Una madre, una figlia
Ven 18_11 ore 21:00
Venerdì d'essai
TRAMA
Una madre, una figlia del regista ciadiano Mahamat-Saleh Haroun è il racconto della difficoltà delle donne in Ciad di vivere in libertà la propria vita e della solidarietà femminile come forza e cardine del riscatto. Nella periferia di N’Djamena in Ciad, Amina vive sola con la sua unica figlia quindicenne, Maria. Il suo mondo, già fragile, crolla il giorno in cui scopre che sua figlia è incinta. La ragazzina non vuole questa gravidanza. In un Paese in cui l’aborto non è condannato solo dalla religione, ma anche dalla legge, Amina si ritrova a dover affrontare una battaglia che sembra persa fin dall’inizio...
CRITICA
Una madre, una figlia è un film illustrativo di una situazione sociale, prima storia al femminile per Haroun, che inizia e finisce nel suo spirito di denuncia. Nobili intenzioni per un nobile film, quasi un sunto didascalico per chi non conosce quella realtà. Evidentemente questa dignità è anche il limite principale di un film a tesi, senza picchi particolari né proprio quella libertà, anche sconclusionata, che spesso è la ricchezza specifica del cinema. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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