatrici

Giovedì 10 Aprile ore 21:00
Sabato 12 Aprile ore 21:00
Domenica 13 Aprile ore 18:00
Domenica 13 Aprile ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2025 Regia: Silvio Soldini Attori: Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Esther Gemsch, Jurgen Wink, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche, Boris Aljinović, Nicolo Pasetti, Peter Schorn, Gabriele Mazzoni, Philipp Seppi, Paolo Grossi, Lukas Zingerle, Marco Boriero, Alessandro Passi Paese: Italia, Svizzera, Belgio Durata: 117 min

TRAMA
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.

CRITICA
Le Assaggiatrici è dunque un film femminista? Non esattamente, perché la vicenda di un pugno di ragazze di campagna costrette a ingurgitare cibo come oche da paté è la "piccola storia" che serve a narrare la "grande storia", o anche il "piccolo pennello" con cui dipingere un grande affresco. Un po’ come accadeva ne La zona di interesse, il "mostro" è vicino, anzi vicinissimo, ma si sente un animale in gabbia e sa che il suo sogno di gloria non si realizzerà, calpestato dai robusti scarponi dell’Armata Rossa. Non vediamo mai il Führer nel film di Soldini, che preferisce restare nell'intimità della narrazione. I suoi occhi sono quelli di Rosa "la berlinese", guardata con sospetto dalle altre e poi accettata perché compagna di sventura.
Si gioca quasi tutto intorno a un tavolo da pranzo Le Assaggiatrici, fra la paura delle protagoniste di essere avvelenate e una sorellanza che si fa sempre più forte. Controllate a vista, diventano pian piano un nucleo compatto, mentre fuori il tempo scorre e una stagione lascia spazio alla successiva. Silvio Soldini lavora sul tempo del film e nel film, concentrandosi sulla progressiva presa di coscienza dell’orrore perpetrato dal Nazismo. Mentre le posate si muovono rapide sui piatti di ceramica, l’illusione collettiva si prepara a svanire, e ancora una volta alle donne viene chiesto di stare zitte. (recensione di Carola Proto - Comingsoon.it)

La misura del dubbio

Venerdì 11 Aprile ore 21:00
Cineforum '25


Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Daniel Auteuil Attori: Daniel Auteuil, Sidse Babett Knudsen, Isabelle Candelier, Suliane Brahim, Grégory Gadebois, Florence Janas, Gaëtan Roussel, Aurore Auteuil Paese: Francia Durata: 115 min

TRAMA

Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil) non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik (Grégory Gadebois), padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione.

CRITICA
Daniel Auteuil riesce, con una sapiente regia, con un'efficace sceneggiatura e con una memorabile interpretazione, a dipanare il filo della matassa, ma forse questo non sarà sufficiente per la sua coscienza. La giustizia è appesa a un filo. E la presunzione magari non ammette prova contraria, ma è comunque obbligatoria(www.mescalina.it)

L'alba dell'impressionismo. Parigi 1874

Martedì 8 Aprile ore 21:00
Mercoledì 9 Aprile ore 21:00
La Grande Arte al Cinema

Genere: Documentario Anno: 2024 Paese: Gran Bretagna Durata: 90 min

Il 15 aprile 1874 apriva a Parigi la prima mostra impressionista. «Affamati di indipendenza», Monet, Renoir, Degas, Morisot, Pissarro, Sisley, Cézanne avevano deciso di trasgredire le regole organizzando la loro mostra, al di fuori dalle vie ufficiali: nasceva così l’impressionismo. Per celebrare questo epocale anniversario, il Museo d’Orsay ha presentato circa 130 opere, volgendo uno sguardo nuovo e attento alla data considerata come anno di nascita delle avanguardie. Ma cosa accadde esattamente nella primavera 1874 nella ville lumière e quale senso si può dare oggi a un’esposizione di 150 anni fa diventata ormai leggendaria? Attraverso le sale della mostra, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 ripercorre le circostanze che hanno spinto 31 artisti – di cui solo sette sono oggi universalmente famosi – a riunirsi per esporre insieme le proprie opere. Il clima del periodo era quello di un dopoguerra che seguiva due conflitti: la Guerra franco-tedesca del 1870, quindi un violento conflitto civile. In questo contesto di crisi, gli artisti ripensano la propria arte ed esplorano nuove strade. Un piccolo «clan dei rivoltosi» dipinse scene della vita moderna o paesaggi dai colori chiari e dal tocco eseguito con brio e per lo più abbozzati all’aperto. Come notò un osservatore, «quello che sembrano ricercare prima di tutto, è l’impressione». All’inizio questi pittori erano degli outsider disprezzati e squattrinati. Ma proprio il 1874 fu l’anno che cambiò tutto: i primi impressionisti furono coloro che ruppero gli schemi esponendo circa 200 opere appese su pareti rivestite di lana bruno-rossastra nello studio del fotografo Nadar. Quel giorno il mondo dell’arte si apprestava a cambiare per sempre.

