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La vita va così

Giovedì 30 Ottobre ore 21:00
Sabato 1 Novembre ore 21:00
Domenica 2 Novembre ore 18:00
Domenica 2 Novembre ore 21:00
Sabato 8 novembre ore 18:00
Domenica 9 Novembre ore 15:00

Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Riccardo Milani Attori: Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo, Pietro Ragusa, Geppi Cucciari, Niccolò Senni Paese: Italia Durata: 120 min

TRAMA
Alla soglia del nuovo millennio, Efisio, un pastore solitario del sud Sardegna, difende l’ultimo tratto incontaminato di costa che Giacomo, potente immobiliarista, vuole trasformare in un resort di lusso. Tra loro Mariano cerca di mediare, mentre Francesca, figlia di Efisio, è divisa tra modernità e radici. Quando Efisio rifiuta l’offerta milionaria, la battaglia si sposta in tribunale, dove la giudice Giovanna deve decidere. Mentre la comunità si divide, il “no” di Efisio diventa simbolo di resistenza e identità.

CRITICA
Riccardo Milani torna a raccontare una storia di persone che restano e sceglie un altro suo luogo del cuore per narrare la reale vicenda di un pastore sardo che si rifiuta di vendere la sua casa e la sua terra a un costruttore determinato a edificare un resort di lusso. Il film è una chiamata alle armi e una difesa della dignità umana, oltre che un j'accuse contro i potenti che scatenano le guerre fra poveri. Inoltre fa riflettere sull’irrisolvibile conflitto tra necessità di posti di lavoro e conservazione del territorio. (comingsoon.it)

Generazione romantica

Venerdì 31 Ottobre ore 21:00 
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Zhangke Jia Attori: Zhao Tao, Changchu Xu, Zhou You, Maotao Hu, Zhubin Li, Pan Jianlin, Zhou Lan Paese: Cina Durata: 111 min

TRAMA
Una storia d’amore come tante. Siamo a Datong, in Cina, all’alba del nuovo millennio. Le cose tra Bin e Qiaoqiao sembrano andare bene, la vita scorre leggera a ritmo di musica, ma Bin decide improvvisamente di partire: questione di affari. Manterrà la promessa di ritornare? Qiaoqiao si fida. Lo aspetta. Poi, prendendo atto che i giorni del dancefloor e delle canzoni sono finiti, si mette in viaggio per cercarlo…

CRITICA
In un alternarsi di supporti diversi, dal 16 mm all'Intelligenza artificiale, immagini raccolte nel corso degli anni che accompagnano un viaggio segnato dallo smarrimento, più che dalla speranza, ci conducono lungo scene di ordinaria quotidianità, fra famiglie in casa e balli di gruppo in un palazzo della cultura. Proprio la musica è uno dei pochi elementi comuni che rimangono cruciali nella vita delle persone: cantate amatoriali, brani rilanciati a tutto volume da una cassa, o cantati dal vivo in piazza. Quel ritmo tradizionale che ama particolarmente Jia Zhangke, come ampiamente dimostrato nei suoi film. (recensione di Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Familiar touch

Giovedì 23 Ottobre ore 21:00
Sabato 25 Ottobre ore 21:00 - con intervento della dr.ssa Irene Vescovi dell’associazione Alzheimer di Piove di Sacco
Domenica 26 Ottobre ore 18:00
Domenica 26 Ottobre ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Sarah Ema Friedland Attori: Kathleen Chalfant, H. Jon Benjamin, Katelyn Nacon, Andy McQueen, Carolyn Michelle Smith, Alison Martin, London Garcia Paese: USA Durata: 90 min

TRAMA
Ruth Goldman (Kathleen Chalfant), una donna anziana affetta da demenza senile, esce di casa per un appuntamento. Ma quello che pensa sia un hotel si rivela essere una struttura per anziani e mentre la sua identità e i suoi desideri cambiano, Ruth dovrà confrontarsi con una serie di volti, routine e ambienti nuovi, fino ad ora sconosciuti.

CRITICA
Un'anziana donna viene accompagnata dal figlio verso l'ultima meta della sua vita, una clinica in cui accompagnare in una nuova quotidianità la perdita della memoria rappresentata dall'Alzheimer, che la rende non più autosufficiente. Premiato a Venezia, è un esordio che racconta con poche parole e in leggerezza la nuova vita di una malata vista dal suo punto di vista, per una volta lasciando totalmente sullo sfondo i familiari, regalando una storia sensibile e toccante, ma anche piena di colori e ironia, con una magnifica protagonista. (Mauro Donzelli - comingsoon.it)

Come fratelli

Venerdì 24 Ottobre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Antonio Padovan Attori: Francesco Centorame, Pierpaolo Spollon, Ludovica Martino, Paola Buratto, Mariana Lancellotti, Noah Signorello, Giacomo Padovan, Roberto Citran, Simonetta Guarino, Alessio Praticò, Alfonso Santagata, Giuseppe Battiston Paese: Italia Durata: 90 min



TRAMA
Due amiche inseparabili, a cui il destino regala la gioia di una gravidanza vissuta insieme, vengono strappate alla vita da un tragico incidente. I loro mariti, incapaci di affrontare da soli il dolore e la sfida di essere padri e vedovi, decidono di allearsi e aiutarsi a vicenda per crescere i figli. Nasce così una nuova famiglia, certo anomala, ma sorprendentemente affiatata e pronta a sfidare ogni pregiudizio. Un equilibrio inaspettato, destinato però a essere messo in discussione quando un’altra donna entra nell’equazione.

CRITICA
Come Fratelli, diretto da Antonio Padovan, racconta con garbo e leggerezza la rinascita dei neo papà Giorgio (Francesco Centorame) e Alessandro (Pierpaolo Spollon), messi in ginocchio da una tragedia familiare. Il film celebra l'amore in tutte le sue forme e il valore della complicità di fronte all'imprevedibilità della vita. Lo fa con una storia che scorre piacevolmente, grazie alle convincenti interpretazioni dei protagonisti. (comingsoon.it)

Duse

Giovedì 16 Ottobre ore 21:00
Sabato 18 Ottobre ore 21:00
Domenica 19 Ottobre ore 18:00
Domenica 19 Ottobre ore 21:00

Genere: Biografico Anno: 2025 Regia: Pietro Marcello Attori: Noémie Merlant, Valeria Bruni Tedeschi, Vincenzo Nemolato, Fausto Russo Alesi, Giovanni Morassutti, Vincenzo Pirrotta, Marcello Mazzarella, Federico Pacifici, Noémie Lvovsky, Fanni Wrochna, Iacopo Fanelli, Gaja Masciale, Vincenza Modica Paese: Italia, Francia Durata: 122 min

TRAMA
Negli anni brutali tra la Prima Guerra Mondiale e l'ascesa del fascismo, Eleonora Duse sceglie di tornare dove la sua vita ha avuto inizio: sul palco. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, trasforma la sua arte in un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificare salute e affetti.

