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Nonostante
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Giovedì 24 Aprile ore 21:00
Venerdì 25 Aprile ore 21:00
Domenica 27 Aprile ore 18:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Valerio Mastandrea Attori: Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio Montanini, Justin Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello, Laura Morante Paese: Italia Durata: 92 min
TRAMA
Un uomo vaga dentro e fuori un ospedale, divertendosi ad interagire con i suoi occupanti – medici, infermieri, pazienti – senza esserne visto. Quell’uomo è in coma, e mentre il suo corpo giace in un letto ospedaliero la sua essenza va in giro e parla con altri pazienti al momento separati dai loro corpi mortali. Ma quando la vittima di un incidente automobilistico entra in stato comatoso e viene ricoverata in quella che era stata la sua stanza tutto cambia per quell’uomo che prendeva la propria solitudine come un gioco. E che ora dovrà cominciare a porsi qualche domanda in più su quanto, e come, ognuno di noi desidera stare al mondo. La parabola del film è surreale e onirica, ma affonda palpabilmente le sue radici in un dolore autentico e lacerante che riguarda la paura della morte propria e delle persone amate, e che colpisce un cinquantenne per cui questo rischio è diventato improvvisamente più tangibile: non sorprende che Nonostante sia dedicato ad Alberto Mastandrea, il padre di Valerio scomparso nel 2023. Una parte del protagonista pensa che niente serva a niente, l’altra reagisce con un “non è detto”; da un lato l’uomo sa che tutti prima o poi dobbiamo “lasciare la stanza”, dall’altra afferra le mani di un amico e abbraccia una donna recuperando in quell’attimo un anelito all’eternità.
CRITICA
Secondo film da regista per Valerio Mastandrea e cresce l'ambizione, ma per fortuna anche la riuscita finale. Una storia che sarebbe delittuoso spoilerare, a cui è bene avvicinarsi senza pregiudizi, una storia d'amore originale, che cerca una chiave fantastica e lontana da un realismo sempre più stanco. Tanto personale quanto universale, affronta il melodramma e la sfida di un gruppo di personaggi "in pausa" con ironia e la sfrontatezza consapevole di chi ha affrontato sfide e incertezze come quelle che la vita ci sottopone, ma sempre con grande sensibilità e una dolcezza mai smielata. Una bella sorpresa, un viaggio ambizioso esistenziale verso la maturità di un autore, oltre che attore. (recensione di Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
La vita da grandi
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Domenica 20 Aprile ore 21:00
Lunedì 21 Aprile ore 21:00
Martedì 22 Aprile ore 21:00
Genere: Commedia Anno: 2025 Regia: Greta Scarano Attori: Matilda De Angelis, Yuri Tuci, Maria Amelia Monti, Ariella Reggio, Gloria Coco, Paolo Hendel, Adriano Pantaleo, Christian Ginepro, Alessandro Cantalini, Ludovico Zucconi, Tom Karumathy, Lorenzo Gioielli Paese: Italia Durata: 95 min
TRAMA
Irene vive la sua vita a Roma, quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar. Una volta insieme, Irene scopre che Omar ha le idee chiarissime sul suo futuro: non ha nessuna intenzione di vivere con lei quando i loro genitori non ci saranno più ed è pronto a tutto per realizzare i sogni della sua vita: vuole sposarsi, vuole fare tre figli perché 3 é il numero perfetto e vuole diventare un cantante rap famoso. Ma perché tutte queste cose accadano, Omar deve prima di tutto diventare autonomo. Con Irene inizia così un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto". Nella loro casa piena di ricordi, Irene e Omar affrontano insieme paure e speranze e scoprono che per crescere, a volte, bisogna essere in due.
