Crescendo - #makemusicnotwar

ven 09_10 ore 21:00
Venerdì d'essai

Genere: Musicale, Drammatico
Anno: 2019
Regia: Dror Zahavi
Attori: Peter Simonischek, Daniel Donskoy, Götz Otto, Bibiana Beglau, Mehdi Meskar, Sabrina Amali, Hitham Omari, Eyan Pinkovitch, Maya Gorkin, Uri Elkayam
Paese: Germania
Durata: 102 min
TRAMA
Eduard Sporck (Peter Simonischek) è un celebre direttore d'orchestra, a cui viene assegnato un importante e delicato compito: formare un'orchestra giovanile israelo-palestinese. Il gruppo di ragazzi dovrà esibirsi in occasione dei negoziati di pace tra i due Paesi, ma il problema della coordinazione musicale e della difficoltà delle partiture non sarà l'unico che Sporck e i giovani dovranno affrontare.
Essendo figli di Paesi che per decenni hanno combattuto l'uno contro l'altro, alimentando i loro popoli con l'odio, i ragazzi inizialmente non riescono a superare quegli antichi pregiudizi che li vogliono acerrimi nemici. Sporck si ritroverà coinvolto in una serie di difficoltà e ostilità, che vanno ben oltre l'organizzazione del concerto. Il direttore d'orchestra si renderà conto che c'è un terreno comune che potrebbe legarli, infatti sarà la musica stessa a creare un momento di confronto tra i giovani musicisti e ad avvicinarli, mostrando loro che, nonostante le loro culture siano lontane, la loro passione per quest'arte è identica.

CRITICA
#makemusicnotwar è l’hashtag di lancio di Crescendo, delicata quanto intensa opera diretta da Dror Zahavi – nato a Tel Aviv e trasferitosi poi in Germania per inseguire il suo amore per il cinema – e liberamente ispirata alla storia vera alla storia della West-Eastern Divan Orchestra creata da Daniel Barenboim e Edward Said, un’orchestra composta da giovani musicisti israeliani e palestinesi. Crescendo è un inno al potere della musica, alla sua capacità di creare unione, o almeno un territorio comune d’incontro, anche dove ogni comunicazione sembra impossibile. In un crescendo di emozioni che ci porta dalla moderna Tel Aviv alle montagne dell’Alto Adige, Dror Zahavi ci conduce fino all’ultimo fotogramma rendendoci parte di quest’orchestra che diventa un posto sicuro dove le divergenze posso essere messe da parte, placate dall’unione più forte per la musica. (www.cinematographe.it)

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