CRITICA
Il respiro del film è quello di una donna affaticata e dolorante, che alterna momenti di lucida lungimiranza con un pessimismo cosmico, mentre intorno a lei, a muoversi nell’orbita come pianeti bramosi di attenzione, ci sono la figlia Enrichetta (una convincente Noémie Merlant) e la sua sodale e tuttofare Desirée (una sorprendente Fanni Wrochna).
Fra costumi e luoghi in cui la bellezza regna, Duse cerca la traccia della grandezza nell'ostinazione di una donna coraggiosa e incapace di arrendersi, ma al massimo di poggiarsi su una sedia prima di ritornare a rivendicare la sua arte più sfrontata di prima, come faceva sul palcoscenico. In questo senso si assorbono anche momenti di toni alti e nevrastenici, come l’ultimo incontro con l’amato e odiato D’Annunzio. Pagine ancora vitali di un’arte in azione per nobilitare un mondo in guerra, che riecheggiano nei funesti tempi attuali. (di Mauro Donzelli - comingsoon.it)


I Vitelloni

Venerdì 17 Ottobre ore 21:00
Venerdì d'essai
in versione restaurata

Genere: Commedia Anno: 1953 Regia: Federico Fellini Attori: Franco Interlenghi, Alberto Sordi, Franco Fabrizi, Leopoldo Trieste, Riccardo Fellini, Eleonora Ruffo, Jean Brochard, Claude Farell, Carlo Romano, Lída Baarová, Arlette Sauvage, Enrico Viarisio, Paola Borboni, Vira Silenti, Maja Nipora, Achille Majeroni, Silvio Bagolini, Guido Martufi, Giovanna Galli, Franca Gandolfi, Gigetta Morano, Rosalba Neri, Ottavia Piccolo, Massimo Bonini, Alberto Anselmi, Milvia Chianelli, Gustavo De Nardo, Graziella De Roc, Gondrano Trucchi, Lino Toffolo Paese: Italia, Francia Durata: 115 min

TRAMA
Quattro trentenni di una piccola città di mare, vivono nell’eterna attesa di diventare adulti. Durante le stagioni invernali, si trascinano fra il biliardo e il caffé, fra velleità letterarie, scherzi goliardici e facili avventure erotiche, in una dimensione di ozio irresponsabile. Li segue con ingenua ammirazione il più giovane Moraldo, che gradatamente si libera dall’influenza di Fausto, dongiovanni da strapazzo e decide di abbandonare il tepore protettivo del borgo per affrontare il viaggio alla volta di Roma. Fellini intreccia le vicende dei quattro vitelloni (interpretati magistralmente da Sordi, Franco Fabrizi, Leopoldo Trieste e dal fratello Riccardo), adottando una narrazione vivacemente frammentaria che culmina in sequenze di sottile amarezza (l’atmosfera disfatta del dopo Carnevale) e in situazioni beffarde (la tentata seduzione di Leopoldo da parte di un vecchio guitto omosessuale). Per la prima e unica volta nel cinema felliniano, il mondo degli adulti (i genitori dei vitelloni) è rappresentato come un modello etico, senza ambiguità. Le riprese si svolsero per lo più a Ostia e, nelle prime copie del film, i distributori non vollero figurasse il nome di Sordi, che a quell’epoca ritenevano fosse sgradito al pubblico.

CRITICA
“I vitelloni riconferma la vena satirica più viva che oggi conti il nostro cinema; che l’atmosfera grigia della provincia (quelle strade notturne, per le quali echeggiano i canti e le battute sciocche dei vitelloni; quelle case povere, modeste o comode, in ogni caso onorate, in cui l’inutilità professionale di quei giovinastri trova rifugio ogni notte dopo l’ozioso girovagare; quel mare squallido; quei periodici sussulti di euforia artificiosa: la festa col concorso di bellezza, il veglione) ed alcune psicologie (quella del bellimbusto Fausto, quella del giullare Alberto, assai pittorescamente interpretato da Sordi, quella del “signorino” Moraldo) appaiono interpretate da un osservatore e psicologo assai acuto. Il quale, da buon moralista, sa spremere alla fine un senso dal suo racconto, che non vuol certo essere un semplice “divertissement”.

Troppi “leoni” al lido, (Giulio Cesare Castello “Cinema” (nuova serie), a. VI, n. 116, 31 agosto 1953)

“La freschezza non manca certo alla gamma di Fellini. Il suo maggiore merito è proprio quello di non badare al macchinoso, al prestabilito; ma di abbandonarsi a ciò che sente e risente, a momenti e stati d’animo apparentemente trascurabili o di secondo piano. Invece, in quei momenti è artista; e tutto rivela allora una vibrazione e un significato”. (Mario Gromo, “La Stampa”, 9 ottobre, 1953)

“Anche se non conoscessimo la sua attività passata […], basterebbero poche inquadrature per far chiaro che Federico Fellini è un umorista. Ma un umorista malinconico, ci sia o no contraddizione. Sorride, ma con amarezza. E’ chiaro che il piccolo mondo neghittoso e turbolento ch’egli descrive gli dà la stessa sgradevole impressione che dà a noi, un mondo di creature sciupate, di superflue esistenze. Lo comprende, lo studia; non direi lo schernisca; piuttosto lo commisera, ma è evidente che cerca con ironia il contrasto tra il molto presumere e lo squallido essere. (Arturo Lanocita, “Corriere della Sera”, 28 agosto 1953)


Le città di pianura

Giovedì 9 Ottobre ore 21:00
Sabato 11 Ottobre ore 21:00
Domenica 12 Ottobre ore 18:00
Domenica 12 Ottobre ore 21:00

Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Francesco Sossai Attori: Filippo Scotti, Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla, Roberto Citran, Andrea Pennacchi Paese: Italia, Germania Durata: 98 min

TRAMA
Carlobianchi e Doriano, due spiantati cinquantenni, hanno un’ossessione: andare a bere l’ultimo bicchiere. Una notte, vagando in macchina da un bar all’altro, si imbattono per caso in Giulio, un timido studente di architettura: l’incontro con questi due improbabili mentori trasformerà profondamente Giulio nel suo modo di vedere il mondo e l’amore, e di immaginare il futuro. Un road movie nella sterminata pianura veneta che viaggia alla velocità con cui si smaltisce una sbronza.

CRITICA
Francesco Sossai firma un road movie alcolicissimo, che mescola al suo interno la commedia e il dramma malinconico, il coming of age e l'antropologia della provincia. Sempre personale, ma chiaramente ispirato da registi come Mazzacurati, Jarmusch, Kaurismaki, Monicelli e Risi, Le città di pianura è un film divertente, sì, ma pieno di malinconia. Una malinconia che però non è mai nichilista ma sempre vitale. E quell’ultimo bicchiere che non è mai davvero l’ultimo il segnale non di una resa o di una sconfitta, ma al contrario la ricerca di qualcosa di più, il segnale di chi non rinuncia, ma continua, un bicchiere dopo l’altro, con tutta la testardaggine e la sventatezza di cui si è capaci, a voler vivere una vita il cui segreto, per non parlare del senso, sfuggono costantemente.(Federico Giorni - comingsoon.it)

Aragoste a Manhattan

Venerdì 10 Ottobre ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Commedia Anno: 2024 Regia: Alonso Ruizpalacios Attori: Raúl Briones, Rooney Mara, Anna Diaz, Motell Gyn Foster, Oded Fehr, John Pyper-Ferguson, Laura Gómez, James Waterston, Spenser Granese, Finnerty Steeves, Lee R. Sellars, Leo James Davis Paese: USA, Messico Durata: 139 min

TRAMA
Un cuoco di origine messicana, Pedro, e una cameriera americana, Julia, vivono una storia d’amore insieme tenera e burrascosa nelle cucine del The Grill, affollato ristorante di Times Square. Quando Julia scopre di essere incinta, Pedro prova a convincerla a tenere il bambino, immaginando per loro un futuro diverso. Ma le cose si complicano quando viene scoperto un furto nella cassa del ristorante…