CRITICA
Un fratello e una sorella che imparano a (ri)conoscersi per bene da adulti, o almeno cercando di diventare pienamente tali, dopo aver condiviso infanzia e sogni. Lui è autistico, lei è quindi una sibling, sorella di una persona con disabilità. Per la sua opera prima Greta Scarano sceglie la semplicità di un racconto garbato e sincero, capace di affrontare l'autismo con la giusta ironia e un tono giusto, senza pesantezze ma neanche superficialità. Molti si identificheranno, gli altri non si annoieranno di certo. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Moon il Panda
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Domenica 20 Aprile ore 18:00
Lunedì 21 Aprile ore 18:00
Venerdì 25 Aprile ore 18:00
Domenica 27 Aprile ore 21:00
Genere: Avventura, Family Anno: 2025 Regia: Gilles de Maistre Attori: Liu Ye, Noé Yé, Nina Ye, Alexandra Lamy, Sylvia Chang Paese: Francia Durata: 100 min
TRAMA
A causa del suo scarso rendimento scolastico, il dodicenne Tian viene mandato a vivere in campagna da sua nonna. Lontano dalla vita di città, fra le suggestive montagne cinesi, diventa segretamente amico di un cucciolo protetto di panda e lo chiama Moon. Sarà l’inizio di un’avventura incredibile che cambierà per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.
The Chosen. L'ultima cena
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Martedì 15 Aprile ore 21:00
Mercoledì 16 Aprile ore 21:00
Genere: Drammatico, Storico, Religioso Anno: 2025 Attori: Jonathan Roumie, Elizabeth Tabish, Shahar Isaac, Paras Patel, Noah James, George Harrison Xanthis, Shaan Sharma, Jordan Walker Ross, Giavani Cairo, Nick Shakoour, Vanessa Benavente, Joey Vahedi, Yasmine Al-Bustami, Lara Silva, Kirk B.R. Woller, Brandon Potter Paese: USA, Canada Durata: 125 min
Il creatore e produttore esecutivo Dallas Jenkins e la star Jonathan Roumie hanno svelato ieri a Times Square l’immagine chiave di THE CHOSEN: ULTIMA CENA, con ritratti della celebre fotografa Annie Leibovitz. Girato in formato cinematografico, THE CHOSEN: ULTIMA CENA racconta la Settimana Santa, la settimana più cruciale della storia, e debutterà sul grande schermo a pochi giorni dalla Pasqua, con un appuntamento nelle sale che coinvolgerà oltre 40 paesi, tra Sud America, Europa, Asia e Africa ed eventi di anteprima su red carpet in Brasile, Spagna e Messico. In Italia un’intera settimana, dal 10 al 16 aprile, sarà dedicata all’evento.
Durante l’evento al cinema, fedeli e spettatori saranno trasportati di fronte alla tavola apparecchiata dell’Ultima Cena. In quegli ultimi e drammatici giorni, infatti, il popolo d’Israele accoglie Gesù a Gerusalemme come un re, mentre i discepoli ne attendono con ansia l’incoronazione. Ma Gesù sovverte la festa religiosa ebraica e, sentendosi minacciati nel loro potere, i leader religiosi e politici del paese fanno di tutto affinché questa sia l’ultima Pasqua del Salvatore. Interpretato da Jonathan Roumie, THE CHOSEN è un dramma storico rivoluzionario basato sulla vita di Gesù, che viene narrata attraverso gli occhi di coloro che lo hanno conosciuto. Ambientata nella Palestina del primo secolo governata dai Romani, la serie di sette stagioni offre uno sguardo intimo e autentico sulla vita e gli insegnamenti rivoluzionari di Cristo.
Le assaggiatrici
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Giovedì 10 Aprile ore 21:00
Sabato 12 Aprile ore 21:00
Domenica 13 Aprile ore 18:00
Domenica 13 Aprile ore 21:00
TRAMA
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.
