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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

La vita va così

Giovedì 30 Ottobre ore 21:00
Sabato 1 Novembre ore 21:00
Domenica 2 Novembre ore 18:00
Domenica 2 Novembre ore 21:00
Sabato 8 novembre ore 18:00
Domenica 9 Novembre ore 15:00

Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Riccardo Milani Attori: Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo, Pietro Ragusa, Geppi Cucciari, Niccolò Senni Paese: Italia Durata: 120 min

TRAMA
Alla soglia del nuovo millennio, Efisio, un pastore solitario del sud Sardegna, difende l’ultimo tratto incontaminato di costa che Giacomo, potente immobiliarista, vuole trasformare in un resort di lusso. Tra loro Mariano cerca di mediare, mentre Francesca, figlia di Efisio, è divisa tra modernità e radici. Quando Efisio rifiuta l’offerta milionaria, la battaglia si sposta in tribunale, dove la giudice Giovanna deve decidere. Mentre la comunità si divide, il “no” di Efisio diventa simbolo di resistenza e identità.

CRITICA
Riccardo Milani torna a raccontare una storia di persone che restano e sceglie un altro suo luogo del cuore per narrare la reale vicenda di un pastore sardo che si rifiuta di vendere la sua casa e la sua terra a un costruttore determinato a edificare un resort di lusso. Il film è una chiamata alle armi e una difesa della dignità umana, oltre che un j'accuse contro i potenti che scatenano le guerre fra poveri. Inoltre fa riflettere sull’irrisolvibile conflitto tra necessità di posti di lavoro e conservazione del territorio. (comingsoon.it)

Generazione romantica

Venerdì 31 Ottobre ore 21:00 
Venerdì d'essai

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Zhangke Jia Attori: Zhao Tao, Changchu Xu, Zhou You, Maotao Hu, Zhubin Li, Pan Jianlin, Zhou Lan Paese: Cina Durata: 111 min

TRAMA
Una storia d’amore come tante. Siamo a Datong, in Cina, all’alba del nuovo millennio. Le cose tra Bin e Qiaoqiao sembrano andare bene, la vita scorre leggera a ritmo di musica, ma Bin decide improvvisamente di partire: questione di affari. Manterrà la promessa di ritornare? Qiaoqiao si fida. Lo aspetta. Poi, prendendo atto che i giorni del dancefloor e delle canzoni sono finiti, si mette in viaggio per cercarlo…

CRITICA
In un alternarsi di supporti diversi, dal 16 mm all'Intelligenza artificiale, immagini raccolte nel corso degli anni che accompagnano un viaggio segnato dallo smarrimento, più che dalla speranza, ci conducono lungo scene di ordinaria quotidianità, fra famiglie in casa e balli di gruppo in un palazzo della cultura. Proprio la musica è uno dei pochi elementi comuni che rimangono cruciali nella vita delle persone: cantate amatoriali, brani rilanciati a tutto volume da una cassa, o cantati dal vivo in piazza. Quel ritmo tradizionale che ama particolarmente Jia Zhangke, come ampiamente dimostrato nei suoi film. (recensione di Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Familiar touch

Giovedì 23 Ottobre ore 21:00
Sabato 25 Ottobre ore 21:00 - con intervento della dr.ssa Irene Vescovi dell’associazione Alzheimer di Piove di Sacco
Domenica 26 Ottobre ore 18:00
Domenica 26 Ottobre ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Sarah Ema Friedland Attori: Kathleen Chalfant, H. Jon Benjamin, Katelyn Nacon, Andy McQueen, Carolyn Michelle Smith, Alison Martin, London Garcia Paese: USA Durata: 90 min

TRAMA
Ruth Goldman (Kathleen Chalfant), una donna anziana affetta da demenza senile, esce di casa per un appuntamento. Ma quello che pensa sia un hotel si rivela essere una struttura per anziani e mentre la sua identità e i suoi desideri cambiano, Ruth dovrà confrontarsi con una serie di volti, routine e ambienti nuovi, fino ad ora sconosciuti.