CRITICA
The Grill è un grande ristorante per turisti di Times Square. Entriamo nelle sua cucina, buttiamo un occhio anche alla sala. Scena e retroscena. Non è l'unico confine che racconta Alonso Ruizpalacios nel suo film. C'è quello tra bianchi e non bianchi, America e Messico, padroni e lavoratori. Tra amore e dolore, inferno e paradiso. Un musical senza musica, una commedia romantica isterica e dai risvolti melodrammatici. Forse troppo lungo, forse troppo caricato, La cocicna è però cinema vivo, potente, coraggioso. Di certo, fa tutto tranne che food porn: letterale o cinematografico. Inutili i confronti con The Bear, ma la lezione del Bourdain di "Kitchen Confidential" è stata ben assorbita.(Federico Giorni - comingsoon.it)

Dalai Lama - la saggezza della felicità

Martedì 7 Ottobre ore 21:00
Mercoledì 8 Ottobre ore 21:00

Genere: Documentario Anno: 2024 Regia: Philip Delaquis, Barbara Miller Paese: USA, Svizzera Durata: 94 min

Un documentario che offre un ritratto cinematografico del 14º Dalai Lama, Tenzin Gyatso, in occasione del suo novantesimo compleanno. Nel film, il leader spirituale si rivolge direttamente al pubblico, condividendo la sua saggezza sulla ricerca della felicità nel mondo contemporaneo. La pellicola combina immagini personali del Dalai Lama, filmati d’archivio storici e scene attuali delle sfide globali che l’umanità affronta oggi.
Wanted Cinema è lieta di presentare Dalai Lama - La saggezza della felicità (Wisdom Of Happiness), un film di Barbara Miller e Philip Delaquis, prodotto da Richard Gere, che esplora la vita e le lezioni del Dalai Lama sulla compassione e la pace interiore come chiavi per il benessere personale e globale.

Downton Abbey - il gran finale

Giovedì 2 Ottobre ore 21:00 in lingua inglese con sottotitoli in italiano
Venerdì 3 Ottobre ore 21:00
Sabato 4 Ottobre ore 21:00
Domenica 5 Ottobre ore 18:00
Domenica 5 Ottobre ore 21:00

Genere: Drammatico, Sentimentale Anno: 2025 Regia: Simon Curtis Attori: Michelle Dockery, Joely Richardson, Paul Giamatti, Dominic West, Elizabeth McGovern, Hugh Bonneville, Alessandro Nivola, Joanne Froggatt, Allen Leech, Phyllis Logan, Jim Carter, Sophie McShera, Penelope Wilton, Laura Carmichael, Raquel Cassidy, Robert James-Collier, Simon Russell Beale, Brendan Coyle Paese: Gran Bretagna, USA Durata: 123 min

TRAMA
DOWNTON ABBEY – IL GRAN FINALE segna il grande ritorno al cinema del fenomeno mondiale. La storia ci riporta dalla famiglia Crawley, all’inizio degli anni ’30. Quando Mary si ritrova coinvolta in uno scandalo pubblico e la famiglia deve fronteggiare delle difficoltà economiche, l’intera casa si confronta con la minaccia del disonore sociale. I Crawley dovranno affrontare il cambiamento, mentre la nuova generazione si prepara a raccogliere il testimone e guidare Downton Abbey verso il futuro.

CRITICA
Attraversato dal fantasma (buono) di Lady Violet, il film è la chiusura perfetta di una saga mai uguale a sé stessa e british in tutto e per tutto. Julian Fellowes e Simon Curtis celebrano il teatro e l’umana compassione, raccontando le nuove generazioni che prendono il testimone dalle vecchie, completando l’arco narrativo di ogni personaggio e celebrando il teatro e l’arte in generale. Mentre i confini tra il mondo dei Crawley e dei domestici diventano sempre meno netti, si fa strada la modernità con lo scomodo tema del divorzio. (comingsoon.it)

L'ultimo turno

Venerdì 26 Settembre ore 21:00
Sabato 27 Settembre ore 21:00
Domenica 28 Settembre ore 18:00
Domenica 28 Settembre ore 21:00


Genere: Drammatico Anno: 2025 Regia: Petra Biondina Volpe Attori: Leonie Benesch, Jasmin Mattei, Alireza Bayram, Aline Beetschen, Lale Yavas, Margherita Schoch, Jürg Plüss, Sonja Riesen, Ali Kandas, Andreas Beutler, Doris Schefer Paese: Svizzera, Germania Durata: 92 min

TRAMA
Durante un turno di notte difficile in un reparto sovraffollato e a corto di personale, l’infermiera Floria affronta con professionalità e dedizione ogni emergenza, prendendosi cura di tutti i pazienti, nonostante la crescente pressione e la corsa contro il tempo.

CRITICA
Qualcuno potrà dire che Heldin è po’ come una puntata più lunga di un episodio di una serie medical tipo E.R., e se qualcuno lo dicesse, avrebbe allo stesso tempo ragione e torto. Ma Heldin è anche e forse ancora di più un thriller, girato com’è con un ottimo equilibrio tra il naturalismo realista e la voglia di trasmettere un’ansia e una tensione che sanno farsi opprimenti; un thriller che racconta la fatica e la tensione e lo stress della protagonista Floria (la bravissima Leonie Benesch, una delle migliori attrici in circolazione), alle prese con troppe richieste e troppi pochi colleghi. Ma il punto di vista e la condizione del paziente conta quanto quello di chi la cura: ed è nella collisione tra i limiti di una, per quando bravissima, encomiabile, volenterosa e instancabile, e le esigenze e gli stati d’animo e le paure dei tanti, che Heldin trova la sua vera potenza. Lì, e nell'interpretazione di una bravissima Leonie Benesch. (Federico Gironi - Comingsoon.it)


In programmazione / Prossimamente



LA VITA VA COSI'

Giovedì 30 Ottobre ore 21:00
Sabato 1 Novembre ore 21:00
Domenica 2 Novembre ore 18:00
Domenica 2 Novembre ore 21:00
Sabato 8 novembre ore 18:00
Domenica 9 Novembre ore 15:00

GENERAZIONE ROMANTICA

Venerdì 31 Ottobre ore 21:00 - Venerdì d'essai


LA GRANDE PAURA DI HITLER - PROCESSO ALL’ARTE DEGENERATA

Martedì 4 Novembre ore 21:00 - Mercoledì 5 Novembre ore 21:00
La Grande Arte Al Cinema


PROSSIMAMENTE


TRE CIOTOLE

Giovedì 6 Novembre ore 21:00
Sabato 8 Novembre ore 21:00
Domenica 9 Novembre ore 18:00
Domenica 9 Novembre ore 21:00


LA GRANDE ARTE AL CINEMA




VENERDÌ D'ESSAI





Sotto le foglie

Giovedì 29 Maggio ore 21:00
Sabato 31 Maggio ore 21:00

Genere: Drammatico, Commedia, Thriller Anno: 2024 Regia: François Ozon Attori: Hélène Vincent, Josiane Balasko, Ludivine Sagnier, Pierre Lottin, Garlan Erlos, Sophie Guillemin, Malik Zidi, Michel Masiero Paese: Francia Durata: 102 min

TRAMA
La premurosa nonna Michelle (Hélène Vincent) vive la sua tranquilla pensione in un piccolo villaggio della Borgogna, vicino alla migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko). Michelle non vede l’ora di trascorrere le vacanze con il nipote Lucas, ma quando sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e Lucas arrivano a casa le cose iniziano a prendere una strana piega e nulla sembra andare per il verso giusto: Valérie mangia dei funghi velenosi raccolti da Michelle e il ritorno di Vincent (Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione, sembra sconvolgere ulteriormente gli equilibri…