CRITICA
Le Assaggiatrici è dunque un film femminista? Non esattamente, perché la vicenda di un pugno di ragazze di campagna costrette a ingurgitare cibo come oche da paté è la "piccola storia" che serve a narrare la "grande storia", o anche il "piccolo pennello" con cui dipingere un grande affresco. Un po’ come accadeva ne La zona di interesse, il "mostro" è vicino, anzi vicinissimo, ma si sente un animale in gabbia e sa che il suo sogno di gloria non si realizzerà, calpestato dai robusti scarponi dell’Armata Rossa. Non vediamo mai il Führer nel film di Soldini, che preferisce restare nell'intimità della narrazione. I suoi occhi sono quelli di Rosa "la berlinese", guardata con sospetto dalle altre e poi accettata perché compagna di sventura.
Si gioca quasi tutto intorno a un tavolo da pranzo Le Assaggiatrici, fra la paura delle protagoniste di essere avvelenate e una sorellanza che si fa sempre più forte. Controllate a vista, diventano pian piano un nucleo compatto, mentre fuori il tempo scorre e una stagione lascia spazio alla successiva. Silvio Soldini lavora sul tempo del film e nel film, concentrandosi sulla progressiva presa di coscienza dell’orrore perpetrato dal Nazismo. Mentre le posate si muovono rapide sui piatti di ceramica, l’illusione collettiva si prepara a svanire, e ancora una volta alle donne viene chiesto di stare zitte. (recensione di Carola Proto - Comingsoon.it)
La misura del dubbio
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Venerdì 11 Aprile ore 21:00
Cineforum '25
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Daniel Auteuil Attori: Daniel Auteuil, Sidse Babett Knudsen, Isabelle Candelier, Suliane Brahim, Grégory Gadebois, Florence Janas, Gaëtan Roussel, Aurore Auteuil Paese: Francia Durata: 115 min
TRAMA
Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil) non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik (Grégory Gadebois), padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione.
CRITICA
Daniel Auteuil riesce, con una sapiente regia, con un'efficace sceneggiatura e con una memorabile interpretazione, a dipanare il filo della matassa, ma forse questo non sarà sufficiente per la sua coscienza. La giustizia è appesa a un filo. E la presunzione magari non ammette prova contraria, ma è comunque obbligatoria(www.mescalina.it)
L'alba dell'impressionismo. Parigi 1874
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Martedì 8 Aprile ore 21:00
Mercoledì 9 Aprile ore 21:00
La Grande Arte al Cinema
Genere: Documentario Anno: 2024 Paese: Gran Bretagna Durata: 90 min
Il 15 aprile 1874 apriva a Parigi la prima mostra impressionista. «Affamati di indipendenza», Monet, Renoir, Degas, Morisot, Pissarro, Sisley, Cézanne avevano deciso di trasgredire le regole organizzando la loro mostra, al di fuori dalle vie ufficiali: nasceva così l’impressionismo. Per celebrare questo epocale anniversario, il Museo d’Orsay ha presentato circa 130 opere, volgendo uno sguardo nuovo e attento alla data considerata come anno di nascita delle avanguardie. Ma cosa accadde esattamente nella primavera 1874 nella ville lumière e quale senso si può dare oggi a un’esposizione di 150 anni fa diventata ormai leggendaria? Attraverso le sale della mostra, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 ripercorre le circostanze che hanno spinto 31 artisti – di cui solo sette sono oggi universalmente famosi – a riunirsi per esporre insieme le proprie opere. Il clima del periodo era quello di un dopoguerra che seguiva due conflitti: la Guerra franco-tedesca del 1870, quindi un violento conflitto civile. In questo contesto di crisi, gli artisti ripensano la propria arte ed esplorano nuove strade. Un piccolo «clan dei rivoltosi» dipinse scene della vita moderna o paesaggi dai colori chiari e dal tocco eseguito con brio e per lo più abbozzati all’aperto. Come notò un osservatore, «quello che sembrano ricercare prima di tutto, è l’impressione». All’inizio questi pittori erano degli outsider disprezzati e squattrinati. Ma proprio il 1874 fu l’anno che cambiò tutto: i primi impressionisti furono coloro che ruppero gli schemi esponendo circa 200 opere appese su pareti rivestite di lana bruno-rossastra nello studio del fotografo Nadar. Quel giorno il mondo dell’arte si apprestava a cambiare per sempre.
