Io e lei


giovedì 15_10 ore 21.15
sabato 17_10 ore 21.15
domenica 18_10
ore 18.00 e 21.15

GENERE: Commedia, Drammatico
ANNO: 2015
REGIA: Maria Sole Tognazzi
SCENEGGIATURA: Maria Sole Tognazzi, Francesca Marciano, Ivan Cotroneo
ATTORI: Margherita Buy, Sabrina Ferilli, Fausto Maria Sciarappa, Domenico Diele, Ennio Fantastichini, Alessia Barela, Massimiliano Gallo, Anna Bellato, Roberta Fiorentini
PAESE: Italia
DURATA: 97 Min




Trama
Marina e Federica sono una coppia stabile che convive da 5 anni. Marina è un'ex attrice e un'imprenditrice di successo che ha sempre saputo di essere lesbica, ma che per esigenze di lavoro ha aspettato qualche tempo a fare outing. Federica è architetto, è stata sposata, ha un figlio ormai adulto, e dopo il divorzio si è innamorata di Marina, la sua prima relazione omosessuale. Ma non si considera lesbica e non gradisce che la sua convivenza diventi di dominio pubblico. Quando Federica si imbatte in una figura del proprio passato il rapporto fra le due donne si incrina e vengono alla luce tutte le loro fragilità.

Recensione
Maria Sole Tognazzi si cimenta ancora una volta con quelle figure femminili che popolano la realtà italiana contemporanea ma sembrano essere bandite dal nostro cinema: donne complesse, contraddittorie, non riducibili a un ruolo tradizionale ma in cerca di una propria identità da inventarsi ogni giorno, scevra da compromessi e aspettative. Anche Io e lei è privo di moralismi e prese di posizione aprioristiche e sceglie di raccontare una storia d'amore che solo incidentalmente ha luogo fra persone appartenenti allo stesso sesso, riproponendo dinamiche di coppia universalmente riconoscibili. L'irrequietezza di Federica, donna adulta assai meno risolta di Marina, è un modo di non accettare fino in fondo la propria natura profondamente anticonvenzionale, che va ben al di là delle scelte sessuali. Per contro Marina rinuncia, per amore, a pretendere da Federica quella coerenza che a lei è costata non poca fatica.
Seguendo l'esempio della urban comedy d'oltreoceano (alla Nora Ephron o alla Woody Allen, per intenderci) e tenendo come faro l'equilibro fra autorialità e appeal commerciale di I ragazzi stanno bene, Io e lei racconta la quotidianità di una coppia omosessuale senza cedere agli stereotipi (con la possibile eccezione del cameriere filippino), esplorando la complessità degli equilibri fra persone che si amano ma che non per questo rinunciano alla propria unicità. La sceneggiatura (della regista insieme a Francesca Marciano e Ivan Cotroneo) è raffinata e credibile, si declina su dimensioni socioculturali diverse (benché dia più spazio all'ambiente altoborghese) e mantiene un tono divertito anche nei momenti dolorosi, un sottotesto dolente anche nei momenti comici.
Il cast corale funziona in modo magistrale e Margherita Buy mette a frutto la sua intrinseca vaghezza per rappresentare i dubbi esistenziali di Federica. Ma Io e lei appartiene a Sabrina Ferilli, irresistibile nei panni di Marina, una donna completa che non rinuncia alle proprie radici ma che ha voluto diventare la donna che sapeva da sempre di essere. Non c'è saccenza nella sua interpretazione, né facili concessioni alla macchietta: non solo quella della lesbica "maschile", ma anche quella dell'ex attrice coatta, o della donna manager carrierista. La sua Marina è, semplicemente, una persona reale, piena di tenerezza e ironia, di passione e curiosità, e non permette a nessuno di dirle chi è, o chi deve amare. 

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