CRITICA
La famiglia può essere una bella fonte di problemi, il cinema ce ne parla da sempre. Ma in particolare è la complessità di superare danni infantili inferti, anche senza volendo, da una madre a una figlia ad essere al centro del nuovo film di Ozon. Sempre in movimento, cambia generi e registri a ogni film e questa volta si prende il tempo di una riflessione sull'autunno della vita, ma anche sul perdono delle generazioni più giovani. Un perdono arrivare o no, a costo di rovinare la propria vita e magari di chi arriverà dopo. Chabroliano ritratto pieno di colpi di scena mai esibiti, sempre eleganti e trattenuti, con molti non detti lasciati all'interpretazione dello spettatore. Divertimento, elegante e non banale, un altro ritratto femminile, questa volta con un'ottantenne come protagonista assoluta. (Mario Donzelli - comingsoon.it)

Black Dog

Venerdì 30 Maggio ore 21:00
Maggio d’essai

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Guan Hu Attori: Zhangke Jia, Eddie Peng, Liya Tong, Yi Zhang, Hong Yuan, Wei Chen, Zhou You Paese: Cina Durata: 110 min

TRAMA
“Black Dog” è un intenso dramma diretto da Guan Hu che esplora l’incontro tra Lang, un uomo appena uscito di prigione, e un cane nero randagio. Ambientato nel nord-ovest della Cina, ai margini del deserto del Gobi, il film racconta come un’amicizia inaspettata cambi la vita di entrambi. Mentre la città si prepara per le Olimpiadi del 2008, Lang, impiegato nella pattuglia locale per eliminare i cani randagi, trova nel legame con il cane nero una possibilità di redenzione e rinascita. Un’amicizia inaspettata che cambia la vita.

CRITICA
Nella Cina del miracolo economico, viene raccontata la storia di chi da questo è rimasto escluso. Un film carico di speranza vincitore della sezione Un certain regard al 77° Festival di Cannes. (sentieriselvaggi.it)

Black Bag

Giovedì 22 Maggio ore 21:00
Sabato 24 Maggio ore 21:00
Domenica 25 Maggio ore 18:00
Domenica 25 Maggio ore 21:00

Genere: Thriller, Drammatico Anno: 2025 Regia: Steven Soderbergh Attori: Michael Fassbender, Cate Blanchett, Gustaf Skarsgård, Marisa Abela, Pierce Brosnan, Tom Burke, Naomie Harris, Regé-Jean Page, Kae Alexander, Bruce Mackinnon, Orli Shuka, Ambika Mod Paese: Gran Bretagna Durata: 93 min

TRAMA
Serve una spia per catturarne un’altra. Cate Blanchett e Michael Fassbender sono i protagonisti di Black Bag: Doppio Gioco, il nuovo film di Steven Soderbergh.
Dal regista Steven Soderbergh, BLACK BAG è un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. Quando lei viene sospettata di tradire la nazione, George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese.

CRITICA
Steven Soderberg firma l'ennesimo grande film della sua carriera, un elegantissima e precisissima vicenda di spie, inganni e doppi giochi che in realtà parla di tutt'altro (ma non dimentica la superficie): lo spionaggio come strategia e tattica delle relazioni amorose, come geopolitica del matrimonio.
. Gli incastri sono tanto complessi quanto perfetti; la tensione e l'attività cerebrale sostituiscono perfettamente l’azione fisica: il tema è la verità in un mondo in cui tutti mentono continuamente a tutti, dove tutti spiano tutti. Come nelle coppie. Dal punto di vista formale, Black Bag è pressoché perfetto, ma mai in maniera esibizionistica o manierista: è un film di luci e ombre, di chiaroscuri, nella forma e nel contenuto. Un film hitchockiano, dove Fassbender e Blanchett ricordano i Cary Grant e i Jimmy Stewart, le Grace Kelly e le Kim Novak. (Federico Gironi - comingsoon.it)

La Gazza Ladra

Venerdì 23 Maggio ore 21:00
Maggio d’essai

Genere: Commedia Anno: 2024 Regia: Robert Guédiguian Attori: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Grégoire Leprince-Ringuet, Marilou Aussilloux, Lola Naymark, Robinson Stévenin, Geneviève Mnich, Jacques Boudet, Jacqueline Vicaire, Thorvald Sondergaard Paese: Francia Durata: 96 min

TRAMA
Maria ha passato la vita ad aiutare con grande dedizione le persone anziane, instaurando con loro un forte legame di devozione e fiducia. La sua condizione precaria, tuttavia, la porta ogni tanto a rubare loro qualche Euro per togliersi alcuni sfizi. Quando per Maria si presenta l’occasione per esaudire il suo desiderio più grande, ovvero quello di vedere l’amato nipote diventare un grande pianista, la donna decide di spingersi oltre i limiti, innescando una serie di conseguenze che metteranno a dura prova gli equilibri della sua famiglia e di coloro ai quali ha dedicato la vita.

CRITICA
Dopo una carriera a rivendicare la lotta sociale, a prendersela con i potenti sempre dalle parti dei marginali, il marsigliese Robert Guédiguian torna per la seconda volta a inseguire storie semplici, leggere e concentrate intorno all'umanità e alle relazioni base come, soprattutto, l'amore e la ricerca della felicità. Torna la sua banda raccontando difetti e sincerità, contro corrente nel mostrare persone che credono a quanto gli viene detto, senza il cinismo sempre più ricorrente e giocando fra candore e ironia su una classe proletaria che rivendica un po' di bellezza, non solo la sussistenza, ma anche una decina di ostriche da gustarsi in riva al mare. Gli si vuole bene, nonostante una certa inconsistenza. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Ritrovarsi a Tokyo

Giovedì 15 Maggio ore 21:00
Sabato 17 Maggio ore 21:00
Domenica 18 Maggio ore 18:00
Domenica 18 Maggio ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Guillaume Senez Attori: Romain Duris, Judith Chemla, Mei Cirne-Masuki, Tsuyu Shimizu, Yumi Narita, Patrick Descamps, Shinnosuke Abe, Morio Agata, Eriko Takeda Paese: Francia, Belgio, Giappone, USA Durata: 98 min

TRAMA
Ogni giorno Jay percorre Tokyo in lungo e in largo a bordo del suo taxi, sperando di ritrovare la figlia Lily. Il matrimonio con una donna giapponese è naufragato anni prima, ma in Giappone la legge non prevede l’affido congiunto: l’unica possibilità che ha Jay di rivedere la figlia è incontrarla per caso in una grande metropoli. Quando ha perso ormai le speranze e sta per tornare in Francia, il destino sembra offrirgli finalmente un’occasione unica...