Ma cosa portò a quella prima mostra rivoluzionaria? Chi erano le personalità anticonformiste che brandivano i loro pennelli in modo così radicale e provocatorio? La spettacolare mostra del Musée d’Orsay evidenzia le contraddizioni e la ricerca infinita della creazione contemporanea e offre uno sguardo completamente rinnovato su questa straordinaria vicenda di passione e ribellione. La storia questa volta non è raccontata da storici e curatori, ma dalle parole di coloro che furono testimoni dell’alba dell’impressionismo: gli artisti, la stampa e i cittadini di Parigi. Prodotto da Phil Grabsky per Exhibition on screen, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 è realizzato in collaborazione con il Musée d’Orsay e la National Gallery of Art di Washington D.C.
Il nibbio
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Giovedì 03 Aprile ore 21:00
Sabato 05 Aprile ore 21:00
Domenica 06 Aprile ore 18:00
Domenica 06 Aprile ore 21:00
Genere: Biografico, Drammatico, Thriller Anno: 2025 Regia: Alessandro Tonda Attori: Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Anna Ferzetti, Biagio Forestieri, Andrea Giannini, Beniamino Marcone, Maurizio Tesei, Antonio Zavatteri, Hossein Teheri, Jerry Mastrodomenico, Massimiliano Rossi, Vanni Bramati, Alessandro Coccoli, Beatrice De Mei, Silvia Degrandi, Marta Giovannozzi, Yonov Joseph, Walter Lippa, Robert Madison, Fethi Nouri, Alessandro Pacioni, Lorenzo Pozzan, Tommaso Ricucci, Paola Roberti, Lirco Tahoun, Diego Verdegiglio Paese: Italia, Belgio Durata: 109 min
TRAMA
Il Nibbio racconta i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Il film intreccia azione e umanità, ricordando un uomo che ha messo tutto in gioco per il valore della vita. Il suo omicidio resta ancora senza colpevoli.
CRITICA
Con il linguaggio del genere spy-thriller Il Nibbio rende agile e carica di tensione la cronaca degli ultimi 28 giorni di Nicola Calipari e si interroga sul significato dell’eroismo e del sacrificio. Affidandosi al talento di Claudio Santamaria, il film di Alessandro Tonda ci racconta il Calipari uomo e quindi padre e marito, avvicinando ancora di più lo spettatore al protagonista. Lo stile di regia è sobrio e non da action americano e anche Sonia Bergamasco e Anna Ferzetti sono completamente a fuoco. (Carola Proto - Comingsoon.it)
Noi e loro
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Venerdì 4 Aprile ore 21:00
Cineforum ‘25
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Delphine Coulin, Muriel Coulin Attori: Vincent Lindon, Sophie Guillemin, Benjamin Voisin, Stefan Crepon, Édouard Sulpice, Franco Provenzano, Arnaud Rebotini Paese: Francia Durata: 110 min
TRAMA
Pierre, padre single e strenuo lavoratore, cresce da solo i suoi due figli. Ma mentre Louis, il più giovane, avanza facilmente nella vita, Fus, il maggiore, cerca a fatica il suo posto in un mondo che sembra volerlo rifiutare e si avvicina a movimenti violenti e razzisti, agli antipodi dei valori paterni, con conseguenze dirompenti. Le acclamate registe Delphine e Muriel Coulin dirigono con affetto e precisione un dramma familiare intenso, attuale e coinvolgente, un film d’attori e di emozioni capace di parlare a più generazioni con un monumentale Vincent Lindon (Coppa Volpi a Venezia 81) e il talento fresco e versatile di Stefan Crepon (Peter von Kant) e Benjamin Voisin (Illusioni perdute).
