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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

In viaggio con mio figlio

Giovedì 1 Maggio ore 21:00
Sabato 3 Maggio ore 21:00
Domenica 4 Maggio ore 18:00
Domenica 4 Maggio ore 21:00

Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2023 Regia: Tony Goldwyn Attori: Bobby Cannavale, Robert De Niro, Rose Byrne, William Fitzgerald, Vera Farmiga, Rainn Wilson, Whoopi Goldberg, Jackson Frazer, Ella Ayberk Paese: USA Durata: 102 min

TRAMA
Dopo aver recentemente distrutto la sua carriera e il suo matrimonio, Max (Bobby Cannavale) vive con suo padre Stan (Robert De Niro) ed è profondamente in disaccordo con la sua futura ex-moglie Jenna (Rose Byrne) su come affrontare le esigenze di loro figlio Ezra. Quando Ezra viene espulso da un’altra scuola, Max prende la decisione controversa di portarlo via nel cuore della notte, intraprendendo una divertente odissea attraverso gli Stati Uniti.

CRITICA
Un road movie anomalo, pieno di verità, toccante e divertente, che affronta il tema di avere un figlio autistico (la storia è ispirata alla vera esperienza dello sceneggiatore), e della consapevolezza di essere genitori imperfetti. Servito al meglio dalla regia di Tony Goldwyn e da un cast di ottimi attori (De Niro e Cannavale su tutti), colpisce per l'incredibile performance dell'esordiente William Fitzgerald, ragazzino neuro divergente, che tiene testa alla pari ai colleghi adulti e veterani. (recensione di Daniela Catelli - Comingsoon.it)

Amichemai

Venerdì 2 Maggio ore 21:00
Maggio d'essai


Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Maurizio Nichetti Attori: Antonio Scarpa, Angela Finocchiaro, Serra Yilmaz, Astrid Casali, Luca Lombardi, Gelsomina Pascucci Paese: Italia, Slovenia Durata: 90 min

TRAMA
Due content creators documentano le turbolente riprese di un film on the road. La protagonista, Anna, è una veterinaria appassionata la cui vita si divide tra la gestione della fattoria e i molteplici suoi ruoli familiari che la portano ad essere, di volta in volta: una moglie innamorata, una figlia affettuosa, una madre ansiosa, una nonna paziente.

La morte improvvisa di Gino, il padre infermo, offre ad Anna la possibilità di liberarsi finalmente della sua premurosa badante Aysè, con cui non era mai riuscita ad andare d’accordo. Aysè tornerà quindi in Turchia con il vecchio letto di Gino, lasciatole in eredità. Anna e Aysè affronteranno così, con un letto a bordo, un lungo viaggio attraverso i Balcani destinato a cambiare per sempre la loro vita e il loro rapporto.


CRITICA
Un nuovo esordio per il cineasta milanese a vent’anni di distanza da Honolulu Baby, che realizza un film dichiaratamente fragile ma anche pieno di una grande inventiva e libertà creativa.

Nonostante

Giovedì 24 Aprile ore 21:00
Venerdì 25 Aprile ore 21:00
Domenica 27 Aprile ore 18:00

Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Valerio Mastandrea Attori: Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio Montanini, Justin Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello, Laura Morante Paese: Italia Durata: 92 min

TRAMA
Un uomo vaga dentro e fuori un ospedale, divertendosi ad interagire con i suoi occupanti – medici, infermieri, pazienti – senza esserne visto. Quell’uomo è in coma, e mentre il suo corpo giace in un letto ospedaliero la sua essenza va in giro e parla con altri pazienti al momento separati dai loro corpi mortali. Ma quando la vittima di un incidente automobilistico entra in stato comatoso e viene ricoverata in quella che era stata la sua stanza tutto cambia per quell’uomo che prendeva la propria solitudine come un gioco. E che ora dovrà cominciare a porsi qualche domanda in più su quanto, e come, ognuno di noi desidera stare al mondo. La parabola del film è surreale e onirica, ma affonda palpabilmente le sue radici in un dolore autentico e lacerante che riguarda la paura della morte propria e delle persone amate, e che colpisce un cinquantenne per cui questo rischio è diventato improvvisamente più tangibile: non sorprende che Nonostante sia dedicato ad Alberto Mastandrea, il padre di Valerio scomparso nel 2023. Una parte del protagonista pensa che niente serva a niente, l’altra reagisce con un “non è detto”; da un lato l’uomo sa che tutti prima o poi dobbiamo “lasciare la stanza”, dall’altra afferra le mani di un amico e abbraccia una donna recuperando in quell’attimo un anelito all’eternità.