CRITICA
Un'anziana donna viene accompagnata dal figlio verso l'ultima meta della sua vita, una clinica in cui accompagnare in una nuova quotidianità la perdita della memoria rappresentata dall'Alzheimer, che la rende non più autosufficiente. Premiato a Venezia, è un esordio che racconta con poche parole e in leggerezza la nuova vita di una malata vista dal suo punto di vista, per una volta lasciando totalmente sullo sfondo i familiari, regalando una storia sensibile e toccante, ma anche piena di colori e ironia, con una magnifica protagonista. (Mauro Donzelli - comingsoon.it)

Come fratelli

Venerdì 24 Ottobre ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Antonio Padovan Attori: Francesco Centorame, Pierpaolo Spollon, Ludovica Martino, Paola Buratto, Mariana Lancellotti, Noah Signorello, Giacomo Padovan, Roberto Citran, Simonetta Guarino, Alessio Praticò, Alfonso Santagata, Giuseppe Battiston Paese: Italia Durata: 90 min



TRAMA
Due amiche inseparabili, a cui il destino regala la gioia di una gravidanza vissuta insieme, vengono strappate alla vita da un tragico incidente. I loro mariti, incapaci di affrontare da soli il dolore e la sfida di essere padri e vedovi, decidono di allearsi e aiutarsi a vicenda per crescere i figli. Nasce così una nuova famiglia, certo anomala, ma sorprendentemente affiatata e pronta a sfidare ogni pregiudizio. Un equilibrio inaspettato, destinato però a essere messo in discussione quando un’altra donna entra nell’equazione.

CRITICA
Come Fratelli, diretto da Antonio Padovan, racconta con garbo e leggerezza la rinascita dei neo papà Giorgio (Francesco Centorame) e Alessandro (Pierpaolo Spollon), messi in ginocchio da una tragedia familiare. Il film celebra l'amore in tutte le sue forme e il valore della complicità di fronte all'imprevedibilità della vita. Lo fa con una storia che scorre piacevolmente, grazie alle convincenti interpretazioni dei protagonisti. (comingsoon.it)

Duse

Giovedì 16 Ottobre ore 21:00
Sabato 18 Ottobre ore 21:00
Domenica 19 Ottobre ore 18:00
Domenica 19 Ottobre ore 21:00

Genere: Biografico Anno: 2025 Regia: Pietro Marcello Attori: Noémie Merlant, Valeria Bruni Tedeschi, Vincenzo Nemolato, Fausto Russo Alesi, Giovanni Morassutti, Vincenzo Pirrotta, Marcello Mazzarella, Federico Pacifici, Noémie Lvovsky, Fanni Wrochna, Iacopo Fanelli, Gaja Masciale, Vincenza Modica Paese: Italia, Francia Durata: 122 min

TRAMA
Negli anni brutali tra la Prima Guerra Mondiale e l'ascesa del fascismo, Eleonora Duse sceglie di tornare dove la sua vita ha avuto inizio: sul palco. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, trasforma la sua arte in un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificare salute e affetti.

CRITICA
Il respiro del film è quello di una donna affaticata e dolorante, che alterna momenti di lucida lungimiranza con un pessimismo cosmico, mentre intorno a lei, a muoversi nell’orbita come pianeti bramosi di attenzione, ci sono la figlia Enrichetta (una convincente Noémie Merlant) e la sua sodale e tuttofare Desirée (una sorprendente Fanni Wrochna).
Fra costumi e luoghi in cui la bellezza regna, Duse cerca la traccia della grandezza nell'ostinazione di una donna coraggiosa e incapace di arrendersi, ma al massimo di poggiarsi su una sedia prima di ritornare a rivendicare la sua arte più sfrontata di prima, come faceva sul palcoscenico. In questo senso si assorbono anche momenti di toni alti e nevrastenici, come l’ultimo incontro con l’amato e odiato D’Annunzio. Pagine ancora vitali di un’arte in azione per nobilitare un mondo in guerra, che riecheggiano nei funesti tempi attuali. (di Mauro Donzelli - comingsoon.it)