CRITICA
Noi e loro è un film solido e ricco di idee che mette il dito nella piaga di uno dei fenomeni più controversi e preoccupanti del nostro presente. Qualcosa con cui avremo a che fare per molto tempo ancora. (cineforum.it)
The Brutalist
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Sabato 29 Marzo ore 20:30
Domenica 30 Marzo ore 17:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Brady Corbet Attori: Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Isaach De Bankolé, Stacy Martin, Alessandro Nivola, Ariane Labed, Michael Epp, Emma Laird, Jonathan Hyde, Peter Polycarpou Paese: Gran Bretagna, USA, Ungheria Durata: 215 min
TRAMA
Fuggendo dall’Europa del dopoguerra, l’architetto visionario László Toth arriva in America con l’obiettivo di ricostruire la sua vita, il suo lavoro e il suo matrimonio con la moglie Erzsébet, dopo essere stati separati durante la guerra a causa di confini mutevoli e regimi oppressivi. Da solo in un paese sconosciuto, László si stabilisce in Pennsylvania, dove il ricco e influente industriale Harrison Lee Van Buren riconosce il suo talento nell’arte di costruire. Ma potere e eredità hanno un prezzo molto alto…
CRITICA
Un'esperienza cambiò per sempre la vita di un architetto celebre, realmente esistito e raccontato nel nuovo e ambizioso film del regista americano più "europeo" che ci sia, l'ex attore Brady Corbet. Ebreo ungherese, László Tóth, sopravvissuto insieme alla moglie ai campi di concentramento in The Brutalist viene raccontato nella sua avventura di migrante in cerca del sogno americano, fra il mecenatismo dell'aristocrazia capitalista della costa est, illuminata eppure pronta all'abuso di potere, e l'ossessione materica per delle nuove creazioni che sembrano riportarlo sempre alle linee soffocanti dell'esperienza nei campi. Notevole, con una prima metà pienamente convincente e una seconda che perde un po' la bussola del racconto e della misura. Cinema puro, in ogni caso, pieno di stimoli. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
September 5 - La diretta che cambiò la storia
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Giovedì 27 Marzo ore 21:00
Domenica 30 Marzo ore 21:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Tim Fehlbaum Attori: Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Zinedine Soualem, Benjamin Walker, Daniel Betts Paese: Germania Durata: 91 min
TRAMA
"September 5 – La diretta che cambiò la storia" racconta il momento cruciale che ha trasformato per sempre il modo di fare informazione in diretta.
Ambientato durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il film ripercorre la trasformazione improvvisa del team di ABC Sports, passato da una tranquilla copertura sportiva alla cronaca in tempo reale del sequestro degli atleti israeliani da parte di un gruppo terroristico. Al centro della storia c’è Geoff (John Magaro), un giovane produttore deciso a farsi strada sotto la guida del leggendario Roone Arledge (Peter Sarsgaard). Con l’aiuto di Marianne (Leonie Benesch), interprete tedesca, e del suo mentore Marvin Bader (Ben Chaplin), Geoff si muove tra le sfide tecniche e le scelte morali di una diretta che ha segnato la storia della televisione.
CRITICA
Come un episodio di The Newsroom espanso e ambientato a Monaco nel 1972, per raccontare il massacro che ha sconvolto le Olimpiadi e il mondo. Sarebbe una definizione calzante, ma semplicistica per un film, September 5, che gioca con intelligenza con la ricostruzione storia, con le tematiche etiche del giornalismo, con questioni politiche sono ancora, purtroppo, di scottante attualità e - forse sopratutto - con faccende simbolico-filosofiche che, dall'atto di terrorismo, arrivano a parlare del peso e del ruolo delle immagini.