Ma cosa portò a quella prima mostra rivoluzionaria? Chi erano le personalità anticonformiste che brandivano i loro pennelli in modo così radicale e provocatorio? La spettacolare mostra del Musée d’Orsay evidenzia le contraddizioni e la ricerca infinita della creazione contemporanea e offre uno sguardo completamente rinnovato su questa straordinaria vicenda di passione e ribellione. La storia questa volta non è raccontata da storici e curatori, ma dalle parole di coloro che furono testimoni dell’alba dell’impressionismo: gli artisti, la stampa e i cittadini di Parigi. Prodotto da Phil Grabsky per Exhibition on screen, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 è realizzato in collaborazione con il Musée d’Orsay e la National Gallery of Art di Washington D.C.

Il nibbio

Giovedì 03 Aprile ore 21:00
Sabato 05 Aprile ore 21:00
Domenica 06 Aprile ore 18:00
Domenica 06 Aprile ore 21:00

Genere: Biografico, Drammatico, Thriller Anno: 2025 Regia: Alessandro Tonda Attori: Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Anna Ferzetti, Biagio Forestieri, Andrea Giannini, Beniamino Marcone, Maurizio Tesei, Antonio Zavatteri, Hossein Teheri, Jerry Mastrodomenico, Massimiliano Rossi, Vanni Bramati, Alessandro Coccoli, Beatrice De Mei, Silvia Degrandi, Marta Giovannozzi, Yonov Joseph, Walter Lippa, Robert Madison, Fethi Nouri, Alessandro Pacioni, Lorenzo Pozzan, Tommaso Ricucci, Paola Roberti, Lirco Tahoun, Diego Verdegiglio Paese: Italia, Belgio Durata: 109 min 

TRAMA
Il Nibbio racconta i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Il film intreccia azione e umanità, ricordando un uomo che ha messo tutto in gioco per il valore della vita. Il suo omicidio resta ancora senza colpevoli.

CRITICA
Con il linguaggio del genere spy-thriller Il Nibbio rende agile e carica di tensione la cronaca degli ultimi 28 giorni di Nicola Calipari e si interroga sul significato dell’eroismo e del sacrificio. Affidandosi al talento di Claudio Santamaria, il film di Alessandro Tonda ci racconta il Calipari uomo e quindi padre e marito, avvicinando ancora di più lo spettatore al protagonista. Lo stile di regia è sobrio e non da action americano e anche Sonia Bergamasco e Anna Ferzetti sono completamente a fuoco. (Carola Proto - Comingsoon.it)

Noi e loro

Venerdì 4 Aprile ore 21:00
Cineforum ‘25

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Delphine Coulin, Muriel Coulin Attori: Vincent Lindon, Sophie Guillemin, Benjamin Voisin, Stefan Crepon, Édouard Sulpice, Franco Provenzano, Arnaud Rebotini Paese: Francia Durata: 110 min

TRAMA

Pierre, padre single e strenuo lavoratore, cresce da solo i suoi due figli. Ma mentre Louis, il più giovane, avanza facilmente nella vita, Fus, il maggiore, cerca a fatica il suo posto in un mondo che sembra volerlo rifiutare e si avvicina a movimenti violenti e razzisti, agli antipodi dei valori paterni, con conseguenze dirompenti. Le acclamate registe Delphine e Muriel Coulin dirigono con affetto e precisione un dramma familiare intenso, attuale e coinvolgente, un film d’attori e di emozioni capace di parlare a più generazioni con un monumentale Vincent Lindon (Coppa Volpi a Venezia 81) e il talento fresco e versatile di Stefan Crepon (Peter von Kant) e Benjamin Voisin (Illusioni perdute).