CRITICA
Un uomo in cerca di qualcosa, all'inizio non si capisce bene cosa. Guida una macchina, come autista di notte e di giorno. La sua vita monastica e la solitudine lo rendono presto identificabile come un uomo in missione. Cerca la figlia che non vede da nove anni, praticamente appena poco dopo la sua nascita, dopo che la madre l'ha presa con sé. Siamo a Tokyo, in un Giappone algido e violento nella sua discussa legge che vieta l'affidamento esclusivo. Doloroso senza esplosioni di rabbia, straziante ritratto sull'ostinata ricerca di un padre a cui è impedito vivere le sue emozioni pienamente. Duris è un soldato perfetto nella sua caccia, torna con Senez ha raccontare le tante sfumature della paternità dopo Le nostre battaglie. (comingsoon.it)

Il caso Belle Steiner

Venerdì 16 Maggio ore 21:00
Maggio d’essai

Genere: Poliziesco, Drammatico, Thriller Anno: 2024 Regia: Benoît Jacquot Attori: Charlotte Gainsbourg, Guillaume Canet, Kamel Laadaili Paese: Francia Durata: 100 min

TRAMA
Pierre e sua moglie Cléa conducono un’esistenza tranquilla in una piccola città di provincia. Lui è un insegnante, mentre lei gestisce un negozio di ottica. La coppia ospita Belle, la figlia di un’amica. La loro vita viene completamente stravolta quando la ragazza viene trovata morta nella loro casa. Poiché Pierre era l’unico presente nell’abitazione al momento della tragedia, diventa l’unico sospettato. Subisce interrogatori umilianti dalla polizia, l’ostracismo dei colleghi e l’ostilità dei residenti della cittadina, dove tutti sanno tutto. Perché la domanda sulla bocca di tutti è la stessa: chi ha ucciso belle?

CRITICA
La trasposizione del seminale romanzo di Simenon ammoderna tempi e modi del femminicidio raccontato riuscendo a perturbare ancora le coscienze borghesi. Con un glaciale ma magnetico Guillaume Canet (sentieriselvaggi.it)

Una figlia

Giovedì 8 Maggio ore 21:00
Sabato 10 Maggio ore 21:00
Domenica 11 Maggio ore 18:00
Domenica 11 Maggio ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2025 Regia: Ivano De Matteo Attori: Stefano Accorsi, Ginevra Francesconi, Michela Cescon, Thony, Toni Fornari, Beatrice Puccilli, Barbara Chiesa, Anita Pititto Paese: Italia Durata: 103 min

TRAMA
Pietro è un uomo di mezza età con un grande dolore alle spalle: la morte di sua moglie che lo ha lasciato solo con la loro figlia. Non ha avuto tempo per il dolore perché ha dovuto occuparsi di lei crescendola con amore e dedizione in un rapporto esclusivo, totalizzante, in cui uno curava le ferite dell’altro attraverso le proprie. Quando, dopo qualche anno, proverà a rifarsi una vita con una nuova compagna, non tutto andrà come sognato: la reazione di sua figlia sarà esplosiva e Pietro sarà messo a dura prova. Si ritroverà a lottare tra rabbia e istinto paterno: quanto le può perdonare? Quanto è più forte l’amore della ragione?

CRITICA
Dirigendo il seguito ideale de I nostri ragazzi, Ivano De Matteo continua a raccontare la famiglia e le conseguenze di un tragico incidente che stravolge la vita di genitori e figli. Da cineasta del rigore quale è, il regista porta lo spettatore a empatizzare con "il carnefice". Ci riesce in nome di quella verità che pochi sanno raggiungere e che nasce anche da una messa in scena credibile, oltre che da un lungo lavoro di documentazione che si percepisce persino nei rumori e nelle atmosfere. Stefano Accorsi e Ginevra Francesconi, con il loro talento, fanno il resto. (Carola Proto - cominsoon.it)

No other land

Venerdì 9 Maggio ore 21:00
Maggio d'essai

Genere: Documentario Anno: 2024 Regia: Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor Paese: Palestina, Norvegia Durata: 92 min

TRAMA
Basel Adra, un giovane attivista palestinese di Masafer Yatta, combatte fin dall’infanzia contro l’espulsione di massa della sua comunità da parte dell’occupazione israeliana. Basel documenta la graduale cancellazione di Masafer Yatta, mentre i soldati dell'IDF distruggono le case delle famiglie: il più grande atto di trasferimento forzato mai effettuato nella Cisgiordania occupata. Nel dramma, Basel incrocia il suo cammino con Yuval, un giornalista israeliano che si unisce alla sua lotta, e per oltre mezzo decennio combattono insieme contro l’espulsione, avvicinandosi sempre di più. Il legame è segnato dalla profonda disuguaglianza tra loro: Basel, che vive sotto una brutale occupazione militare, e Yuval, libero e senza restrizioni. 

CRITICA
Quattro anni di riprese, dal '19 al '23, quattro anni di case distrutte che somigliano sempre di più a baracche e continuamente ricostruite, sempre con maggiore difficoltà. Siamo in una comunità palestinese nella zona della Cisgiordania ancora occupata da Israele, in cui la popolazione locale rivendica quella che "da sempre" è casa, mentre per Israele è zona militare. Un documentario militante sull'insopportabile opera di demolizione della quotidianità palestinese sotto l'ombra di un'occupazione che sembra sempre più cavalcare la furia violenta dei coloni, complice un governo criminale che da troppi anni disonora Israele. Ma anche, ed è la cosa che lo distingue, una bella storia di amicizia fra due giovani coetanei, anche autori del film vincitore dell'Oscar, un militante palestinese e un giornalista israeliano. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Andy Warhol. American Dream

martedì 6 Maggio ore 21:00
mercoledì 7 Maggio ore 21:00
La Grande Arte al Cinema



Genere: Documentario, Biografico Anno: 2024 Regia: Lubomir Slivka Paese: Slovacchia Durata: 98 min

Come in un viaggio on the road, il film esplora l’enigmatica personalità di Andy Warhol (1928-1987), indagando i suoi legami familiari e le radici che hanno plasmato uno degli artisti più iconici del Novecento. Spesso interrogato sulle sue origini, Warhol rispondeva con una frase ormai celebre: “Vengo dal nulla”. I suoi genitori, Ondrej Warhola (che anglicizzò il cognome al suo arrivo negli Stati Uniti) e Júlia Justína Zavacká, emigrarono dall’attuale Slovacchia durante un periodo di intensa migrazione verso l’America. Il documentario parte proprio da queste radici per rivelare aspetti inediti della vita dell’artista, intrecciando il suo background familiare con la sua straordinaria carriera. Attraverso interviste intime e materiali personali, il film accompagna gli spettatori in un viaggio emotivo e spirituale, esplorando le origini di Warhol e gli anni leggendari della Factory di New York. La narrazione offre una nuova prospettiva sull’artista, svelando dettagli meno noti che cattureranno l’attenzione non solo degli ammiratori di Warhol, ma anche di un pubblico più ampio.

Una parte significativa del documentario è stata girata nel villaggio d’origine dei genitori di Warhol, dove il cristianesimo bizantino era profondamente radicato. La fede e la religione, temi centrali nella vita dell’artista, si intrecciano con la sua arte, mostrando il lato introverso e malinconico di un uomo che trasformava l’ordinario in straordinario. Il film visita luoghi simbolici come la casa natale di Warhol a Pittsburgh, la Carnegie Tech University dove studiò e la sua prima casa a New York. Vengono inoltre documentati altri luoghi cruciali della sua vita, come quello in cui è stato vittima di un tentativo di assassinio, l’ospedale della morte improvvisa e il luogo di sepoltura a Pittisburgh. Ad arricchire il racconto di Andy Warhol. American Dream ci sono i contributi dei nipoti Donald Warhola, vicepresidente della Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, e James Warhola, illustratore e artista. Con materiali inediti e nuove prospettive, il docu-film getta luce sulla complessità di Warhol, rivelandone il lato più intimo e il profondo impatto che il suo lavoro ha avuto sulla cultura contemporanea.

