COM'È FATTO ... IL FILM!
Cap IV
Il punto di vista
Il punto di vista di ripresa rappresenta la posizione della macchina da presa rispetto all’oggetto filmato, determinando la prospettiva e influenzando la percezione dello spazio. La scelta del punto di ripresa non è neutrale: inquadrature frontali, dall’alto o laterali veicolano una precisa visione narrativa ed estetica.
Nel cinema di stampo neoclassicista, per esempio, si prediligono inquadrature neutre e stabili, per ragioni narrative o di genere, come nel musical o nel noir.
Ciò che compone il punto di vista sono i seguenti elementi: angolazione, inclinazione, altezza.
Angolazione
L’angolazione dipende dall’incidenza dell’asse della camera rispetto allo spazio ripreso e produce diversi effetti sugli spettatori. Si distingue in: verticali e orizzontali.
Verticali
A piombo: ripresa dall’alto per enfatizzare un dramma o un paesaggio.
Plongée: visione dall’alto che suggerisce tensione emotiva o descrive la disposizione spaziale di più personaggi.
Orizzontale: ripresa alla stessa altezza del soggetto, usuale nella vita quotidiana e spesso associata al punto di vista umano.
Contre-plongée: ripresa dal basso per trasmettere violenza o imponenza.
Supina: estrema dal basso, suggerisce panico o emergenza.
Orizzontali
Frontale: soggetto e camera sono di fronte, ideale per dialoghi e dettagli espressivi.
Di tre quarti: si mostra parte del viso meno rilevante; usata spesso nei dialoghi.
Di profilo: relega occhi e bocca ai margini, con riferimento al fuori campo.
Di tre quarti di spalle: il volto è quasi nascosto; concentra l’attenzione su ciò che il personaggio osserva, trasmettendo autenticità.
Di spalle: volto celato, sottolinea attesa o drammatizza un’entrata in scena.
Inclinazione
L’inclinazione descrive il rapporto tra l’asse della macchina e l’orizzonte della scena. Essa si divide in:
In piano (90°), l’asse orizzontale coincide con l’orizzonte scenico.
Obliqua, inclinazione della scena che crea tensione o instabilità.
Verticale (180°), orizzonte perpendicolare alla scena.
Capovolta (270°), l’orizzonte è ribaltato.
Altezza
L’altezza è la distanza tra il suolo e il punto di ripresa, spesso correlata all’angolazione e può essere:
Standard, all’altezza degli occhi, corrisponde alla visione naturale di un adulto in piedi.
Rialzata, sopra la linea degli occhi, per dominare visivamente la scena.
Ribassata, sotto la linea degli occhi, usata per prospettive insolite, come il punto di vista di un bambino o di un personaggio sdraiato.
Questi tre elementi – angolazione, inclinazione e altezza – definiscono il linguaggio visivo del film, offrendo una varietà di prospettive che influenzano profondamente la narrazione e l’impatto emotivo dello spettatore.
Vi aspettiamo numerosi in sala questo weekend per le proiezioni di "Piccole cose come queste" e della nostra tanto attesa Nottata Horror!
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