CRITICA
Noi e loro è un film solido e ricco di idee che mette il dito nella piaga di uno dei fenomeni più controversi e preoccupanti del nostro presente. Qualcosa con cui avremo a che fare per molto tempo ancora. (cineforum.it)

The Brutalist

Sabato 29 Marzo ore 20:30
Domenica 30 Marzo ore 17:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Brady Corbet Attori: Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Isaach De Bankolé, Stacy Martin, Alessandro Nivola, Ariane Labed, Michael Epp, Emma Laird, Jonathan Hyde, Peter Polycarpou Paese: Gran Bretagna, USA, Ungheria Durata: 215 min

TRAMA
 Fuggendo dall’Europa del dopoguerra, l’architetto visionario László Toth arriva in America con l’obiettivo di ricostruire la sua vita, il suo lavoro e il suo matrimonio con la moglie Erzsébet, dopo essere stati separati durante la guerra a causa di confini mutevoli e regimi oppressivi. Da solo in un paese sconosciuto, László si stabilisce in Pennsylvania, dove il ricco e influente industriale Harrison Lee Van Buren riconosce il suo talento nell’arte di costruire. Ma potere e eredità hanno un prezzo molto alto…

CRITICA
Un'esperienza cambiò per sempre la vita di un architetto celebre, realmente esistito e raccontato nel nuovo e ambizioso film del regista americano più "europeo" che ci sia, l'ex attore Brady Corbet. Ebreo ungherese, László Tóth, sopravvissuto insieme alla moglie ai campi di concentramento in The Brutalist viene raccontato nella sua avventura di migrante in cerca del sogno americano, fra il mecenatismo dell'aristocrazia capitalista della costa est, illuminata eppure pronta all'abuso di potere, e l'ossessione materica per delle nuove creazioni che sembrano riportarlo sempre alle linee soffocanti dell'esperienza nei campi. Notevole, con una prima metà pienamente convincente e una seconda che perde un po' la bussola del racconto e della misura. Cinema puro, in ogni caso, pieno di stimoli. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

September 5 - La diretta che cambiò la storia

Giovedì 27 Marzo ore 21:00
Domenica 30 Marzo ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Tim Fehlbaum Attori: Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Zinedine Soualem, Benjamin Walker, Daniel Betts Paese: Germania Durata: 91 min

TRAMA
"September 5 – La diretta che cambiò la storia" racconta il momento cruciale che ha trasformato per sempre il modo di fare informazione in diretta.
Ambientato durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il film ripercorre la trasformazione improvvisa del team di ABC Sports, passato da una tranquilla copertura sportiva alla cronaca in tempo reale del sequestro degli atleti israeliani da parte di un gruppo terroristico. Al centro della storia c’è Geoff (John Magaro), un giovane produttore deciso a farsi strada sotto la guida del leggendario Roone Arledge (Peter Sarsgaard). Con l’aiuto di Marianne (Leonie Benesch), interprete tedesca, e del suo mentore Marvin Bader (Ben Chaplin), Geoff si muove tra le sfide tecniche e le scelte morali di una diretta che ha segnato la storia della televisione.

CRITICA
Come un episodio di The Newsroom espanso e ambientato a Monaco nel 1972, per raccontare il massacro che ha sconvolto le Olimpiadi e il mondo. Sarebbe una definizione calzante, ma semplicistica per un film, September 5, che gioca con intelligenza con la ricostruzione storia, con le tematiche etiche del giornalismo, con questioni politiche sono ancora, purtroppo, di scottante attualità e - forse sopratutto - con faccende simbolico-filosofiche che, dall'atto di terrorismo, arrivano a parlare del peso e del ruolo delle immagini.
Quel che è ancora più importante, però, è che September 5 fa tutto questo rispettando le esigenze del cinema e dello spettatore: è ben scritto, ben girato e ottimamente recitato. Menzioni speciali a John Magaro e Leonie Benesch. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Leggere Lolita a Teheran

Venerdì 28 Marzo ore 21:00
Cineforum '25

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Eran Riklis Attori: Golshifteh Farahani Paese: Italia, Israele Durata: 108 min

TRAMA
Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d’amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.