Quel che è ancora più importante, però, è che September 5 fa tutto questo rispettando le esigenze del cinema e dello spettatore: è ben scritto, ben girato e ottimamente recitato. Menzioni speciali a John Magaro e Leonie Benesch. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Leggere Lolita a Teheran
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Venerdì 28 Marzo ore 21:00
Cineforum '25
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Eran Riklis Attori: Golshifteh Farahani Paese: Italia, Israele Durata: 108 min
TRAMA
Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d’amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.
CRITICA
I libri sono da sempre grandi nemici dei regimi tirannici, con il loro cocciuto e meraviglioso potere di aprire le menti e ridicolizzare le intolleranze. Lo conferma questa storia tanto personale da essere definita "a memoir in books", memorie attraverso i libri, quando Leggere Lolita a Teheran uscì nelle librerie vent'anni fa, diventando presto un grande successo da noi e in molta parte del mondo. Ecco ora un adattamento, coprodotto dall'Italia e diretto da un israeliano, Eran Riklis. Conferma della ricchezza di chi guarda e ascolta anche il vicino, si nutre della potenza di una storia e di un popolo che commuovono per energia e coraggio, ma anche delle tre magnifiche protagoniste, a partire da Golshifteh Farahani. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it).
Il seme del fico sacro
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Giovedì 20 Marzo ore 21:00
Sabato 22 Marzo ore 21:00
Domenica 23 Marzo ore 18:00
Domenica 23 Marzo ore 21:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Mohammad Rasoulof Attori: Soheila Golestani, Missagh Zareh, Setareh Maleki, Mahsa Rostami, Niousha Akhshi, Reza Akhlaghirad, Shiva Ordooie Paese: Iran Durata: 167 min
TRAMA
Teheran. I festeggiamenti per la promozione di Iman a giudice istruttore del Tribunale della Guardia Rivoluzionaria coincidono con il movimento di protesta popolare a seguito della morte di una giovane donna. Iman è alle prese con il peso psicologico del suo nuovo ruolo. Mentre le sue figlie, Rezvan e Sana, sono scioccate e, allo stesso tempo, elettrizzate dagli eventi, la moglie Najmeh cerca di fare del suo meglio per tenere insieme la famiglia. Quando Iman scopre che la sua pistola d’ordinanza è sparita, sospetta delle tre donne. Spaventato dal rischio di rovinare la sua reputazione e di perdere il lavoro, diventa sempre più paranoico e inizia, in casa propria, un’indagine in cui vengono oltrepassati tutti confini, uno dopo l’altro…
CRITICA
Prima di tutto, Il Seme del Fico Sacro, è un ottimo esempio di cinema fra dramma e paranoia, lungo quel crinale scosceso in cui facilmente piccole situazioni apparentemente marginali possono portare una famiglia a deragliare completamente, portando con sé una figura patriarcale che evidentemente rappresenta anche il sistema di potere dei mullah, paranoico e chiuso all’esterno, lontano da ogni esigenza e richiesta di un popolo giovane e vitale, sempre più stufo di accettare imposizioni che restringono la sfera di ogni libertà, privata e ancora più pubblica. Se il nucleo di prima organizzazione di ogni società è la famiglia, Rasoulof racconta di un padre, di una madre e moglie e delle tre giovani figlie, impegnate fra scuola superiore e università. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Lea
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Venerdì 21 Marzo ore 21:00
Cineforum '25
Serata a ingresso gratuito in collaborazione con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Genere: Drammatico Regia: Marco Tullio Giordana Attori: Vanessa Scalera, Linda Caridi, Alessio Praticò, Mauro Conte, Antonio Pennarella Paese: Italia Durata: 100 minuti
TRAMA
La vera storia di Lea Garofalo, la donna che seppe opporsi allo strapotere della mafia a costo di morirne, e di sua figlia Denise, minorenne all'epoca dei fatti, che testimoniò contro il padre, mandante dell'omicidio.