In viaggio con mio figlio

Giovedì 1 Maggio ore 21:00
Sabato 3 Maggio ore 21:00
Domenica 4 Maggio ore 18:00
Domenica 4 Maggio ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2023 Regia: Tony Goldwyn Attori: Bobby Cannavale, Robert De Niro, Rose Byrne, William Fitzgerald, Vera Farmiga, Rainn Wilson, Whoopi Goldberg, Jackson Frazer, Ella Ayberk Paese: USA Durata: 102 min

TRAMA
Dopo aver recentemente distrutto la sua carriera e il suo matrimonio, Max (Bobby Cannavale) vive con suo padre Stan (Robert De Niro) ed è profondamente in disaccordo con la sua futura ex-moglie Jenna (Rose Byrne) su come affrontare le esigenze di loro figlio Ezra. Quando Ezra viene espulso da un’altra scuola, Max prende la decisione controversa di portarlo via nel cuore della notte, intraprendendo una divertente odissea attraverso gli Stati Uniti.

CRITICA
Un road movie anomalo, pieno di verità, toccante e divertente, che affronta il tema di avere un figlio autistico (la storia è ispirata alla vera esperienza dello sceneggiatore), e della consapevolezza di essere genitori imperfetti. Servito al meglio dalla regia di Tony Goldwyn e da un cast di ottimi attori (De Niro e Cannavale su tutti), colpisce per l'incredibile performance dell'esordiente William Fitzgerald, ragazzino neuro divergente, che tiene testa alla pari ai colleghi adulti e veterani. (recensione di Daniela Catelli - Comingsoon.it)

Amichemai

Venerdì 2 Maggio ore 21:00
Maggio d'essai


Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Maurizio Nichetti Attori: Antonio Scarpa, Angela Finocchiaro, Serra Yilmaz, Astrid Casali, Luca Lombardi, Gelsomina Pascucci Paese: Italia, Slovenia Durata: 90 min

TRAMA
Due content creators documentano le turbolente riprese di un film on the road. La protagonista, Anna, è una veterinaria appassionata la cui vita si divide tra la gestione della fattoria e i molteplici suoi ruoli familiari che la portano ad essere, di volta in volta: una moglie innamorata, una figlia affettuosa, una madre ansiosa, una nonna paziente.

La morte improvvisa di Gino, il padre infermo, offre ad Anna la possibilità di liberarsi finalmente della sua premurosa badante Aysè, con cui non era mai riuscita ad andare d’accordo. Aysè tornerà quindi in Turchia con il vecchio letto di Gino, lasciatole in eredità. Anna e Aysè affronteranno così, con un letto a bordo, un lungo viaggio attraverso i Balcani destinato a cambiare per sempre la loro vita e il loro rapporto.


CRITICA
Un nuovo esordio per il cineasta milanese a vent’anni di distanza da Honolulu Baby, che realizza un film dichiaratamente fragile ma anche pieno di una grande inventiva e libertà creativa.

Nonostante

Giovedì 24 Aprile ore 21:00
Venerdì 25 Aprile ore 21:00
Domenica 27 Aprile ore 18:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Valerio Mastandrea Attori: Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio Montanini, Justin Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello, Laura Morante Paese: Italia Durata: 92 min

TRAMA
Un uomo vaga dentro e fuori un ospedale, divertendosi ad interagire con i suoi occupanti – medici, infermieri, pazienti – senza esserne visto. Quell’uomo è in coma, e mentre il suo corpo giace in un letto ospedaliero la sua essenza va in giro e parla con altri pazienti al momento separati dai loro corpi mortali. Ma quando la vittima di un incidente automobilistico entra in stato comatoso e viene ricoverata in quella che era stata la sua stanza tutto cambia per quell’uomo che prendeva la propria solitudine come un gioco. E che ora dovrà cominciare a porsi qualche domanda in più su quanto, e come, ognuno di noi desidera stare al mondo. La parabola del film è surreale e onirica, ma affonda palpabilmente le sue radici in un dolore autentico e lacerante che riguarda la paura della morte propria e delle persone amate, e che colpisce un cinquantenne per cui questo rischio è diventato improvvisamente più tangibile: non sorprende che Nonostante sia dedicato ad Alberto Mastandrea, il padre di Valerio scomparso nel 2023. Una parte del protagonista pensa che niente serva a niente, l’altra reagisce con un “non è detto”; da un lato l’uomo sa che tutti prima o poi dobbiamo “lasciare la stanza”, dall’altra afferra le mani di un amico e abbraccia una donna recuperando in quell’attimo un anelito all’eternità.

CRITICA
Secondo film da regista per Valerio Mastandrea e cresce l'ambizione, ma per fortuna anche la riuscita finale. Una storia che sarebbe delittuoso spoilerare, a cui è bene avvicinarsi senza pregiudizi, una storia d'amore originale, che cerca una chiave fantastica e lontana da un realismo sempre più stanco. Tanto personale quanto universale, affronta il melodramma e la sfida di un gruppo di personaggi "in pausa" con ironia e la sfrontatezza consapevole di chi ha affrontato sfide e incertezze come quelle che la vita ci sottopone, ma sempre con grande sensibilità e una dolcezza mai smielata. Una bella sorpresa, un viaggio ambizioso esistenziale verso la maturità di un autore, oltre che attore. (recensione di Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

La vita da grandi

Domenica 20 Aprile ore 21:00
Lunedì 21 Aprile ore 21:00
Martedì 22 Aprile ore 21:00


Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Greta Scarano Attori: Matilda De Angelis, Yuri Tuci, Maria Amelia Monti, Ariella Reggio, Gloria Coco, Paolo Hendel, Adriano Pantaleo, Christian Ginepro, Alessandro Cantalini, Ludovico Zucconi, Tom Karumathy, Lorenzo Gioielli Paese: Italia Durata: 95 min

TRAMA
Irene vive la sua vita a Roma, quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar. Una volta insieme, Irene scopre che Omar ha le idee chiarissime sul suo futuro: non ha nessuna intenzione di vivere con lei quando i loro genitori non ci saranno più ed è pronto a tutto per realizzare i sogni della sua vita: vuole sposarsi, vuole fare tre figli perché 3 é il numero perfetto e vuole diventare un cantante rap famoso. Ma perché tutte queste cose accadano, Omar deve prima di tutto diventare autonomo. Con Irene inizia così un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto". Nella loro casa piena di ricordi, Irene e Omar affrontano insieme paure e speranze e scoprono che per crescere, a volte, bisogna essere in due.

CRITICA
Un fratello e una sorella che imparano a (ri)conoscersi per bene da adulti, o almeno cercando di diventare pienamente tali, dopo aver condiviso infanzia e sogni. Lui è autistico, lei è quindi una sibling, sorella di una persona con disabilità. Per la sua opera prima Greta Scarano sceglie la semplicità di un racconto garbato e sincero, capace di affrontare l'autismo con la giusta ironia e un tono giusto, senza pesantezze ma neanche superficialità. Molti si identificheranno, gli altri non si annoieranno di certo. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Moon il Panda

Domenica 20 Aprile ore 18:00
Lunedì 21 Aprile ore 18:00
Venerdì 25 Aprile ore 18:00
Domenica 27 Aprile ore 21:00

 Genere: Avventura, Family Anno: 2025 Regia: Gilles de Maistre Attori: Liu Ye, Noé Yé, Nina Ye, Alexandra Lamy, Sylvia Chang Paese: Francia Durata: 100 min

TRAMA

A causa del suo scarso rendimento scolastico, il dodicenne Tian viene mandato a vivere in campagna da sua nonna. Lontano dalla vita di città, fra le suggestive montagne cinesi, diventa segretamente amico di un cucciolo protetto di panda e lo chiama Moon. Sarà l’inizio di un’avventura incredibile che cambierà per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.