CRITICA
I libri sono da sempre grandi nemici dei regimi tirannici, con il loro cocciuto e meraviglioso potere di aprire le menti e ridicolizzare le intolleranze. Lo conferma questa storia tanto personale da essere definita "a memoir in books", memorie attraverso i libri, quando Leggere Lolita a Teheran uscì nelle librerie vent'anni fa, diventando presto un grande successo da noi e in molta parte del mondo. Ecco ora un adattamento, coprodotto dall'Italia e diretto da un israeliano, Eran Riklis. Conferma della ricchezza di chi guarda e ascolta anche il vicino, si nutre della potenza di una storia e di un popolo che commuovono per energia e coraggio, ma anche delle tre magnifiche protagoniste, a partire da Golshifteh Farahani. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it).

In programmazione / Prossimamente



BLACK BAG

Giovedì 22 Maggio ore 21:00
Sabato 24 Maggio ore 21:00
Domenica 25 Maggio ore 18:00
Domenica 25 Maggio ore 21:00

LA GAZZA LADRA

Venerdì 23 Maggio ore 21:00
Maggio d’essai

PROSSIMAMENTE

SOTTO LE FOGLIE

Giovedì 29 Maggio ore 21:00
Sabato 31 Maggio ore 21:00

BLACK DOG

Venerdì 30 Maggio ore 21:00
Maggio d'essai




Il seme del fico sacro

Giovedì 20 Marzo ore 21:00
Sabato 22 Marzo ore 21:00
Domenica 23 Marzo ore 18:00
Domenica 23 Marzo ore 21:00


Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Mohammad Rasoulof Attori: Soheila Golestani, Missagh Zareh, Setareh Maleki, Mahsa Rostami, Niousha Akhshi, Reza Akhlaghirad, Shiva Ordooie Paese: Iran Durata: 167 min

TRAMA
Teheran. I festeggiamenti per la promozione di Iman a giudice istruttore del Tribunale della Guardia Rivoluzionaria coincidono con il movimento di protesta popolare a seguito della morte di una giovane donna. Iman è alle prese con il peso psicologico del suo nuovo ruolo. Mentre le sue figlie, Rezvan e Sana, sono scioccate e, allo stesso tempo, elettrizzate dagli eventi, la moglie Najmeh cerca di fare del suo meglio per tenere insieme la famiglia. Quando Iman scopre che la sua pistola d’ordinanza è sparita, sospetta delle tre donne. Spaventato dal rischio di rovinare la sua reputazione e di perdere il  lavoro, diventa sempre più paranoico e inizia, in casa propria, un’indagine in cui vengono oltrepassati tutti confini, uno dopo l’altro…

CRITICA
Prima di tutto, Il Seme del Fico Sacro, è un ottimo esempio di cinema fra dramma e paranoia, lungo quel crinale scosceso in cui facilmente piccole situazioni apparentemente marginali possono portare una famiglia a deragliare completamente, portando con sé una figura patriarcale che evidentemente rappresenta anche il sistema di potere dei mullah, paranoico e chiuso all’esterno, lontano da ogni esigenza e richiesta di un popolo giovane e vitale, sempre più stufo di accettare imposizioni che restringono la sfera di ogni libertà, privata e ancora più pubblica. Se il nucleo di prima organizzazione di ogni società è la famiglia, Rasoulof racconta di un padre, di una madre e moglie e delle tre giovani figlie, impegnate fra scuola superiore e università. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Lea

Venerdì 21 Marzo ore 21:00
Cineforum '25

Serata a ingresso gratuito in collaborazione con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

Genere: Drammatico Regia: Marco Tullio Giordana Attori: Vanessa Scalera, Linda Caridi, Alessio Praticò, Mauro Conte, Antonio Pennarella Paese: Italia Durata: 100 minuti

TRAMA
La vera storia di Lea Garofalo, la donna che seppe opporsi allo strapotere della mafia a costo di morirne, e di sua figlia Denise, minorenne all'epoca dei fatti, che testimoniò contro il padre, mandante dell'omicidio.