I Vitelloni

Venerdì 17 Ottobre ore 21:00
Venerdì d'essai
in versione restaurata

Genere: Commedia Anno: 1953 Regia: Federico Fellini Attori: Franco Interlenghi, Alberto Sordi, Franco Fabrizi, Leopoldo Trieste, Riccardo Fellini, Eleonora Ruffo, Jean Brochard, Claude Farell, Carlo Romano, Lída Baarová, Arlette Sauvage, Enrico Viarisio, Paola Borboni, Vira Silenti, Maja Nipora, Achille Majeroni, Silvio Bagolini, Guido Martufi, Giovanna Galli, Franca Gandolfi, Gigetta Morano, Rosalba Neri, Ottavia Piccolo, Massimo Bonini, Alberto Anselmi, Milvia Chianelli, Gustavo De Nardo, Graziella De Roc, Gondrano Trucchi, Lino Toffolo Paese: Italia, Francia Durata: 115 min

TRAMA
Quattro trentenni di una piccola città di mare, vivono nell’eterna attesa di diventare adulti. Durante le stagioni invernali, si trascinano fra il biliardo e il caffé, fra velleità letterarie, scherzi goliardici e facili avventure erotiche, in una dimensione di ozio irresponsabile. Li segue con ingenua ammirazione il più giovane Moraldo, che gradatamente si libera dall’influenza di Fausto, dongiovanni da strapazzo e decide di abbandonare il tepore protettivo del borgo per affrontare il viaggio alla volta di Roma. Fellini intreccia le vicende dei quattro vitelloni (interpretati magistralmente da Sordi, Franco Fabrizi, Leopoldo Trieste e dal fratello Riccardo), adottando una narrazione vivacemente frammentaria che culmina in sequenze di sottile amarezza (l’atmosfera disfatta del dopo Carnevale) e in situazioni beffarde (la tentata seduzione di Leopoldo da parte di un vecchio guitto omosessuale). Per la prima e unica volta nel cinema felliniano, il mondo degli adulti (i genitori dei vitelloni) è rappresentato come un modello etico, senza ambiguità. Le riprese si svolsero per lo più a Ostia e, nelle prime copie del film, i distributori non vollero figurasse il nome di Sordi, che a quell’epoca ritenevano fosse sgradito al pubblico.

CRITICA
“I vitelloni riconferma la vena satirica più viva che oggi conti il nostro cinema; che l’atmosfera grigia della provincia (quelle strade notturne, per le quali echeggiano i canti e le battute sciocche dei vitelloni; quelle case povere, modeste o comode, in ogni caso onorate, in cui l’inutilità professionale di quei giovinastri trova rifugio ogni notte dopo l’ozioso girovagare; quel mare squallido; quei periodici sussulti di euforia artificiosa: la festa col concorso di bellezza, il veglione) ed alcune psicologie (quella del bellimbusto Fausto, quella del giullare Alberto, assai pittorescamente interpretato da Sordi, quella del “signorino” Moraldo) appaiono interpretate da un osservatore e psicologo assai acuto. Il quale, da buon moralista, sa spremere alla fine un senso dal suo racconto, che non vuol certo essere un semplice “divertissement”.

Troppi “leoni” al lido, (Giulio Cesare Castello “Cinema” (nuova serie), a. VI, n. 116, 31 agosto 1953)

“La freschezza non manca certo alla gamma di Fellini. Il suo maggiore merito è proprio quello di non badare al macchinoso, al prestabilito; ma di abbandonarsi a ciò che sente e risente, a momenti e stati d’animo apparentemente trascurabili o di secondo piano. Invece, in quei momenti è artista; e tutto rivela allora una vibrazione e un significato”. (Mario Gromo, “La Stampa”, 9 ottobre, 1953)