CRITICA
Secondo film da regista per Valerio Mastandrea e cresce l'ambizione, ma per fortuna anche la riuscita finale. Una storia che sarebbe delittuoso spoilerare, a cui è bene avvicinarsi senza pregiudizi, una storia d'amore originale, che cerca una chiave fantastica e lontana da un realismo sempre più stanco. Tanto personale quanto universale, affronta il melodramma e la sfida di un gruppo di personaggi "in pausa" con ironia e la sfrontatezza consapevole di chi ha affrontato sfide e incertezze come quelle che la vita ci sottopone, ma sempre con grande sensibilità e una dolcezza mai smielata. Una bella sorpresa, un viaggio ambizioso esistenziale verso la maturità di un autore, oltre che attore. (recensione di Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

La vita da grandi

Domenica 20 Aprile ore 21:00
Lunedì 21 Aprile ore 21:00
Martedì 22 Aprile ore 21:00


Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Greta Scarano Attori: Matilda De Angelis, Yuri Tuci, Maria Amelia Monti, Ariella Reggio, Gloria Coco, Paolo Hendel, Adriano Pantaleo, Christian Ginepro, Alessandro Cantalini, Ludovico Zucconi, Tom Karumathy, Lorenzo Gioielli Paese: Italia Durata: 95 min

TRAMA
Irene vive la sua vita a Roma, quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar. Una volta insieme, Irene scopre che Omar ha le idee chiarissime sul suo futuro: non ha nessuna intenzione di vivere con lei quando i loro genitori non ci saranno più ed è pronto a tutto per realizzare i sogni della sua vita: vuole sposarsi, vuole fare tre figli perché 3 é il numero perfetto e vuole diventare un cantante rap famoso. Ma perché tutte queste cose accadano, Omar deve prima di tutto diventare autonomo. Con Irene inizia così un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto". Nella loro casa piena di ricordi, Irene e Omar affrontano insieme paure e speranze e scoprono che per crescere, a volte, bisogna essere in due.

CRITICA
Un fratello e una sorella che imparano a (ri)conoscersi per bene da adulti, o almeno cercando di diventare pienamente tali, dopo aver condiviso infanzia e sogni. Lui è autistico, lei è quindi una sibling, sorella di una persona con disabilità. Per la sua opera prima Greta Scarano sceglie la semplicità di un racconto garbato e sincero, capace di affrontare l'autismo con la giusta ironia e un tono giusto, senza pesantezze ma neanche superficialità. Molti si identificheranno, gli altri non si annoieranno di certo. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)

Moon il Panda

Domenica 20 Aprile ore 18:00
Lunedì 21 Aprile ore 18:00
Venerdì 25 Aprile ore 18:00
Domenica 27 Aprile ore 21:00

 Genere: Avventura, Family Anno: 2025 Regia: Gilles de Maistre Attori: Liu Ye, Noé Yé, Nina Ye, Alexandra Lamy, Sylvia Chang Paese: Francia Durata: 100 min

TRAMA

A causa del suo scarso rendimento scolastico, il dodicenne Tian viene mandato a vivere in campagna da sua nonna. Lontano dalla vita di città, fra le suggestive montagne cinesi, diventa segretamente amico di un cucciolo protetto di panda e lo chiama Moon. Sarà l’inizio di un’avventura incredibile che cambierà per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.