A Real Pain

Giovedì 13 Marzo ore 21:00
Sabato 15 Marzo ore 21:00
Domenica 16 Marzo ore 18:00
Domenica 16 Marzo ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2024 Regia: Jesse Eisenberg Attori: Kieran Culkin, Jesse Eisenberg, Will Sharpe, Daniel Oreskes, Kurt Egyiawan, Jennifer Grey, Ellora Torchia, Liza Sadovy Paese: USA Durata: 90 min

TRAMA
I cugini David e Benji, molto diversi tra loro, si riuniscono per un viaggio in Polonia per onorare la loro amata nonna. L'avventura prende una piega inaspettata quando le vecchie tensioni tra i due riaffiorano, sullo sfondo della storia della loro famiglia.

CRITICA
Jesse Eisenberg, alla sua opera seconda, racconta la storia di due cugini che partono per un viaggio alla scoperta del dolore: della storia con la s maiuscola, della loro storia familiare e anche del loro rispettivo dolore privato e singolare. Un character study sulle nostre strategie di sopravvivenza e di difesa di fronte all’universale esperienza del dolore connaturato all’esistenza. Eisenberg si propone come una sorta di Woody Allen per millennial, più nevrotico, più ruvido e molto più pessimista; ma in mezzo c'è dell'altro, e non tutto torna. Anche perché l'impressione che, a dispetto del viaggio fisico che porta i protagonisti dagli USA alla Polonia e ritorno, quello psicologico sia decisamente meno lungo e approfondito. (Federico Gironi - Comingsoon.it)



Finalement

Venerdì 14 Marzo ore 21:00
Cineforum 2025


 Genere: Commedia, Musicale, Sentimentale Anno: 2024 Regia: Claude Lelouch Attori: Kad Merad, Sandrine Bonnaire, Françoise Fabian, Elsa Zylberstein, Victor Meutelet, Clémentine Célarié, François Morel, Michel Boujenah Paese: Francia Durata: 127 min

TRAMA
In un mondo sempre più folle, Lino, un uomo che aveva tutto, tra famiglia, successo e carriera, sente che sta perdendo l’equilibrio. Decide di lasciarsi tutto alle spalle e vagare, ricercato, per la Francia vestendo prima i panni di un prete destituito, di un regista di film per adulti, di un trombettista per rendersi conto alla fine, dopo una serie di incontri a dir poco strampalati, che tutto quello che accade nella vita è un bene.

CRITICA
Il cineasta francese si lascia andare a un bilancio a cuore aperto, nel desiderio, forse impossibile, di trovare un equilibrio tra l’amore e la libertà. E regala sorrisi e lacrime. (sentieriselvaggi.it)

Bridget Jones. Un amore di ragazzo

Giovedì 6 Marzo ore 21:00
Sabato 8 Marzo ore 21:00
Domenica 9 Marzo ore 18:00
Domenica 9 Marzo ore 21:00


Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale Anno: 2025 Regia: Michael Morris Attori: Renée Zellweger, Leo Woodall, Emma Thompson, Isla Fisher, Hugh Grant, Chiwetel Ejiofor, Jim Broadbent, Shirley Henderson, Nico Parker, Sally Phillips, Celia Imrie, James Callis, Joanna Scanlan, Gemma Jones, Leila Farzad Paese: Gran Bretagna, USA Durata: 124 min

TRAMA
Bridget è di nuovo sola, rimasta vedova quattro anni prima quando Mark è stato ucciso in una missione umanitaria in Sudan.
Ora è una madre single, impegnata a crescere da sola Billy, di nove anni, e Mabel, di quattro, trovandosi in uno stato di limbo emotivo e affrontando la vita con l'aiuto dei suoi fedeli amici e persino del suo ex amante, Daniel Cleaver. Pressata dalla sua "Famiglia Urbana" - Shazzer, Jude e Tom, la sua collega di lavoro Miranda, sua madre e la sua ginecologa Dr. Rawlings - a intraprendere un nuovo percorso nella vita e nell'amore, Bridget torna a lavorare e prova persino a usare le app di incontri, dove presto viene corteggiata da un uomo più giovane e affascinante. Nel tentativo di bilanciare lavoro, famiglia e amore, Bridget affronta il giudizio delle mamme perfette a scuola, si preoccupa per Billy che soffre per l'assenza del padre e si imbatte in una serie di incontri imbarazzanti con il razionale insegnante di scienze di suo figlio.