The Chosen. L'ultima cena

Martedì 15 Aprile ore 21:00
Mercoledì 16 Aprile ore 21:00

Genere: Drammatico, Storico, Religioso Anno: 2025 Attori: Jonathan Roumie, Elizabeth Tabish, Shahar Isaac, Paras Patel, Noah James, George Harrison Xanthis, Shaan Sharma, Jordan Walker Ross, Giavani Cairo, Nick Shakoour, Vanessa Benavente, Joey Vahedi, Yasmine Al-Bustami, Lara Silva, Kirk B.R. Woller, Brandon Potter Paese: USA, Canada Durata: 125 min

Il creatore e produttore esecutivo Dallas Jenkins e la star Jonathan Roumie hanno svelato ieri a Times Square l’immagine chiave di THE CHOSEN: ULTIMA CENA, con ritratti della celebre fotografa Annie Leibovitz. Girato in formato cinematografico, THE CHOSEN: ULTIMA CENA racconta la Settimana Santa, la settimana più cruciale della storia, e debutterà sul grande schermo a pochi giorni dalla Pasqua, con un appuntamento nelle sale che coinvolgerà oltre 40 paesi, tra Sud America, Europa, Asia e Africa ed eventi di anteprima su red carpet in Brasile, Spagna e Messico. In Italia un’intera settimana, dal 10 al 16 aprile, sarà dedicata all’evento.
Durante l’evento al cinema, fedeli e spettatori saranno trasportati di fronte alla tavola apparecchiata dell’Ultima Cena. In quegli ultimi e drammatici giorni, infatti, il popolo d’Israele accoglie Gesù a Gerusalemme come un re, mentre i discepoli ne attendono con ansia l’incoronazione. Ma Gesù sovverte la festa religiosa ebraica e, sentendosi minacciati nel loro potere, i leader religiosi e politici del paese fanno di tutto affinché questa sia l’ultima Pasqua del Salvatore. Interpretato da Jonathan Roumie, THE CHOSEN è un dramma storico rivoluzionario basato sulla vita di Gesù, che viene narrata attraverso gli occhi di coloro che lo hanno conosciuto. Ambientata nella Palestina del primo secolo governata dai Romani, la serie di sette stagioni offre uno sguardo intimo e autentico sulla vita e gli insegnamenti rivoluzionari di Cristo.

Le assaggiatrici

Giovedì 10 Aprile ore 21:00
Sabato 12 Aprile ore 21:00
Domenica 13 Aprile ore 18:00
Domenica 13 Aprile ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2025 Regia: Silvio Soldini Attori: Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Esther Gemsch, Jurgen Wink, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche, Boris Aljinović, Nicolo Pasetti, Peter Schorn, Gabriele Mazzoni, Philipp Seppi, Paolo Grossi, Lukas Zingerle, Marco Boriero, Alessandro Passi Paese: Italia, Svizzera, Belgio Durata: 117 min

TRAMA
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.

CRITICA
Le Assaggiatrici è dunque un film femminista? Non esattamente, perché la vicenda di un pugno di ragazze di campagna costrette a ingurgitare cibo come oche da paté è la "piccola storia" che serve a narrare la "grande storia", o anche il "piccolo pennello" con cui dipingere un grande affresco. Un po’ come accadeva ne La zona di interesse, il "mostro" è vicino, anzi vicinissimo, ma si sente un animale in gabbia e sa che il suo sogno di gloria non si realizzerà, calpestato dai robusti scarponi dell’Armata Rossa. Non vediamo mai il Führer nel film di Soldini, che preferisce restare nell'intimità della narrazione. I suoi occhi sono quelli di Rosa "la berlinese", guardata con sospetto dalle altre e poi accettata perché compagna di sventura.
Si gioca quasi tutto intorno a un tavolo da pranzo Le Assaggiatrici, fra la paura delle protagoniste di essere avvelenate e una sorellanza che si fa sempre più forte. Controllate a vista, diventano pian piano un nucleo compatto, mentre fuori il tempo scorre e una stagione lascia spazio alla successiva. Silvio Soldini lavora sul tempo del film e nel film, concentrandosi sulla progressiva presa di coscienza dell’orrore perpetrato dal Nazismo. Mentre le posate si muovono rapide sui piatti di ceramica, l’illusione collettiva si prepara a svanire, e ancora una volta alle donne viene chiesto di stare zitte. (recensione di Carola Proto - Comingsoon.it)

La misura del dubbio

Venerdì 11 Aprile ore 21:00
Cineforum '25


Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Daniel Auteuil Attori: Daniel Auteuil, Sidse Babett Knudsen, Isabelle Candelier, Suliane Brahim, Grégory Gadebois, Florence Janas, Gaëtan Roussel, Aurore Auteuil Paese: Francia Durata: 115 min

TRAMA

Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil) non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik (Grégory Gadebois), padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione.

CRITICA
Daniel Auteuil riesce, con una sapiente regia, con un'efficace sceneggiatura e con una memorabile interpretazione, a dipanare il filo della matassa, ma forse questo non sarà sufficiente per la sua coscienza. La giustizia è appesa a un filo. E la presunzione magari non ammette prova contraria, ma è comunque obbligatoria(www.mescalina.it)

L'alba dell'impressionismo. Parigi 1874

Martedì 8 Aprile ore 21:00
Mercoledì 9 Aprile ore 21:00
La Grande Arte al Cinema

Genere: Documentario Anno: 2024 Paese: Gran Bretagna Durata: 90 min

Il 15 aprile 1874 apriva a Parigi la prima mostra impressionista. «Affamati di indipendenza», Monet, Renoir, Degas, Morisot, Pissarro, Sisley, Cézanne avevano deciso di trasgredire le regole organizzando la loro mostra, al di fuori dalle vie ufficiali: nasceva così l’impressionismo. Per celebrare questo epocale anniversario, il Museo d’Orsay ha presentato circa 130 opere, volgendo uno sguardo nuovo e attento alla data considerata come anno di nascita delle avanguardie. Ma cosa accadde esattamente nella primavera 1874 nella ville lumière e quale senso si può dare oggi a un’esposizione di 150 anni fa diventata ormai leggendaria? Attraverso le sale della mostra, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 ripercorre le circostanze che hanno spinto 31 artisti – di cui solo sette sono oggi universalmente famosi – a riunirsi per esporre insieme le proprie opere. Il clima del periodo era quello di un dopoguerra che seguiva due conflitti: la Guerra franco-tedesca del 1870, quindi un violento conflitto civile. In questo contesto di crisi, gli artisti ripensano la propria arte ed esplorano nuove strade. Un piccolo «clan dei rivoltosi» dipinse scene della vita moderna o paesaggi dai colori chiari e dal tocco eseguito con brio e per lo più abbozzati all’aperto. Come notò un osservatore, «quello che sembrano ricercare prima di tutto, è l’impressione». All’inizio questi pittori erano degli outsider disprezzati e squattrinati. Ma proprio il 1874 fu l’anno che cambiò tutto: i primi impressionisti furono coloro che ruppero gli schemi esponendo circa 200 opere appese su pareti rivestite di lana bruno-rossastra nello studio del fotografo Nadar. Quel giorno il mondo dell’arte si apprestava a cambiare per sempre.

