Mortdecai


sab 7_3 ore 21.15
dom 8_3 ore 18.15 e 21.00


 GENERE: Azione, Commedia
ANNO: 2015
REGIA: David Koepp
SCENEGGIATURA: Eric Aronson
ATTORI: Johnny Depp, Ewan McGregor, Gwyneth Paltrow, Olivia Munn, Paul Bettany, Jeff Goldblum, Oliver Platt, Michael Byrne
FOTOGRAFIA: Florian Hoffmeister
MONTAGGIO: Jill Savitt
PAESE: USA
DURATA: 106 Min







Trama
Charlie Mortdecai, mercante d'arte e bon vivant, ha un problema con la Regina, cui deve qualche milione di sterline di tasse. Ha anche un problema con l'adorata moglie Johanna, da quando si è fatto crescere un paio di baffi alla Poirot di cui va enormemente orgoglioso, ma che lei disprezza. Il giorno in cui il servizio segreto inglese, nella persona del suo amico e rivale Alistar Martland, gli chiede aiuto per recuperare un Goya andato trafugato, Mortdecai accetta d'imbarcarsi nell'impresa nella speranza di estinguere il debito, nonostante questo comporti avventurarsi "nelle colonie", ovvero in California. Per fortuna che a guardargli le spalle c'è sempre Jock, il suo braccio destro e armato fino ai denti.

Recensione

Chi si sta ancora chiedendo se The Tourist fosse una commedia o qualcosa da prendere sul serio, sappia con certezza che Mortdecai è una (vera) commedia, piuttosto divertente e volontariamente old-fashioned, lontana dal baratro cinematografico in cui si era spinto The Tourist, appunto, ma altrettanto distante dalle parodie del genere Austin Power a cui la campagna di promozione del film lo ha accostato.
Il personaggio del protagonista sembra fatto apposta per la galleria di buffoni con stile che Depp ha inanellato negli ultimi anni, ma anziché lasciargli carta bianca e la possibilità di tornare ancora una volta al surrealismo di personaggi come Jack Sparrow o Tonto, gli impone piacevolmente di aderire ad un tipo di humour più codificato, inglese, forbito, iperbolico e non poco imbecille, che si è fatto sempre più raro nelle sue apparizioni cinematografiche.
Diretto senza guizzi da David Koepp, decisamente più esperto nella scrittura che nella direzione artistica, il film è tratto dal primo di una serie di romanzi di Kyril Bonfiglioli (1928-1985), emulo di P.G. Wodehouse, attraverso il buon lavoro di adattamento dell'esordiente Eric Aronson. Eppure è chiaro che il divertimento, per chi sa e vuole trovarcelo, non nasce dal plot, che potrebbe essere quello di un episodio di un qualsiasi telefilm spy-crime della fine degli anni Sessanta, ma dalla mascherata degli attori (Johnny Depp che chiama Ewan McGregor "Fagiolone", Paul Bettany - il migliore della partita - che perde la pazienza da Jeeves e risponde per le rime al suo signore, ...) e, più in generale, dal loro divertito contributo alla farsa. Anche nella trasferta americana, infatti, che costituisce la parte in assoluto più debole del film, la presenza di Olivia Munn e Jeff Goldblum, calati nei personaggi meno finemente stereotipati, colma le lacune di sceneggiatura o, se non altro, offre un diversivo sufficiente a distrarci da esse.
Siamo nella bolla di sapone dell'intrattenimento più smaccatamente fine a se stesso (produce la Infinitum Nihil dello stesso Depp), ma non è questo un male. Marianna Cappi

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