CRITICA
Il quarto film con protagonista Bridget Jones conserva la comicità di situazione dei tre capitoli precedenti introducendo però una nota malinconica, che è esattamente quel che ci vuole per raccontare un’età e un momento della vita in cui si fanno i conti con il tempo che passa e le generazioni che si succedono. Senza il suo Marc Darcy, l’ex trentenne single e paffutella si aggrappa al suo inguaribile ottimismo e ci insegna che solo l’autoironia ci salverà. Bridget Jones: Un Amore di ragazzo ha dalla sua anche una delicatezza che ha conquistato Hugh Grant e farà commuovere il pubblico, felice di fare un salto all'indietro nel tempo e di scoprire che Bridget è rimasta una "ragazza". (Carola Proto - Comingsoon.it)


Sotto il cielo grigio

 Venerdì 7 Marzo ore 21:00

Cineforum ‘25 - A seguire incontro con Arianna Prevedello

Genere: Drammatico, Biografico Anno: 2024 Regia: Mara Tamkovich Attori: Palina Chabatarova, Valentin Novopolskij, Aliaksandra Vaitsekhovic Paese: Polonia Durata: 81 min

TRAMA
Bielorussia, 2020. Dopo le elezioni truccate da Lukašenko, si susseguono grandi manifestazioni di protesta. La giornalista anti-regime Lena trasmette in diretta la brutale repressione di una manifestazione pacifica e viene rintracciata da un drone della polizia. Nonostante ciò, continua la trasmissione e viene arrestata. Il marito di Lena, Ilya, si prepara a un’evacuazione d’emergenza all’estero, ma il regime non ha intenzione di lasciarla andare. Tratto da una storia vera.

CRITICA
Con il suo carico di impegno civile, porta con sé un soffocato dolore che sembra raccogliere l’eco di Green Border. Brava la protagonista Aliaksandra Vaitsekhovich. (sentieriselvaggi.it)

Van Gogh. Poeti e amanti

Martedì 4 Marzo ore 21:00
Mercoledì 5 Marzo ore 21:00
La Grande Arte al Cinema

Genere: Documentario Anno: 2024 Regia: David Bickerstaff Attori: Jamie de Courcey Paese: Gran Bretagna Durata: 90 min

Diretto da David Bickerstaff, VAN GOGH. POETI E AMANTI offre l’eccezionale possibilità di visitare, grazie al cinema, la mostra della National Gallery di Londra che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo, riscrivendo per certi versi la storia di un artista sui cui si pensava di conoscere già ogni dettaglio e permettendo ai visitatori di guardare le nuvole e i cipressi che ondeggiano al vento, fermarsi nel parco preferito da Van Gogh, il “Giardino dei Poeti”, o sotto un albero ombroso a Saint-Rémy. La mostra londinese, uno degli eventi clou del bicentenario della celebre istituzione culturale britannica, ha raccolto uno strepitoso sold out e convinto la National Gallery a proporre, per la seconda volta nella sua storia dopo quanto avvenuto per la mostra dedicata a Leonardo da Vinci, un’apertura straordinaria notturna per accogliere un maggior numero di visitatori. La combinazione tra mostra ed esperienza cinematografica celebra il genio di Van Gogh senza sfruttarne le sofferenze. Spostandosi passo dopo passo tra le sue pennellate, il regista David Bickerstaff indaga nello specifico il rapporto del pittore con la poesia e l’amore, la sua ricerca artistica instancabile, l’uso rivoluzionario del colore e il suo stile unico. Prodotto con Exhibition on Screen da Phil Grabsky, che firma anche il soggetto con il regista, il film si sofferma inoltre sui veri motivi del trasferimento di Van Gogh nel Sud della Francia e sugli esiti di una scelta che cambiò per sempre la sua vita. Oltre a offrire uno sguardo approfondito sulla salute mentale di Van Gogh, che ad Arles fu ricoverato all’Hôtel-Dieu reso immortale nei suoi dipinti, l’appuntamento al cinema mette in luce l’intelligenza acuta e la passione bruciante che alimentarono una carriera straordinaria. Come la mostra racconta, in soli due anni di permanenza tra Arles e Saint-Rémy, Van Gogh rivoluzionò il suo stile in una sinfonia di colori e texture poetiche. Si ispirò a poeti, scrittori e artisti. Quello trascorso qui fu un periodo decisivo della sua carriera, raccontata alla National Gallery in una mostra che riunisce alcuni dei dipinti più amati di Van Gogh – da “Notte stellata sul Rodano” (1888) a “La casa gialla” (1888), dai “Girasoli” (1888) a “La sedia di Van Gogh” (1889) – alcune opere raramente esposte e una selezione di straordinari disegni.