“Anche se non conoscessimo la sua attività passata […], basterebbero poche inquadrature per far chiaro che Federico Fellini è un umorista. Ma un umorista malinconico, ci sia o no contraddizione. Sorride, ma con amarezza. E’ chiaro che il piccolo mondo neghittoso e turbolento ch’egli descrive gli dà la stessa sgradevole impressione che dà a noi, un mondo di creature sciupate, di superflue esistenze. Lo comprende, lo studia; non direi lo schernisca; piuttosto lo commisera, ma è evidente che cerca con ironia il contrasto tra il molto presumere e lo squallido essere. (Arturo Lanocita, “Corriere della Sera”, 28 agosto 1953)


Le città di pianura

Giovedì 9 Ottobre ore 21:00
Sabato 11 Ottobre ore 21:00
Domenica 12 Ottobre ore 18:00
Domenica 12 Ottobre ore 21:00

Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Francesco Sossai Attori: Filippo Scotti, Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla, Roberto Citran, Andrea Pennacchi Paese: Italia, Germania Durata: 98 min

TRAMA
Carlobianchi e Doriano, due spiantati cinquantenni, hanno un’ossessione: andare a bere l’ultimo bicchiere. Una notte, vagando in macchina da un bar all’altro, si imbattono per caso in Giulio, un timido studente di architettura: l’incontro con questi due improbabili mentori trasformerà profondamente Giulio nel suo modo di vedere il mondo e l’amore, e di immaginare il futuro. Un road movie nella sterminata pianura veneta che viaggia alla velocità con cui si smaltisce una sbronza.

CRITICA
Francesco Sossai firma un road movie alcolicissimo, che mescola al suo interno la commedia e il dramma malinconico, il coming of age e l'antropologia della provincia. Sempre personale, ma chiaramente ispirato da registi come Mazzacurati, Jarmusch, Kaurismaki, Monicelli e Risi, Le città di pianura è un film divertente, sì, ma pieno di malinconia. Una malinconia che però non è mai nichilista ma sempre vitale. E quell’ultimo bicchiere che non è mai davvero l’ultimo il segnale non di una resa o di una sconfitta, ma al contrario la ricerca di qualcosa di più, il segnale di chi non rinuncia, ma continua, un bicchiere dopo l’altro, con tutta la testardaggine e la sventatezza di cui si è capaci, a voler vivere una vita il cui segreto, per non parlare del senso, sfuggono costantemente.(Federico Giorni - comingsoon.it)

Aragoste a Manhattan

Venerdì 10 Ottobre ore 21:00
Venerdì d'essai


Genere: Commedia Anno: 2024 Regia: Alonso Ruizpalacios Attori: Raúl Briones, Rooney Mara, Anna Diaz, Motell Gyn Foster, Oded Fehr, John Pyper-Ferguson, Laura Gómez, James Waterston, Spenser Granese, Finnerty Steeves, Lee R. Sellars, Leo James Davis Paese: USA, Messico Durata: 139 min

TRAMA
Un cuoco di origine messicana, Pedro, e una cameriera americana, Julia, vivono una storia d’amore insieme tenera e burrascosa nelle cucine del The Grill, affollato ristorante di Times Square. Quando Julia scopre di essere incinta, Pedro prova a convincerla a tenere il bambino, immaginando per loro un futuro diverso. Ma le cose si complicano quando viene scoperto un furto nella cassa del ristorante…

CRITICA
The Grill è un grande ristorante per turisti di Times Square. Entriamo nelle sua cucina, buttiamo un occhio anche alla sala. Scena e retroscena. Non è l'unico confine che racconta Alonso Ruizpalacios nel suo film. C'è quello tra bianchi e non bianchi, America e Messico, padroni e lavoratori. Tra amore e dolore, inferno e paradiso. Un musical senza musica, una commedia romantica isterica e dai risvolti melodrammatici. Forse troppo lungo, forse troppo caricato, La cocicna è però cinema vivo, potente, coraggioso. Di certo, fa tutto tranne che food porn: letterale o cinematografico. Inutili i confronti con The Bear, ma la lezione del Bourdain di "Kitchen Confidential" è stata ben assorbita.(Federico Giorni - comingsoon.it)