The Chosen. L'ultima cena

Martedì 15 Aprile ore 21:00
Mercoledì 16 Aprile ore 21:00

Genere: Drammatico, Storico, Religioso Anno: 2025 Attori: Jonathan Roumie, Elizabeth Tabish, Shahar Isaac, Paras Patel, Noah James, George Harrison Xanthis, Shaan Sharma, Jordan Walker Ross, Giavani Cairo, Nick Shakoour, Vanessa Benavente, Joey Vahedi, Yasmine Al-Bustami, Lara Silva, Kirk B.R. Woller, Brandon Potter Paese: USA, Canada Durata: 125 min

Il creatore e produttore esecutivo Dallas Jenkins e la star Jonathan Roumie hanno svelato ieri a Times Square l’immagine chiave di THE CHOSEN: ULTIMA CENA, con ritratti della celebre fotografa Annie Leibovitz. Girato in formato cinematografico, THE CHOSEN: ULTIMA CENA racconta la Settimana Santa, la settimana più cruciale della storia, e debutterà sul grande schermo a pochi giorni dalla Pasqua, con un appuntamento nelle sale che coinvolgerà oltre 40 paesi, tra Sud America, Europa, Asia e Africa ed eventi di anteprima su red carpet in Brasile, Spagna e Messico. In Italia un’intera settimana, dal 10 al 16 aprile, sarà dedicata all’evento.
Durante l’evento al cinema, fedeli e spettatori saranno trasportati di fronte alla tavola apparecchiata dell’Ultima Cena. In quegli ultimi e drammatici giorni, infatti, il popolo d’Israele accoglie Gesù a Gerusalemme come un re, mentre i discepoli ne attendono con ansia l’incoronazione. Ma Gesù sovverte la festa religiosa ebraica e, sentendosi minacciati nel loro potere, i leader religiosi e politici del paese fanno di tutto affinché questa sia l’ultima Pasqua del Salvatore. Interpretato da Jonathan Roumie, THE CHOSEN è un dramma storico rivoluzionario basato sulla vita di Gesù, che viene narrata attraverso gli occhi di coloro che lo hanno conosciuto. Ambientata nella Palestina del primo secolo governata dai Romani, la serie di sette stagioni offre uno sguardo intimo e autentico sulla vita e gli insegnamenti rivoluzionari di Cristo.

Le assaggiatrici

Giovedì 10 Aprile ore 21:00
Sabato 12 Aprile ore 21:00
Domenica 13 Aprile ore 18:00
Domenica 13 Aprile ore 21:00

Genere: Drammatico Anno: 2025 Regia: Silvio Soldini Attori: Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Esther Gemsch, Jurgen Wink, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche, Boris Aljinović, Nicolo Pasetti, Peter Schorn, Gabriele Mazzoni, Philipp Seppi, Paolo Grossi, Lukas Zingerle, Marco Boriero, Alessandro Passi Paese: Italia, Svizzera, Belgio Durata: 117 min

TRAMA
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.

CRITICA
Le Assaggiatrici è dunque un film femminista? Non esattamente, perché la vicenda di un pugno di ragazze di campagna costrette a ingurgitare cibo come oche da paté è la "piccola storia" che serve a narrare la "grande storia", o anche il "piccolo pennello" con cui dipingere un grande affresco. Un po’ come accadeva ne La zona di interesse, il "mostro" è vicino, anzi vicinissimo, ma si sente un animale in gabbia e sa che il suo sogno di gloria non si realizzerà, calpestato dai robusti scarponi dell’Armata Rossa. Non vediamo mai il Führer nel film di Soldini, che preferisce restare nell'intimità della narrazione. I suoi occhi sono quelli di Rosa "la berlinese", guardata con sospetto dalle altre e poi accettata perché compagna di sventura.
Si gioca quasi tutto intorno a un tavolo da pranzo Le Assaggiatrici, fra la paura delle protagoniste di essere avvelenate e una sorellanza che si fa sempre più forte. Controllate a vista, diventano pian piano un nucleo compatto, mentre fuori il tempo scorre e una stagione lascia spazio alla successiva. Silvio Soldini lavora sul tempo del film e nel film, concentrandosi sulla progressiva presa di coscienza dell’orrore perpetrato dal Nazismo. Mentre le posate si muovono rapide sui piatti di ceramica, l’illusione collettiva si prepara a svanire, e ancora una volta alle donne viene chiesto di stare zitte. (recensione di Carola Proto - Comingsoon.it)