La National Gallery è uno dei musei d’arte più importanti del mondo. Fondata dal Parlamento nel 1824, ospita la collezione nazionale di dipinti della tradizione dell’Europa occidentale, dal tardo XIII secolo ai primi anni del XX secolo. La collezione include opere di Artemisia Gentileschi, Bellini, Cézanne, Degas, Leonardo, Monet, Raffaello, Rembrandt, Renoir, Rubens, Tiziano, Turner, Van Dyck, Van Gogh e Velázquez. Gli obiettivi principali della Galleria sono prendersi cura della collezione, arricchirla e garantire il miglior accesso possibile ai visitatori

Il mio giardino persiano

Sabato 1 Marzo ore 21:00
Domenica 2 Marzo ore 18:00
Domenica 2 Marzo ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2024 Regia: Maryam Moghaddam, Behtash Sanaeeha Attori: Lili Farhadpour, Esmaeel Mehrabi, Mansoore Ilkhani, Soraya Orang, Homa Mottahedin, Sima Esmaeili Paese: Iran, Francia, Svezia Durata: 97 min

TRAMA
Il film più amato del Festival di Berlino, diretto dagli iraniani Maryam Moghaddan e Bentash Sanaeeha, arriva finalmente in sala il 23 gennaio. Un pomeriggio, dopo un pranzo con le amiche, Mahin decide di rompere la sua routine solitaria e di riaprirsi all’amore. Un incontro inaspettato si trasformerà in una serata indimenticabile e il desiderio, almeno per una notte, avrà la meglio sulle regole della vita e sulle leggi del regime iraniano.

CRITICA
Un nuovo, ennesimo film iraniano che racconta il disagio della società di quel paese schivando le maglie del regime. Il punto di vista è quello di una donna di 70 anni, da tempo ormai sola e abituata a vivere senza particolari emozioni e slanci sociali. A un certo punto inizia a rivendicare un risveglio, a cercare un dialogo addirittura con degli uomini, scatenando lo sdegno dei vicini bigotti. Come l'Iran di un regime che porta a rimpiangere un passato in cui la città accoglieva musica e balli, ma soprattutto la speranza di un futuro da costruire, non solo per i giovani, quelli che hanno vissuto solo l'oppressione del regime. Malinconica e garbata storia che dietro una superficie di leggerezza racconta di una società soffocata. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Vittoria

Venerdì 28 Febbraio ore 21:00
Cineforum ‘25 - A seguire incontro con i registi
il film verrà proiettato al cinema Politeama


Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman Attori: Anna Amato, Nina Lorenza Ciano, Marilena Amato, Gennaro Scarica, Vincenzo Scarica Paese: Italia Durata: 89 min

TRAMA
A 40 anni Jasmine (Marilena Amato) ha avuto dalla vita tutto quello che poteva desiderare: un marito (Gennaro Scarica) con cui ha un solido rapporto, tre adorati figli maschi e il suo amato salone di parrucchiera sul corso principale di Torre Annunziata. Ma dopo la morte di suo padre, Jasmine è tormentata da un sogno ricorrente: una bambina piccola e bionda le va incontro, si getta tra le sue braccia e proprio in quell’istante la donna prova un senso di completezza. Dopo mesi di lunghe riflessioni, decide che lei, quella bimba, la vuole veramente, e così, mettendo a rischio il proprio matrimonio, il benessere dei figli e la sua stessa stabilità emotiva, intraprende un complicato percorso di adozione internazionale.
Vittoria è un viaggio dentro la complessità delle dinamiche familiari e dei desideri apparentemente irrazionali della psiche umana, una storia di amore e ostinazione interpretata dalle stesse persone che l’hanno realmente vissuta.

