La bella e la bestia

sab 15_3 ore 21.15
dom 16_3 ore 21.00

GENERE: Thriller, Fantasy, Sentimentale
ANNO: 2014
REGIA: Christophe Gans
SCENEGGIATURA: Christophe Gans
ATTORI: Léa Seydoux, Vincent Cassel, André Dussollier, Eduardo Noriega, Myriam Charleins, Sara Giraudeau, Audrey Lamy, Jonathan Demurger, Yvonne Catterfeld
FOTOGRAFIA: Christophe Beaucarne
MONTAGGIO: Sébastien Prangère
MUSICHE: Pierre Adenot
PAESE: Francia
DURATA: 110 Min





Trama
La Bella e la Bestia è l'adattamento cinematografico di un grande classico della letteratura mondiale. 1810. Dopo il naufragio delle sue navi, un mercante caduto in disgrazia si rifugia in campagna con i suoi sei figli. Tra di loro c’è la più giovane Belle. Durante un faticoso viaggio, il mercante scopre il regno magico della Bestia, il quale lo condannerà a morte per avergli rubato una rosa, destinata proprio a Belle. Sentendosi responsabile della terribile sorte che si abbatte sulla sua famiglia, Belle decide si sacrificarsi al posto del padre. Al castello della Bestia, però, non è la morte che attende Belle, bensì una vita dolorosa, dove si uniscono momenti di magia, allegria e malinconia. Ogni sera, all’ora di cena, Belle e la Bestia s’incontrano. Imparano a conoscersi come due estranei diversi in tutto: mentre la Bestia deve respingere i suoi slanci amorosi, Belle tenta di svelare i suoi misteri e del suo regno. Una volta calata la notte, però, dei sogni le rivelano poco a poco il passato della Bestia. Una storia tragica, che le fa comprendere come questo feroce essere solitario fosse un tempo un maestoso principe. Armata del suo coraggio, lottando contro i pericoli e aprendo il suo cuore, Belle riuscirà a liberare la Bestia dalla maledizione, trovando, così, il vero amore.

Recensione
La Bella è la Bestia è un adattamento che si smarca dal riferimento cinematografico più illustre in live action, la versione di Jean Cocteau del 1946, non solo per l’ovvia abbondanza di effetti speciali, ma anche per il tentativo di riprendere la versione originale del testo di Madame de Villeneuve, che deve molto alla mitologia greco romana, tanto che il film di Gans sembra più vicino alla nuova ondata hollywoodiana del genere come Il cacciatore di giganti.
Visivamente ardito, con colori slavati e una fotografia poco vivace alternata all’esplosione cromatica dei vestiti indossati da Bella, è vittima della sua grandiosità digitale, risultando algido e incapace di rendere fino in fondo la trasformazione, tutta interiore, della protagonista. Quella esplosione dell’amore vero, che è la conquista e il motore stesso della fiaba. Non si vede molto il viso della Bestia Vincent Cassel, mentre l’estetica da spot di un profumo francese di Gans mette continuamente in risalta le labbra carnose, gli occhi chiari e il generoso décolleté della sempre affascinante Léa Seydoux.
Mauro Donzelli

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