La misura del dubbio

Venerdì 11 Aprile ore 21:00
Cineforum '25


Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Daniel Auteuil Attori: Daniel Auteuil, Sidse Babett Knudsen, Isabelle Candelier, Suliane Brahim, Grégory Gadebois, Florence Janas, Gaëtan Roussel, Aurore Auteuil Paese: Francia Durata: 115 min

TRAMA

Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil) non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik (Grégory Gadebois), padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione.

CRITICA
Daniel Auteuil riesce, con una sapiente regia, con un'efficace sceneggiatura e con una memorabile interpretazione, a dipanare il filo della matassa, ma forse questo non sarà sufficiente per la sua coscienza. La giustizia è appesa a un filo. E la presunzione magari non ammette prova contraria, ma è comunque obbligatoria(www.mescalina.it)

L'alba dell'impressionismo. Parigi 1874

Martedì 8 Aprile ore 21:00
Mercoledì 9 Aprile ore 21:00
La Grande Arte al Cinema

Genere: Documentario Anno: 2024 Paese: Gran Bretagna Durata: 90 min

Il 15 aprile 1874 apriva a Parigi la prima mostra impressionista. «Affamati di indipendenza», Monet, Renoir, Degas, Morisot, Pissarro, Sisley, Cézanne avevano deciso di trasgredire le regole organizzando la loro mostra, al di fuori dalle vie ufficiali: nasceva così l’impressionismo. Per celebrare questo epocale anniversario, il Museo d’Orsay ha presentato circa 130 opere, volgendo uno sguardo nuovo e attento alla data considerata come anno di nascita delle avanguardie. Ma cosa accadde esattamente nella primavera 1874 nella ville lumière e quale senso si può dare oggi a un’esposizione di 150 anni fa diventata ormai leggendaria? Attraverso le sale della mostra, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 ripercorre le circostanze che hanno spinto 31 artisti – di cui solo sette sono oggi universalmente famosi – a riunirsi per esporre insieme le proprie opere. Il clima del periodo era quello di un dopoguerra che seguiva due conflitti: la Guerra franco-tedesca del 1870, quindi un violento conflitto civile. In questo contesto di crisi, gli artisti ripensano la propria arte ed esplorano nuove strade. Un piccolo «clan dei rivoltosi» dipinse scene della vita moderna o paesaggi dai colori chiari e dal tocco eseguito con brio e per lo più abbozzati all’aperto. Come notò un osservatore, «quello che sembrano ricercare prima di tutto, è l’impressione». All’inizio questi pittori erano degli outsider disprezzati e squattrinati. Ma proprio il 1874 fu l’anno che cambiò tutto: i primi impressionisti furono coloro che ruppero gli schemi esponendo circa 200 opere appese su pareti rivestite di lana bruno-rossastra nello studio del fotografo Nadar. Quel giorno il mondo dell’arte si apprestava a cambiare per sempre.

Ma cosa portò a quella prima mostra rivoluzionaria? Chi erano le personalità anticonformiste che brandivano i loro pennelli in modo così radicale e provocatorio? La spettacolare mostra del Musée d’Orsay evidenzia le contraddizioni e la ricerca infinita della creazione contemporanea e offre uno sguardo completamente rinnovato su questa straordinaria vicenda di passione e ribellione. La storia questa volta non è raccontata da storici e curatori, ma dalle parole di coloro che furono testimoni dell’alba dell’impressionismo: gli artisti, la stampa e i cittadini di Parigi. Prodotto da Phil Grabsky per Exhibition on screen, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 è realizzato in collaborazione con il Musée d’Orsay e la National Gallery of Art di Washington D.C.