CRITICA
Dopo Butterfly e Californie, Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman continuano a espandere la loro esplorazione cinematografica di una zona (quella di Torre Annunziata), di alcuni personaggi e di un'antropologia, raccontando la storia vera di un desiderio d'adozione. Documentaristico nell'animo e in parte anche nello stile, che pure rischia di seguire troppo certe regole codificate del cinema d'autore festivaliero contemporaneo, Vittoria è un film tutto basato sulla preparazione di un finale che regala non solo emozione e commozione in maniera potente e sincera, ma senso a tutto quel che veniva prima, legando la struttura a un'idea latente (ma evidente) di predestinazione. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

Becoming Led Zeppelin

Giovedì 27 Febbraio ore 21:00
Sabato 1 Marzo ore 18:00
Lunedì 03 Marzo ore 21:00
biglietto unico 13 euro - ridotto 10 euro per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione) 

Genere: Documentario, Biografico, Musicale Anno: 2025 Regia: Bernard MacMahon Attori: Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones, John Bonham Paese: Gran Bretagna, USA Durata: 137 min

SCHEDA

A 12 anni dal successo nelle sale di tutto il mondo di “Celebration Day” che aveva raccolto oltre 50.000 spettatori solo in Italia, arriva nei cinema italiani solo dal 27 febbraio al 5 marzo Becoming Led Zeppelin. 

Diretto da Bernard MacMahon (American Epic) e co-sceneggiato e prodotto da Allison McGourty, Becoming Led Zeppelin è il primo film ufficialmente autorizzato sul gruppo e ripercorre la storia creativa, musicale e personale dei Led Zeppelin, raccontata attraverso le stesse parole della band. Il film concerto svela anche un’enorme quantità di filmati rari e inediti sulle performance del gruppo: il risultato è un’esperienza musicale viscerale, che trasporterà gli spettatori nelle sale da concerto dei primi tour, accompagnati da commenti intimi ed esclusivi della band, notoriamente riservata. Becoming Led Zeppelin è un film che ha rischiato di non essere realizzato: i registi hanno dovuto affrontare sfide epiche, tra cui il fatto che non esisteva quasi nessun filmato del primo periodo del gruppo. MacMahon e McGourty si sono imbarcati in una ricerca “investigativa” globale per recuperare i materiali necessari a illustrare la storia dei Led Zeppelin.

Dalla sua nascita, l’ascesa alla celebrità della band fu rapidissima e praticamente non documentata. Grazie all’accesso esclusivo al gruppo e ai suoi archivi personali, al pieno sostegno della band e alla disponibilità di filmati mai visti prima, Becoming Led Zeppelin immerge gli spettatori nelle immagini e nei suoni degli esordi per un’esperienza che, più di ogni altra, si avvicina alla partecipazione a un concerto live. Perché prima di Starway to Heaven, della chitarra Dragon e dei dischi d’oro, c’erano semplicemente quattro artisti e il loro amore per la musica. Becoming Led Zeppelin ci svela i loro percorsi individuali mentre si muovono sulla scena musicale degli anni Sessanta, finché nell’estate del 1968 si incontrano per provare insieme e le loro vite cambiano per sempre. I quattro percorsi si fondono in uno quando partono alla conquista dell’America in un giro sulle montagne russe che culmina nel 1970, nel momento in cui diventano la band numero uno al mondo.

Racconta il regista Bernard MacMahon “Con Becoming Led Zeppelin il mio obiettivo era quello di fare un nuovo tipo di film, un documentario che somigliasse a un musical. Volevo intrecciare le quattro diverse storie dei membri del gruppo prima e dopo la formazione della band, facendo raccontare ampie parti della loro storia solo dalla musica e dalle immagini, in modo da legare le canzoni ai luoghi in cui furono create e agli eventi che le ispirarono. Ho usato solo pellicole e negativi originali, con oltre 70.000 fotogrammi restaurati manualmente, e ho ideato delle sequenze di fantasia, ispirate a Singin’ In The Rain, sovrapponendo filmati inediti di esibizioni dal vivo a fotomontaggi di poster, biglietti e viaggi, per ricreare visivamente il senso di frenesia dei loro esordi”.