Ma cosa portò a quella prima mostra rivoluzionaria? Chi erano le personalità anticonformiste che brandivano i loro pennelli in modo così radicale e provocatorio? La spettacolare mostra del Musée d’Orsay evidenzia le contraddizioni e la ricerca infinita della creazione contemporanea e offre uno sguardo completamente rinnovato su questa straordinaria vicenda di passione e ribellione. La storia questa volta non è raccontata da storici e curatori, ma dalle parole di coloro che furono testimoni dell’alba dell’impressionismo: gli artisti, la stampa e i cittadini di Parigi. Prodotto da Phil Grabsky per Exhibition on screen, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 è realizzato in collaborazione con il Musée d’Orsay e la National Gallery of Art di Washington D.C.

Il nibbio

Giovedì 03 Aprile ore 21:00
Sabato 05 Aprile ore 21:00
Domenica 06 Aprile ore 18:00
Domenica 06 Aprile ore 21:00

Genere: Biografico, Drammatico, Thriller Anno: 2025 Regia: Alessandro Tonda Attori: Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Anna Ferzetti, Biagio Forestieri, Andrea Giannini, Beniamino Marcone, Maurizio Tesei, Antonio Zavatteri, Hossein Teheri, Jerry Mastrodomenico, Massimiliano Rossi, Vanni Bramati, Alessandro Coccoli, Beatrice De Mei, Silvia Degrandi, Marta Giovannozzi, Yonov Joseph, Walter Lippa, Robert Madison, Fethi Nouri, Alessandro Pacioni, Lorenzo Pozzan, Tommaso Ricucci, Paola Roberti, Lirco Tahoun, Diego Verdegiglio Paese: Italia, Belgio Durata: 109 min 

TRAMA
Il Nibbio racconta i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Il film intreccia azione e umanità, ricordando un uomo che ha messo tutto in gioco per il valore della vita. Il suo omicidio resta ancora senza colpevoli.

CRITICA
Con il linguaggio del genere spy-thriller Il Nibbio rende agile e carica di tensione la cronaca degli ultimi 28 giorni di Nicola Calipari e si interroga sul significato dell’eroismo e del sacrificio. Affidandosi al talento di Claudio Santamaria, il film di Alessandro Tonda ci racconta il Calipari uomo e quindi padre e marito, avvicinando ancora di più lo spettatore al protagonista. Lo stile di regia è sobrio e non da action americano e anche Sonia Bergamasco e Anna Ferzetti sono completamente a fuoco. (Carola Proto - Comingsoon.it)

Noi e loro

Venerdì 4 Aprile ore 21:00
Cineforum ‘25

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Delphine Coulin, Muriel Coulin Attori: Vincent Lindon, Sophie Guillemin, Benjamin Voisin, Stefan Crepon, Édouard Sulpice, Franco Provenzano, Arnaud Rebotini Paese: Francia Durata: 110 min

TRAMA

Pierre, padre single e strenuo lavoratore, cresce da solo i suoi due figli. Ma mentre Louis, il più giovane, avanza facilmente nella vita, Fus, il maggiore, cerca a fatica il suo posto in un mondo che sembra volerlo rifiutare e si avvicina a movimenti violenti e razzisti, agli antipodi dei valori paterni, con conseguenze dirompenti. Le acclamate registe Delphine e Muriel Coulin dirigono con affetto e precisione un dramma familiare intenso, attuale e coinvolgente, un film d’attori e di emozioni capace di parlare a più generazioni con un monumentale Vincent Lindon (Coppa Volpi a Venezia 81) e il talento fresco e versatile di Stefan Crepon (Peter von Kant) e Benjamin Voisin (Illusioni perdute).

CRITICA
Noi e loro è un film solido e ricco di idee che mette il dito nella piaga di uno dei fenomeni più controversi e preoccupanti del nostro presente. Qualcosa con cui avremo a che fare per molto tempo ancora. (cineforum.it)

The Brutalist

Sabato 29 Marzo ore 20:30
Domenica 30 Marzo ore 17:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Brady Corbet Attori: Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Isaach De Bankolé, Stacy Martin, Alessandro Nivola, Ariane Labed, Michael Epp, Emma Laird, Jonathan Hyde, Peter Polycarpou Paese: Gran Bretagna, USA, Ungheria Durata: 215 min

TRAMA
 Fuggendo dall’Europa del dopoguerra, l’architetto visionario László Toth arriva in America con l’obiettivo di ricostruire la sua vita, il suo lavoro e il suo matrimonio con la moglie Erzsébet, dopo essere stati separati durante la guerra a causa di confini mutevoli e regimi oppressivi. Da solo in un paese sconosciuto, László si stabilisce in Pennsylvania, dove il ricco e influente industriale Harrison Lee Van Buren riconosce il suo talento nell’arte di costruire. Ma potere e eredità hanno un prezzo molto alto…

CRITICA
Un'esperienza cambiò per sempre la vita di un architetto celebre, realmente esistito e raccontato nel nuovo e ambizioso film del regista americano più "europeo" che ci sia, l'ex attore Brady Corbet. Ebreo ungherese, László Tóth, sopravvissuto insieme alla moglie ai campi di concentramento in The Brutalist viene raccontato nella sua avventura di migrante in cerca del sogno americano, fra il mecenatismo dell'aristocrazia capitalista della costa est, illuminata eppure pronta all'abuso di potere, e l'ossessione materica per delle nuove creazioni che sembrano riportarlo sempre alle linee soffocanti dell'esperienza nei campi. Notevole, con una prima metà pienamente convincente e una seconda che perde un po' la bussola del racconto e della misura. Cinema puro, in ogni caso, pieno di stimoli. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

September 5 - La diretta che cambiò la storia

Giovedì 27 Marzo ore 21:00
Domenica 30 Marzo ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Tim Fehlbaum Attori: Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Zinedine Soualem, Benjamin Walker, Daniel Betts Paese: Germania Durata: 91 min

TRAMA
"September 5 – La diretta che cambiò la storia" racconta il momento cruciale che ha trasformato per sempre il modo di fare informazione in diretta.
Ambientato durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il film ripercorre la trasformazione improvvisa del team di ABC Sports, passato da una tranquilla copertura sportiva alla cronaca in tempo reale del sequestro degli atleti israeliani da parte di un gruppo terroristico. Al centro della storia c’è Geoff (John Magaro), un giovane produttore deciso a farsi strada sotto la guida del leggendario Roone Arledge (Peter Sarsgaard). Con l’aiuto di Marianne (Leonie Benesch), interprete tedesca, e del suo mentore Marvin Bader (Ben Chaplin), Geoff si muove tra le sfide tecniche e le scelte morali di una diretta che ha segnato la storia della televisione.

CRITICA
Come un episodio di The Newsroom espanso e ambientato a Monaco nel 1972, per raccontare il massacro che ha sconvolto le Olimpiadi e il mondo. Sarebbe una definizione calzante, ma semplicistica per un film, September 5, che gioca con intelligenza con la ricostruzione storia, con le tematiche etiche del giornalismo, con questioni politiche sono ancora, purtroppo, di scottante attualità e - forse sopratutto - con faccende simbolico-filosofiche che, dall'atto di terrorismo, arrivano a parlare del peso e del ruolo delle immagini.
Quel che è ancora più importante, però, è che September 5 fa tutto questo rispettando le esigenze del cinema e dello spettatore: è ben scritto, ben girato e ottimamente recitato. Menzioni speciali a John Magaro e Leonie Benesch. (Federico Gironi - Comingsoon.it)