The Witch



Maratona Horror al Cinema Marconi
Venerdì 7 ottobre 2016, dalle ore 21.30

L'associazione Arte del Sogno anticipa ad ottobre il tradizionale venerdì per gli appassionati del brivido, con la IX edizione della cine-maratona horror.

Tema di quest'anno sono Le Streghe

Proiezione di 3 film. Si inizia con The Witch
Durante gli intervalli sarà offerto un buffet.
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La biglietteria apre alle ore 21.00

biglietto unico € 8,00 - inizio proiezioni ore 21.30

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GENERE: Horror
ANNO: 2016
REGIA: Robert Eggers
ATTORI: Anya Taylor-Joy, Ralph Ineson, Kate Dickie, Harvey Scrimshaw, Ellie Grainger, Lucas Dawson
SCENEGGIATURA: Robert Eggers
PAESE: USA
DURATA: 90 Min






Trama
New England, 1630. Il rigido e bigotto William, che si difende fieramente sostenendo di aver solo praticato il verbo di Cristo, viene giudicato da una corte e allontanato dalla co-munità assieme a sua moglie Katherine e ai loro cinque figli. I reietti si sistemano in una piccola fattoria solitaria ai confini di un fitto bosco. La figlia maggiore Thomasin ha dei dubbi, si sente peccatrice. Porta Sam, il fratellino neonato, a giocare vicino al bosco, ma il bambino le viene misteriosamente sottratto. Inoltre, il raccolto va male. Perciò William de-cide di cercare cibo nel bosco assieme al figlio Caleb, che, turbato dalla scomparsa del fratellino, si fa domande sul Bene e sul Male, sul peccato e su dove egli sia destinato, se Inferno o Paradiso. Thomasin mostra ulteriori segni di turbamento: per spaventarla, dice alla sorellina Mercy d'essere la strega del bosco e di aver sacrificato Sam al diavolo. Ca-leb è sconcertato dalle parole della sorella maggiore, ma Thomasin non può rassicurarlo. Di fronte alle ristrettezze, i genitori pensano di mandare Thomasin a servizio presso un'altra famiglia. Caleb, turbato dalla prospettiva (è molto legato alla sorella), cerca una soluzione e va nel bosco di notte con Thomasin per trovare cibo. Ma solo Thomasin fa ritorno e per la famiglia l'orrore si avvicina.



Recensione

Cupo e ossessivo, il film rappresenta con tagliente efficacia il difficile rapporto tra una famiglia espulsa dalla collettività, una natura misteriosa e opprimente dai mille segreti e il soprannaturale che aleggia sfuggente quale possibile spiegazione a ciò che viene rite-nuto inspiegabile.
Le dinamiche interne alla famiglia, gravata dal peso del Peccato in cui sente di vivere e spaventata dal contatto con un ambiente ostile e dalle privazioni della povertà, tendono a una progressiva disgregazione, cui il patriarca William cerca di resistere con la forza di una fede che la moglie, provata dagli avvenimenti, mette sempre più in discussione. Le angosce, i dubbi e le paure si riflettono come in uno specchio deformato nell'oscurità del bosco ritornando sotto la forma occulta di manifestazioni magiche e stregonesche che possono o meno essere reali. Sospetto e superstizione completano la terribile parabola umana, facendo travisare i fatti e generando un clima di negatività invincibile, nel quale tutti si accusano e nessuno crede a nessuno in un crescente parossismo paranoico. Su tutto, l'incapacità degli esseri umani di comprendere la loro posizione nella natura delle cose.
Immerso nelle tenebre notturne rischiarate solo dalla pallida luce delle candele o nel de-bole chiarore di giornate nelle quali i raggi del sole sembrano non mai farsi strada tra le livide nuvole, il film impressiona figurativamente, con una eleganza quasi pittorica che riflette l'oscurità piombata sulle anime dei suoi protagonisti (la fotografia di Jarin Blaschke è uno dei punti di forza del film).
Notevole esordio nel lungometraggio per Robert Eggers che dimostra uao mano sicura e uno stile austero e raffinato, capace di gestire alla perfezione l'equilibrio costante tra la realtà e la sua trasfigurazione, in bilico tra la concretezza della natura e la magia che da essa scaturisce. Una certa lentezza appesantisce a tratti la visione, ma è fisiologica al na-turale procedere della vicenda: è un horror atipico, un classico film d'atmosfera in cui non succede molto e tutto sta nei dettagli (la finezza di alcune notazioni, come l'attrazione provata da Caleb per Thomasin, è esemplare), nel tempo sospeso dell'attesa.
Ottima prova del cast, convinto e convincente. Tra tutti emerge Anya Taylor-Joy nei panni della fragile Thomasine, determinata a salvarsi a ogni costo e a trovare una nuova ragio-ne di vita. Rudy Salvagnini  

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